Esteri
Italia-Bosnia 1-1: Segna Dzeko, un goal fortunoso di Sensi evita la sconfitta
Una prova deludente dell’Italia contro la Bosnia nel primo impegno della Nations League: avversari in vantaggio con Dzeko, pareggia Sensi.
Finisce al Franchi la serie di 11 vittorie consecutive dell’Italia. La squadra di Mancini, nel primo impegno del Gruppo 1 della Lega A di Nations League, riesce a strappare un pari sofferto alla Bosnia, che aspetta gli Azzurri e gli colpisce in contropiede, prima del pari in rimonta.
Mancini a sorpresa inserisce Acerbi al posto di Chiellini, dato come favorito alla vigilia, a centrocampo Lorenzo Pellegrini preferito a Zaniolo, Sensi su Jorginho e in attacco Belotti è preferito a Immobile.
Gli azzurri come vuole Mancini prendono fin dai minuti iniziali il controllo del gioco, La Bosnia del resto si difende compatta. L’azione più pericolosa nel primo tempo arriva sui piedi di Insigne su lancio di Pellegrini, ma la mette fuori.
Nel secondo tempo le due squadre ci provono di più, ma è la Bosnia a rendersi pericolosa con. Hodzic che riceve palla sulla linea di fondo, salta Donnarumma e colpisce un palo clamoroso al 53′. Passano due minuti ed è Insigne, dall’altra parte, su cross di Chiesa, a colpire il legno con uno stacco di testa da posizione defilata.
La Bosnia al 58′ e sfruttano un calcio d’angolo dalla destra per portarsi in vantaggio. Sunjic approfitta di un’esitazione di Barella e di testa pesca a centro area Dzeko, che con la freddezza del bomber punisce Donnarumma. Gli Azzurri si sbilanciano alla ricerca del pari, e in contropiede ancora Dzeko impegna alla parata Donnarumma. Ma al 67′ arriva il pareggio: Insigne serve al centro Sensi, che in caduta colpisce di interno destro e trova la carambola vincente di Sunjic per l’1-1.
Gli Azzurri al 71′ con un incursione di Florenzi, servito in profondità da Chiesa, meriterebbe miglior sorte: Sehic compie la parata più difficile della sua gara. Manca brillantezza agli Azzurri, e nemmeno gli ingressi in campo di Zaniolo, Immobile e Kean riescono a dare vivacità all’attacco. È anzi la Bosnia a rendersi più pericolosa su iniziativa personale di Besic e un tiro a giro che esce di un soffio sul secondo palo. Finisce 1-1 e Il cammino in Nations League per gli azzurri inizia con un pareggio.
IL TABELLINO
MARCATORI: 58′ Dzeko (B), 67′ Sensi (I)
ITALIA (4-3-3): G. Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Acerbi, Biraghi; Lo. Pellegrini, Sensi (86′ Kean), Barella; Chiesa (72′ Zaniolo), Belotti (73′ Immobile), Insigne. Ct. Mancini
BOSNIA (4-3-3): Sehic; Cipetic, Sunjic, Sanicanin, Kolasinac (84′ Cimic); Cimirot, Hadziahmetovic, Gojak; Visca (86′ Besic), Dzeko, Hodzic (77′ Besic). Ct. Bajevic
Arbitro: Sidiropoulos (Grecia)
Ammoniti: Belotti, Zaniolo, Bonucci (I), Cimirot (B)
Esteri
Gremio, per la panchina spunta il nome di un ex Nantes
Luis Castro nel mirino del Gremio: avviati i contatti per la panchina del club brasiliano, il tecnico portoghese potrebbe presto guidare il Tricolor.
Un Nuovo Capitolo per il Gremio?
Luis Castro, noto allenatore portoghese, è recentemente entrato nella rosa dei candidati per la guida del Gremio, una delle squadre più prestigiose del Brasile. Secondo le ultime indiscrezioni, i dirigenti del club hanno avviato i primi contatti con Castro, valutando la sua candidatura per il ruolo di allenatore del Tricolor.
Le negoziazioni tra le parti sembrano essere in corso, e il club brasiliano potrebbe presto annunciare ufficialmente l’ingaggio del tecnico. Luis Castro è conosciuto per il suo approccio tattico innovativo e la capacità di valorizzare i giovani talenti, qualità che potrebbero rivelarsi decisive per il futuro del Gremio.
Possibili Sviluppi e Implicazioni
Se l’accordo dovesse concretizzarsi, Luis Castro porterebbe con sé un nuovo stile di gioco e strategie che potrebbero rivitalizzare la squadra. Il Gremio, che sta cercando di migliorare le sue prestazioni recenti, vede in Castro una figura capace di riportare il club ai vertici del calcio brasiliano.
La scelta di un allenatore di calibro internazionale sottolinea l’ambizione del Gremio di competere non solo a livello nazionale, ma anche nelle competizioni continentali. L’arrivo di Castro potrebbe inoltre attrarre nuovi talenti e investimenti, rafforzando ulteriormente la posizione del club.
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Fonte: l’account X di Schira
Luis #Castro is a candidate for #Gremio’s coach role. Opened talks between the portuguese and Tricolor. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 10, 2025
MLS
L’eterna magia di Messi: l’Inter Miami nella storia
Lionel Messi guida l’Inter Miami alla prima MLS Cup e diventa il calciatore più titolato della storia, confermando il suo status di leggenda vivente.
