Calcio Femminile
Calcio femminile: il Governo dice no, professionismo addio
Calcio femminile: il Governo ha tagliato i fondi allo sport femminile. Niente rinnovo per il fondo per il professionismo. Quale futuro per le calciatrici?
Le calciatrici di Serie A torneranno a giocare come dilettanti? Pare di sì.
Non c’è stato tempo di esultare per l’apertura di Sky e Netflix al calcio femminile che dal governo arriva un tiromancino piuttosto forte.
Il dietrofront del Governo: un calcio al professionismo
Nell’ambito della Legge di Bilancio l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di non rinnovare il finanziamento del fondo triennale riservato proprio al professionismo nello sport femminile.
Mentre nel governo Conte II con il cosiddetto “Decreto Nancini” erano stati investiti 11 milioni di euro per la transizione al professionismo nello sport femminile, oggi non è più così.
La legge italiana
Il professionismo sportivo è regolato dalla legge 91 del 1981, che però delega alle singole federazioni la scelta del riconoscimento dello status professionale.
Per quanto riguarda gli uomini sono quattro le federazioni sportive che hanno riconosciuto il professionismo anche se con dei limiti: il calcio (fino alla Lega Pro), il basket (solo la serie A), il golf e il ciclismo.
Per le donne ha aderito solo la FIGC, quindi dal 2022 le calciatrici della serie A femminile sono ritenute professioniste dello sport.
Caso ancora diverso per la Federazione Italiana di Rugby che ha stipulato contratti annuali di collaborazione sportiva per 25 delle loro giocatrici. Nonostante nel ranking mondiale occupi una posizione anche più alta rispetto alla squadra maschile.
Parole Parole parole
“Mi assumo l’impegno che il Governo farà la sua parte nei prossimi mesi su questi argomenti e che possiate riscontrarlo” così aveva dichiarato il ministro per lo sport e per i giovani Andre Abodi, al Circo Massimo durante durante la kermesse di Fratelli d’Italia Atreju.
E invece no.
I fondi sono stati eliminati e il rinnovo annullato. Quando ce ne sarebbe bisogno, per scavalcare quel divario che a livello europeo penalizza le squadre italiane.
Basta vedere le ultime sfide di Roma e Juventus, fermate da formazioni nettamente superiori. Ma solo perché militano in campionati che godono di un riconoscimento effettivo e di una promozione reale.

ESULTANZA ROMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
I commenti dal mondo del calcio e non solo
Delusione e amarezza, soprattutto per le atlete che avevano sogni e speranze che ora vedono crollare.
Commenta Carolina Morace, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, ex calciatrice e allenatrice di calcio, anche di formazione maschile in ambito professionistico: “Mentre in Inghilterra partner privati come Barclays investono milioni, in Italia si è solo sprecato tempo prezioso. Ora il calcio femminile deve ripartire da se stesso per non restare indietro rispetto al resto d’Europa. Serve progettualità, non promesse vuote.”
Il commento di Federica Cappelletti presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica ai microfoni di Huffington Post,: “Senza il sostegno del governo ci sarebbero ripercussioni serie per i club e per il movimento, anche perché siamo ancora in una fase di consolidamento in cui la Figc e le società stanno facendo il massimo. Personalmente non sono abituata a mollare quindi si cercherà ancora di raggiungere l’obiettivo. Il calcio femminile non può e non deve essere abbandonato.”

Infine la dichiarazione di Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del PD: “La destra boccia il mio emendamento alla Legge di Bilancio per rifinanziare il fondo per lo sport professionistico femminile smentendo tutto quanto spesso dichiarato dallo stesso ministro dello Sport Abodi.”
Continua Gribaudo “Questa maggioranza ci ha spesso abituati che c’è un divario tra le promesse e i fatti, e i fatti dicono per ora che il precedente governo ha investito 11 milioni di euro per favorire la transizione al professionismo nello sport femminile, mentre l’attuale governo, guidato da una premier donna, ancora è fermo alla cifra 0. È uscita la vera anima di una classe politica bugiarda che trova i soldi per i suoi circoli e circoletti, dai no-vax agli evasori, ma finge che non esistano risorse per finanziare il movimento sportivo femminile.”
Calcio femminile: un passo indietro
Eppure gli accordi televisivi con Sky e Netflix facevano ben sperare.
Invece si fa un enorme passo indietro. A conferma di stereotipi e pregiudizi in un ambiente ancora pieno di ostacoli per atlete e addette lavori (come le arbitre) che lottano strenuamente per affermarsi.
Tanti sforzi vani, a quanto pare.
Aspettiamo il prossimo 25 novembre, per l’ennesimo pinkwashing.
Calcio Femminile
Serie A Women, Roma-Juventus 1-1: Pinto risponde a Bergamaschi, al Tre Fontane non si va oltre il pari
Termina in parità il big match di Serie A Women tra Roma e Juventus. Avanti le giallorosse con Bergamaschi, recuperate nel secondo tempo da Pinto.
È tempo di big match al Tre Fontane di Roma. Nella Capitale arriva la Juventus campione d’Italia, orfana di Canzi in panchina per l’espulsione ricevuta nell’ultima giornata di Serie A Women.
Le bianconere, dopo un inizio molto difficile, hanno rialzato la testa nelle ultime giornate posizionandosi in seconda posizione, a pari merito con il Napoli, a quota 13 punti, a meno 5 dalle giallorosse capoliste.
Match abbastanza equilibrato con la Juventus che chiude gli spazi centrali, portando la Roma di Rossettini a giocare sulla fasce. Complice questa impostazione, le giallorosse si affidano alla velocità di Pilgrim e Corelli. Alla prima occasione le padroni di casa passano in vantaggio. Al minuto 12′ Bergamaschi tira fuori un jolly da cineteca: botta da distanza siderale che si infila sotto al sette e nulla da fare per De Jong, estremo difensore bianconero.
La risposta della Juventus non si fa attendere. Dall’azione offensiva delle campionesse in carica, la panchina bianconera recrimina per un tocco di mano in area di Corelli. L’arbitro viene richiamato al FVS ma non cambia la decisione di campo, considerando il tocco fuori dall’area di rigore.
La prima frazione, oltre al golazo di Bergamaschi, non regala particolari emozioni con la Juventus che punta sulla pressione iniziale per mettere in difficoltà la Roma, lasciando l’1 vs 1 alle attaccanti giallorosse. Le maggiori iniziative bianconere arriva sulla fascia sinistra con Carbonell sempre presente nella sovrapposizione.

