Serie A
Pezzella-Chiesa, la Fiorentina torna a sorridere!
La Fiorentina si scrolla di dosso paure e ansie e dopo oltre 200 giorni torna ad assoporare il dolce gusto della vittoria. Una buona Viola che prosegue con la difesa a 3 e il duo d’attacco Ribery e Chiesa. Una vittoria che porta ossigeno e autostima in un gruppo tutto nuovo ma che si portava sulle spalle, insieme a Montella, il fardello del pessimo finale della scorsa stagione. Di fronte una Sampdoria deludente, copia opaca, seppur priva di Quagliarella e di un uomo per un largo tratto della ripresa, della Doria degli ultimi anni.
La partita
L’inizio è di marca Samp, dopo una manciata di minuti Caprari chiama alla paratissima Dragowski. Una luce nel buio blucerchiato che vedrà avere qualche fioca ripartenza ad inizio ripresa e nel finale di gara. Per il resto è tutta viola la partita: dopo un inizio balbettante, dovuto anche all’ansia da prestazione, di dover portare a casa i 3 punti, i ragazzi capitanati da Pezzella si sciolgono. Chiesa va al tiro più volte ma Audero in serata di grazia para tutto. Al 30′ da azione insistita dopo un angolo il magico tocco di Ribery mette sulla testa di Pezzella un pallone da spingere in rete e il Capitano non si fa pregare. Ad inizio ripresa la Samp prova a scuotersi e con un bel tiro da fuori area Rigoni coglie l’incrocio. Pochi minuti e un ennesimo fallo su Ribery comporta l’espulsione di Murillo. I blucerchiati sono sulle gambe e Chiesa coglie il raddoppio. Poi la Fiorentina crea occasioni in serie, ma a 10 minuti dalla fine Bonazzoli, su disattenzione da palla ferma della difesa viola, trova la rete. Nonostante la buona gara, i viola vedono i fantasmi di un’ennesima gara da buttare, ma pur vedendosi tolto dal VAR un rigore assegnato per un fallo su Sottil, portano a casa la vittoria.
Le pagelle
Dragowski 6: Gran riflesso dopo un paio di minuti su Caprari, poi è inoperoso. Ai nostri occhi il modo di uscire sulla rete di Bonazzoli è da rivedere.
Milenkovic 6: Buona gara per il gigante serbo, soprattutto in fase difensiva. Balbettante nel rilancio dell’azione.
Pezzella 7: Gran colpo di testa per il vantaggio viola. Poi sicuro, la difesa a tre gli giova.
Caceres 6,5: Attento e preciso, non si spinge mai oltre: fa il proprio compito in maniera egregia.
Lirola 6: In fase di spinta è una spina sul fianco doriano, Murru lo soffre. Deve migliorare nella fase difensiva, nel gol subìto potrebbe far meglio.
Castrovilli 6+: Gioca in scioltezza ormai, alcuni spunti veramente buoni. Unica pecca, a volte si compiace e rallenta la corsa della palla. (Dal 36′ Benassi sv).
Badelj 6: In fase di miglioramento. Si fa sentire in fase difensiva e prova qualche buon lancio per le punte dietro la schiena dei difensori avversari
Pulgar 5,5: Meno rispetto le ultime prestazioni, anche i calci da fermo sono stati meno precisi del solito.
Dalbert 7: Una scoperta positiva di questo inizio stagione, corsa e gamba. E ieri anche un grande assist per Chiesa.
Chiesa 7,5: Chiesa è tornato in tutto e per tutto: corsa, gol, ferocia e sorriso. Come quello regalato ai tifosi viola dopo il gol. (Dal 46′ st Vlahovic s.v.).
Ribery 7,5: Il Fenomeno francese dimostra un volta in più il suo valore: dispensa assist e causa cartellini per gli avversari. (Dal 28′ st Sottil 6: Conquista un rigore che il VAR gli nega. Altre giocate interessanti a corollario).
Serie A
La Roma incassa un brutto no dalla Lega: ecco cosa è successo
La Roma, attraverso i Friedkin, ci ha provato, ma nulla da fare: la Lega Serie A ha respinto la sua richiesta. Scopriamo che cosa è successo.
La Roma ha tentato di convincere la Lega a cambiare il calendario, inviando una lettera che sottolineava la necessità di giocare lunedì 13 contro l’Atalanta, dopo il recupero dello spezzone di partita contro l’Udinese.
Roma, il rifiuto incassato dalla Serie A
Tuttavia, nonostante gli sforzi fatti, Atalanta-Roma rimane fissata per domenica 12 alle 20.45. Questo perché la Dea avrebbe la finale di Coppa Italia il 15 maggio, rendendo difficile operare qualsiasi cambiamento.
