Focus
Serie A, qual è la squadra più seguita del campionato?
Una classifica basata su questa speciale statistica, ovvero il numero di tifosi di ogni singola squadra di Serie A, è appena stata stilata. Chi la comanderà?
Il calore dei tifosi italiani, al netto di tutti i problemi legati al nostro calcio, non smette di crescere. Ad oggi, stando ai dati della ricerca Sponsor Value di StageUp e Ipsos, i tifosi che sostengono i club della nostra Serie A sarebbero circa 25,5 milioni.

I TIFOSI DELLA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A: la Vecchia Signora davanti a tutti
Questo dato dei 25,5 milioni rappresenta, in percentuale, circa l’86,8% in base ai 29,4 milioni di italiani a cui interessa il campionato, il che rende la Serie A lo spettacolo sportivo italiano più seguito.
Detto questo: chi comanda questa classifica? A guardare tutti i club italiani dall’alto verso il basso è la Juventus. La squadra bianconera, attualmente sotto la guida tecnica di Igor Tudor, non ha rivali per quanto concerne il tifo. Infatti, a seguire la Vecchia Signora ci sarebbero ben 7,86 milioni di seguaci.
Primato decisamente imponente, nonostante il leggero calo rispetto alla stagione scorsa (-1,4%), che va a scavare un grande solco per le inseguitrici. Infatti l’Inter, sebbene sia cresciuto di 2 punti percentuali rispetto allo scorso anno, si attesta al secondo posto con “soli” 4,18 milioni di fan.
A chiudere il podio l’altra milanese, il Milan di Massimiliano Allegri, con 3,82 milioni di fans. Medaglia di legno per i campioni in carica del Napoli guidati da Antonio Conte al cui seguito ci sarebbero circa 3 milioni di tifosi. La squadra partenopea però può ampiamente consolarsi con il “premio” di migliore crescita (+15,2% rispetto al campionato 2021/22).
Resta stabile, al quinto posto, la Roma del neo mister Gasperini con 1,8 milioni.
Oltre le certezze, le sorprese
Se si volesse guardare esclusivamente le variazioni, in positivo, percentuali il vero colpaccio rispetto allo scorso campionato lo fa il Lecce. La squadra di Di Francesco ha registrato un solido +10% di nuovi tifosi.
Dietro di loro l’Atalanta (+7,5%), l’Hellas Verona (+4,8%), il sopracitato Napoli (+4,5%) ed il Bologna (+4,1%). Le neopromosse inoltre, portano in dote circa 200.000 nuovi supporter complessivi: Sassuolo (76.000), Pisa (58.000) e Cremonese (51.000).
Focus
Napoli, accadde oggi: doppietta di Elmas contro il Leicester
Oggi, 4 anni fa, il Napoli ospitava il Leicester per la 6a giornata dell’Europa League 2021/22. Una partita decisiva per la qualificazione agli ottavi.
Dopo la sconfitta contro lo Spartak Mosca, gli uomini di Spalletti rischia di retrocedere in Conference League. Gli azzurri sono terzi nel girone a pari punti proprio con lo Spartak Mosca e a -1 dal Leicester primo nel girone. Tuttavia, la squadra russa è davanti al Napoli in classifica (2 vittorie su 2 contro i Partenopei).
Sono tre, dunque, le squadre nel Girone B a lottare per un accesso diretto agli ottavi di Europa League. La prima va agli ottavi, la seconda gioca gli spareggi per gli ottavi, e la terza retrocede in Conference League.
Napoli-Leicester City, 9 dicembre 2021

L’URLO DI LUCIANO SPALLETTI CHE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Visti i tanti assenti, Spalletti si affida a Juan Jesus, Demme, Ounas, Elmas e Petagna dal primo minuto. Passano tre minuti dall’inizio della partita, e i padroni di casa passano subito in vantaggio. La difesa del Leicester blocca un tiro di Petagna, ma la palla finisce ad Ounas che batte Schmeichel, 1-0.
Poco dopo, l’ex attaccante della SPAL si trova davanti a Schmeichel, ma rinuncia al tiro e serve Elmas che segna il gol del 2-0. Dopo tre minuti, però, il Leicester riapre la partita. Elmas spazza via male un cross da calcio di punizione, ed Evans ne approfitta, segnando il 2-1. Passano altri 6 minuti, e le Foxes trovano il gol del pareggio con un tiro al volo di Dewsbury-Hall.
Prima dell’intervallo, Lozano esce in barella dopo uno scontro di gioco fortuito: al suo posto entra Malcuit. Pochi minuti dopo l’inizio del secondo tempo, i padroni di casa tornano in vantaggio. Di Lorenzo riceve palla da Malcuit sulla fascia e, con un cross basso, serve Elmas che controlla il pallone con il piede destro prima di battere Schmeichel con il sinistro.
Il Leicester non si arrende, e cerca di rimettere il risultato in equilibrio: tuttavia, il palo nega la gioia del gol a Maddison. La squadra di Spalletti resiste, e porta a casa tre punti che valgono la qualificazione agli spareggi per gli ottavi di Europa League: lo Spartak Mosca va direttamente agli ottavi, il Leicester retrocede in Conference League.
Focus
Højlund, doppietta e non solo: la sua partita è lo specchio del nuovo Napoli
Il Napoli cambia volto e lo dimostra nel terzo big match consecutivo vinto: la doppietta e la gara totale di Højlund raccontano una squadra rinata.
Il Napoli ha centrato la sua terza vittoria consecutiva in un big match. Dopo Atalanta e Roma, gli azzurri hanno superato anche la Juventus, trascinati da una prestazione straordinaria di Rasmus Højlund. Una doppietta pesantissima, certo, ma soprattutto una partita totale, il vero specchio di come il Napoli sia cambiato dopo l’ultima sosta per le Nazionali. Più continuità, più aggressività, più fame. Tutto quello che era mancato fino alla gara di Bologna e che ora, invece, sta facendo la differenza.
Contro la Juventus, Højlund non si è limitato ai due gol: ha attaccato la profondità con cattiveria, ma ha anche giocato tantissime sponde alla Lukaku, ha protetto palloni difficili per favorire gli inserimenti dei compagni, ha lottato su ogni duello.
Ma il dettaglio più significativo della sua evoluzione è arrivato nelle rincorse, nell’atteggiamento, nel modo in cui ha guidato mentalmente la squadra. Già nelle ultime uscite si era visto un giocatore trasformato, ma ieri sera la conferma è stata ancora più evidente.

