Col raduno al via tra 5 giorni e con la grana Ibrahimovic in via di risoluzione, Maldini e Massara sono concentrati anche sul mercato in uscita che può aprire ulteriori scenari anche sul fronte arrivi. Tanti i petali da sfoltire nella rosa rossonera. Vediamoli nel dettaglio.
Ceduto Rodriguez al Torino (ieri le visite mediche dello svizzero) e con la partenza di Calabria sempre attuale, il reparto dei centrali è quello che potrebbe riservare le maggiori sorprese. Oltre agli intoccabili Romagnoli e Kjaer, sono in tre ad essere sul mercato: Gabbia, Duarte e l’infortunato Musacchio. Proprio l’infortunio dell’argentino (il cui contratto è peraltro in scadenza nel 2021) lo rende poco appetibile sul mercato. Per questo i due indiziati principali a lasciare Milanello sono Gabbia e Duarte. Il primo potrebbe partire in prestito (Verona e Udinese su di lui) oppure essere ceduto definitivamente per generare una sostanziosa plusvalenza. Il secondo invece, forte di un contratto in essere fino al 2024, potrebbe tornare in patria per rigenerarsi dopo una stagione passata più in infermeria che in campo. A sinistra si attende invece di conoscere il destino di Laxalt: la partenza dell’uruguaiano aprirebbe le porte all’arrivo di un vice Theo Hernandez.
Maldini deve poi sistemare anche la situazione relativa alla metà campo. Gli unici intoccabili sono Kessiè e Bennacer, diga titolare alla quale il Milan è intenzionato ad aggiungere un altro tassello (Bakayoko in pole). I casi più spinosi sono quelli di Krunic e Paquetà. Il bosniaco, prelevato un anno fa dall’Empoli per 8 milioni di euro, ha estimatori sia in Italia che all’estero. Il nuovo Torino di Marco Giampaolo l’ha chiesto nella trattativa Rodriguez. Maldini è disposto a cederlo ma solo a fronte degli 8 milioni investiti dodici mesi fa. Cifra che sembra poter essere raggiunta dai tedeschi del Friburgo che hanno contattato nelle ultime ore il DT milanista per manifestare il loro interesse concreto. Infine, c’è il caso Paquetà. Il brasiliano è la vera nota dolente della galassia rossonera. Mai sbocciato durante tutta la stagione, l’ex Flamengo è considerato sacrificabile, anche come contropartita in un eventuale scambio (Milenkovic?). Certo è che la parabola del talento verdeoro è andata sempre più in picchiata e piazzarlo oggi sembra essere molto difficile. A Maldini
il compito di sbrogliare la matassa.
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