Supercoppa Italiana
Napoli, si ferma Beukema: Supercoppa a rischio
Il difensore del Napoli non si è allenato a causa di un trauma contusivo: Conte potrebbe perderlo in vista della finale di domani con il Bologna.
A poche ore dalla finale di Supercoppa italiana contro il Bologna il Napoli rischia di perdere un pezzo importante del suo scacchiere. Stando a quanto riportato da Tuttomercatoweb nella giornata di ieri Sam Beukema ha accusato un problema che non gli ha permesso di allenarsi con la squadra questa mattina.

ANTONIO CONTE PENSA ALLA CHAMPIONS LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Beukema si ferma: è allarme per domani
Il difensore ex Bologna ha subito un trauma contusivo al piede durante la sessione di ieri. Lo staff medico è già al lavoro per monitorare la gravità dell’infortunio, ma la presenza di Beukema per la sfida contro il Bologna è a forte rischio: un altro infortunio stagionale per la squadra di Conte.
Supercoppa Italiana
Supercoppa: ultimo atto in Arabia, svolta Stati Uniti
La finale di Supercoppa tra Napoli e Bologna a Riyad non è solo l’epilogo dell’edizione, ma potrebbe anche segnare l’ultima gara in Arabia Saudita.
Il dossier sulla futura sede della Supercoppa è ancora aperto e verrà definito nei prossimi mesi, ma l’ipotesi di un ritorno in Italia appare al momento poco percorribile.
La strategia della Lega Serie A è chiara: proseguire nel percorso di internazionalizzazione del prodotto Serie A, sfruttando i mercati emergenti e piazze in grado di garantire visibilità globale e incassi economici significativi. In questo senso, non mancano le proposte, arrivate da diverse aree del mondo, dall’Asia all’Oceania, passando per Africa ed Europa.

LA GRINTA DI ANTONIO CONTE CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Gli Stati Uniti, possibile nuova sede della Supercoppa
Tra le opzioni che stanno raccogliendo maggior consenso figura quella degli Stati Uniti, in particolare la costa orientale. La Florida è considerata una destinazione ideale anche per la presenza di una forte comunità italiana e per la maggiore accessibilità per i tifosi europei.
Miami e Orlando sono le città che, al momento, sembrano avere più chances di ospitare l’evento. L’interesse del pubblico nordamericano verso il calcio è in costante crescita, come dimostrano l’organizzazione dei prossimi Mondiali e il recente Mondiale per Club.
Oltre alla sede, sul tavolo della Lega c’è anche una riflessione sulla formula della competizione. I 20 club di Serie A dovranno decidere se confermare il formato della Final Four, introdotto nel 2023, oppure tornare alla tradizionale finale secca.
L’ultima opzione consentirebbe di alleggerire il calendario e rendere più semplice l’organizzazione delle trasferte per i tifosi, oltre a concentrare l’attenzione mediatica su un singolo evento. Di contro, comporterebbe una riduzione degli introiti rispetto all’attuale format.
Un elemento che spinge verso l’addio all’Arabia Saudita è anche di natura logistica. L’accordo stipulato prevedeva quattro edizioni in cinque anni, ma il prossimo appuntamento potrebbe saltare a causa della Asian Cup, in programma nel Paese tra gennaio e febbraio 2027, periodo che renderebbe complessa la coesistenza di più grandi eventi sportivi.
Dal punto di vista economico, ogni edizione saudita ha garantito alla Lega Serie A 23 milioni di euro, con 9,5 milioni destinati alla squadra vincitrice. Cifre difficili da eguagliare, ma la Lega sta valutando soluzioni alternative in grado di offrire maggiore stabilità a broadcaster e sponsor, soprattutto in caso di ritorno alla gara secca.
A confermare il cambio di rotta è stato anche l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, che nei giorni scorsi ha escluso la possibilità di tornare in Arabia Saudita già dalla prossima stagione.
“Abbiamo ricevuto numerose offerte, in particolare da Asia e Medio Oriente”, ha spiegato, sottolineando come l’organizzazione di eventi all’estero rappresenti un sacrificio necessario per rafforzare la presenza internazionale del calcio italiano.
L’obiettivo resta quello di ampliare i confini della Serie A, consolidarne il valore commerciale e rafforzarne il posizionamento tra i principali campionati mondiali. La Supercoppa, in questo senso, continua a essere uno strumento strategico per proiettare il calcio italiano su scala globale.
Supercoppa Italiana
Napoli – Italiano: storia di un incrocio mancato
Napoli . perché Vincenzo non fu l’erede di Spalletti? Ecco cosa ha cambiato il destino della panchina azzurra…
Stasera Vincenzo Italiano sfida il Napoli nella finale di Supercoppa Italiana, ma il legame tra il tecnico del Bologna e il club partenopeo affonda le radici in un passato fatto di stima reciproca e di un’occasione mai colta. Perché sì, all’indomani dello storico Scudetto del 2023, Italiano è stato davvero uno dei candidati più concreti per raccogliere l’eredità di Luciano Spalletti.
All’epoca, l’allenatore era reduce dalle stagioni intense con la Fiorentina: gioco riconoscibile, finali raggiunte e perse, ma anche la sensazione di essere a un passo dal grande salto. Il Napoli lo aveva individuato come profilo ideale per dare continuità al progetto vincente, tanto che i contatti partirono quando Spalletti era ancora in panchina. Anche lo stesso tecnico toscano lo indicò apertamente come il suo successore naturale.