A volte il calcio riesce ancora a sorprendere, anche quando crediamo di aver visto tutto. Sabato sera, a Fort Lauderdale, Lionel Messi ha regalato un’altra di quelle serate che riscrivono la storia del calcio: ha guidato l’Inter Miami alla prima MLS Cup della sua storia, un traguardo di elevato spessore, considerando che il club statunitense di David Beckham sia stato fondato solo nel 2018.
Il 3-1 contro i Vancouver Whitecaps di Thomas Muller ha visto l’otto volte Pallone d’Oro protagonista in modo decisivo: due assist per De Paul e Allende, la giocata che ha provocato l’autogol iniziale di Ocampo e la solita capacità di illuminare la partita senza segnare. Capocannoniere del campionato con 35 reti e miglior assist-man con 24 passaggi decisivi, la Pulce continua a trascinare una squadra che ormai vive e respira attraverso il suo genio.
Il trofeo numero 48: un monumento alla carriera
Con questa vittoria, Messi raggiunge 48 trofei, diventando ufficialmente il calciatore più titolato della storia. Dai trionfi con l’Argentina al Mondiale 2022, passando per le imprese con il Barcellona e i successi recenti negli Stati Uniti, ogni trofeo è una pietra miliare di una carriera che sembra scolpita nella leggenda. Messi non è solo un vincente: è un monumento vivente del calcio, un riferimento per chiunque ami questo sport.

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Dall’Europa a Miami: una rivoluzione in rosa
Quando nel 2023 Messi ha scelto l’Inter Miami, molti pensavano che volesse solo godersi gli ultimi anni di carriera. Invece ha rivoluzionato il club. Ha portato con sé veterani come Jordi Alba, Busquets e Luis Suarez, ha attirato l’attenzione del mondo intero e ha trasformato una squadra giovane e ambiziosa in una potenza del calcio americano.
Da allora, la crescita è stata travolgente: Leagues Cup, Supporters’ Shield, Conference Cup e ora la MLS. Non solo trofei, ma numeri impressionanti: 77 gol e 44 assist in 88 partite, una media straordinaria che gli ha permesso di essere decisivo anche senza segnare in finale.
Il successo arriva dopo la delusione dell’anno scorso, quando l’Inter Miami era stata eliminata al primo turno dei Playoff nonostante una regular season da prima della classe. Una sconfitta che avrebbe potuto spegnere l’entusiasmo, ma che invece ha acceso la scintilla per il capolavoro dell’anno successivo.
Un finale che sa di gratitudine
A 38 anni, Messi continua a giocare con la leggerezza di un ragazzo e la saggezza di chi ha visto tutto. La sua MLS Cup non è solo un trofeo in più: è la conferma che la grandezza non ha età. Ogni suo tocco sembra ricordarci perché milioni di persone continuano a emozionarsi davanti a lui.
Messi non è solo un vincente: è un punto di riferimento nella storia del calcio, una figura che resterà scolpita nell’immaginario di chi ama lo sport. E per chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare, è impossibile non sentirsi testimoni di qualcosa di straordinario.
No-one has won more trophies than Lionel Messi 🏆🔝 pic.twitter.com/MuNxRnvG57
— OneFootball (@OneFootball) December 7, 2025
Premier League
Manchester United, dilaga contro il Wolverhampton: finisce 1-4
Il Manchester United trionfa contro il Wolverhampton con un netto 1-4, dimostrando una forma smagliante e agganciando il Chelsea in classifica.
Il Manchester United ha dato spettacolo nell’ultima partita contro il Wolverhampton, vincendo con un sonoro 1-4 La squadra di Ruben Amorim ha dominato il campo, mostrando un gioco fluido e incisivo che ha lasciato pochi spazi agli avversari.
Il match ha visto una prestazione brillante da parte di diversi giocatori, rendendo difficile scegliere un solo “Man of the Match”. Tra i marcatori spunta una doppietta di Bruno Fernandes, la firma di Mbeumo e la rete di Mount.
La partita ha confermato il buon momento dei Red Devils, che continuano a lottare ai vertici della classifica.

Bruno Fernandes of Manchester United reacts to a decision during the Carabao Cup Last 16 match Manchester United vs Leicester City at Old Trafford, Manchester, United Kingdom, 30th October 2024
(Photo by Gareth Evans/News Images)
Manchester United travolgente
La partita si è svolta in un clima di grande attesa, con il Manchester United pronto a dimostrare tutta la sua forza. I gol sono stati segnati da quattro diversi giocatori, evidenziando la versatilità e la profondità della rosa.
I tifosi presenti allo stadio hanno potuto assistere a una performance entusiasmante, mentre il resto del mondo ha seguito con trepidazione la cronaca del match.
Dall’altra parte il Wolverhampton sembra essere destinato alla retrocessione, visti i 2 punti conquistati in 15 partite e l’ultimo posto che si fa sempre più pesante.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
Man United make it four vs Wolves! 4️⃣
Who’s your Man of the Match? pic.twitter.com/t5OhzjKBYN
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 8, 2025
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