Calciomercato
Garcia, Diouf: due nomi per la Serie A
Garcia-Diouf: due portieri rispettivamente dall’Espanyol e dal Reims, in assoluta rampa di lancio che meritano l’attenzione della Serie A. Ecco perchè:
“Il portiere caduto alla difesa ultima vana, contro terra cela la faccia, a non veder l’amara luce.” In questi celebri versi tratti dalla poesia Goal, Umberto Saba esprime tutta la drammaticità e la solitudine del portiere, figura spesso tragica nel gioco del calcio, ultimo baluardo tra la squadra e il gol subito.
È un ruolo destinato solo a chi ha il coraggio di affrontarlo. Al di là delle doti tecniche o tattiche — fondamentali nei ruoli che si contendono lo spazio tra le linee o sulla trequarti — sono le qualità caratteriali a fare la vera differenza tra i pali. Il portiere non gioca solo contro l’avversario, ma anche contro l’errore, il giudizio, la responsabilità. Tra i pochi eletti che sono destinati a reggere tale pressioni, ci sono due nomi in assoluta rampa di lancio che tutte le squadre di Serie A farebbero meglio a tenere d’occhio.
Il primo si chiama Yehvann Diouf. Oggi gioca in Francia, allo Stade de Reims, e oltre alla serrata lotta per l’accesso alle competizioni europee — che continua a infiammare la Ligue 1 — è una delle poche sorprese ancora da vivere, dopo che il Paris Saint-Germain si è laureato campione con oltre un mese d’anticipo.
Nella partita di venerdì sera contro il Lens — squadra che, fino a quel momento, era in piena corsa per l’Europa — tutto è cambiato nel momento in cui è apparso chiaro che tra i pali degli avversari c’era proprio lui: Diouf. A quel punto, i giocatori del Lens avevano già intuito che la serata non sarebbe stata semplice. E così è stato.
Il Lens ha tirato ben 37 volte, di cui 14 nello specchio della porta. Ma nonostante questa pressione offensiva, è uscito dal campo con una sconfitta per 2-0 contro una squadra che attualmente risiede quattordicesima in classifica, che ha realizzato due tiri in porta in tutta la partita.
Due tiri, due gol. E nel mezzo, un muro: Yehvann Diouf. Il portiere nato in Francia ma naturalizzato Senegalese è riuscito nell’impresa di rispedire al mittente 3.46 expected Gals, ( Gli expected goals sono un dato che misura la probabilità di un tiro di diventare un gol ) facendo inoltre registrare un nuovo record tra i pali in Ligue 1 diventando così il portiere (da quando Opta misura raccoglie il dato in questione) con più parate in una singola partita.
Joan Garcia, anche se potrebbe essere già troppo tardi
Il secondo portiere in questione gioca in Spagna, a Barcellona, ed è un prodotto della Masia catalana. Non veste però la maglia dei Blaugrana, bensì quella dell’Espanyol, con cui oggi sta facendo faville e attirando l’attenzione del mondo intero. Si tratta di Joan Garcia, classe 2001. Il giocatore già durante l’estate scorsa è stato accostato all’Arsenal di Arteta, che aveva provato a portarlo a Londra con un’offerta da 20 milioni di euro. Tentativo respinto al mittente dal secondo club più noto di Barcellona, convinto di trattenere uno dei talenti più promettenti del panorama spagnolo.
Nel corso di questa stagione, il portiere dei Periquitos sta dimostrando tutto il suo valore, raggiungendo l’apice nella partita contro il Mallorca, quando ha parato due rigori tra cui uno a Muriqi, vecchia conoscenza della Serie A. Il secondo penalty è stato poi fatto ribattere (per ragioni a lui non imputabili), ma ciò non ha scalfito la sua prestazione straordinaria.
La Serie A è stata avvisata: c’è una nuova generazione di portieri che non ha paura di niente, e anche se per uno di loro il treno potrebbe essere già passato in direzione Premier League, l’impressione è che entrambi siano pronti a conquistare il calcio. A modo loro, parando tutto.

Calciomercato
Futuro Fiorentina, due nomi in cima alla lista in casa Lazio
Il futuro della Fiorentina è tutt’altro che sereno, ma in casa Lazio ci sono due nome che stuzzicano l’ambiente viola.
Come riporta l’edizione romana di Repubblica, la Fiorentina è ancora interessata al regista della Lazio Rovella, seguito già in estate, poi rimasto in biancoceleste per il blocco del mercato del club di Lotito. Un interesse destinato a rimanere tale visto il costo, 25 milioni e l’attuale classifica viola.

