Juventus, Allegri al passo d’addio ? I retroscena di una situazione esplosiva, il nervosismo del tecnico evidente

Dopo la caduta di stile avuta all’indirizzo della panchina napoletana, con la frase “oh, ce l’avete fatta a vincere uno scudetto”, ieri sera ne è seguita un’altra al termine della semifinale di Coppa Italia persa a San Siro contro l’Inter.

L’allenatore bianconero ha avuto un battibecco nel sottopassaggio con l’amministratore delegato interista Giuseppe Marotta, con il quale aveva lavorato in passato proprio alla Juventus e con cui aveva avuto buoni rapporti.

Le parole di Massimiliano Allegri sarebbero state le seguenti: “Siete proprio delle m***e, tanto arrivate sesti”. Frasi che fanno capire lo stato d’animo di un tecnico che sta vivendo un’annata difficile, con pressioni da tutte le parti.

Emotività che coinvolge anche il fidato amico, vice e collaboratore tecnico Marco Landucci. A sua volta protagonista di una frase nei confronti di Luciano Spalletti e squalificato per una giornata, con multa annessa.

Juventus, John Elkann non gradisce i comportamenti, telefonata alla dirigenza

Il plenipotenziario John Elkann non ha gradito le cadute di stile in successione. Ha fatto una telefonata ai vertici dirigenziali, chiedendo un deciso intervento. La Juve sta cercando di ripulirsi l’immagine, certi atteggiamenti non sono tollerati.

Fra l’altro, la società si sente prigioniera di quel contratto fino al 30/06/2025 fatto firmare due anni fa da Andrea Agnelli al tecnico livornese. Nonostante la stima, il nuovo corso farebbe carte false per ripartire con un nome nuovo in panchina.

Motivo per il quale in questi ultimi mesi, il presidente Gianluca Ferrero proverà a convincere Massimiliano Allegri ad accettare un altro ruolo. Non è un mistero che l’idea è quella di affidargli una scrivania, con mansioni dirigenziali.

Ma è una ipotesi che agli occhi di Massimiliano Allegri riscuote pochi consensi. Si sente ancora un uomo di campo. Vorrebbe essere il profeta del rilancio bianconero sul palcoscenico nazionale e internazionale, onorando il contratto in essere.

Le suggestioni legate ai nomi per il dopo Allegri

Ma sotto traccia, si studia il piano per portare in bianconero un altro allenatore. Soprattutto se la squadra dovesse rimanere fuori dalle coppe europee, con il conseguente abbattimento del monte ingaggi e la linea verde in campo.

Piacciono molto alcuni profili, monitorati lungo la stagione. Il primo nome sul taccuino è quello di Raffaele Palladino, artefice del buon campionato del Monza.  Ha appena rifiutato il rinnovo propostogli da Adriano Galliani.

Segue il nome di Thiago Motta, l’italo-brasiliano alla guida del Bologna. Ha quella personalità da grande club. Non ha ancora deciso il proprio futuro e nonostante il passato da interista, accetterebbe le avance della Vecchia Signora. 

Volendo puntare su allenatori più esperti, il nome è quello di Antonio Conte. Ma i costi sono esorbitanti, ecco perché il club sonderà lo spagnolo Luis Enrique. Giusto una chiacchierata informale, per carpirne la disponibilità.