Calciomercato
Fabio Borini: “Ho sofferto per il comportamento della Samp”
Fabio Borini racconta in un’intervista del suo ritorno in Inghilterra con il Salford, delle emozioni vissute con il Chelsea, Liverpool e Milan, fino alle difficoltà affrontate nel 2025
Fabio Borini ha ripreso ad allenarsi, a giocare e a vivere le emozioni del calcio, nonostante un 2025 complicato e segnato da delusioni sportive. L’attaccante italiano, noto per la sua resilienza e capacità di rialzarsi sempre dopo ogni caduta, ha ritrovato il sorriso in Inghilterra con l’ambizioso Salford. Sebbene la nostalgia per il calcio vero lo abbia portato a fare questa scelta, Borini ammette che il traffico mattutino è l’unico aspetto negativo della sua nuova avventura.
Un club diverso dagli altri
Il Salford non è un club come gli altri. Grazie all’acquisizione della società da parte della Class of ’92, rappresentata da Scholes, Giggs e i fratelli Neville, a cui si è aggiunto Beckham, il club ha iniziato un percorso di crescita e modernizzazione. Borini apprezza il loro approccio umile con i tifosi e la loro ambizione di promuovere il club a livello di Championship.
Borini ha un legame speciale con l’Inghilterra, nato quando aveva solo 16 anni e si trasferì al Chelsea. Nonostante abbia giocato poco con i Blues, l’esperienza londinese gli ha permesso di maturare sia umanamente che calcisticamente. Al Liverpool e al Sunderland, invece, ha conosciuto i momenti più alti e bassi della sua carriera, segnati da infortuni gravi e gol importanti.

Le parole di Fabio Borini
La nuova vita al Salford
“Qui al Salford mi trovo bene, a parte le mattinate di traffico. Ho trovato un gruppo di ragazzi propositivo e un club che ha l’ambizione di essere promosso. A portarmi qui è stata la nostalgia del calcio vero. “Cercavo quelle sensazioni che potessero scaldarmi il cuore. Ho preferito fare una scelta che potessi reputare più miarispetto ad altre che mi avrebbero semplicemente allungato la carriera senza un reale divertimento.
Questa esperienza la vivo in maniera diversa, i compagni mi guardano con ammirazione visto il mio passato in Premier, e a me piace mettermi a disposizione di una società che punta a diventare un club da Championship. Far parte di un percorso del genere mi dà molti stimoli”.“Avendo passato l’estate da svincolato ho fatto il camp con l’associazione calciatori inglese, che offriva un servizio per i calciatori senza contratto. Finito quello Alex Bruce, il vice allenatore, mi ha mandato un messaggio proponendomi di allenarmi con il Salford. Ho risposto affermativamente, specificando però che il mio obiettivo non era convincere necessariamente qualcuno”.
“Il club ha investito in maniera coerente con la storia del quartiere, che è tra i più poveri di Manchester. Ha un approccio molto moderno e umile con i tifosi, facendoli sentire come se fossero loro i veri proprietari.
Scholes viene parecchie volte al centro sportivo, vedo spesso anche Giggs. I tifosi sono contenti di loro, da una società costruita con persone che hanno fatto calcio puoi solo aspettarti decisioni funzionali al risultato sportivo”.
Il ritorno alla Sampdoria
“L’idea è nata perché la Samp non è un club da Serie B. Io nelle difficoltà mi ci ritrovo, mi piace la sfida e prendere in mano certe situazioni. Nel secondo anno, però, è cambiato un po’ tutto in negativo per me e per il club. Quello che mi hanno fatto l’ho vissuto male per forza di cose, è come quando a un bambino viene tolto il giocattolo preferito: come può reagire? La società non ne voleva sentire, ho parlato con tutti tranne che con quelli che hanno preso la decisione, dovevo prenderne atto senza poter fare nulla. Ero pronto a fare causa, non c’era nessun motivo per avermi messo fuori rosa e non mi è mai stato spiegato il perché”.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Calciomercato
Roma: Dybala, Baldanzi e Angelino di nuovo in gruppo
Dybala, Baldanzi e Angelino tornano ad allenarsi con la Roma, un raggio di speranza per i tifosi in vista delle prossime sfide importanti.
Il ritorno in campo di tre pedine fondamentali
La Roma può finalmente tirare un sospiro di sollievo con il ritorno in campo di tre dei suoi giocatori chiave: Paulo Dybala, Tommaso Baldanzi e Angelino. Dopo un periodo di assenza dovuto a infortuni, i tre sono stati visti di nuovo ad allenarsi in gruppo, portando una ventata di ottimismo tra i tifosi giallorossi. L’importanza di questo rientro è duplice: non solo rafforza la formazione in vista delle prossime sfide di Serie A, ma permette anche all’allenatore di avere più opzioni tattiche a disposizione.
