Serie A
Como: attende il ritorno di Diao, ma i tempi saranno lunghi
Il Como attende il ritorno del suo talentoso giocatore, reduce da un brutto infortunio ma oggi ne festeggiamo il compleanno: perciò, auguri Assane Diao
Oggi Assane Diao festeggia 20 anni. Purtroppo non potrà festeggiarlo in campo, tra i suoi tifosi, perché reduce da un brutto infortunio e costretto ad una ripresa fisica che sembra non sarà semplice.
Assane è un giocatore che, fino a non molto tempo fa, era sconosciuto ai molti mentre, nel Como, stava vivendo un momento di rivalsa personale. Un’inesorabile ascesa bloccata da un infortunio che lo sta costringendo ad una faticosa e lunga riabilitazione.
Fàbregas è teso quando parla del giocatore “Diao mi preoccupa sinceramente. Non sta bene. È una cosa che che va con quello che era successo all’infortunio dell’anno scorso. […] È importante, può fare ruoli differenti e lui è già dentro la nostra dinamica rispetto ad alcuni giocatori. Ora dobbiamo forzare altri giocatori e non possiamo dargli tanto tempo però vediamo come va. Non voglio dire quanto sarà la durata perché sinceramente saggio”.
Vediamo alcuni passaggi della sua carriera e poi l’arrivo al Como
Al Betis Siviglia aveva avuto una carriera piuttosto votata all’essere un giocatore talentoso senza mai esplodere davvero e poi, a gennaio, il passaggio al Como per 12 milioni di euro.
Ora il giocatore ha un valore di mercato quadruplicato e per l’Everton si è arrivati a puntare alla cifra di 75 milioni di euro per provare ad aggiudicarselo.
Un valore di mercato che non è solo numerico ma anche, e soprattutto, legato alla stima che l’allenatore ha nei confronti del talento senegalese (con cittadinanza spagnola, classe 2005) che ha avuto la possibilità di andare a rete ben 8 volte – a seguito di 15 chances in campo – e che si è conquistato un posto nella squadra.

L’esultanza di Assane Diao Diaoune dopo il gol ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il comunicato stampa della società sulla situazione Diao
Poi, pian piano, conquista la fiducia del club e soprattutto dell’allenatore Cesc Fàbregas che lo considera un elemento di punta. Ora l’infortunio comunicato – attraverso un comunicato stampa ufficiale – emesso dalla società e che qui riportiamo “Como 1907 comunica che, a causa di un infortunio rimediato durante una sessione di allenamento, il calciatore Assane Diao è stato sottoposto ad accertamenti strumentali che hanno evidenziato una fissazione ossea della dialisi del quinto osso metatarsale del piede destro.
A seguito della consulenzacon il prof. Niek Van Dijk, specialista della chirurgia del piede, si è deciso di procedere con un trattamento conservativo. la prognosi verrà definita secondo l’evoluzione clinica dell’infortunio e si aggirerà intorno alle 5 settimane”.
Se, da un lato, il comunicato lascia poco margine di speranze ciò che conta, al momento, è come il giocatore sti affrontando questa difficile fase personale. L’infortunio, l’intervento difficile ed ora la ripresa potrebbero minare la forza del calciatore.
Oggi, però, è solo tempo di festeggiarlo ed augurargli buon ventesimo compleanno con la speranza di rivedere presto in campo.
Serie A
Hellas Verona, l’importanza dei tifosi: trasferte riaperte
Nella giornata di ieri una notizia ha colto di sorpresa i tifosi dell’Hellas Verona: il divieto di trasferte per tre mesi è stato sospeso a partire da Firenze.
Quando ormai sembrava che la squadra dovesse fare a meno del proprio pubblico almeno fino a febbraio, ecco che grazie a un’istanza presentata dalla Lega Serie A e da entrambe le società coinvolte, Hellas Verona e Pisa, il ministro Piantedosi ha deciso per la sospensione del divieto.
Hellas Verona, quando i tifosi fanno la differenza
Negli anni la tifoseria scaligera è stata spesso riconosciuta come tra le più calde e rumorose per via dello stile british, acquisito nel corso degli anni, ma anche grazie a una tradizione che ha portato i veronesi a essere conosciuti, odiati o amati, in ogni parte d’Italia. Da sempre la trasferta di Verona, per chi viene da fuori, rappresenta qualcosa di impegnativo sia per chi scende in campo che per chi sostiene dagli spalti. Infatti, il clima che si respira ogni volta che l’Hellas gioca in casa si distingue rispetto a tante altre città italiane.
Lo stesso si può dire per quando la squadra gioca in trasferta. È ormai risaputo che la tifoseria scaligera muove tante unità in diversi stadi d’Italia, attraverso un sentimento di appartenenza unico nel suo genere e che caratterizza la vita quotidiana di ogni tifoso gialloblu. Da quelle parti la trasferta è vista quasi come un obbligo morale, un dovere perché il settore di quello stadio in particolare non può restare vuoto o incolore, ma deve essere la principale attrazione per il pubblico dall’altra parte.
Oltre a rappresentare un momento di aggregazione, felicità, svago e passione, la trasferta per i tifosi dell’Hellas Verona simboleggia anche l’unione con la squadra (e coi colori), senza la quale in campo non ci sarebbe la stessa energia. Per i giocatori infatti, poter contare sul sostegno dei tifosi, soprattutto quando si gioca lontano da casa, è fondamentale in modo da concentrare tutte le energie sul campo e non sugli spalti occupati dalla tifoseria avversaria.
Per questo motivo le ultime partite che hanno visto l’Hellas giocare lontano dal Bentegodi non hanno rispecchiato quello che poi si è visto nei match casalinghi. Perché il Verona ha bisogno della sua gente e la gente ha la necessità e l’indole naturale di seguire la propria squadra, per esercitare quella fede nata per cause completamente diverse ognuna dall’altra, ma che unisce diverse vite dietro a un unico striscione e permette a una città di identificarsi quando giunge in altre terre.
Il divieto che ha privato a tutti i tifosi di riempire i settori ospiti di Como, Lecce e Genova non ha solo impedito a questi di vivere la propria passione, ma ha anche penalizzato una squadra che lotta quotidianamente per mantenere la categoria.
Il ritorno dei tifosi scaligeri in trasferta, in questo senso, potrebbe rappresentare il definitivo punto di svolta per la stagione, che fin qui ha visto la squadra in grossa difficoltà ma che ha saputo finalmente reagire contro l’Atalanta e ora ha bisogno di tutto l’aiuto possibile per dare continuità e rendere orgogliosa la propria gente.

