La questione Gianluigi Donnarumma è come una soap opera, quotidiane puntate e colpi di scena continui, un giorno rimane, il giorno dopo parte, le voci provenienti dai salotti di Via Aldo Rossi sono poche e confuse. Ma cerchiamo noi di fare chiarezza. Il ragazzo ha chiesto espressamente di restare, questa al momento è una certezza di cui la società ed il suo agente Mino Raiola sono stati espressamente informati.

Come si dice in gergo calcistico, la palla spetta a loro ed il Milan ben sappiamo quanto non voglia perdere uno dei portieri potenzialmente più forte al mondo, con tutte le sue pecche – verissimo – ma con margini di miglioramente ancora incredibili considerata la sua giovane età unita già ad un’esperienza comprovata.

Il nodo ingaggio

Il problema legato allo stipendio separa di fatto giocatore e società. Donnarumma attualmente guadagna 6 milioni di euro a stagione a cui va aggiunto un ulteriore milioni al fratello Antonio perennemente relegato in panchina od in tribuna. Inizialmente la cifra richiesta da Raiola era 8 milioni di euro, ritenuta assurda ed impensabile da parte della società in un momento così particolare di emergenza legata al Coronavirus, ma anche di salary cap imposto dalla proprietà Elliott a 2,5 milioni.

Necessario ed auspicabile quindi un adeguamento al ribasso dell’ingaggio, conditio sine qua non per proseguire il rapporto di collaborazione, altrimenti saluti e baci. Il Milan infatti, anche durante qualche incontro avvenuto mesi fa, ha sempre in via informale chiesto all’agente di valutare l’ipotesi di un ridimensionamento dello stipendio, richiesta sempre rispedita al mittente in quanto diversi club europei avrebbero messo gli occhi sul ragazzo a cominciare dal Paris Saint Germain, passando per Barcellona e Chelsea per finire con il Real Madrid.

Non di certo squadre di poco conto, tutte infatti competono attivamente per la conquista della Champions League tutti gli anni ed era immaginabile pensare che Donnarumma potesse essere attratto nel giocare con una di loro. Probabilmente lo è, questo non si discute, ma al momento – come detto – la sua richiesta è un’altra e vediamo dunque come si muoveranno le parti.

Ecco la proposta

Il Milan nei prossimi giorni formalizzerà una proposta a Donnarumma ed a Mino Raiola. Importante per il club non perdere un talento di siffatta grandezza, ma allo stesso tempo bisogna preservare gli obiettivi di rigore e di bilancio imposti. Ecco quindi che innanzitutto si cerca di trovare una soluzione per non perdere Donnarumma a parametro zero la prossima stagione e, se non dovessero pervenire in Via Aldo Rossi offerte ritenute indecenti, e per tali intendo superiori ai 60 milioni, la proposta che verrà messa sul piatto sarà quella di un rinnovo fino al 2022 con un ribasso dell’ingaggio da 6 a 5 milioni di euro a stagione e con un importante bonus in caso di qualificazione alla Champions League.

La proposta sembra economicamente valida, in fin dei conti se il volere del ragazzo è quello di rimanere, un certo sacrificio – se così lo vogliamo chiamare – dovrà essere disposto a farlo. Rinnovando per un anno ulteriore si andrà a dare la possibilità al ragazzo di valutare il progetto societario durante la prossima stagione al fine di metterlo nelle condizioni, se lo riterrà, di decidere di optare verso altri lidi nel giugno 2021 e siamo sicuri le offerte, anche tra un anno, non mancheranno.