Calciomercato
Elliott venderà, ma il Milan ora non può lamentarsi
Elliott venderà, questa é una certezza. Sarà tra 6 mesi o un anno, ma venderà il Milan ad un acquirente le cui capacità patrimoniali saranno attentamente analizzate. Si parla da tempo di Arnault, il patron del lusso e magnate del Gruppo LVMH, lo sostengo da tempo, i contatti ci sono stati e ci saranno quando la definizione del nuovo stadio troverà accoglimento, ritengo non prima di marzo/aprile del prossimo anno.
Solo allora capiremo le reali intenzioni dell’imprenditore francese che, ricordiamolo, ha fatto espressamente condurre due due diligence sui conti del Milan e questi tipi di “controlli” non vengono di certo effettuati gratuitamente o senza scopri specifici.
Indice
La potenza di Elliott
Ben conosciamo l’attività di Elliott, si tratta del più grande e potente fondo di investimento attivista al mondo con 34 miliardi di asset in gestione. Paul Singer ha fondato Elliott Associates nel 1977 partendo da 1,3 miliardi di dollari fino a diventare un colosso mondiale basato su investimento assolutamente speculativi come titoli in sofferenza, equity, hedge/arbitraggi, trading su materie prime, protezione della volatilità sul portafoglio, private equity.
Vari investimenti del Gruppo riguardano i Paesi a rischio default come Perù di cui Elliott ha acquisito 20 milioni di dollari di debito, il Congo per 31 milioni di dollari, oppure l’Argentina dove tra parecchie peripezie si è riusciti a realizzare un rendimento del 392% della cifra investita. Numeri senz’altro molto importanti che dimostrano la grandezza di questa società e la vastità di settori in cui opera.
L’acquisizione del Milan
Nel mese di luglio 2018 si è chiusa l’era cinese dopo poco più di un anno di gestione Yonghong Li ed il Milan diventa ufficialmente americano. Il trasferimento è avvenuto ad escussione avvenuta di alcune garanzie a seguito dell’inadempienza da parte dello stesso proprietario cinese che non è appunto stato in grado di ottemperare i propri impegni.
Il fondo, come prima misura per stabilizzare le finanze, ha apportato la cifra di 50 milioni di euro, soltanto la prima tranche di una cifra che si è ingigantita fino ad arrivare ai giorni nostri intorno ai 500 milioni, al netto dei 140 instillati nel mese di luglio per patrimonializzare ulteriormente il club falcidiato dalle perdite degli incassi a causa del Coronavirus.
Paul Singer si è dunque impegnato per un progetto innanzitutto serio, a medio termine ed in grado di rilanciare il Milan tenendo il bilancio in ordine, ma deve essere chiaro a tutti che il club rossonero non fa parte del loro business, questo asset infatti sta diventando indigesto con il registrarsi di numerose minusvalenze a cui Elliott non è di certo abituato. Per quanto gli errori fin qui commessi da proprietà, dirigenti, allenatori e giocatori, insomma da parte di tutti, abbiano reso molto più complicato del previsto il piano di crescita, il Milan verrà venduto ed il compratore potrebbe uscire allo scoperto al verificarsi di determinate condizioni, in primis come detto lo stadio.
La strada é tracciata
La gestione Elliott al momento non ha ancora regalato vittorie, molto male per un club glorioso abituato a dominare in Italia e nel mondo, ma sta ponendo le basi per un solido futuro. Mettere i conti in ordine é un obbligo per una società che vuole vendere, ma soprattutto perché questo delicato momento legato al Covid non permette di fare passi più lunghi della gamba.
Il rischio di dovere nuovamente fermare tutto é reale, già in questi ultimi giorni si registra un aumento considerevole dei contagi e nessuno può sapere cosa accadrà tra un mese. Il calcio é un business, lo sappiamo, se si ferma la macchina sono milioni persi, questo le società lo sanno molto bene ed infatti non si sono registrate spese folli durante la sessione di mercato appena conclusa.
Il Milan ora può contare su una decisa sforbiciata al monte ingaggi nella misura di un 30%, una squadra decisamente rinnovata e soprattutto giovane, capace di fare della sostenibilità una delle sue migliori doti. Dopo lo scorso post lockdown si é visto il lavoro straordinario di Stefano Pioli e si é vista una squadra a tratti bellissima, quasi imbattibile e tutto questo trova replica nel campionato appena iniziato con 3 vittorie su 3 partite, 7 reti realizzate e zero subìte.
