Calciomercato
L’estate della rivoluzione viola: tanti giocatori con un Chiesa in più!
Alla fine arrivò il gong per decretare la fine di questo lungo mercato. Nella tifoseria viola c’era la curiosità di capire come sarebbe stato questo primo mercato dell’era Commisso. Un mercato che alla fine ha completamente rivoluzionato la squadra salvatasi all’ultima giornata l’anno scorso, i titolari sulla carta, rispetto alla stagione passata sono 3. Un mercato difficile, preso in corsa, la proprietà americana si è insediata il 6 giugno, quando tante trattative erano già state messe in piedi in tante squadre. Lo diciamo subito: il nostro voto è 6,5 tendente al 7. Certo sono stati fatti tanti nomi, la tifoseria sognava sul finire un colpo Top (De Paul, Politano, Berardi, Tonali, Suso) che non è arrivato, si racconta di offerte fatte dai 25 ai 35 milioni ma che non hanno scalfito il portafoglio dei venditori. Qualche recriminazione per De Paul, che pareva il giocatore perfetto tra centrocampo e attacco, ed è stato varemente ad un passo da Firenze.
Tanti giocatori sono stati al centro della giostra del mercato viola, alla fine tra gli esborsi immediati e quelli con obbligo di riscatto sia nell’acquisto che nella vendita, c’è un sostanziale pareggio di bilancio, con un leggero segno poistivo. Probabilmente il monte ingaggi avrà avuto un rialzo rispetto alle ultime stagioni, il colpo Ribery è sicuramente un indice della volontà di Commisso. Nella nostra valutazione non può mancare il rispetto dell’unica promessa del presidente americano: Chiesa è ancora al centro del villaggio viola. Alzi la mano chi ad aprile o maggio si aspettava di vederlo calcare ancora il Franchi?
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La difesa
Quello del portiere è stata la prima decisione netta della dirigenza: via Lafont e dentro il ritorno di Dragowski. Due portieri molto giovani dal sicuro avvenire, ma il polacco, vista anche l’esperienza a Empoli, è sembrato più pronto. Terracciano, primo acquisto assoluto di Commisso, è stato confermato come dodicesimo. Per tutta l’estate Montella ha preparato il 4-3-3, ma nell’ultima gara di Genova, nel finale, ha proposto un 3-4-3, che vista la rosa a disposizione potrebbe essere una variabile molto interessante. Nel mercato è arrivato finalmente un terzino destro, che sembrava un ruolo che la maglia viola non dovesse più conoscere, Lirola. La coppia centrale, insieme a Chiesa, è formata dagli unici due titolari rimasti rispetto alla scorsa stagione: Milenkovic e Pezzella. Sulla sinistra c’è stato lo scambio con l’Inter con Biraghi ed è arrivato il brasiliano Dalbert, che tutti speriamo possa tornare ai fasti di quando giocava al Nizza. Prima alternativa in difesa sia per ruolo che per schema è Caceres, arrivato a parametro zero. Poi si è giustamente deciso di puntare, come visto nelle prime partite, sui ragazzi della cantera come prime alternative: Venuti e Ranieri. A completare il reparto dei centrali è rimasto Ceccherini e il nuovo arrivato Rasmussen, mentre per il ruolo di terzino sinistro c’è anche Terzic.
Il centrocampo
Questo è il reparto che necessitava di maggior cambiamenti, ma che forse è mancato di quel giocatore che si era cercato ad inizio mercato, di corsa e temperamento: Nainggolan. Era evidente sia con Pioli che con Montella l’assenza di un regista, quest’anno ce ne sono due: il ritorno di Badelj e l’arrivo di Pulgar, che avranno bisogno di essere bene almalgamati. Nei tre di centrocampo per il momento c’è la bella esplosione di Castrovilli, con Benassi e Zurkowski, acquistato a gennaio e arrivato ora, prime alternative. Poi ci sono gli esuberi che non hanno trovato squadra Cristoforo, Dabo ed Eysseric.
L’attacco
Per la fase offensiva, se non parliamo di rivoluzione, poco ci manca. Forse dicevamo è mancato l’Asso per rendere questo mercato da voto altissimo e dare una spinta ancora più grande d’entusiamo ai già 28.000 abbonati viola. Sulla destra ci sarà Chiesa, sulla sinistra appena la forma sarà buona Ribery. Il colpo dell’estate viola. Tecnico, perchè parliamo di un fuoriclasse assoluto nonostante i 36 anni, e mediatico: ha attirato l’attenzione dei media mondiali sulla Fiorentina e ha dato il via al merchandising. Se l’entusiamo e la voglia mostrata nei primi giorni dal francese durerà per tutta l’annata, la Fiorentina avrà un ala per volare. Al centro dell’attacco ci sarà Pedro, un centravanti brasilano alla Toni, che se mantiene le promesse potrà essere il vero crack della Fiorentina. Vlahovic e Boateng, altro giocatore funzionale per il palleggio e lo spogliatoio, saranno le prime alternative. Sulle fascie a contendere il posto a Chiesa e Ribery, ci sarà il giovane Sottil e Ghezzal, ultimo colpo viola dal Leicester, che vuole recuperare lo smalto degli anni a Lione.
