Serie A
Serie A, le lotte salvezza decise all’ultima giornata
Non solo la lotta Scudetto, anche la lotta Salvezza è tutta da decidere nell’ultimo weekend di Serie A. Ma quante altre volte si è deciso tutto alla fine?
Venezia, Empoli e Lecce: queste le tre squadre che si giocano la salvezza nell’ultima giornata di Serie A. Due di loro, scenderanno in Serie B insieme al Monza già retrocesso.
Non è la prima volta che la lotta salvezza si è decisa all’ultima giornata. Andiamo a vedere le ultime volte che è successo dal 2012 in poi.
Serie A, salvezze in extremis: inferno Empoli, paradiso Crotone

Nella stagione 2011/12 il Lecce, ultimo, esonera Di Francesco a dicembre, prendendo Serse Cosmi al suo posto. Con lui in panchina, i salentini sperano nella salvezza con 28 punti in 25 partite, trascinati da Muriel e Cuadrado.
All’ultima giornata, il Lecce è terzultimo a -3 dal Genoa quartultimo. I salentini giocano in trasferta contro il Chievo, il Grifone ospita il Palermo a porte chiuse per squalifica. Nonostante ciò però, il Genoa si impone vincendo 2-0, mentre la banda Cosmi perde in casa e retrocede.
Passiamo alla stagione 2015/16 dove il Palermo vive una stagione da incubo con ben 7 cambi in panchina. Ma nonostante ciò, una vittoria all’ultima giornata contro il Verona per 3-2 vede i rosanero conquistare la salvezza.
Scende invece il Carpi, nonostante una vittoria esterna contro l’Udinese (gli emiliani era a -1 dal Palermo).
Nella stagione successiva troviamo probabilmente uno dei più clamorosi suicidi calcistici, insieme ad una delle più grandi rimonte calcistiche. Prima della sosta delle nazionali di marzo, l’Empoli è quartultimo a +7 sul terzultimo posto. Il Crotone di Davide Nicola, invece, è penultimo a -8 proprio dalla squadra toscana.
Nel giro di due mesi però, cambia tutto: c’è solo un punto che separa Empoli e Crotone rispettivamente al quartultimo e terzultimo posto. Nell’ultima giornata, l’Empoli crolla al Barbera contro un Palermo già retrocesso (2-1), mentre il Crotone trionfa in casa contro la Lazio (3-1) Risultato? Crotone salvo, Empoli retrocesso e contestato.
Quel drammatico Inter-Empoli
Non riesce l’impresa ai Pitagorici la stagione successiva, che a stagione in corso sostituiscono Nicola con Zenga. A una giornata dalla fine la classifica dice: Udinese e Chievo 37, Cagliari 36, SPAL e Crotone 35.
Le squadre appena citate vincono tutte le loro rispettive partite all’ultima giornata: tutte tranne il Crotone che perde 2-1 a Napoli e saluta la Serie A.
La lotta salvezza nella stagione 2018/19 è vietata ai deboli di cuore. L’Empoli (38 punti), nonostante qualche cambio in panchina sembra essere padrona del suo destino a una giornata dalla fine, mentre l’Udinese (40), il Genoa (37) e addirittura la Fiorentina (40) rischiano grosso.
L’ultima giornata ha in programma Cagliari-Udinese, Fiorentina-Genoa e Inter-Empoli. L’Udinese vince 1-2, Fiorentina e Genoa si accontentano dello 0-0, mentre l’Empoli crolla a San Siro perdendo 2-1 contro l’Inter, in una delle partite più folli degli ultimi anni. La squadra toscana scende in Serie B, mentre i nerazzurri si qualificano in Champions grazie a questa vittoria.
Un anno dopo, sono Lecce e Genoa a giocarsi la salvezza, con un solo punto che separa i salentini terzultimi dal Grifone quartultimo.
La squadra di Liverani fa di tutto per salvarsi, ottenendo qualche vittoria importante, ma si arrende in casa con il Parma all’ultima giornata (3-4). Il Genoa, invece, travolge il Verona vincendo 3-0 senza troppi problemi.
Sempre e comunque Davide Nicola
Passiamo alla stagione 2021/22 per un altro miracolo sportivo targato nuovamente Davide Nicola. A fine marzo, la Salernitana sembra destinata alla Serie B, ma 4 vittorie e 3 pareggi in 7 partite la portano al quartultimo posto, due punti sopra il Cagliari.
L’ultima giornata ha in programma Salernitana-Udinese e Venezia-Cagliari. La banda Nicola stecca clamorosamente perdendo 0-4 davanti al proprio pubblico: ma stecca ancora di più il Cagliari che pareggia 0-0 contro un Venezia già retrocesso. Dunque, nonostante la goleada subita, la Salernitana festeggia la salvezza mandando all’inferno la squadra sarda.
La lotta salvezza della Serie A 2022/23 è abbastanza particolare con Spezia e Verona che chiudono rispettivamente al quartultimo e al terzultimo posto,a pari punti. In questo caso, si decide tutto con uno spareggio tra le due squadre.
