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Ecco come gioca il Milan di Ibra
La lunga attesa è terminata, Zlatan Ibrahimovic è nuovamente un giocatore del Milan, finita la suggestione, finiti i rumors, finite le conferme e le immediate smentite, a parlare adesso dovrà essere il campo e lo svedese non vede l’ora di dimostrare che i giocatori finiti sono altri, lui non lo è di certo ancora. Se ha scelto di giocare ancora uno o due anni, per di più in una piazza difficile ed esigente quale è il Milan, è perché si sente bene, troppo intelligente per prendersi un rischio così grande in uno dei club che più lo ha amato e che lui stesso ha saputo ben ripagare. Di certo l’attaccante 38enne porta con se entusiasmo, voglia di vincere, determinazione, esperienza e gli altri lo dovranno seguire perché lui è un leader ed apprezza poco che la squadra non si impegni come dovrebbe, provare per credere.
Indice
Avanti con il 4-3-3
Stefano Pioli non dovrebbe cambiare modulo, l’idea di proseguire con il 4-3-3 è ben radicata nella sua testa ed al momento non se ne parla di giocare con una difesa a tre, nemmeno dovesse arrivare Todibo. Ibrahimovic andrebbe ad occupare la zolla di terra ora presidiata da un deludente Piatek e verrebbe supportato a destra da Suso ed a sinistra da Calhanoglu sperando in un loro maggiore impegno. A centrocampo Kessiè, ma soprattutto Bonaventura potrebbero beneficiare degli spazi che si creerebbero per cercare la porta con maggiore frequenza e di conseguenza dare un maggiore apporto in termini di gol. In questo momento viene difficile posizionare Paquetá, per lui un immediato futuro previsto in Francia, al Paris Saint Germain sempre che i due club riescano a trovare il giusto accordo per il prezzo al momento stimato intorno ai 35 milioni.
Suggestione Ibra-Leao
Ritengo assolutamente fattibile, quantomeno sperimentabile un attacco a due punte formato da Ibra ed uno tra Leao o Piatek, anche se le preferenze della dirigenza rossonera convertirebbero sul portoghese la cui esplosione potrebbe scaturire proprio con l’ingresso in campo dello svedese, uno dei più forti al mondo a catalizzare il gioco su di sè lasciando spazi liberi ai compagni che potrebbero diventare letali. Dietro di loro vedrei bene un trequartista, magari Suso che di fronte ad un incarico nuovo potrebbe svegliarsi da quel preoccupante torpore che lo assale da iniziò stagione, oppure uno tra Paquetá e Bonaventura che avrebbero tutte le caratteristiche per servire al meglio le due punte. La soluzione a due punte però al momento parrebbe scartata dal tecnico parmigiano, ma le porte rimangono aperte quantomeno per provarci in futuro.
Il futuro di Piatek pare segnato
Probabilmente Ibrahimovic non giocherà titolare tutte le gare per 90 minuti, anche se conoscendolo sarà difficile sederlo in panchina, ma Piatek mal digerirà di essere considerato un ripiego, nonostante le prestazioni di questa metà stagione siano state del tutto insufficienti. Per di più la dirigenza avrebbe intenzione di puntare sul giovane Leao, pertanto il polacco pare destinato ad andarsene per trovare continuità e la forma perduta. Per lui ci sono gli interessi di alcuni club, in Italia Fiorentina e Genoa, ed il Milan sta valutando di cederlo anche in considerazione del fatto che preoccupa non poco la sua involuzione tanto da iniziare a credere che l’exploit dello scorso anno sia stato un caso circoscritto e difficilmente ripetibile. Tenere ancora per mesi un giocatore in evidenti crisi d’identità peraltro tenendolo in panchina potrebbe rappresentare un grosso problema qualora decidessero definitivamente di venderlo.
Calciomercato
Atalanta, è la fine dell’era Gasperini? Lui risponde così
L’allenatore dell’Atalanta in conferenza stampa è tornato a rispondere alle domande riguardanti il suo futuro, alimentando i dubbi al riguardo.
Sono sempre più insistenti le voci che vorrebbero Gian Piero Gasperini lontano dall’Atalanta.
