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La Roma si prepara alla coppa

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ROMA

Domani la Roma volerà in Svizzera dove giovedì sera a Berna (ore 18.55) affronterà la Young Boys per la prima gara del girone di Europa League. Paulo Fonseca è in pieno tour de force e per l’occasione si affiderà al turn-over. Saranno risparmiati i titolari in vista della gara di campionato in trasferta contro il Milan, in programma lunedì alle ore 20.45. Il primo cambio del portoghese sarà in porta dove partirà Pau Lopez, il portiere titolare per una stagione che ha perso il posto a seguito di alcune prestazioni poco soddisfacenti. Il modulo sarà il 4-2-3-1, lo stesso che ha battuto il Benevento 5-2: in difesa senza Smalling (lieve distorsione al ginocchio sinistro) e Mancini (squalificato per tre giornate in Europa League), giocheranno Ibanez e Kumbulla centrali, gli esterni saranno Peres e Spinazzola. In linea mediana potrebbe riposare Veretout con Villar che prenderà il suo posto, accanto lui Cristante; sulla trequarti Perez, Pellegrini e Mkhitaryan; in attacco spazio a Mayoral che farà rifiatare Dzeko. Ieri è tornato ad allenarsi in gruppo Karsdorp, fermo dalla gara contro il Verona, sono ancora out Calafiori e Diawara (causa Covid-19).

 

Europa League

“Belli ciao” la cronistoria del day after di Leverkusen-Roma

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Sconfitta e sfottuta. La ricostruzione degli sfottò (social e non solo) che il Bayer Leverkusen (e non solo) ha rivolto alla Roma.

Roma vicina all’impresa, ma non basta

Una mattina mi sono alzato e ho trovato l’invasore“. Che, per una volta, non sono i tedeschi. E’ quello che deve aver pensato il Bayer Leverkusen, dopo che la Roma è andata a venti minuti dall’essere la prima squadra a espugnare la BayArena in questa stagione.

Una sensazione di latente fastidio, evidente sin dall’iniziale vantaggio firmato Paredes. Probabilmente non si aspettavano neppure di andare sotto di un gol, considerato che nei giorni antecedenti alla partita erano state promulgate le informazioni per la finale di Dublino, figuriamoci di due.

Una certezza di superiorità corroborata dalla vittoria dell’andata, ma che ha portato i tedeschi a giocare il ritorno quasi con spocchia. E, come spesso accade, quando una squadra approccia con sufficienza a un match è difficile raddrizzare l’inerzia di una partita storta.

Il focus non è un interruttore, che può essere acceso o spento a comando, e l’autogol di Mancini deve essere stato accolto dalla squadra di Xabi Alonso come una sorta di liberazione. Liberazione del proprio territorio, del proprio stadio, che una squadra percepita come ostile (straniera) stava occupando tentando di porre fine a quell’egemonia calcistica che da 48 partite li faceva sentire invincibili.

Roma

Photo Source: Bayer04.de

Mai più Neverkusen, ma la storia non si cancella

Tutto è cominciato con l’esultanza del Bayer Leverkusen alla qualificazione della Roma a discapito del Milan nei quarti di finale. Poi la gara d’andata, vinta due a zero dai tedeschi allo Stadio Olimpico seppur con qualche inaspettato patema, che ha conferito ai teutonici ulteriore consapevolezza nei propri mezzi tecnici.

Poi il ritorno, approcciato come una pura formalità e rischiato di trasformarsi in un incubo. Le granitiche certezze di una squadra prima incrinate, poi sfregiate e infine sul punto di crollare come un castello di carte. E il Bayer Leverkusen ha dimostrato, ancora una volta, che saper vincere è un’arte e che è ancora più importante di saper perdere perché sono più quelli che perdono che quelli che vincono.

Al Leverkusen il soprannome (ben poco edificante) Neverkusen ha pesato come un macigno e la frustrazione accumulata negli anni è esplosa in una dimostrazione di puerile arroganza, che non collima con l’espressione calcistica quasi aristocratica che spesso si vede in campo. Questo è il motivo principale per cui squadre storicamente non abituate a vincere crollano dopo una singola stagione di gloria. 