Napoli, cosa andò storto con Italiano?
Eppure, l’affondo decisivo non arrivò mai. A spiegare il motivo, un anno dopo, è stato Aurelio De Laurentiis che non aveva intenzione di “fare un torto” alla Fiorentina. Italiano aveva ancora un contratto in essere e strapparlo ai viola avrebbe significato creare uno strappo umano e istituzionale che il presidente del Napoli non volle consumare. Una scelta di principio che portò il club azzurro a virare su Rudi Garcia, dando il via a una stagione complicata, conclusa solo con l’arrivo di Antonio Conte.
Italiano, invece, restò a Firenze per un altro anno, perse un’ulteriore finale europea e poi ripartì da Bologna, dove ha finalmente spezzato la maledizione del “quasi” vincendo la Coppa Italia. Da allora, i rossoblù sono diventati un avversario scomodo per il Napoli, capace persino di infliggere a Conte una delle sconfitte più dolorose della sua esperienza azzurra.
Stima mai nascosta, incrocio mancato, destini che si sono separati senza mai davvero toccarsi. Stasera, a Riad, Italiano e il Napoli si ritrovano da avversari, con la consapevolezza che quella panchina, un giorno, avrebbe potuto essere sua.
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Supercoppa Italiana
Napoli, Neres: “Lukaku mi ha aiutato. Careca? Mio padre me ne parlava sempre”
L’attaccante del Napoli ha parlato del suo abbraccio con il belga dopo il gol al Milan e della finale di Supercoppa contro il Bologna di questa sera.
Questa sera Napoli e Bologna scenderanno in campo nella finale che vale la Supercoppa Italiana. I partenopei ci arrivano dopo il 2-0 al Milan in semifinale, in cui una delle due reti è stata siglata da David Neres.
Proprio l’attaccante brasiliano ha parlato della sua esultanza dopo la rete ai rossoneri a Il Corriere dello Sport.

L’ESULTANZA DI DAVID NERES ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Romelu quello che mi ha dato più fiducia quando sono arrivato al Napoli”
“Noi due parliamo tanto: ha sempre cercato di tirarmi su e di ricordarmi di quanto sono forte. Mi è venuto spontaneo correre da lui dopo il mio gol. Lui manca tanto come gli altri giocatori che sono infortunati.”
“Careca? Ho avuto la possibilità di parlargli”
“Gli ho detto quanto significava per me, lui che ha giocato al San Paolo e al Napoli come me. Non ho mai avuto l’occasione di vederlo giocare, ma mio padre ed altri mi hanno sempre parlato di lui: è stato uno dei più forti. Da bambino pensavo solo a giocare per strada, ma mia madre voleva che studiassi, non faceva eccezioni. Al San Paolo poi ho imparato la disciplina, ma il mio calcio nasce dalla strada.”
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