Calciomercato
Cos’è il fair play finanziario
Il fair play finanziario, approvato nel 2010 e adottato nel 2011, ha l’obiettivo di creare benefici a lungo termine alle finanze del calcio europeo.
Le squadre che si qualificano per le competizioni Uefa devono dimostrare di non avere debiti insoluti verso altri club, giocatori e autorità sociali/fiscali per tutta la stagione e devono rispettare requisiti di break-even, che richiedono ai club di bilanciare le spese con i ricavi e ridurre i debiti.
Tuttavia, la normativa lascia ancora un margine di tolleranza, consentendo ai club di spendere fino a 5 milioni di euro in più di quanto guadagnano in ciascun periodo di valutazione (pari a tre anni); possono superare questa soglia entro un certo limite, se il debito viene coperto totalmente da un contributo/pagamento diretto da parte del proprietario(i) del club o di una parte correlata. Questo impedisce la formazione di un debito non sostenibile.
Per promuovere gli investimenti negli stadi, nelle infrastrutture per gli allenamenti e nel settore giovanile e femminile (dal 2015), tutti questi costi sono esclusi dal calcolo dei bilanci.
E’ l’Organo di Controllo Finanziario del Club indipendente (CFCB) che analizza ogni anno tre bilanci annuali per tutti i club nelle competizioni Uefa, decidendo le misure e le sanzioni da applicare se un club non rispetta le regole: a seconda di vari fattori un club incorre in provvedimenti come l’avvertimento, il richiamo, la multa, la decurtazione di punti, la trattenuta degli introiti ricavati da una competizione Uefa, il divieto di iscrizione di nuovi giocatori alle competizioni Uefa, la limitazione del numero di giocatori che un club può iscrivere alle competizioni Uefa, la squalifica dalle competizioni in corso e/o esclusione da future competizioni e la revoca di un titolo o di un premio.
Al club viene concesso un breve periodo di tempo per conformarsi al fair play finanziario, ma se i termini non vengono rispettati, il club viene automaticamente segnalato all’Unità di aggiudicazione. Viceversa, se un club soddisfa ogni singolo requisito previsto, la limitazione sul numero di giocatori che possono essere iscritti alle competizioni Uefa per la stagione successiva decade. Se un club rispetta la regola del pareggio di bilancio durante il periodo di conciliazione, tutte le sanzioni non vengono più applicate nella stagione successiva, con l’eccezione della sanzione finanziaria incondizionata.
Cosa rimane ai club con debiti massicci?

Un certo livello di debiti è normale per qualsiasi impresa, ma in questo caso la formazione del debito viene ristretta ai requisiti di break-even, che richiedono che il proprietario o gli investitori ricapitalizzino qualsiasi perdita. Inoltre, nel futuro qualsiasi investitore che vorrà concludere un accordo volontario con la CFCB dovrà impegnare capitali in anticipo, e non dopo.
I debiti gestibili, orientati a una crescita del club a lungo termine (stadi, infrastrutture, etc.) rientrano nella pianificazione finanziaria e sono la prassi in molti settori; ma gli altri debiti, ad esempio per la monetizzazione degli introiti futuri, per finanziare le attività quotidiane come gli stipendi e gli ingaggi o per finanziare perdite di liquidità, possono creare problemi e devono essere gestiti in modo efficace.
Squadre a confronto. In particolare: Manchester City e PSG
Numerose le squadre che in passato hanno ricevuto delle sanzioni per violazioni del Fair Play, come ad esempio il Manchester City, che segnò un rosso notevolmente superiore rispetto a quello permesso. Il club inglese è finito ultimamente nell’occhio del ciclone in seguito alle rivelazioni di Football Leaks: l’inchiesta ha evidenziato che nel 2014, il club sarebbe dovuto essere escluso dalle coppe e invece se la cavò con una multa di 60 milioni di euro, poi ulteriormente ridotta. Dai documenti raccolti da Der Spiegel è emerso che il Manchester City mise a bilancio anche una sponsorizzazione da 75 milioni di euro di Etihad Airlines, una somma che in realtà fu versata nelle casse del club dalla proprietà.
Ora passiamo ad una caso analogo, quello del Paris Saint Germain: nella stagione 2016/2017, il club francese avrebbe registrato una perdita di 84 milioni di euro, nonché 30 milioni sotto il limite massimo imposto dalla Uefa. Anche qua, il club sarebbe dovuto essere escluso dalle coppe europee ma se la cavò con una multa di 60 milioni di euro.
Secondo le rivelazioni di Football Leaks il Psg sarebbe riuscito ad aggirare le regole della Uefa grazie al Qatar che avrebbe iniettato 1,8 miliardi di euro nelle casse del Psg in maniera non consentita.
Le indagini sono ancora aperte e si attende il riscontro al più presto, intanto non possiamo che notare un significativo sbilanciamento tra le sanzioni a carico dell’AC Milan e i due club in questione che hanno affrontato il FFP con sanzioni minime.
Calciomercato
Spezia, in vantaggio sulla Sampdoria per Radunovic: attesa risposta del Cagliari
Lo Spezia supera la Sampdoria nella corsa per Boris Radunovic, il portiere serbo mostra una chiara preferenza per la squadra ligure.
Lo Spezia al comando nella corsa a Radunovic
Lo Spezia ha sorpassato la Sampdoria nella lotta per l’acquisizione di Boris Radunovic. Il portiere serbo ha espresso la sua preferenza per la squadra spezzina, rappresentando un vantaggio significativo per il club ligure. Tuttavia, il trasferimento non è ancora concluso poiché il Cagliari, attuale club di Radunovic, non ha dato il via libera definitivo. Questo perché la squadra sarda necessita di trovare un sostituto adeguato prima di poter liberare il vice Caprile.