Le probabili formazioni viola 4-3-3: Dragowski; Lirola, Milenkovic, Pezzella, Dalbert; Badelj, Pulgar, Castrovilli; Ribery, Pedro, Chiesa.
Col 3-4-3: Dragowski; Caceres, Pezzella, Milenkovic; Lirola, Pulgar, Castrovilli, Dalbert; Ribery, Pedro, Chiesa;
col 4-2-3-1: Dragowski; Lirola, Milenkovic, Pezzella, Dalbert; Badelj, Pulgar; Ribery, Ghezzal, Chiesa; Boateng.
Calciomercato
Torino, per la difesa si cerca il colpo grosso in Ligue 1
Il Torino guarda al prossimo mercato: ci sarà da capire chi sarà l’allenatore, ma intanto si osservano i giocatori giusti da portare in granata.
Secondo quanto riporta tuttomercatoweb.com, il Torino avrebbe messo nel mirino il terzino sinistro Lilian Brassier, classe 1999, decisivo anche domenica scorsa con la maglia del Brest, con cui sta contribuendo ad una clamorosa qualificazione europea in vista della prossima stagione. I biancorossi francese sono vicini alle posizioni Champions…
Il Torino potrebbe avere i soldi che entreranno sempre dalla più probabile cessione di Buongiorno. Brassier che era entrato nelle mire del Milan lo scorso gennaio, prima che virasse sulla soluzione Gabbia, più economica, ora vale circa 12 milioni di euro.
Il Torino dovrà affrettare i tempi per anticipare la concorrenza visto che Brassier sarà messo sul mercato.
Calciomercato
Inter: l’Ajax punta Cristian Chivu
Il tecnico della Primavera dell’Inter, Cristian Chivu, potrebbe lasciare l’Italia: su di lui le aspettative per il futuro dell’Ajax.
Prima di sbarcare in Serie A (prima alla Roma e poi all’Inter) l’ex laterale rumeno ha giocato in Olanda: più precisamente all’Ajax, vincendo diversi titoli.
E proprio lì potrebbe ritornare.
Come riportata ‘Sky Sport‘ i Lancieri starebbero pensando proprio all’attuale allenatore dell’Inter Primavera come tecnico del futuro.
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La situazione in casa Ajax
In casa Ajax è in corso una vera e propria ricostruzione tecnica, dove i Lancieri sono alla ricerca di una figura che possa garantire costanza in ottica futura.
John Van ‘t Schip non sarà l’allenatore nella prossima stagione e il nome più caldo è quello di Graham Potter, ormai senza squadra da più di un anno dopo l’esonero dal Chelsea.
Chivu all’Ajax
Ma se il nome caldo é quello di Potter, perché l’Ajax pensa a Cristian Chivu?
Stando a quanto riportato da Sky Sport, i Lancieri vorrebbe puntare su di lui per farlo crescere e affidargli la panchina tra due o tre anni.
Ma quale sarebbe il suo contratto?
L’Ajax offrirebbe a Chivu un contratto di 5 anni con progetti ben precisi per la prima squadra.
Insomma: dopo i trofei vinti in terra olandese, Chivu potrebbe aprire un nuovo ciclo 21 anni dopo… sotto diverse vesti.
Calciomercato
Torino: Sarri per il post Juric?
A caccia del sostituto di Juric, destinato a lasciare la panchina granata, il Torino pensa anche a Sarri. Le alternative sono Italiano, Palladino e Gilardino.
Tante sono le panchine che cambieranno nella prossima stagione, compresa quelle di Torino.
Non solo in casa Juventus, dove Massimiliano Allegri può lasciare il posto a Thiago Motta, ma anche sulla sponda granata: e anche qui i nomi per la sostituzione di Ivan Juric sono di alto profilo.
L’edizione odierna de ‘La Stampa‘ rilancia il nome di Maurizio Sarri per il Torino: un matrimonio che potrebbe essere celebrato a luglio, quando uno Juric in scadenza prenderà un’altra strada.
Sarri non è l’unico nome in corsa per la panchina dei granata, ma è certamente il più suggestivo. E i motivi per credere in un ritorno all’ombra della Mole, dopo aver guidato la nave sulla sponda bianconera del Po, non mancano.
Sarri al Torino
Dopo l’addio alla Lazio, Sarri allenerebbe anche una squadra che con ogni probabilità non disputerà le Coppe Europee.
Come scrive ancora ‘La Stampa‘, Sarri è profondamente legato alla storia del Grande Torino, tanto da salire parecchie volte a Superga per omaggiare la memoria di quella squadra.
Sotto l’aspetto tattico (e qui si trova l’aspetto più importante, Sarri al Torino troverebbe una squadra abituata a un modo di vivere le partite diversamente, dove gli interpreti sembrano fatti apposta per virare in fretta.
L’esempio principale è quello di Samuele Ricci, trattato con insistenza dalla Lazio la scorsa estate.
Accardi in granata
Da non sottovalutare anche il possibile arrivo dall’Empoli di Pietro Accardi.
L’attuale DS del club toscano è in lizza per ricoprire lo stesso ruolo al posto di Davide Vagnati.
Accardi, all’Empoli dal 2012, ha concluso in Toscana la carriera da calciatore e sempre lì ha cominciato quella di dirigente: dove per due stagioni è stato allenato proprio da Sarri.
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