Serie A
Fiorentina, Veretout: “Felice di essere rimasto a Firenze”
Jordan Veretout è pronto a riprendersi le redini del centrocampo viola.
Dopo tre giornate di squalifica per il fallo fatto lo scorso maggio ai danni di Joao Pedro del Cagliari, il francese ha saltato in ordine Milan, Chievo e Udinese e rientrerà tra i titolari sabato nell’anticipo contro il Napoli di Ancelotti.
Torna Jordan Veretout
Per sua stessa ammissione, non riusciva più ad aspettare il momento di rientrare in campo: “Guardare i compagni dalla tribuna mi ha dato fastidio, anche perché ormai per me sono passati quattro mesi dall’ultima partita ufficiale.
Non ne posso più di aspettare. Non vedo l’ora di scendere in campo.
Se ho fatto così bene l’anno scorso è perché il mister mi ha messo nelle condizioni migliori per esprimermi e, se continuo a migliorare ogni giorno, è grazie a lui.”
Alla domanda riguardo la possibilità di ricoprire un nuovo ruolo, ovvero quello di regista, Veretout si rivela molto soddisfatto: “Certo devo ancora imparare e dovendo stare un po’ più indietro potrei segnare meno, ma è altrettanto vero che giocando in quella posizione tocco tantissimi palloni e questo mi piace.”
Per finire, il numero 17 viola non vede una Fiorentina senza coppe europee e dimostra grande felicità nel continuare a giocare in riva all’Arno: “Giochiamo a calcio per giocare in Europa. L’anno scorso ci è mancato pochissimo e siamo rimasti molto delusi per essere rimasti fuori.
Per quanto riguarda la mia permanenza, sono felice di essere rimasto a Firenze.”
Insomma, il Re Sole è tornato, insieme alla sua grinta e alla sua cattiveria che tanto potranno tornare utili alla causa viola.
Chiesa & Simeone, no alle big
Sono sicuramente i due ragazzi più ricercati d’Europa, per i quali grandi club farebbero follie pur di portarseli a casa. Sono loro, i ‘ragazzi terribili’ di questa giovane Fiorentina e stiamo parlando di Federico Chiesa e Giovanni Simeone.
Il primo, reduce tra l’altro da un’ottima prova con la Nazionale, sta attirando verso di se le attenzioni di Juventus, Manchester City, Real Madrid e delle due milanesi, Milan e Inter.
Babbo Enrico, nonche’ procuratore dello stesso Federico, starebbe invece pensando ad un altro rinnovo di contratto (sarebbe già il terzo in due anni) per continuare questo importante percorso di crescita con la maglia viola addosso.
L’idea della società sarebbe quella di allungare il contratto del ragazzo dal 2022 al 2023 con uno stipendio più alto intorno ai 2,5 milioni che supererebbe e non di poco quello precedente a 1,7; se così fosse, si rivelerebbe una grande mossa da parte della Fiorentina che si vuole tenere stretto il suo piccolo campione e un grande gesto da parte di Chiesa che dimostrerebbe il suo attaccamento alla maglia e alla città. Perchè, si sa, è questione di ‘fede’.
Passiamo al secondo, ovvero il Cholito, reduce anche lui da una buona prova in amichevole con l’Argentina coronata addirittura con un goal.
Il 9 viola viene da un bel momento di forma e dimostra sempre di migliorare partita dopo partita, basta vedere la facilità con cui è andato in rete e ha fornito assist iniziando dalla gara dello scorso anno contro il Napoli fino ad ora.
Anche per lui non sono mancate le offerte, dal Barcellona al Tottenham fino, guarda caso, all’Atletico Madrid allenato dal padre, il Cholo. Le offerte non sono mancate e la Fiorentina non ha fatto mancare il suo secco “no grazie”. Se ne riparlerà in estate, forse…
Serie A
Inter, Mkhitaryan: “Non mi vedo altrove. Futuro in Arabia?…”
Il centrocampista dell’Inter Henrikh Mkhitaryan ha parlato ai microfoni di ARMTv. Di seguito le sue parole.
Le parole di Mkhitaryan
“Ho ancora un contratto di due anni con l’Inter, fino al 2026. Vedrò se il mio fisico mi consentirà di onorare quell’accordo, al momento non mi vedo altrove. Poi penseremo se continuare qui, andare in altri club o fare delle riflessioni sulla mia carriera.”
Sullo Scudetto: “Ho aspettato a lungo lo scudetto, è un trofeo prezioso. Sono molto felice perché non tutti riescono a vincerlo a 35 anni, ma non mi adagierò su questo risultato. Per un calciatore di questa età è un po’ difficile giocare sempre: cerco di riposarmi bene, di allenarmi bene, cerco di dare il massimo. Non ho un particolare segreto”.