Rasmus Højlund in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Højlund, la fame che il Napoli cercava
Il danese ha organizzato il pressing con personalità, chiamando spesso i compagni ad alzarsi. Ha aggredito Di Gregorio, ha pressato con insistenza i difensori bianconeri, rimanendo sempre dentro la partita. E poi ci sono quei dettagli che Antonio Conte avrà apprezzato più di ogni altra cosa: in un paio di situazioni, con Lang rimasto alto, Højlund, pur stremato, ha fatto rincorse lunghissime per coprire la posizione lasciata libera dal compagno e proteggere quel lato.
È questa mentalità, prima ancora dei gol, a rappresentare la svolta del Napoli. Una squadra più matura, più cattiva, più continua, trascinata dall’energia di un centravanti che non si limita a segnare ma trascina, pressa, corre e dà l’esempio. La doppietta contro la Juventus resterà negli highlights, ma la partita di Højlund verrà ricordata come il manifesto di un Napoli che ha finalmente ritrovato identità e convinzione.
Focus
L’autogol di Folorunsho: tensione in Cagliari-Roma
Dagli insulti a Hermoso alle scuse social di Folorunsho: il caso che ha infiammato il finale di Cagliari-Roma tra proteste, diverbi e polemiche.
La vittoria del Cagliari contro la Roma non ha fatto parlare soltanto per il risultato. Una partita già tesa, segnata dall’espulsione di Celik, è infatti esplosa nel finale con un episodio che ha coinvolto Michael Folorunsho e il difensore giallorosso Mario Hermoso.
Dal possibile rigore allo scontro Folorunsho-Hermoso: tutto in pochi secondi.
Al 78′, Palestra supera in velocità Ghilardi, entrato da poco, e cade in area dopo un contatto. I rossoblù protestano chiedendo il rigore, ma l’arbitro Zufferli lascia correre giudicando l’intervento regolare. La decisione accende ulteriormente gli animi in campo e, nel giro di pochi istanti, l’attenzione verte su un aspro diverbio tra Folorunsho e Hermoso.
Quello che sembrava un semplice scambio verbale degenera rapidamente: le telecamere riprendono il centrocampista del Cagliari mentre rivolge al difensore spagnolo un insulto a sfondo sessista, riferito alla madre di Hermoso. Le immagini fanno il giro dei social, generando indignazioni tra i tifosi.

MARIO HERMOSO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
A fine partita, Folorunsho interviene con un messaggio pubblicato sui social, assumendosi la responsabilità dell’accaduto:
“Solo dopo la partita ho rivisto le immagini di quanto successo: non posso che chiedere scusa. In campo l’adrenalina ha preso il sopravvento: era un momento delicato, c’era tensione e ad una offesa ho risposto con un’altra. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso. Anche se si dice che “finita la partita finisce tutto”.
Un paradosso dopo la Giornata contro la violenza sulle donne
L’episodio risulta ancora più amaro se si pensa che, appena qualche settimana fa, tutte le squadre di Serie A erano scese in campo con un segno rosso sul volto per sensibilizzare contro la violenza sulle donne, ricordando come anche il linguaggio possa essere una forma di violenza. Un caso che rende evidente quanto sia difficile ignorare ciò che succede sul campo quando si discutono temi di questo tipo.
Ora spetta al Giudice Sportivo valutare la condotta del centrocampista e stabilire eventuali sanzioni sulla base della prova TV. Un episodio che lascia l’amaro in bocca e che evidenzia quanto ci sia ancora da lavorare nella sensibilizzazione e nel contrasto a comportamenti discriminatori e offensivi.
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