Nessun debito finanziario
Il Milan é ora un club solido e robusto con le spalle ampiamente coperte, a fronte di giusti investimenti ed un’attenta politica sui costi é l’unica società, tra le big europee, a non avere debiti sui mercati obbligazionari a differenza per esempio delle nostrane Juventus ed Inter che presentano una situazione di indebitamento ben superiore.
I rossoneri sono molto ben patrimonializzati e questo permetterà loro di arrivare al fatidico matrimonio con Arnault, o chi per lui, con tutte le carte in regola per tornare tra le grandi e competere finalmente per traguardi che non siano, con tutto il rispetto, l’Europa League.
Calciomercato
Atalanta, Percassi annuncia: “Riscatteremo De Ketelaere”
Il numero uno dell’Atalanta, Antonio Percassi, ha annunciato al termine della stagione la Dea riscatterà dal Milan l’attaccante belga.
Dopo la storica qualificazione dell’Atalanta alla finale di Europa League, il patron della Dea, Antonio Percassi, è intervenuto soffermandosi sull’attaccante belga Charles De Keteleare, in prestito con diritto di riscatto dal Milan.
“Charles De Ketelaere? Lo riscatteremo”. Dichiarazioni che lasciano poco spazio all’interpretazione. L’intenzione del club bergamasco è quella di completare l’acquisto del giocatore. L’Atalanta, dopo i tre milioni spesi in estate per il prestito oneroso, è pronta a versare nelle casse del Milan i 26 milioni di euro stabiliti per il diritto di riscatto.
Il club rossonero inoltre potrà avvalersi del 10% sull’eventuale futura rivendita.
Una scelta che sembra accontentare tutti, compreso il giovane belga che nelle scorse settimane aveva risposto così sulla possibilità di rimanere alla corte di Gasperini:
“Riscatto? Se dipendesse da me rimarrei all’Atalanta, anche perché posso migliorare. Il Milan è una grandissima squadra, ma in questo momento ho bisogno di giocare e non voglio finire di nuovo in panchina. L’Atalanta mi sta aiutando molto: dallo staff ai compagni fino ai tifosi che mi hanno fatto sentire a casa”.
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Milan, ragionamenti in corso per il terzo attaccante: l’idea di Moncada
Milan, arrivano altre conferme in merito a quanto avevamo scritto noi di Calcio Style agli inizi di aprile. Secondo quanto trapela, a proporre il suo nome è stato Moncada. Leggiamo in dettaglio.
Il Milan, lo sappiamo, è particolarmente attivo per andare a prendere un attaccante, probabilmente anche due. I nomi della punta principale sono già stati fatti e probabilmente arriverà uno tra Sesko, Gimenez e Zirkzee.
Ma attenzione a Kevin Denkey, nome suggerito da Geoffrey Moncada, attaccante del Bruges. Classe 2000, è un centravanti molto forte fisicamente, bravo nel gioco aereo sebbene non sia altissimo e con un grande fiuto per il gol. In questa stagione sono infatti 23 le reti in 28 partite.
Il togolese non ha un prezzo altissimo, si parla di una cifra intorno ai 15 milioni di euro e potrebbe essere acquistato insieme ad un altro attaccante così da avere tre uomini, insieme a Jovic, per il reparto avanzato.
Ad oggi non esiste una trattativa, ma solo alcuni contatti. Vedremo se nei prossimi giorni la situazione potrà variare.
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Fiorentina, Duncan: futuro incerto, Premier alla finestra
Alfred Duncan potrebbe lasciare la Fiorentina. Il centrocampista non ha ancora ricevuto novità sul rinnovo e si guarda intorno. Club di Premier osservano.
Fiorentina, situazione Duncan: si attende giugno?
Raggiunta la finale di Conference League, la squadra di Italiano prepara il prossimo impegno col Monza per continuare a inseguire un piazzamento europeo. Contemporaneamente, la dirigenza lavora sul fronte rinnovi ma il percorso europeo non ancora concluso ha portato a una frenata per evitare cali di concentrazione.
Questa potrebbe essere la ragione per cui Alfred Duncan non abbia ancora ricevuto aggiornamenti sulla sua situazione contrattuale. L’accordo con la viola scade il 30 giugno e la società vanta una clausola che permetterebbe il prolungamento fino al 2025.
La situazione del centrocampista è legata al futuro di Italiano, che dovrebbe essere altrove. Inoltre, pare che alla finestra ci sia il Brighton di De Zerbi dato che il giocatore è stato allenato al Sassuolo.
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