IL PALLONE DELLA SERIE B 2024-2025 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cagliari in attesa di un sostituto
Il Cagliari si trova ora di fronte al compito di individuare un nuovo portiere che possa prendere il posto di Radunovic nel caso di una sua partenza. Solo dopo aver assicurato un sostituto, il club sarà disposto a confermare il trasferimento del portiere serbo verso lo Spezia. I lavori sono in corso e i tifosi dello Spezia attendono con ansia l’evoluzione di questa trattativa di calciomercato.
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Fonte: l’account X di Schira
Lo #Spezia sorpassa la #Sampdoria nella corsa a Boris #Radunovic: il portiere serbo preferisce la soluzione spezzina. Manca però ancora il via libera del #Cagliari che per privarsi del vice Caprile deve trovare prima un sostituto. Lavori in corso. #calciomercato
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 24, 2025
Calciomercato
Felipe Caicedo pronto ad annunciare il ritiro a 37 anni
L’attaccante dell’Ecuador Felipe Caicedo annuncia il suo ritiro dal calcio giocato a 37 anni, lasciando un’eredità significativa nel mondo del pallone.
Il viaggio di Caicedo nel calcio
Felipe Caicedo, noto per le sue prestazioni dinamiche e il suo contributo decisivo in campo, ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. L’attaccante ecuadoriano ha avuto una carriera ricca di esperienze, passando per club prestigiosi come Lazio, Inter, Genoa, Manchester City e Espanyol.
Il suo ritiro segna la fine di un’era per un giocatore che ha saputo distinguersi non solo per le sue abilità tecniche, ma anche per la sua capacità di adattarsi a diversi campionati e stili di gioco.
Il suo miglior periodo è sicuramente stato nella capitale in cui è risultato decisivo in più di qualche occasione negli ultimi minuti del match sotto la gestione di Simone Inzaghi, lasciando un bel ricordo ai tifosi biancocelesti.

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’eredità lasciat
A 37 anni, Caicedo lascia un segno indelebile nel calcio internazionale. Durante la sua carriera, ha dimostrato una straordinaria dedizione e una mentalità vincente, guadagnandosi il rispetto di tifosi e compagni di squadra. La sua esperienza e leadership saranno ricordate come un esempio per le future generazioni di calciatori. La decisione di ritirarsi arriva dopo una lunga riflessione, ma Caicedo è pronto a intraprendere nuovi progetti, magari restando nel mondo del calcio in altre vesti.
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Fonte: l’account X di Schira
Felipe #Caicedo is ready to announce his retirement from football at 37. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 25, 2025
Calciomercato
Pescara, in trattativa per il ritorno di Brugman
Il Pescara apre le trattative per il ritorno di Gaston Brugman: il centrocampista potrebbe lasciare Nashville SC a breve e fare ritorno in Abruzzo.
Un possibile ritorno in Italia per Brugman
Il Pescara Calcio sta lavorando per riportare in Italia il centrocampista Gaston Brugman. Attualmente sotto contratto con Nashville SC, il giocatore uruguaiano vede il suo contratto con il club della MLS in scadenza la prossima settimana. Nonostante Nashville abbia l’opzione di estendere il contratto fino a dicembre 2026, le trattative sembrano essersi arenate, aprendo la strada a un possibile ritorno di Brugman nel campionato italiano.

Pescara, le prospettive del mercato
L’interesse del Pescara per Brugman si inserisce in un contesto di mercato in cui la squadra abruzzese è alla ricerca di rinforzi per puntare a obiettivi ambiziosi. Il ritorno di un giocatore con l’esperienza e la qualità di Brugman potrebbe rappresentare un valore aggiunto per la rosa, soprattutto in vista delle sfide che attendono il Pescara nella prossima stagione.
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Fonte: l’account X di Schira
#Pescara have opened talks for Gaston #Brugman’s return. The midfielder’s contract with #NashvilleSC expires next week. MLS’ Club have an option to extend until December 2026, but the talks are currently stalled. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 24, 2025
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