Implicazioni per la stagione della Roma
Il rientro di Dybala, Baldanzi e Angelino potrebbe segnare una svolta per la stagione della Roma. La loro presenza in campo è cruciale non solo per la qualità tecnica che apportano, ma anche per l’esperienza e la leadership che rappresentano. La squadra capitolina affronta una serie di partite decisive e il contributo di questi giocatori potrebbe fare la differenza nella corsa ai vertici della classifica. I tifosi sperano che questo ritorno possa coincidere con una serie di vittorie che rilancino le ambizioni della squadra.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
. @OfficialASRoma | Tornano ad allenarsi in gruppo Dybala, Baldanzi e Angelino
pazzidifanta.com/news-fantac…— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) Dec 5, 2025
Calciomercato
Inter-Como è la sfida di Fabregas | Il retroscena sul futuro
Il tecnico del Como era stato vicino ai nerazzurri prima del ritorno di Chivu. Ora si affrontano le due squadre con il maggior possesso palla in Serie A: miglior difesa per Fabregas, miglior attacco per l’Inter.
Sabato a San Siro va in scena un confronto affascinante: Inter–Como non è soltanto una sfida tra due realtà opposte della Serie A, ma anche un duello in panchina tra Cristian Chivu e Cesc Fabregas, i tecnici che propongono il calcio più dominante dal punto di vista del possesso.
Inter, tutti volevano Fabregas!
Secondo Il Corriere della Sera, dietro questa partita si nasconde un intreccio di mercato risalente alla scorsa estate. L’11 maggio, dopo un’apparizione a Sky Sport Club, il telefono di Fabregas inizia a bollire: il Bayer Leverkusen lo contatta per sostituire Xabi Alonso, destinato al Real Madrid, mentre la Roma lo sonda come possibile erede di Ranieri. Poi si muove anche l’Inter, ma troppo tardi: Simone Inzaghi non aveva ancora ufficializzato l’addio verso l’Arabia Saudita e il Mondiale per Club rendeva l’ambiente particolarmente instabile.

L’ESULTANZA URLO DI CESC FABREGAS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il 4 giugno, a Londra, Fabregas incontra per un colloquio informale il ds nerazzurro Piero Ausilio: un confronto esplorativo, non una trattativa. Entrambe le parti comprendono potenzialità e limiti dell’operazione, frenata soprattutto dalla situazione contrattuale col Como e dai margini ridotti dell’Inter per una rivoluzione tecnica. L’incontro resta così isolato e non ha seguito. Da lì la scelta nerazzurra: richiamare Chivu dal Parma.
Ora Chivu e Fabregas si ritrovano faccia a faccia in uno scontro che oppone i primi due possessi palla del campionato: 61,08% per il Como, 60,46% per l’Inter. Differenti le filosofie difensive – linea a tre per il rumeno, a quattro per lo spagnolo – ma comune l’attenzione all’equilibrio: il Como vanta la miglior difesa della Serie A con soli 7 gol subiti in 13 giornate, mentre l’Inter compensa con il miglior attacco, 28 reti segnate e una produzione offensiva di livello superiore.
Per il futuro, lo stesso quotidiano rivela che Fabregas, salvo sorprese, non proseguirà la sua carriera in un altro club italiano. Nel suo orizzonte sembrano esserci solo due destinazioni d’élite, Barcellona o Manchester City.
Calciomercato
Milan, problema Nkunku: offerta araba o cessione in prestito?
Milan, anche ieri l’attaccante francese è stato catalogato nella senzione non pervenuti durante la gara di Coppa Italia contro la Lazio. Vediamo quali prospettive potrebbero aprirsi per lui a gennaio.
Attualmente è poco più che un oggetto misterioso. Ci riferiamo a Christopher Nkunku, attaccante arrivato in estate dal Chelsea in seguito ad un’operazione lampo portata avanti (e conclusa) da Gerry Cardinale in persona.
Ad oggi l’investimento da 37 milioni più 5 di bonus non ha portato i suoi frutti, tanto che già si parla di futuro. Difficile che il Milan possa vendere il francese a gennaio, a meno che non venga accettata l’offerta proveniente dall’Arabia Saudita la quale tuttavia non scalda il cuore del giocatore stesso.
Altra soluzione un prestito in Italia, proprio alla Roma che da tempo ne aveva seguito le orme. Magari in cambio con Dovbyk, attaccante seguito dai rossoneri in estate. La situazione potrebbe prendere una strada definitiva tra qualche settimana quando si entrerà nel vivo del mercato. Ad oggi siamo poco più che sul campo delle ipotesi, ma con la consapevolezza che il Milan è del tutto deluso dell’acquisto fatto in estate.
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