Futuro in Arabia?: “Portando giocatori forti, la Saudi Pro League sta cercando di sviluppare il calcio e rafforzare il campionato, ma io vedo la cosa negativamente perché i soldi non sono importanti in questo sport. L’amore per il calcio è importante. Ho sempre avuto quell’amore sin da quando ho toccato la palla per la prima volta. Ho sempre amato il calcio per il gioco, non per i soldi. Quella porta per me è chiusa. Non discuto questa opzione e non voglio nemmeno farlo perché il livello del calcio europeo, il calore e l’atteggiamento dei tifosi sono completamente diversi”.
Serie A
Frosinone, Angelozzi:”Spero che ci salviamo”
Frosinone: Il direttore sportivo gialloblù è tornato a parlare dell’obbiettivo salvezza della squadra ciociara e sul suo futuro
Il Frosinone sta lottando per la sua permanenza in Serie A, al momento si trova 16º ( a + 2 dal Udinese terzultimo).
In occasione del ‘Gran Galà del Calcio‘ è tornato a parlare il direttore sportivo dei ciociari, Guido Angelozzi affrontando temi come quello della salvezza.
Di seguito le sue parole:
“Spero che a fine anno il Frosinone centri la salvezza.
Di Francesco è un uomo e un allenatore validissimo: sono sicuro che ci porterà alla salvezza.
Sono abbastanza vaccinato per affrontare ogni tipo di situazione”.
Sul suo futuro
“Sì, penso di restare… Se non mi cacciano”
Serie A
Isaksen flop, Tudor lo ha già bocciato: può andar via già in estate
La prima stagione di Isaksen nella Capitale non è andata come tutti si auguravano e il danese potrebbe lasciare Roma già in estate.
Dopo Sarri anche Tudor boccia il mercato disastroso targato Fabiani e Lotito. Una mancanza di progettualità che ha portato la Lazio dal secondo posto dell’anno scorso al settimo di quest’anno. Un settimo posto, per altro, figlio dell’inspiegabile suicidio di Fiorentina e Napoli, che hanno reso meno amara la stagione bianco celeste.
In un mese e mezzo all’ombra del Colosseo, Tudor ha già bocciato metà dei giocatori arrivati questa estate. Pellegrini e Isaksen sono fuori dal progetto tecnico dell’allenatore croato e il minutaggio dei due in questa parte conclusiva di stagione ne è la lapalissiana dimostrazione.
Castellanos ni, ma Tudor comunque ha chiesto un’altra punta. A dimostrazione di come l’argentino abbia solo rimandato di un anno il problema dell’erede di Immobile. Persino Guendouzi, sino a pochi mesi fa unica nota lieta del peggior mercato della gestione Lotito, è sulla lista dei partenti. Persino il futuro di Rovella è in dubbio. Si salva solo Kamada, che comunque non è certo di restare.
Tudor insoddisfatto della rosa: ecco le richieste a Lotito
A fine Maggio, dopo la fine del campionato, Tudor e Lotito avranno un vertice chiarificatore per delineare le linee guida in vista della prossima stagione. Ovviamente si tratta solo di un proforma, in quanto sappiamo che il patron bianco celeste fa e disfa tutto ciò che vuole senza dare peso alle richieste del proprio allenatore.
Tuttavia, l’ex-allenatore del Marsiglia ha già le idee chiare su chi non dovrà far parte del suo progetto tecnico il prossimo anno. Il croato avrebbe chiesto al presidente della Lazio due difensori centrali, un esterno, due trequartisti e un centravanti.
Se il campionato finisse oggi, la Lazio disputerebbe i preliminari di Conference League. Ciò implica che, senza le entrate derivanti da Champions o Europa League, i biancocelesti avranno bisogno di (almeno) una cessione eccellente per rientrare nei ranghi e non incorrere nell’incubo dell’indice di liquidità.
Isaksen, tutti i numeri di un flop annunciato
Isaksen c’entrava già poco con il calcio di Sarri, dove quantomeno aveva una collocazione tattica naturale, e quindi figuriamoci con quello di Tudor. E’ escluso che il danese possa giocare da tutta fascia a sinistra e anche dietro le punte (unico ruolo in cui sarebbe eleggibile) non ha dato le giuste garanzie al croato.
Isaksen quest’anno ha giocato 40 partite, distribuite su 1675 minuti che equivalgono a poco più di 18 partite intere. Minutaggio corredato da 3 gol, 4 assist e un impatto sul mondo Lazio mai realmente convincente. Troppo poco per un giocatore che in estate è costato alle casse biancocelesti oltre quindici milioni di euro.
Per capire quanto dovrebbe incassare la Lazio per evitare una minusvalenza bisognerà aspettare l’ultima semestrale di bilancio, ma difficilmente la dirigenza bianco celeste accetterebbe una cifra di molto inferiore a quella sborsata la scorsa estate per lasciar andare via il giocatore.
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