A trionfare è il Verona che manda lo Spezia in Serie B, vincendo 1-3: una partita ricca di emozioni e ribaltamenti di fronte.
Passiamo alla scorsa stagione, dove a giocarsi la salvezza sono in 3: Frosinone (35 punti), Udinese (34) e Empoli (33). La settimana precedente, il Frosinone vince a Monza, mentre Udinese e Empoli pareggiano 1-1 in un incontro thriller.
L’ultima giornata vede Frosinone e Udinese affrontarsi, mentre l’Empoli ospita la Roma. L’Udinese riesce a vincere 0-1 archiviando la salvezza, che in teoria raggiungerebbero anche i Ciociari visto l’1-1 tra Empoli e Roma. Tuttavia, negli ultimi minuti arriva la notizia: 2-1 dell’Empoli a 4 minuti dalla fine, toscani salvi, Ciociari in Serie B.
E chi sedeva sulla panchina dell’Empoli quella stagione? Davide Nicola.
Serie A
Como, lungo stop per Morata: il comunicato sulle condizioni
Arriva l’ufficialità in merito all’infortunio di Alvaro Morata, uscito anzitempo durante la sfida di San Siro contro l’Inter. Previsto lungo stop per l’ex Milan.
Dopo le prime sensazioni, c’è la conferma direttamente del club lariano sulle condizioni dell’attaccante che non sarà a disposizione di Fabregas per i prossimi impegni del Como.
Como, le condizioni di Morata: il comunicato
Di seguito la comunicazione della società biancazzurra:
Como 1907 comunica che il calciatore Alvaro Morata, a seguito degli esami clinici e strumentali successivi all’infortunio riportato durante l’ultima partita di campionato, ha riportato una lesione di alto grado del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra. Il giocatore ha già iniziato il percorso di trattamento fisioterapico previsto dal protocollo riabilitativo societario.
I tempi di recupero saranno valutati nelle prossime settimane in base all’evoluzione clinica dell’atleta.

ALVARO MORATA GUARDA AVANTI ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Serie A
Lecce, Di Francesco: “Voglio una squadra unita per tornare a vincere”
Alla vigilia di Lecce-Pisa, anticipo della 15ª giornata, l’allenatore del Lecce Eusebio Di Francesco presenta la sfida in conferenza stampa.
Dopo il deludente stop per 2-0 nel lunch match domenicale contro la Cremonese, il Lecce è chiamato a dare una reazione in un altro scontro diretto: al Via del Mare arriva il Pisa di Alberto Gilardino. Nonostante si trovino in zona retrocessione, i nerazzurri stanno dimostrando partita dopo partita di avere tutte le carte in regola per riuscire a mantenere la categoria. Una sfida delicata, quella che i ragazzi di Di Francesco sono chiamati ad affrontare nella gara casalinga di venerdì sera. Queste le parole del tecnico della squadra giallorossa.
Lecce, le parole di Di Francesco
Quanta rabbia c’è per la sconfitta di Cremona? Cosa non deve rifare il Lecce domani?
“Dobbiamo impattare sulla gara come abbiamo fatto con la Cremonese nel primo tempo, siamo mancati nel concretizzare il predominio della prima mezz’ora, il rigore ha fatto girare la partita in un modo differente. Ci può stare subire gol, ma non bisogna uscire dalla partita, è una cosa che non dobbiamo assolutamente ripetere”.
Capitolo centravanti, come si interviene sulla testa dei calciatori?
“I calciatori non devono ascoltare quello che si dice in giro, cerco di estraniarli dall’esterno per farli rimanere concentrati sul campo. Poi penso alle soluzioni per la partita, domani può partire dal primo minuto Stulic o Camarda, sto ancora decidendo”.
Senza Nzola il Pisa è più imprevedibile?
“Lui e Meister avevano un peso specifico in avanti. Non so se dovesse giocare Moreo o Tramoni, la struttura della squadra può cambiare, cercheranno di mettere maggiormente la palla a terra, arrivando sull’esterno con più uomini. Hanno fisicità e verticalità, giocatori bravi di testa che possono creare difficoltà agli avversari. Lo hanno fatto con l’Inter e col Parma. E’ una sfida delicata”.

LA GRINTA DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mancheranno i tifosi del Pisa
“Mi dispiace, sta diventando una costante purtroppo, il calcio è bello quando ci sono le due tifoserie che si rispettano da una parte e dall’altra. Noi vogliamo farci trascinare dai nostri tifosi, vogliamo dare continuità al successo casalingo con il Torino”.
Dopo il Pisa calendario difficile e assenze per la Coppa d’Africa, questo fa assumere maggiore importanza alla gara?
“Sto preparando al meglio questa partita con i giocatori che ritengo più opportuni per far male al Pisa e conquistare i tre punti. Quando abbiamo avuto determinati equilibri abbiamo sempre fatto prestazioni importanti, osando il giusto per provare a portare a casa il successo. Dopo si vedrà, in base a chi sarà a disposizione affronteremo la partita successiva”.