LA FORMAZIONE DELLA ROMA FEMMINILE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella seconda frazione la Juventus scende in campo con un piglio diverso. Grazie anche ai cambi offensivi, (fuori Cambiaghi e Vangsgaard, dentro Girelli e Beccari) le bianconere chiudono la Roma nella propria metà campo, continuando la pressione spasmodica del primo tempo, impensierendo la retroguardia giallorossa con continui cross nel mezzo per Girelli.
La pressione incessante al 70′ porta i frutti sperati. Altro recupero alto per la Juventus con Pinto, che dopo una carambola in area di rigore, riesce a distanza ravvicinata ad insaccare il pallone e riportare in parità la gara. Le giallorosse, complici anche i cambi conservativi di Rossettini, non riescono ad uscire dalla pressione costante delle bianconere. L’unica occasione arriva dai piedi di Greggi: la numero 20, in contropiede, arriva sul fondo e mette in mezzo per Bergamaschi che, di testa, spara alto.
Il forcing finale della Juventus non riesce a sfondare il muro eretto da Baldi. In pieno recupero le bianconere hanno un’occasione d’oro con Krumbiegel: la numero 27, subentrata a gara in corso, viene lanciata nello spazio, mettendo a lato a tu per tu con Baldi.
Termina con un pareggio la super sfida tra Roma e Juventus. Rimane perciò invariato il distacco delle giallorosse con le bianconere.
Calcio Femminile
Juventus Women, Girelli: “Prima di smettere vorrei un’esperienza all’estero”
L’attaccante della Juventus e della Nazionale Italiana, Cristiana Girelli, ha parlato del suo futuro, lasciando intendere la volontà di giocare all’estero.
Cristina Girelli, attaccante della Juventus e della Nazionale Italiana, è intervenuta in conferenza stampa in vista della seconda amichevole di lusso che aspetta le azzurre contro gli Stati Uniti. La banda di Soncin ha raggiunto gli States la scorsa settimana e ha affrontato la nazionale americana la notte tra venerdì e sabato.
3-0 per le ragazze a stelle e strisce. Questa notte, all’una, ci sarà il secondo round. Durante la conferenza stampa, la classe ’90 ha parlato del suo futuro, soffermandosi in particolare sulla possibilità di giocare all’estero prima del ritiro.

“Non ci ho mai giocato e non ci penso così frequentemente, ma prima di appendere gli scarpini al chiodo mi piacerebbe fare un’esperienza simile perché è un qualcosa che ti migliori in tutta la tua persona oltre che come calciatrice. Se capitasse l’occasione ci penserei”.
Girelli con la maglia della Juventus addosso ha scritto la storia del calcio femminile. Dal 2018 141 presenze con la Vecchia Signora e 104 reti: 5 scudetti, 4 Coppa Italia, 4 Supercoppe Italiane ed una Serie A Women’s Cup.
Calcio Femminile
Il Tre Fontane cambia volto: il Campidoglio approva il progetto per il rinnovo dell’impianto
Il Campidoglio ha approvato il progetto per l’adeguamento dell’impianto del Tre Fontane. L’obiettivo è quello di raggiungere gli standard FIGC e UEFA.
Il Tre Fontane, impianto capitolino, casa della Primavera e della Femminile della Roma, sta per cambiare volto. Infatti, secondo quanto riportato da La Repubblica, il Campidoglio ha approvato un progetto da circa 320mila euro per l’adeguamento dello stadio secondo gli standard FIGC e UEFA.

LA FORMAZIONE DELLA ROMA ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
L’intervento prevede una copertura parziale della tribuna ovest e la realizzazione di nuove aree: una destinata alla tribuna autorità ed una dedicata alla stampa. L’obiettivo è quello di terminare i lavori, che saranno di breve durata, entro la l’inizio della prossima stagione.
Già negli scorsi anni l’impianto aveva subito dei lavori per modernizzare la zona e adeguarsi agli standard UEFA. Infatti, a causa della mancanza di illuminazione serale, la Roma femminile, allora guidata da Spugna, dovette giocare il girone di Champions League al Francioni di Latina.
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