I TIFOSI DEL VERONA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Parma-Lazio, probabili formazioni e dove vederla
Al Tardini continua la 15° giornata con Parma-Lazio. La squadra di Sarri è alla ricerca di punti in trasferta visto il rendimento delle ultime uscite.
I biancocelesti arrivano da due sconfitte di fila lontano dall’Olimpico (contro Inter e Milan) e l’ultimo successo risala e a diversi mesi fa, sempre contro una squadra in lotta per la salvezza. Per i padroni di casa è l’occasione di tornare a vincere in casa dopo la sconfitta con l’Udinese e la vittoria in trasferta a Pisa ha ridato fiducia a tutto l’ambiente.
Qui Parma
Cuesta continua a puntare sui suoi fedelissimi a partire da Corvi che continua a dare sicurezza tra i pali. Davanti a lui linea a 4 con Britscghi, Valenti, Del Prato e Valeri. In mediana spazio ancora a Bernabè, Keita ed Estevez per dare solidità alla manovra sia offensiva che difensiva. Ondrejka dovrebbe tornare dal 1′ alle spalle di Pellegrino e Benedyczak.
Qui Lazio
Sarri dovrebbe confermare in blocco la squadra che ha pareggiato in casa col Bologna, a eccezione di Gila, squalificato a causa del doppio giallo rimediato proprio la scorsa giornata, e Isaksen, uscito dolorante e quindi indisponibile.
Per questo motivo davanti a Provedel e al fianco di Romagnoli ci sarà quasi sicuramente Patric, completano invece il reparto sugli esterni Marusic e Pellegrini (out contro il Bologna a causa della nascita del figlio) in ballottaggio aperto con Nuno Tavares.
A centrocampo Guendouzi e Basic faranno compagnia a Cataldi mentre nel tridente offensivo agirà l’ex Cancellieri insieme a Castellanos e capitan Zaccagni.

VALENTIN CASTELLANOS IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Parma-Lazio, probabili formazioni
Parma (4-3-1-2): Corvi, Britscghi, Del Prato, Valenti, Valeri, Bernabé, Keita, Estevez, Ondrejka, Pellegrino, Benedyczak.
Lazio (4-3-3): Provedel, Marusic, Romagnoli, Patric, Tavares, Basic, Cataldi, Guendouzi, Cancellieri, Castellanos, Zaccagni.
Parma-Lazio, dove vederla
Il match del Tardini in programma domani con fischio d’inizio alle 18 sarà trasmesso in diretta e in esclusiva su DAZN.
Serie A
Lecce-Pisa, le formazioni ufficiali: la scelta su Sottil
Al Via del Mare si apre la 15° giornata con Lecce-Pisa. Da entrambe le parti c’è voglia di riscatto per uscire da una situazione molto scomoda di classifica.
Primo anticipo della nuova giornata di Serie A che mette di fronte due squadre direttamente coinvolte nella lotta salvezza. Un punto di differenza e un grande balzo in palio aumentano ulteriormente la pressione. Entrambe arrivano da una sconfitta e puntano a riprendere la marcia verso l’obiettivo stagionale. I salentini vogliono cavalcare l’onda d’entusiasmo derivante dall’ultimo successo tra le mura amiche.
Lecce-Pisa, le formazioni ufficiali
LECCE (4-3-3): Falcone; Danilo Veiga; Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Berisha; Pierotti, Camarda, Sottil. Allenatore: Di Francesco.
PISA (3-5-2): Semper; Calabresi, Caracciolo, Canestrelli; Touré, Akinsanmiro, Aebischer, Vural, Leris; Moreo, Meister. Allenatore: Gilardino.

L’URLO DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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