Da settimane il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, corteggia l’allenatore piemontese per portarlo sulla panchina del Napoli che verrà.
L’aneddoto del tovagliolo
D’altronde, già in passato l’allenatore dei bergamaschi è stato a un passo dagli azzurri.
Era il 2011. Gasperini, dopo l’esperienza genoana conclusa con l’esonero, cercava l’occasione giusta per rilanciarsi e fare il salto di qualità.
Sulla panchina azzurra, in quel periodo, siedeva Walter Mazzarri.
L’allenatore toscano sembrava in procinto di lasciare Napoli, così il presidente De Laurentiis si cautelò sondando l’attuale allenatore della Dea.
I due si incontrarono e il patron azzurro riuscì anche a convincere Gasperini a firmare un contratto su un tovagliolo per ufficializzare la cosa.
Ma sappiamo tutti come è andata a finire.
A fine anno Mazzarri decise di restare a Napoli e Gasperini, sedotto e abbandonato, si accasò all’Inter.
Essere o non essere? Atalanta o Napoli?
Questo è il dilemma di Gasperini.
Il tecnico nerazzuro apprezza moltissimo la stima di De Laurentiis e del nuovo ds Manna, ma non ha ancora dato una risposta definitiva ai partenopei.
Gli impegni in campionato e la finale di Europa League sono troppo importanti per pensare ad altro.
Tuttavia, nella conferenza stampa pre-Lecce, ad una domanda riguardante il suo futuro, Gasperini ha risposto così:
“Noi questo mercoledì giochiamo la finale, poi vediamo. Per me la differenza è la sfida. Quanto sei credibile nelle scelte e nelle valutazioni, ma soprattutto la sfida.
La Champions conquistata è un traguardo straordinario, ma per me è sempre più importante la sfida.
Dopo la finale cercheremo di capire se Gasperini logora o non logora chi ce l’ha”
Parole che hanno alimentato dubbi e preoccupazioni tra i tifosi bergamaschi riguardo il futuro del proprio allenatore.
I tifosi dell’Atalanta sono preoccupati, mentre quelli del Napoli aspettano.
Tra pochi, pochissimi giorni, sapremo se l’era Gasperini a Bergamo è davvero giunta al termine.
Notizie
Torino, un Bellanova da record
L’ottimo Torino di questo di finale di stagione è spinto anche dal suo esterno Bellanova.
Raoul Bellanova, esterno destro classe 2000 di Rho, è stato uno degli acquisti più interessanti e ed azzeccati dal Torino nelle ultime stagioni.
Costato circa 7 milioni più bonus la scorsa estate, il suo valore di mercato è sicuramente raddoppiato.
Intanto con l’assist a Ilic del provvisorio 2-0 a fine primo tempo di ieri sera, Bellanova è salito a 7 assist in stagione: nessun altro come lui in questa annata di Serie A. Per Bellanova anche una rete contro il Lecce.
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Milan-Pioli, atto finale: settimana decisiva per il nuovo allenatore
Milan, siamo arrivati alle battute finali. La prossima settimana sarà quella decisiva.
Tra domani e martedì arriverà l’annuncio ufficiale che sancirà la fine del rapporto tra Stefano Pioli e il Milan. Non ci sono più dubbi e le parti, probabilmente già da oggi, insieme agli avvocati del tecnico, prepareranno tutte le carte per un saluto sotto il segno della reciproca collaborazione. Senza coltelli tra i denti, per intenderci.
Al contempo, sapremo con maggiori dettagli quale potrà essere il successore. Noi di Calcio Style, tra una giungla di smentite e false voci, continuiamo a ritenere errata, quantomeno non troppo battuta, la pista Fonseca.
La nostra posizione continua a essere salda su Antonio Conte, anche se, lo sappiamo, non tutta la dirigenza, Moncada in testa, è d’accordo sull’arrivo del leccese. Attenzione al fronte Napoli attratto da Gasperini, ma anche dallo stesso Pioli, con De Zerbi e ThiagoMotta. Quest’ultimo, salvo sorprese, allenerà la Juventus.
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