Serie A
Juventus-Atalanta: curiosità e statistiche
Juventus-Atalanta, incontro valido per la 28^ giornata del campionato di Serie A: curiosità e statistiche sul match in programma domenica 9 marzo alle 20.45.
A chiudere la domenica della 28^ giornata di Serie A sarà Juventus-Atalanta. Le due squadre, distanti l’una dall’altra appena tre punti, si giocheranno il terzo posto.
Tutti gli occhi saranno puntati sul big match tra la truppa di Thiago Motta e quella di Gasperini, perché in palio ci sono punti importantissimi per la Champions League, ma anche per la corsa scudetto.
Entrambe, rispettivamente quarta e terza forza del campionato, dopo i recenti risultati, sono candidate a lottare per la vittoria finale.
Di seguito le curiosità, statistiche e precedenti.

L’ESULTANZA DI KOLO MUANI E KHEPHREN THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus-Atalanta: curiosità e statistiche
La Juventus è rimasta imbattuta in 38 delle ultime 40 sfide contro l’Atalanta in Serie A (25V, 13N), gli unici due successi della Dea nel periodo contro i bianconeri sono arrivati entrambi nel 2021 (tra aprile e novembre).
Dall’arrivo di Gasperini a Bergamo (dal 2016/17), la sfida tra Juventus e Atalanta è quella che ha visto più pareggi in Serie A: 11 in 17 partite (completano il parziale quattro vittorie dei bianconeri e due successi della Dea).
Le ultime tre sfide tra Juventus e Atalanta in campionato sono terminate in pareggio, solo una volta le due formazioni hanno registrato più pareggi di fila in Serie A: cinque tra marzo 1964 e gennaio 1966.
L’ultima vittoria della Juventus contro l’Atalanta in casa dei bianconeri in Serie A risale al 14 marzo 2018 (2-0 con gol di Higuaín e Matuidi); da allora in sei gare all’Allianz Stadium tra le due formazioni in campionato ci sono stati cinque pareggi e un successo dei bergamaschi.
La Juventus ha vinto le ultime cinque partite di campionato, l’ultima volta che ha ottenuto almeno sei successi di fila in Serie A risale al periodo tra ottobre 2022 e gennaio 2023 (otto in quel caso).
L’Atalanta ha mantenuto la porta inviolata in quattro match consecutivi in Serie A per la prima volta negli anni 2000; in generale, solo tre volte nella sua storia nel massimo campionato ha registrato almeno cinque clean sheet di fila: sei tra dicembre 1996 e gennaio 1997, cinque tra ottobre e novembre 1985 e cinque tra gennaio e febbraio 1967.
Gian Piero Gasperini ha allenato l’Atalanta in 331 partite in campionato; con la prossima gara eguaglierà Nils Liedholm con la Roma (332) come 2° allenatore con più match alla guida di una singola squadra nella storia della Serie A – davanti a loro solo Giovanni Trapattoni con la Juventus (402).
Da una parte l’Atalanta è la squadra che ha realizzato più gol su azione (45) in questo campionato, dall’altra la Juventus è la formazione che ha subito meno reti da questa dinamica di gioco (12).
Khéphren Thuram ha stabilito il suo record di partecipazioni attive in una stagione nei maggiori cinque campionati europei: sette (tre gol, quattro assist) – era arrivato a sei nel 2021/22 e nel 2022/23 con il Nizza. In aggiunta, solo Dusan Vlahovic (10, nove reti e un assist) è stato coinvolto in più gol rispetto al centrocampista francese tra i giocatori della Juventus nel campionato in corso (sette, al pari di Timothy Weah, che conta cinque gol e due passaggi vincenti).
Con il prossimo match, Marten De Roon (260 presenze fin qui con Gian Piero Gasperini in campionato) eguaglierà Sebastien Frey con Cesare Prandelli (261) come giocatore con più partite disputate sotto la guida di un singolo allenatore in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95).
Fonte: Opta
Serie A
Hellas Verona, a Milano con un Giovane in più
L’Hellas Verona tornerà in campo solamente il 28 dicembre in casa del Milan, la sosta eccezionale permetterà agli infortunati di recuperare al massimo.
Nello specifico Giovane che, stando a quanto riportato, dovrebbe essere della partita nonostante l’uscita dal campo forzata contro la Fiorentina.
Hellas Verona, l’importanza di Giovane e il dualismo con Orban
In questo inizio di stagione tormentato dai risultati, una delle sorprese più grandi è la scoperta del talento dell’attaccante brasiliano. Arrivato a parametro zero dal Corinthians, il classe 2003 ha subito messo in mostra le proprie capacità attirando anche l’attenzioni di grandi club.
Finora sono 15 le presenze in Serie A con 3 gol e 4 assist all’attivo, che stanno incidendo particolarmente sul rendimento dell’Hellas Verona. Inizialmente Zanetti aveva optato per schierarlo in coppia con Gift Orban, tuttavia ultimi match, specialmente contro Atalanta e Fiorentina, hanno evidenziato come la coppia d’attacco funzioni meglio con Mosquera insieme a uno dei due nuovi arrivati.
Con questo nuovo schieramento sono arrivati infatti 5 gol in due partite, entrambe vinte, a dimostrazione di quanto l’apporto di Giovane diventi più incisivo con una punta di peso al suo fianco.
In quel di San Siro tornerà a disposizione, in seguito alla distorsione alla caviglia rimediata durante il primo tempo del Franchi, con tifosi e staff che non vedono l’ora di rivederlo in azione.

