Europa League
Nizza-Roma 1-2, buona la prima per Gasp in Europa con i giallorossi
Nizza-Roma 1-2: giallorossi corsari in casa di un Nizza incerottato, Gasperini parte bene alla prima gara europea sulla panchina dei capitolini.
Meglio la Roma all’Allianz Riviera, che vince una partita comunque complicatissima sul campo del Nizza. La squadra di Haise, contestata e incerottata, non è certo quella dell’anno scorso. Che pure malissimo aveva fatto proprio in Europa League, con il tecnico ex-Lens non certo rinomato per essere un “Re di Coppa“, ma altresì benissimo in Ligue 1, quest’anno è partita male su tutti i fronti. Eliminata, dopo il quarto posto dello scorso anno in campionato, al primo turno dei playoff, in un doppio confronto praticamente senza storia con il Benfica, e in patria Les Rouges et Noir, causa anche un mercato al risparmio, siedono al 12esimo posto.
Nizza-Roma 1-2, il recap del match
Ghiotta l’occasione per la squadra di Gasperini, che vuole regalarsi una vittoria all’esordio in Europa League sulla panchina giallorossa: competizione che, l’ultima volta che l’ha disputato, ha vinto indossando i colori dell’Atalanta. Magari sfruttando una situazione ambientale non particolarmente idilliaca a Nizza, con Haise che ha scelto di far fuori dall’undici iniziale i due migliori giocatori della squadra (l’esterno nel giro della nazionale francese Clauss e il centravanti Moffi) a causa di problemi disciplinari che esulano dal rettangolo verde di gioco. Nonostante tutto, il pubblico rossonero resta uno dei più caldi d’Europa e la trasferta è ostica.
Eppure i giallorossi partono meglio. Pur senza strafare, la squadra capitolina tiene meglio il campo e imprime alla partita una costante sensazione di pericolosità. Gli ospiti si vedono annullare per fuorigioco anche un gol sul finire del primo tempo, con Mancini che si era improvvisato centravanti (facendo comunque più bella figura di Dovbyk, e non è che ci volesse molto) sbucando alle spalle della retroguardia transalpina. Subito a inizio secondo tempo entra il redivivo Lorenzo Pellegrini, figliol prodigo che cerca la riabilitazione agli occhi del proprio pubblico dopo esser stato (nuovamente) l’uomo derby, e il suo ingresso apre in due la partita.
La Roma la sblocca praticamente subito, con un colpo di testa di N’Dicka proprio sul cross del neo-entrato Pellegrini. Per tutta la prima parte di partita il Nizza ha sofferto terribilmente questi inserimenti da dietro dei centrali giallorossi, che hanno mandato in tilt la difesa posizionale dei padroni di casa. Il gol (annullato) a Mancini nel primo tempo e quello di N’Dicka nel secondo tempo sono arrivati proprio in questo modo, con inserimenti da dietro complicatissimi da leggere per Dante e compagni. E infatti proprio Mancini, con un movimento molto simile a quello della prima frazione, svetta più in alto di chi dovrebbe marcarlo e raddoppia.
Superati i due-terzi abbondanti di gara, Haise decide che la quarantena è finita e manda in campo i pezzi da novanta. Tutti in panchina, per motivi diversi: da Sofiane Diop a Clauss, passando per Moffi. E proprio l’ex centravanti del Lorient ha il merito di riaprire la partita. Lo fa su calcio di rigore, concesso con un’ingenuità colossale da Pisilli per fallo su Mendy. Il Nizza, sospinto dal suo pubblico che si accende come mai aveva fatto nella parte iniziale della contesa causa contestazione che va avanti da metà Agosto, si butta in avanti alla pervicace ricerca del pareggio, ma i tentativi dei padroni di casa sono spesso dettati maggiormente dalla foga.
La Roma si conferma una squadra difficilissima da attaccare. Una Roma totalmente gasperiniana è chiaramente ancora lungi dall’essere tangibile, ma la mano del tecnico piemontese è lapalissiana soprattutto nella riaggressione. L’ossessivo uomo-contro-uomo, perpetrato anche durante il recupero, rende difficilissimo per qualsiasi squadra non abbia un coefficiente tecnico sufficiente di uscirne indenne. Sicuramente il Nizza di quest’anno è meno forte di quello dello scorso anno, ma uscire in palleggio contro una Roma del genere, che ti azzanna alla giugulare e ti toglie il respiro sin dai primi battiti di partita, sarebbe difficile per chiunque.
