Serie A
As Roma, 24 anni fa il terzo sigillo in campionato
Esattamente 24 anni anni fa, il 17 giugno 2001, la Roma di Fabio Capello conquistavo il terzo Scudetto della sua storia, probabilmente il più bello.
La compagine giallorossa, nell’ultimo march della Serie A 2000/2001, batteva il Parma in un’Olimpico strapieno e già pronto ad iniziare una festa grandiosa.

28.05.2017. Stadio Olimpico, Rome, Italy. Last match of Francesco Totti. Francesco Totti in action during the match Roma vs Genoa.
Un anno spumeggiante a Roma
Prendendo in prestito una frase di grande risonanza in un film uscito nel corso del 2000, iniziamo il nostro racconto. Il film era “Il Gladiatore“, di Ridley Scott e con un Russel Crowe in grande forma. E la citazione viene pronunciata proprio da quest’ultimo. Si tratta della frase: “C’era un sogno che era Roma, sarà realizzato!”. Sullo strascico di queste parole i tifosi giallorossi si ispirarono fino a quel 17 giugno 2001, quando la Serie A tornò giallorossa. Ormai da ben 18 anni mancava quel trofeo in bacheca.
Per perorare la causa Scudetto era stato scelto un ottimo allenatore: Fabio Capello. Il tecnico friulano infatti aveva già ottenuto 4 campionati italiani con il Milan e una Liga spagnola con il Real Madrid. Per lui si trattava del secondo anno come allenatore della Roma, il cui ambiente già conosceva per aver militato come calciatore alla fine degli anni sessanta.
Nell’estate del 2000 gli arrivi di Batistuta, Samuel ed Emerson andavano a completare una rosa altamente competitiva. Un torneo, il 2000/01 vissuto sempre in cima alla classifica, dettando legge ovunque e dominando le avversarie con un gioco brillante. Si arriva dunque all’ultima giornata con un vantaggio di due punti sulla prima inseguitrice, la Juventus. L’ultimo ostacolo tra i giallorossi ed il titolo era costituito dal Parma. I gialloblù non avevano più nulla da chiedere alla stagione.
Roma-Parma: cronaca di uno Scudetto
Per questo scontro decisivo mister Capello schiera: Antonioli, Zebina, Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, Emerson, Candela, Totti, Batistuta, Montella. Il Parma si oppone con: Buffon, Thuram, F. Cannavaro, P. Cannavaro, Sartor, Almeyda, Sensini, Falsini, Fuser, Milosevic, di Vaio.
Ad arbitrare la contesa il signor Braschi di Prato. Inizia la partita e Roma subito in avanti sfiorando il gol in un paio di occasioni. Punto che arriva al 19esimo minuto. Candela riceve da Tommasi e, vinto un contrasto, scodella al centro dove Totti -con un destro di rara potenza- infila la porta di Buffon. Roma avanti.
Reagisce il Parma che con gli ex biancocelesti Almeyda, di Vaio, Sensini e Fuser vorrebbe stroncare la festa giallorossa. Al 39esimo poi Emerson raccoglie palla nella metà campo giallorossa e libera Batistuta che parte velocissimo in contropiede. L’argentino entra in area e calcia ma Buffon respinge proprio sui piedi dell’”Aeroplanino” Montella che non perdona. Raddoppio romanista. Tra i tifosi impazza la festa ma gli uomini in campo restano concentratissimi. Mister Capello, giustamente, non ammette cali di tensione.
La Roma continua ad insistere anche nella ripresa, per cercare il terzo gol e chiudere definitivamente la contesa. E così al minuto 78 può gioire anche il terzo dell’attacco giallorosso: Batistuta. L’argentino segna il suo 20esimo gol in campionato, e diventa difficile contenere la festa giallorossa.
Ci prova però Marco Di Vaio, 4 minuti dopo il gol del Re Leone, segnando il punto per il Parma. I tifosi giallorossi però non sembrano essere spaventati, tanto che -due minuti dopo- fanno invasione di campo. Tutto molto bello, se non fosse che la partita ancora non è finita. Passano 13 minuti e il tutto viene contenuto, in modo da poter ricominciare.
Al 90esimo esatto, senza recupero (il Parma non ha più le forze e le motivazioni per tentare l’impresa) arriva il fischio finale dell’arbitro Braschi. Roma-Parma è storia. Grazie Roma a tutto volume dagli altoparlanti: che la festa giallorossa abbia inizio.
Un Scudetto meritato, e sofferto
Il risultato finale fu un 3-1 che non lasciò dubbi: Roma regina del campionato ed il popolo romanista impazzito di gioia invase le strade della capitale. “90% merito del tecnico, 90% dei giocatori e, credetemi, i conti quadrano perfettamente…” queste le parole del presidente Sensi al termine della gara. La sua Roma ha dominato il torneo e meritatamente stava raccogliendo i complimenti del mondo calcistico. “Questo campionato non l’hanno perso le altre, lo abbiamo vinto noi…” così commentò il tecnico Capello che proseguì: “…Questo scudetto è stato forse il più sofferto perché vincere a Roma non è facile…”. C’era una volta… ci sarà ancora.
Serie A
Genoa-Inter, il solito Lautaro porta in vetta i nerazzurri
Termina sul risultato di 1-2 la sfida di Marassi tra Genoa-Inter. Bisseck e Lautaro Martinez regalano il primo posto in classifica alla squadra di Chivu.
L’Inter torna in cima alla classifica dopo i passi falsi di Milan e Napoli. Per farlo ha dovuto combattere fino all’ultimo contro un Genoa determinato e volenteroso, che esce dal campo a testa alta. Le reti decisive le hanno segnate Bisseck e il toro Martinez, alle quali ha risposto lo splendido gol di Vitinha, che però non ha aiutato la squadra di De Rossi a raggiungere il pareggio.
Genoa-Inter, il Toro vede rosso e da il meglio di se
La gara si apre in una splendida atmosfera, con lo stadio Marassi che ha indossato l’abito delle grandi occasioni. A smorzare questo entusiasmo però, ci ha pensato dopo pochissimi minuti Yann Bisseck. Il centrale tedesco, oggi nella posizione di braccetto, si sposta il pallone sul mancino al vertice dell’area di rigore ed imbuca Leali sul primo palo. Dopo pochi minuti dunque l’Inter è già in vantaggio.