La finale del torneo tra Juventus e Atalanta ha già impegnato numerosi tifosi, che hanno pianificato di essere presenti mercoledì anziché giovedì. Inoltre, se l’Atalanta dovesse qualificarsi per la finale di Europa League, non potrebbe godere dei benefici degli anticipi al sabato.
Per i giallorossi, si trattava di un tentativo che si preannunciava fallimentare. Però hanno scelto di provarci comunque, anche per poter esprimere una protesta nei confronti di quella che hanno percepito come mancanza di sostegno da parte della Lega Serie A.
La posizione del presidente della Serie A Lorenzo Casini
Proprio ieri, il presidente della Serie A Lorenzo Casini aveva ribadito che la data del 25 aprile per Udinese-Roma era l’unica opzione possibile, offrendo persino la possibilità alla Roma di giocare a Napoli il sabato. Per quanto riguarda Atalanta-Fiorentina, le date disponibili erano il 22 maggio o il 2 giugno, a seconda della qualificazione dell’Atalanta per la finale di Dublino.
La differenza tra le due date è significativa in termini di impatto sulla classifica: giocare contro la Fiorentina con ancora una giornata di campionato da disputare, magari mentre la Fiorentina è ancora in corsa per un posto in Europa, è molto diverso rispetto a recuperare la partita quando l’esito potrebbe interessare solo all’Atalanta.
Serie A
Genoa, una vittoria che vale… la Serie A
Dopo la vittoria 3-0 di ieri sera contro il Cagliari, il Genoa ha un motivo in più per festeggiare: conferma matematicamente la propria permanenza in Serie A.
Il posticipo della 34esima giornata di Serie A è stato fatale, in accezione positiva, per il Genoa: dopo aver sconfitto il Cagliari 3-0, infatti, si è garantito matematicamente la permanenza nella massima serie di campionato. Il risultato è stato possibile grazie ai gol di Thorsby (17’), Frendrup (27’) e Gudmundsson (63′).
Dopo una stagione altalenante, nella quale le vittorie (10) sono state inferiori sia rispetto alle sconfitte (12) che ai pareggi (12) e i gol subìti (40) più di quelli segnati (38), il Genoa può dirsi parzialmente soddisfatto dell’esito finale della sua stagione.
Restano comunque quei 42 punti che la avvicinano a Monza e Torino. E c’è quell’Albert Gudmundsson che in questa stagione, con la maglia rossoblu, ha portato a casa ben 14 gol. È il sesto giocatore straniero per numero di gol in Serie A con il Genoa.
Più di lui solo Esposito (15 nella stagione 1932/33), Aguilera (15 nel 1990/91), Skuhravy (15 nel 1990/91) Milito (24 nel 2008/09) e Palacio (19 nel 2011/12).
Certo, davanti a sé ha alcune sfide davvero ostiche – Milan e Roma in trasferta, Bologna in casa – ma perlomeno la salvezza, per questa stagione, è garantita.
Serie A
Frosinone, il sogno della Serie A è a un passo
Il Frosinone è vicino al traguardo: la stagione è quasi conclusa, e si trova a lottare con altre due squadre a tre punti dalla zona retrocessione.
Per rimanere in Serie A, il Frosinone dovrà fare un ulteriore piccolo sforzo: giunto a quota 31 punti, a pari merito con l’Hellas Verona e l’Empoli e a soli 3 punti dalla zona retrocessione, deve tenere botta.
In aiuto gli verrà il calendario delle contendenti. Quell0 dell’Empoli è particolarmente complicato: oltre al Frosinone, dovrà avere a che fare con la Lazio in casa e con la Roma in trasferta. Partita, quest’ultima, davvero ardua da vincere, complice il fattore Olimpico, gli oltre 60.000 tifosi giallorossi e la strenua lotta degli uomini di De Rossi per un posto in Champions.
Gli scaligeri, dal canto loro, dopo aver perso contro la Lazio il 27 aprile, hanno davanti sfide impegnative, tutte da giocare in casa: quelle contro Fiorentina, Torino e, dulcis in fundo, Inter.
I neo campioni d’Italia toccheranno come avversari in extremis anche allo stesso Frosinone, che oltre a loro avrà solo il Monza ad ostacolare in modo significativo il proprio cammino.
E poi, a solo un punto di vantaggio, non dimentichiamoci che c’è il Cagliari di Ranieri. Che sì, è stato in grado di pareggiare contro l’Inter 2-2 mostrando grande tempra e voglia di non mollare, ma deve ancora affrontare Milan e Fiorentina. Con l’incognita del vicino di classifica, il Lecce, che sarà certamente più agguerrito che mai.
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