La cosa migliore da fare contro questa versione della Roma è aspettare per poi ripartire, ma bisogna avere la qualità necessaria per eludere la loro prima pressione: ribaltando velocemente il fronte con qualità e verticalità immediata. Tutte doti che questa sera sono mancate al Nizza, ma che in realtà alla squadra di Haise mancano sin da inizio Agosto. Gasperini mette quindi in cascina tre punti pesantissimi nella corsa ai primi otto posti e sopratutto la conferma di un Pellegrini rinato. Quanto durerà il commitment del capitano, che ha abituato (loro malgrado) i supporters dei giallorossi a fasi splendenti alternate ad altre per lo più crepuscolari, è ancora presto per dirlo. Certo, se Gasp dovesse riuscire nel miracolo di recuperarlo sarebbe un’arma da Champions.

L’ESULTANZA DI LORENZO PELLEGRINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Europa League
Roma, Celik non più solo solidità: anche gol e assist nel repertorio
Una piacevole sorpresa per la Roma sono sicuramente le prestazioni di Celik. Al suo essere un difensore solido, ha aggiunto un grande apporto alla manovra offensiva.
Daniele De Rossi ci aveva visto lungo. In una celebre intervista rilasciata ai tempi della sua esperienza da allenatore della Roma, aveva elogiato Zeki Celik per le sue caratteristiche e per la sua grande dedizione.
Fino a quel momento il turco non aveva messo in luce prestazioni di particolare qualità e nell’avvio negativo della passata stagione, puntualmente era diventato uno dei capri espiatori a cui addossare le responsabilità.
Da quando è arrivato Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa però, L’ex Lille ha decisamente invertito la rotta. Da braccetto di destra nei tre di difesa, ha sempre mostrato grande affidabilità e solidità, riconquistando gradualmente sempre di più la fiducia di tutto l’ambiente.

ZEKI CELIK IN AZIONE DAVANTI A GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Roma, il salto di qualità con Gasperini
Il vero e proprio salto di qualità di Celik però, è arrivato in questa stagione grazie alla guida tecnica di Gian Piero Gasperini. Il tecnico nella sua lunga esperienza all’Atalanta ha spesso trasformato giocatori apparentemente normali, in calciatori di primissima qualità, facendoli rendere al massimo delle loro capacità.
In questo suo avvio di stagione nella capitale, uno dei giocatori che maggiormente sta giovando di questa sua capacità è sicuramente il terzino turco. Celik viene impiegato sia nei 3 di difesa, sia da esterno di destra nei 4 di centrocampo e difficilmente il tecnico decide di sostituirlo o addirittura non schierarlo. Il giocatore si sta dimostrando efficiente in entrambe le posizioni in campo e sta incrementando la sua applicazione con giocate di qualità.
Il punto di vista sotto cui il laterale sta sicuramente migliorando è infatti proprio l’apporto alla manovra offensiva e in zona gol. 1 rete e 2 assist in questo inizio di stagione, ma sembrano esserci tutti i presupposti per veder lievitare ancor di più queste statistiche.
Il turco, oltre che ad aver conquistato la piena fiducia dell’allenatore, ha completamente ripreso in mano un ambiente come quello di Roma, che in momenti negativi è capace di poter annullare un giocatore. Celik invece si è rimboccato le maniche, ha lavorato sodo e adesso i tifosi giallorossi si godono il suo periodo di grande forma.
Europa League
Bologna, Italiano: “Bernardeschi non si discute. Potevamo segnare di più”
Il Bologna di Vincenzo Italiano in Europa League si è imposto per 4-1 sul Salisburgo. Il tecnico ha avuto modo di esprimersi sulla partita. Ecco le sue parole.

Bologna, le parole di Vincenzo Italiano
“I ragazzi sul 3-1 hanno abbassato l’attenzione e abbiamo subito quelle 2-3 azioni pericolose. Ci può stare, tutto è andato con il verso giusto, la squadra avversaria era comunque pericolosa, con velocità e fantasia. I difensori sono usciti affaticati, ma sono stati attenti nei momenti cruciali. I nuovi ingressi potevano permetterci di fare altri gol, siamo tutti lì e a pochi punti dall’ottavo posto. In una classifica così corta e con risultati a sorpresa, possiamo fare il nostro. Stiamo continuando a fare bene e dobbiamo continuare così”.
