Calciomercato
Milan-Atalanta 1-1: le pagelle dei rossoneri
Di fronte allo stadio San Siro si sono trovate le due squadre più in forma del campionato e lo spettacolo tra Milan ed Atalanta è stato degno. I rossoneri in evidenti difficoltà di organico tengono più che bene testa agli orobici, memori di quel disastroso 5-0 subìto all’andata a Bergamo fa faceva urlare vendetta. Che non c’è stata fino in fondo, ma di più non si è potuto fare. Il Milan parte molto bene e trova un gol fantastico di Hakan Calhanoglu su calcio di punizione che si va ad insaccare laddove Gollini non può arrivare. Dopo appena 10 minuti il l’estone di Biglia a Malinovski costa un pesante calcio di rigore che lo stesso ucraino si fa parare da Donnarumma, tiro potente, ma piuttosto centrale. Al 34’ ci pensa Zapata a rimettere in equilibrio la gara mettendo in ginocchio una colpevole difesa rossonera con Calabria non all’altezza. Nella ripresa un’occasione a parte, una per Bonaventura che colpisce il palo ed una per Zapata, ma il risultato non cambia. Finisce in parità, 1-1.
Le pagelle dei rossoneri
Donnarumma 7: ipnotizza Malinovski salvando il risultato, sul gol di Zapata la difesa sbaglia, ma lui non può nulla. Prima gara da capitano per il portierone rossonero.
Calabria 5,5: avrebbe strappato la sufficienza, peccato per l’errore su Zapata in occasione del gol del pareggio. Ci mette carattere ed impegno, abbiamo visto decisamente di peggio. Sulla corsia destra qualcosa però dovrà essere cambiato.
Kjaer 6,5: ennesima buona prova per il danese, nonostante abbia davanti Zapata, cerca di arginarlo come meglio riesce e conclude la gara tra i migliori in campo.
Gabbia 6: una sufficienza di incoraggiamento, anche se il giovane ragazzo sembra spesso spaesato oltre che in ritardo. Preferisce rischiare il meno possibile con giocate elementari e retropassaggi al portiere.
Laxalt 6: ha il compito di sostituire Theo Hernandez, non ci riesce, ma se non altro prova a spingere sulla fascia avvicinandosi pure al gol con un tiro che Gollini ben devia.
Biglia 5: un suo pestone su Malinovski rimedia provoca il calcio di rigore per l’Atalanta. In ritardo anche sui recuperi elementari, non sarà di certo rimpianto tra qualche settimana. (Dal 61’ Krunic 6: l’idea è che forse sarebbe stato meglio fosse partito titolare, prova discreta ed intelligente)
Kessiè 7: non era facile senza Bennacer a fianco, eppure l’ivoriano fa il suo lavoro ed anche quello di Biglia con grande intensità, lo strapotere fisico lo porta a spadroneggiare in mezzo al campo, avesse anche i piedi saremmo di fronte ad un top player.
Saelemaekers 6: una sufficienza di incoraggiamento, Pioli gli chiede compiti prettamente difensivi e lui risponde con grande cuore ed intensità. Peccato per l’occasione che poteva portare il Milan sul 2-1 ( dal 68’ Castillejo 6: un po’ di ruggine di troppo causa lo stop per infortunio, ma passano i minuti e la gamba c’è, un rientro senz’altro positivo che fa sorridere Pioli)
Calhanoglu 7: i calci di punizione di Calhanoglu erano famosi in tutto il mondo fuorché in Italia, finalmente ieri il turco si è degnato di mostrarcene uno di rara bellezza. Stanco, viene sostituito nel secondo tempo. (Dal 61’ Bonaventura 6,5: un giocatore che potrebbe ancora fare del bene a questo Milan, peccato per il palo che gli nega la gioia del gol)
Rebic 6,5: una spina costantemente sul fianco della difesa avversaria, anche quando non segna. Si procura il calcio di punizione che Calhanoglu ribadirà in rete ed è sempre al centro di ogni azione offensiva ( dal 61’ Leao 6: entra in campo frizzante con voglia di fare, ogni tanto succede pure a lui)
Ibrahimovic 5: sono due partite che gioca per intero. Troppo per un giocatore di 39 anni costretto a giocare ogni tre giorni ed i risultati sono quelli visti ieri. A lui niente da dire, va però centellinato e dosato meglio.
Pioli 6,5: gara preparata molto bene, di più non poteva fare con tutte le defezioni che aveva. Voleva la vittoria, se riscattare l’andata, ma davanti aveva un’Atalanta che come al solito ha fatto una grande partita. Un pareggio che deve per forza andare bene.
