Serie A
Juventus, Motta: “Sento la fiducia della squadra e della società”
Il tecnico della Juventus, Thiago Motta, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del posticipo del lunedì sera tra i bianconeri e l’Hellas Verona.
Thiago Motta, allenatore della Juventus, è intervenuto in conferenza stampa a poco più di 24 ore dal posticipo del lunedì sera contro l’Hellas Verona all’Allianz Stadium. La Vecchia Signora ha l’occasione di accorciare in classifica sulle tre davanti in classifica e allungare sulla Lazio, impegnata questa sera a San Siro contro il Milan.

(Foto di Salvatore Fornelli)
Juventus, le parole di Motta
Ci racconta questi giorni?
“Non facili, perchè perdere una partita come abbiamo perso, non è facile. Però è il nostro lavoro e dobbiamo prepararci e allenarci a massimo per affrontare il Verona. Abbiamo una grande energia e voglia di trasformare la nostra arrabbiatura in campo per arrivare i tre punti”.
Potete accorciare la classifica…
“Siamo sempre scesi in campo per vincere, in questo momento ancora di più e in ogni partita scenderemo in campo per dare il nostro massimo. La nostra ambizione è di sommare 3 più 3 per arrivare al nostro obiettivo. Dobbiamo mettere tutta la nostra energia per fare una grande partita tecnica, fisica e di carattere per vincere”.
I giocatori hanno provato vergogna dopo Empoli?
“C’è una grandissima delusione da parte di tutti. Ero arrabbiato dopo questa partita perchè voglio molto bene ai miei giocatori e perchè li conosco”.
Senti la fiducia di società e giocatori?
“Si”.
Hai pensato di cambiare qualcosa anche nei rapporti con la squadra? Sullo scudetto?
“Il rapporto con la squadra è ottimo. C’è onestà, sincerità e comunicazione. Nel mio ruolo prendo delle decisioni dove ci metto tantissimo tempo per non sbagliare con loro. Se avessi dei figli vorrei un allenatore onesto e sincero come sono io. Voglio bene ai ragazzi, però poi ci sono delle decisioni che devo prendere e per questo motivo il nostro rapporto è fantastico. Chi dice altro sta raccontando delle bugie”.
Su Koopmeiners?
“Koop ha fatto delle partite di grandissimo livello. Io sono molto contento di averlo con noi. Poi si vedono sicuramente altre cose come gol e assist. In tante partite ha fatto bene. Poi veniamo da una partita brutta in Coppa Italia, dove lui come altri non hanno fatto bene. Lui ci sta dando tanto e sono convinto che darà tanto in futuro. È al suo massimo livello? No, questo lo so io, ma anche lui”.
Chi sono i leader di questa squadra?
“Il nostro capitano è Locatelli. Ci sono tanti leader in questo gruppo. Il rapporto è sempre stato ottimo con tutti. Siamo una squadra unita, poi quando i risultati non vanno bene ci sono le critiche. Abbiamo grande delusione perchè potevamo fare meglio”.
Che cosa significa indossare la maglia della Juventus?
“Dare il massimo sempre, perchè ero arrabbiato dopo la partita. Nella partita contro l’Empoli non ho visto questa cosa qua. Ho detto questo proprio perchè voglio bene a loro, perchè ho visto come si allenano e quanto si impegnano in allenamento”.
Che partita ci dobbiamo aspettare domani?
“L’Hellas Verona è una buona squadra e viene da una vittoria contro la Fiorentina. I tifosi hanno la libertà di esprimersi. Noi proviamo la stessa delusione che hanno provato i tifosi. Abbiamo la stessa loro rabbia. Non vogliamo ripetere quello che abbiamo fatto in Coppa e vogliamo dare il nostro massimo. Mi aspetto una partita complicata”.
Come mai Thuram parte spesso dalla panchina?
“Quando scelgo penso a tutto. Ci metto tantissimo tempo a scegliere e non sono un incompetente, Ho più di 20 di esperienza in questo mondo e mi ritengo molto competente. Quando è entrato a partita in corso ha dato sempre tantissimo. Sono contento e spero possa ancora migliorare”.
Come sta Kalulu?
“Rientra Pierre e sono contento. Non ci saranno Cabal, Bremer, Savona, Veiga, Conceicao, Milik e Douglas Luiz”.
Serie A
Hellas Verona, a Milano con un Giovane in più
L’Hellas Verona tornerà in campo solamente il 28 dicembre in casa del Milan, la sosta eccezionale permetterà agli infortunati di recuperare al massimo.
Nello specifico Giovane che, stando a quanto riportato, dovrebbe essere della partita nonostante l’uscita dal campo forzata contro la Fiorentina.
Hellas Verona, l’importanza di Giovane e il dualismo con Orban
In questo inizio di stagione tormentato dai risultati, una delle sorprese più grandi è la scoperta del talento dell’attaccante brasiliano. Arrivato a parametro zero dal Corinthians, il classe 2003 ha subito messo in mostra le proprie capacità attirando anche l’attenzioni di grandi club.
Finora sono 15 le presenze in Serie A con 3 gol e 4 assist all’attivo, che stanno incidendo particolarmente sul rendimento dell’Hellas Verona. Inizialmente Zanetti aveva optato per schierarlo in coppia con Gift Orban, tuttavia ultimi match, specialmente contro Atalanta e Fiorentina, hanno evidenziato come la coppia d’attacco funzioni meglio con Mosquera insieme a uno dei due nuovi arrivati.
Con questo nuovo schieramento sono arrivati infatti 5 gol in due partite, entrambe vinte, a dimostrazione di quanto l’apporto di Giovane diventi più incisivo con una punta di peso al suo fianco.
In quel di San Siro tornerà a disposizione, in seguito alla distorsione alla caviglia rimediata durante il primo tempo del Franchi, con tifosi e staff che non vedono l’ora di rivederlo in azione.