Raggiunta la maturità europea?
“Tante squadre portano dentro gli esterni per creare l’uno contro uno, lo fanno in tante occasioni visti anche in Champions lo scorso anno. Per i difensori è una fatica doppia, così come per gli esterni nostri. Quando però poi riconquisti palla, diventi pericoloso e porti dentro giocatori in area”.
Le fasce si sono rivelate ancora una volta decisive.
“Gli altri quando hanno la palla cercano soluzioni all’interno del campo con i trequartisti. Nel momento in cui riconquisti palla, in pochi secondi hai la possibilità di far male. Non buttano mai via palla e quindi gli esterni devono essere aggressivi e pronti a ripartire. Devi lavorare bene come fatto oggi, in Europa nessuno viene per speculare sul risultato e cercano di farti male. Abbiamo giocato sempre con squadre con giocatori piccolini che chiedono palla sui piedi, noi abbiamo spinto sulle ripartenze. Alla fine riesci a fare tanti gol, ne abbiamo fatto 4 e potevamo farne di più”.
Bernardeschi è tornato nel suo momento migliore?
“Federico è arrivato da un calcio con molto meno ritmo rispetto all’italiano e all’europeo. Quando dissi all’inizio che doveva riadattarsi, intendevo proprio questo. Ha spunto, velocità e tiro: doveva solo registrare le vecchie abitudini, con uno switch mentale per esprimersi al meglio. Come calciatore non si discute: ha giocato con il piede forte, ha fatto un gran gol di testa e lui deve mantenere questo elevato livello, coprendo anche in difesa”.
Europa League
Europa League, poker per Italiano! Finisce 4-1 Bologna-Salisburgo
Il primo tempo Bologna-Salisburgo in Europa League ha visto una partita ad alta intensità ed emozionante.
La prima occasione significativa arriva al 18′ con Odgaard. Orsolini conclude, deviazione di Schlager. Il numero 21 dei rossoblù arriva per il tap in ma non impegna il portiere ospite.
Salisburgo in crescendo ma non basta per arrivare al vantaggio. Odgaard al 26′ stavolta trova la rete, con un cross respinto di Orsolini ma il danese ci crede e trova il gol.
Il Salisburgo al 33′ pareggia con la rete di Yorbe Vertessen. Errore di Lucumí in scivolata, il belga scambia con Baidoo e insacca Ravaglia. 1-1.
Il Bologna si avvica più volte alla rete nel giro di 4 minuti. Prima palo di Dallinga, poi un miracolo di Schlager e Pobega che da pochi passi manda a lato.

Secondo tempo di Bologna-Salisburgo
Il secondo tempo è stato senza storia per il Salisburgo. Il Bologna ha messo la quinta e ha trovato altre 3 reti.
Dallinga stavolta trova il gol, al 51′. Palla stupenda in verticale di Miranda che pesca la punta in area: diagonale lento che batte Schlager sul secondo palo. 2-1.
2 minuti dopo trova la prima rete con i rossoblù Federico Bernardeschi. Cross di Zortea e l’ex Juventus di testa la mette sotto il sette. 3-1. Una rete che mancava dal 2019 in Europa.
Dal 60′ al 70′ il Bologna soffre e rischia 3 volte di accorciare il proprio vantaggio.
Al 63′ arriva un miracolo di Ravaglia! Difesa sorpresa dall’inserimento di Vertessen, conclusione a botta sicura, ma il portiere italiano si oppone.
Un minuto dopo di nuovo Ravaglia, questa volta é Ratkov che si trova a tu per tu con il portiere. Anche stavolta ha la meglio il portiere del Bologna.
Al 66′ gol annullato al Salisburgo. Ratkov, servito da Baidoo sulla linea del fuorigioco, dribbla Ravaglia e insacca.
La rete viene convalidata prima del richiamo del VAR, che indica l’offside.
All’84’ traversa del Salisburgo con Ratkov, che con una gran finta mette a terra Lucumí. Il tiro finisce sul legno e il risultato rimane invariato.
Due minuti arriva il 4-1 del Bologna con Riccardo Orsolini. Poker dell’esterno che mette in rete il tap in vincente, dopo la conclusione respinta da Schlager di Castro.
Termina così una partita intensa e fatta di tante emozioni, tantissime occasioni. Una gioia per i tifosi neutrali e per quelli del Bologna.
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