La lotta salvezza?
“E’ molto equilibrata, ci sono pochi punti fra le squadre. La classifica è anomala, il campionato ha grandi equilibri, davanti e in coda. Una partita può dare tanto e quella successiva può toglierti tanto. Se passiamo dall’esaltazione col Torino alla depressione con la Cremonese commettiamo un errore gravissimo”.
Cosa fare contro il Pisa per portare a casa la vittoria?
“Ci saranno momenti in cui attaccheremo e altri in cui difenderemo, l’importante è farlo insieme. Dobbiamo essere squadra in ogni momento della gara. Abbiamo lavorato tanto in questa direzione e non dobbiamo disperdere il lavoro fatto finora. Bisogna giocare di squadra”.
Serie A
Juventus col 4-2-3-1, il piano di Spalletti
Luciano Spalletti sembra orientato a cambiare il sistema di gioco della Juventus passando la difesa da tre a quattro, chi giocherebbe e cosa cambierebbe?
Come cambierebbe la Juventus col 4-2-3-1, il piano di Spalletti

Foto CS.
La vittoria della Juventus contro il Pafos ha portato in casa bianconera, oltre ai tre punti importanti in chiave Champions League, degli spunti per le impronte di gioco future dei bianconeri.
Durante la gara infatti la squadra di Spalletti è riuscita a superare la difesa cipriota soltanto a seguito del cambio modulo dalla difesa a tre a quella a quattro, un cambio che l’allenatore aveva in mente già dal suo arrivo ma che fin ad ora non ha potuto adottare causa infortuni.
Ora però, con il rientro di un paio di giocatori, sembra giunta l’ora di poter provare a cambiare questo modulo e di passare dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1, cosa cambierebbe e chi farebbe il titolare con questo schema di gioco?
Il punto fermo di questo cambio modulo sarà proprio la difesa a quattro che sarà possibile ora grazie al rientro di Bremer e Rugani che in quest’ultimo match erano in panchina, per Spalletti infatti il cambio di difesa poteva avvenire solo dopo il rientro di un difensore di piede destro.
Resta aperta la discussione invece su chi dovrà giocare dal centrocampo in su e le idee dell’allenatore toscano prevedono due mediani davanti la difesa e tre trequartisti dietro un unica punta centrale.
Non è escluso però l’uso del 4-3-3 invece del 4-2-3-1 nelle partite in cui bisogna stare un pò più difensivi per cercare di mantenere il risultato e di portare a casa la vittoria.
Il rientro a pieno regime di Bremer sarà fondamentale per passare alla difesa a quattro e il brasiliano sarà infatti il punto fermo della nuova difesa bianconera che avrà come terzini Kalulu a destra e Cambiaso a sinistra.
Il ruolo dell’altro difensore centrale invece avrà un pò di concorrenza e alternanza tra Rugani e Kelly, e anche poi con Gatti quando tornerà, senza dimenticare poi l’opzione Koopmeiners che però dovrebbe tornare a giocare a centrocampo.
A centrocampo invece sono disponibili due ruoli, con i titolari che dovrebbe essere Locatelli e Thuram, che avranno poi come alternative Koopmeiners e Miretti e come opzioni anche Adzic e McKennie.
Sulla trequarti invece i posti disponibili sono tre, con due di questi però che sono già assegnati, uno a Yildiz e l’altro a Conceicao, che sono per ora i punti fermi di questra trequarti.
Resta da capire chi sarà il trequartista che li affiancherà, i papabili sono Openda, McKennie e Adzic, con il belga in pole position e come alternativa anche Miretti che ha già ricoperto quel ruolo a Genoa con buoni risultati.
Come altra soluzione ci può essere l’uso di Zhegrova nel ruolo di uno dei due esterni e lo spostamento di Yildiz come trequartista centrale dietro la punta e quindi più vicino alla porta che è poi il ruolo dove ha fatto meglio.
Infine c’è il ruolo della prima punta che sarà ricoperto da David visto il lungo infortunio subito da Vlahovic e che Openda non riesce bene a fare reparto da solo ma gioca meglio affianco ad un’altra punta.
Mirko Di Francesco
-
Serie A1 giorno faEcco chi potrebbe comprare la Fiorentina: il nome è clamoroso
-
Calciomercato6 giorni faMilan, problema Nkunku: offerta araba o cessione in prestito?
-
Calciomercato2 giorni faMilan, contatti Boca Juniors-Pimenta: s’ingrossa l’affare Gimenez
-
Calciomercato1 giorno faMilan, Allegri chiama Musah: ritorno a gennaio?
-
Calciomercato6 giorni faFiorentina, colpo in Premier per rilanciarsi?
-
Calciomercato5 giorni faMilan: contatto con gli agenti di Giacomo Raspadori
-
Calciomercato4 giorni faL’ex Milan Bakayoko: “Tornerò a gennaio, pronto per una nuova sfida”
-
Champions League3 giorni faInter-Liverpool, atteso un incasso record a San Siro