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini
Serie A
Parma, operazione per Ndiaye: il comunicato del club
Il Parma ha comunicato nella giornata di oggi che Abdoulaye Ndiaye si è sottoposto all’operazione per risolvere la pubalgia che lo stava attanagliando.
Buone notizie per il club crociato che è venuto a conoscenza dell’esito dell’operazione per il difensore arrivato nell’ultima sessione di calciomercato dal Troyes.
Parma, il comunicato sulle condizioni di Ndiaye
Di seguito il comunicato del club crociato:
Parma Calcio 1913 comunica che, nella giornata di oggi, il calciatore Abdoulaye Ndiaye è stato sottoposto ad un intervento chirurgico resosi necessario in seguito ad un consulto specialistico in merito alla diagnosi di pubalgia.
L’intervento – perfettamente riuscito – è stato eseguito a Londra, presso il Wellington Hospital, ed è stato eseguito dal Dottor Ernest Schilders alla presenza dello staff sanitario del Club.
Abdoulaye Ndiaye inizierà nei prossimi giorni l’iter riabilitativo necessario volto alla ripresa dell’attività agonistica.
In gialloblu ha collezionato 7 presenze, senza contribuire attivamente alla fase realizzativa, conquistando fiducia da parte di Cuesta ma costretto a fermarsi dopo il principio di pubalgia.
L’ultima presenza risale al pareggio interno contro il Milan dell’8 novembre 2025. I tempi di recupero saranno quantificati in base all’evoluzione del percorso post-operatorio, in ogni caso il ritorno in campo non è previsto per il mese di gennaio.

MATIAS SOULE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Laurienté, dal no al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo davanti a una scelta decisiva
Laurienté, dal mancato trasferimento al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo valuta se cedere ora o rischiare di perderlo a zero.
Ad un passo dalla Premier League lo scorso gennaio, alla fine Laurienté, dopo aver conquistato la promozione in Serie A e aggiudicandosi il premio di capocannoniere, ha deciso di rimanere in Emilia, pronto a prendere parte, dopo un anno di battuta d’arresto, al nuovo campionato di Serie A.
Tuttavia, rimane un piccolo scheletro nell’armadio, legato proprio al momento in cui il francese era molto vicino a cedere alle avance del Sunderland, club anch’esso neopromosso e pronto a investire 25 milioni di euro per il suo cartellino. Il giocatore si era detto assolutamente d’accordo, tanto da recarsi addirittura in Portogallo per chiudere l’affare.
Ad un tratto, però, emerge una clausola particolare nel contratto, che gli avrebbe impedito di liberarsi a una cifra prefissata in caso di retrocessione. Un fattore che, nonostante l’ottimo momento vissuto oggi dal club inglese, arrivato persino a sognare un ritorno in Europa, ha fatto tornare sui suoi passi il numero 45 neroverde, che ha così deciso di interrompere il trasferimento.
Sassuolo, cosa fare ora con Laurienté
Ora però lo scenario sembra essere nuovamente cambiato, con il giocatore che deve fare i conti anche con la concorrenza dell’ex Como Fadera, spesso impiegato al suo posto da mister Grosso. Un dettaglio tutt’altro che marginale, che potrebbe indicare come il Sassuolo sia rimasto spiazzato dall’andamento della trattativa, avendo già pensato a un possibile sostituto e trovandosi ora con due pedine valide per un solo ruolo.
Come se non bastasse, a complicare ulteriormente il quadro c’è anche la situazione contrattuale di Laurienté, prossimo alla scadenza.
Dirigenza e giocatore sembrano concordi nel non prolungare il rapporto, un elemento che fissa inevitabilmente una deadline importante per il futuro del francese. Salvo inaspettati stravolgimenti, Laurienté non rinnoverà il suo contratto, mettendo di fatto il Sassuolo davanti a una scelta cruciale: cedere subito, cercando di garantirsi un ritorno economico, seppur inferiore rispetto all’estate, oppure trattenere il giocatore, godendosi ancora le sue prestazioni, con la consapevolezza di rinunciare a fondi importanti. La palla ora è in mano al Sassuolo.

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