Yann Aurel Bisseck of Inter Milan during the UEFA Champions League league stage match Manchester City vs Inter Milan at Etihad Stadium, Manchester, United Kingdom, 18th September 2024
(Photo by Cody Froggatt/News Images)
I nerazzurri prendono fiducia, concedono poco e conducono il ritmo della gara. Al 38′ minuto infatti, arriva anche la rete dello 0-2 firmata dal capitano Lautaro Martinez, che con il collo del piede trova l’angolo e corre ad esultare sotto il settore ospiti.
Ad inizio ripresa la squadra di Chivu sembra avere in mano le sorti della gara, ma basta poco per far rientrare in partita il Genoa. Al 68′ minuto Vitinha sfrutta una svista della difesa ospite, si lancia nell’uno contro uno con Sommer, lo lascia sul posto e mette in fondo al sacco la rete che dimezza lo svantaggio.
La squadra di De Rossi prende coraggio e comincia ad alzare il suo baricentro e a creare occasioni pericolose. L’Inter però, riesce a difendersi in modo piuttosto solido e a portare in porto un risultato preziosissimo, che vale il primato in classifica in solitaria.
Serie A
Bologna-Juventus, le formazioni ufficiali
A pochi minuti dal fischio d’inizio di Bologna-Juventus, sono state diramate le formazioni ufficiali che scenderanno in campo al Dall’Ara alle 20:45.
Bologna–Juventus chiude questa domenica della 15° giornata di Serie A. La squadra di Italiano cerca un successo che la porterebbe momentaneamente al quarto posto, in attesa di Roma-Como di domani sera.
Dall’altro lato, però, c’è una Juventus che ha un disperato bisogno dei tre punti per ritrovare fiducia e rimanere attaccata al treno della Champions League.

RICCARDO ORSOLINI GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna-Juventus, le formazioni ufficiali
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Zortea, Lucumì, Heggem, Miranda; Pobega, Moro; Orsolini, Ferguson, Cambiaghi; Dallinga. Allenatore: Vincenzo Italiano
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Conceicao, Yildiz; David. Allenatore: Luciano Spalletti
Serie A
Fiorentina: Vanoli è già in bilico, nuovo cambio in arrivo?
La Fiorentina si prepara a una lunga notte di riflessioni: il futuro di Paolo Vanoli è in bilico e non si escludono nuovi cambi di guida tecnica.
Crisi Fiorentina: il futuro di Vanoli in discussione
La Fiorentina si trova in un momento di grande incertezza e difficoltà. Il tecnico Paolo Vanoli non è riuscito a imprimere una svolta decisiva alla squadra che dopo la sconfitta di oggi contro l’Hellas Verona si trova ancora più ultima. Le prestazioni sul campo non hanno soddisfatto la dirigenza, e ora la sua posizione è sotto stretta osservazione. La situazione nello spogliatoio sembra essere sfuggita di mano a Vanoli, un problema che rende ancor più complessa la gestione della squadra.
Le riflessioni sulla panchina della Fiorentina non si fermano qui. L’idea di un terzo cambio di allenatore nella stessa stagione non è più un tabù. La dirigenza viola sta valutando tutte le opzioni possibili per cercare di risollevare le sorti della squadra, che si trova in una crisi sempre più profonda.
Possibili scenari per il futuro
Mentre la Fiorentina riflette sul destino di Vanoli, si aprono vari scenari per il futuro. Il club potrebbe decidere di tentare un nuovo approccio con un altro tecnico, nella speranza di dare una scossa necessaria alla squadra. Le prossime ore saranno cruciali per determinare quale sarà la direzione che la Fiorentina intende prendere per uscire da questa impasse.
La situazione è in continua evoluzione e i tifosi attendono con ansia aggiornamenti dal club. Una cosa è certa: la società non può permettersi ulteriori passi falsi e deve prendere decisioni chiare e tempestive per il bene della squadra.
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Fonte: l’account X di Schira
Sarà una lunga notte di riflessioni in casa #Fiorentina: sotto osservazione anche la posizione del tecnico Paolo #Vanoli che finora non è riuscito a dare la svolta e non sembra avere in pugno le redini dello spogliatoio. Da non escludere quindi l’opzione di un terzo tecnico stagionale. Valutazioni a 360 gradi per cercare di uscire da una crisi sempre più profonda
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 14, 2025
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