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini
Serie A
Parma, operazione per Ndiaye: il comunicato del club
Il Parma ha comunicato nella giornata di oggi che Abdoulaye Ndiaye si è sottoposto all’operazione per risolvere la pubalgia che lo stava attanagliando.
Buone notizie per il club crociato che è venuto a conoscenza dell’esito dell’operazione per il difensore arrivato nell’ultima sessione di calciomercato dal Troyes.
Parma, il comunicato sulle condizioni di Ndiaye
Di seguito il comunicato del club crociato:
Parma Calcio 1913 comunica che, nella giornata di oggi, il calciatore Abdoulaye Ndiaye è stato sottoposto ad un intervento chirurgico resosi necessario in seguito ad un consulto specialistico in merito alla diagnosi di pubalgia.
L’intervento – perfettamente riuscito – è stato eseguito a Londra, presso il Wellington Hospital, ed è stato eseguito dal Dottor Ernest Schilders alla presenza dello staff sanitario del Club.
Abdoulaye Ndiaye inizierà nei prossimi giorni l’iter riabilitativo necessario volto alla ripresa dell’attività agonistica.
In gialloblu ha collezionato 7 presenze, senza contribuire attivamente alla fase realizzativa, conquistando fiducia da parte di Cuesta ma costretto a fermarsi dopo il principio di pubalgia.
L’ultima presenza risale al pareggio interno contro il Milan dell’8 novembre 2025. I tempi di recupero saranno quantificati in base all’evoluzione del percorso post-operatorio, in ogni caso il ritorno in campo non è previsto per il mese di gennaio.

MATIAS SOULE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Laurienté, dal no al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo davanti a una scelta decisiva
Laurienté, dal mancato trasferimento al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo valuta se cedere ora o rischiare di perderlo a zero.
Ad un passo dalla Premier League lo scorso gennaio, alla fine Laurienté, dopo aver conquistato la promozione in Serie A e aggiudicandosi il premio di capocannoniere, ha deciso di rimanere in Emilia, pronto a prendere parte, dopo un anno di battuta d’arresto, al nuovo campionato di Serie A.
Tuttavia, rimane un piccolo scheletro nell’armadio, legato proprio al momento in cui il francese era molto vicino a cedere alle avance del Sunderland, club anch’esso neopromosso e pronto a investire 25 milioni di euro per il suo cartellino. Il giocatore si era detto assolutamente d’accordo, tanto da recarsi addirittura in Portogallo per chiudere l’affare.
Ad un tratto, però, emerge una clausola particolare nel contratto, che gli avrebbe impedito di liberarsi a una cifra prefissata in caso di retrocessione. Un fattore che, nonostante l’ottimo momento vissuto oggi dal club inglese, arrivato persino a sognare un ritorno in Europa, ha fatto tornare sui suoi passi il numero 45 neroverde, che ha così deciso di interrompere il trasferimento.
Sassuolo, cosa fare ora con Laurienté
Ora però lo scenario sembra essere nuovamente cambiato, con il giocatore che deve fare i conti anche con la concorrenza dell’ex Como Fadera, spesso impiegato al suo posto da mister Grosso. Un dettaglio tutt’altro che marginale, che potrebbe indicare come il Sassuolo sia rimasto spiazzato dall’andamento della trattativa, avendo già pensato a un possibile sostituto e trovandosi ora con due pedine valide per un solo ruolo.
Come se non bastasse, a complicare ulteriormente il quadro c’è anche la situazione contrattuale di Laurienté, prossimo alla scadenza.
Dirigenza e giocatore sembrano concordi nel non prolungare il rapporto, un elemento che fissa inevitabilmente una deadline importante per il futuro del francese. Salvo inaspettati stravolgimenti, Laurienté non rinnoverà il suo contratto, mettendo di fatto il Sassuolo davanti a una scelta cruciale: cedere subito, cercando di garantirsi un ritorno economico, seppur inferiore rispetto all’estate, oppure trattenere il giocatore, godendosi ancora le sue prestazioni, con la consapevolezza di rinunciare a fondi importanti. La palla ora è in mano al Sassuolo.

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