E il comportamento di Frimpong, andato a stuzzicare Svilar dopo l’autogol che ha accorciato le distanze e che ha litigato praticamente con tutti al momento del cambio, esemplifica la condizione di chi non riesce a godersi una vittoria in quanto troppo spaventato dall’idea della sconfitta. E “Bella Ciao“, sparata a tutto volume dal DJ dello stadio, a fine partita ricorda la musica techno uscita dalle casse di San Siro dopo lo scudetto dell’Inter.

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Europa League

Leverkusen, Xabi Alonso: “Dopo il 2-0 della Roma ho visto che i miei ragazzi volevano di più”

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Bayer Leverkusen

L’allenatore del Bayer Leverkusen Xabi Alonso ha parlato dopo il match contro la Roma che ha portato il club tedesco in finale.

Leverkusen, le parole di Xabi Alonso:

Real Madrid, ipotesi Xabi Alonso?

Di seguito le parole dell’allenatore del Bayer Leverkusen Xabi Alonso, dopo il match vinto contro la Roma in Europa League e che ha portato le Aspirine in finale:

Wirtz ha preso una botta contro il Borussia Dortmund dalla quale non si è ripreso del tutto. Voleva aiutare la squadra ed esserci… L’ha fatto. Un giocatore come lui è un asset anche al 70%”.

“Siamo felici di essere arrivati alla finale. Ne giocheremo due in una settimana, come conseguenza di ciò. Abbiamo mostrato un grande carattere dopo il secondo gol della Roma. Ho guardato i miei giocatori negli occhi e ho visto che volevano dare di più. Abbiamo ancora la chance di vincere tre titoli, ciò che meriterebbero i miei ragazzi”.

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Europa League

Roma, De Rossi: “Meritavamo entrambi di passare ma sono orgoglioso. È mancata la profondità. Su Dybala…”

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Leverkusen-Roma, De Rossi

Daniele De Rossi ha parlato in conferenza stampa al termine di Bayer Leverkusen-Roma. L’allenatore ha parlato del coraggio messo in campo dai suoi e di Svilar.

Indice

Roma, le parole di De Rossi

Svilar?

“Se ci parlassi ora direi grazie a Svilar come a tutti gli altri. Abbiamo fatto una grande partita ma ragazzi bisogna fare i complimenti anche agli avversari perché sono stati bravissimi. E poi gli episodi hanno girato a favore loro come spesso succede alle grandi squadre. Ne usciamo con più convinzione, siamo una squadra che se la viene a giocare un po’ ovunque”.

Alla Roma mancano giocatori come Chiesa?

“La squadra ha valori tecnici importanti e umani giganteschi, ce la siamo giocata tanto, ci sono delle caratteristiche fisiche di giocatori che saltano l’uomo e loro le hanno. Non servono giocatori diversi, ma servono anche queste caratteristiche. Abbiamo affrontato tre semifinali perché Brighton e Milan potevano stare qui con questi giocatori e quindi mi pare fuori fase parlare ora di altre cose.

Infortuni Juventus, Chiesa Roma

ROME, Italy – 09.01.2022: F. CHIESA (JU) INJURED during the Italian Serie A football match between SS AS ROMA VS SS FC JUVENTUS at Olympic stadium in Rome.

Ora dobbiamo recuperare, fisicamente e mentalmente, io vedrò la partita dell’Atalanta in aereo, loro dovranno un po’ recuperare. Se mi avessero detto il 16 gennaio che saremmo arrivati qui ci avrei messo la firma, i ragazzi stanno facendo un grande sacrificio, se avessimo fatto più punti nella prima parte della stagione non sarei qui.

Chi è favorito tra Bayer e Atalanta?

Non lo so, l’Atalanta può metterli in difficoltà. Se maledico gli errori dell’andata? Non è che la maledico, diciamo che siamo venuti per fare un’impresa e l’abbiamo sfiorata. Nell’ottica delle due partite meritano di andare in finale ma lo avremmo meritato anche noi. Dybala vediamo come sta, oggi era venuto per gli ultimi 10′ di preghiera se fosse stato necessario”.

Atalanta

Bayer Leverkusen?

“L’avevamo preparata così, in alcune ripartenze mancate abbiamo perso un po’ di distanza. In queste partite devi togliere il pallone tra i piedi a questi giocatori, non siamo stati perfetti, ma è dura perché devi tenere botta in qualsiasi momento. Loro ti puntano, tirano, si muovono, dai e vai, non è facile”.

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