Se la Fiorentina si salverà, potrà diventare un’idea concreta per la prossima stagione.
Così come clamorosamente potrebbe tornare in auge il nome del tecnico Maurizio Sarri, a cui, secondo il quotidiano romano, la Fiorentina non ha mai smesso di pensare…
Calciomercato
Fiorentina, Giuntoli punta la scrivania viola | La situazione
Fiorentina, torna in auge il nome di Cristiano Giuntoli per la dirigenza viola: la situazione.
Come riporta il quotidiano Il Giornale, l’ex dirigente di Napoli e Juventus, punta ad entrare nella società di Rocco Commisso.
Dopo l’addio di Pradè, prima che Goretti fosse promosso al ruolo di direttore sportivo viola, il nome di Giuntoli era rimbalzato fortemente come possibile candidato.
Rocco Commisso poi aveva deciso nel proseguire nella politica delle promozioni interne e ha deciso di affidarsi al dirigente che stava crescendo sotto l’ala protettrice di Pradè.
Commisso, nella recente intervista a La Nazione, ha fatto sapere che fino a giugno questa sarà la squadra, poi saranno fatte valutazioni.
Secondo il quotidiano milanese, Giuntoli avrebbe fatto arrivare la propria candidatura al tycoon americano, desideroso di misurarsi con la piazza fiorentina.
Le parti si sono messe in contatto: sboccerà l’intesa?
Calciomercato
Locatelli, un futuro tutto da scrivere: tra le critiche di Spalletti e le incognite di gennaio
Juventus, problemi a centrocampo. Tra critiche tecniche e manovre di mercato, il futuro del capitano bianconero Manuel Locatelli è più incerto che mai.
Non è un periodo semplice per Manuel Locatelli. L’uscita dal campo nel corso del secondo tempo contro il Pafos in Champions League, accolta dai fischi di una parte dell’Allianz Stadium, ha riacceso i dubbi sul suo ruolo nel progetto tecnico bianconero e sulle prospettive in vista del mercato di gennaio. La sensazione è che il centrocampista, oggi capitano della Juventus, non goda più della stessa centralità che aveva solo pochi mesi fa.
A rendere il quadro ancora più complicato sono state le considerazioni di Luciano Spalletti dopo la sconfitta in campionato contro il Napoli. L’allenatore ha sottolineato come Locatelli si fosse abbassato troppo, alterando gli equilibri e privando la squadra della superiorità numerica nella zona centrale del campo.
Non si tratta di una novità. Spalletti, che ha idee molto definite sul ruolo del mediano, ha sempre preferito un profilo dinamico, tecnico e verticale, simile a quello che in passato avevano interpretato Brozovic all’Inter o Lobotka al Napoli. Nelle sue valutazioni, Locatelli tende invece a una gestione più conservativa del possesso, meno in linea con il tipo di regia che il tecnico immagina per guidare la manovra.

L’URLO DI LUCIANO SPALLETTI CHE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il precedente in Nazionale e la mancata convocazione agli Europei
Per comprendere l’origine di questa valutazione, bisogna tornare al periodo precedente agli Europei del 2024. All’epoca Spalletti, allora ct dell’Italia, decise di escludere Locatelli dai convocati, preferendogli Nicolò Fagioli, appena rientrato dalla squalifica per il caso scommesse. Una scelta forte, accompagnata da una motivazione altrettanto chiara: pur apprezzandone l’affidabilità in fase difensiva e la cura nella gestione della palla, Spalletti considera l’attuale capitano della Juventus un profilo poco intraprendente rispetto al tipo di evoluzione che immaginava per il ruolo di regista basso. Una decisione che aveva colpito profondamente il centrocampista, il quale non aveva fatto nascosto la propria delusione sui social.
Manuel Locatelli’s Instagram story 👀
He has no words after not being called up to the Italy squad for the Euros. pic.twitter.com/mqxMHC4aYP
— JuveFC (@juvefcdotcom) May 23, 2024
Locatelli tra campo e mercato
Nonostante le critiche e le recenti prestazioni, Manuel Locatelli resta uno dei giocatori più utilizzati della Juventus: oltre 1400 minuti giocati, 20 presenze e un contratto fino al 2028. Con l’avvicinarsi della sessione invernale di mercato, però, il suo futuro torna al centro delle discussioni. Il club bianconero potrebbe approfittare della finestra di gennaio per valutare rinforzi più in linea con l’idea di gioco di Spalletti.
L’estate scorsa Locatelli aveva ricevuto un’offerta dall’Arabia Saudita: 25 milioni di euro e una proposta economica molto allettante. Sia il giocatore sia la società avevano però deciso di declinare la proposta.
Anche l’aspetto economico influisce nelle valutazioni. Escludendo Yildiz, la rosa non offre molte alternative capaci di generare plusvalenze significative, e Locatelli resta tra i pochi in grado di fornire risorse da reinvestire. Al tempo stesso, il precedente “caso Danilo” rimane un precedente da tenere presente: l’ex capitano bianconero, accantonato e ceduto lo scorso gennaio, ha ritrovato slancio al Flamengo, diventando protagonista della vittoria in Copa Libertadores con il gol che ha deciso la finale. Una situazione simile, con un altro leader della squadra, che la dirigenza della Juventus non può permettersi di ripetere.
Potenziali sostituti
Parallelamente, la Juventus continua a monitorare potenziali sostituti. Tra i nomi più interessanti spiccano Morten Frendrup, classe 2001 del Genoa, giovane dinamico e moderno, e Pierre-Emile Højbjerg, oggi al Marsiglia, profilo apprezzato da Roberto De Zerbi che conosce bene Locatelli dai tempi del Sassuolo.
Non è esclusa neanche l’ipotesi di uno scambio che coinvolga direttamente il centrocampista bianconero, una soluzione che potrebbe conciliare esigenze tecniche e opportunità di mercato.
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