Calciomercato
Lazio, assalto a Raspadori: Sarri spinge per il suo arrivo
Lazio – Il tecnico vede nell’azzurro il rinforzo ideale. Per sbloccare la trattativa serve una cessione importante.
La Lazio continua a lavorare su Giacomo Raspadori, obiettivo indicato con forza da Maurizio Sarri per completare il reparto offensivo. L’attaccante classe 2000, passato in estate all’Atlético Madrid, sta trovando poco spazio con Simeone e potrebbe valutare un ritorno in Italia. Un’operazione complessa, come riporta Il Messaggero, ma non fuori portata.
Per tentare l’assalto, i biancocelesti devono però prima finanziare la manovra: la chiave è la cessione di Valentín Castellanos. L’argentino è nel mirino del West Ham, che appare il club più deciso a formulare un’offerta tra i 25 e i 30 milioni, cifra che garantirebbe una plusvalenza strategica e aprirebbe la strada al nuovo innesto. L’Everton e il Crystal Palace osservano, ma gli Hammers restano favoriti.

VALENTIN CASTELLANOS IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, perché proprio Raspadori?
L’Atlético ha investito 22 milioni per Raspadori solo pochi mesi fa: per strapparlo ai Colchoneros servirebbero circa 20-25 milioni, oppure un prestito da definire nelle prossime settimane. Finora l’ex Sassuolo ha collezionato appena 12 presenze tra Liga e Champions, senza riuscire a imporsi nel sistema di Simeone. Un rientro in Serie A potrebbe rilanciarlo e mantenerlo nel giro della Nazionale in vista dei playoff Mondiali di marzo.
Sarri lo considera il profilo ideale e le alternative – Zirkzee e Cabral – sono ritenute più costose e complicate. Per questo Raspadori resta in cima alla lista, anche se l’operazione richiede incastri perfetti e tempi stretti.
Calciomercato
Milan, contatti con Alisson: entro l’anno la risposta di Maignan
Milan, abbiamo detto e scritto in queste ultime settimane dell’apertura di Maignan a valutare il prolungamento del contratto. Da vedere se alle parole seguiranno i fatti, nel frattempo la dirigenza si muove.
La dirigenza rossonera si sta muovendo per coprirsi dall’eventualità che Mike Maignan possa decidere di non rinnovare. La volontà del Milan c’è, è infatti pronto un nuovo contratto quinquiennale da 5 milioni e bonus alla firma.
Il nazionale francese tuttavia non ha ancora sciolto le riserve e di certo pretenderà un confronto con Tare e Furlani per avere innanzitutto garanzie di un progetto ambizioso, nonché a livello economico. False le voci che riferiscono abbia chiesto 8 milioni, sappiamo che per Maignan la permanenza non sarà soltanto legata agli aspetti economici. La deadline è prevista per fine anno.
Nel frattempo, come giusto che sia, il Milan continua a guardarsi intorno e oltre a Caprile e Suzuki ci sono stati contatti con Alisson, ex Roma attualmente in forza al Liverpool.
Portiere di esperienza, 33 anni, con un contratto in scadenza al giugno 2027. Motivo per il quale i rossoneri potrebbero aggiudicarselo a prezzo di sconto. Ricordiamo che ad oggi la valutazione è intorno ai 20 milioni di euro.
Le strade al momento sono ancora tutte aperte, Maignan parlerà con la dirigenza e solo allora scioglierà le riserve. Chiaramente la fiducia di Allegri e compagni sta giocando un ruolo importante in merito alla sua futura scelta, ma fino a che non ci sarà la firma tutto ancora può accadere.
Calciomercato
Milan, Allegri chiama Musah: ritorno a gennaio?
Milan, evoluzione per quanto riguarda il centrocampo rossonero in vista del mercato di gennaio. Vediamo qui di seguito alcuni dettagli.
La stagione di Yunus Musah con la maglia dell’Atalanta non la possiamo di certo considerare positiva. Il classe 2002 statunitense sta collezionando panchine anche con Palladino e la situazione sembra non essere delle più rosee.
Da qui il ragionamento dell’AC Milan il quale rischia che il valore del giocatore vada inevitabilmente a scemare ancora. Sicuramente non verrà riscattato e nell’organico rossonero al momento ci sarebbe bisogno di un simile profilo.
Allegri avrebbe quindi chiesto alla dirigenza il ritorno del classe 2002 che permetterebbe a Saelemaekers di rifiatare andando a coprire la corsia esterna. Le doti fisiche di Musah sono importanti, un po’ meno la disciplina tattica, cosa che il tecnico livornese proverebbe a sistemare.
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