Serie A
Leao-Di Canio, è scontro: i due non se le mandano a dire
Il portoghese, numero 10 milanista Rafael Leao, non le manda a dire. Pronta la sua risposta a Paolo di Canio, il quale ha espresso un parere sul cooling break.
Vincere aiuta a vincere. E quando la tua squadra non riesce a portare a casa i tre punti, qualsiasi episodio controverso può portare ad una polemica. Quanto successo durante la pausa di Lazio-Milan, a pochi minuti dall’entrata in campo di Leao e Theo Hernandez, fa però ancora discutere.
Leao risponde a Di Canio

Paolo Di Canio, ex bandiera della Lazio con un passato anche nel Milan, durante il post partita ha espresso il suo dissenso per quanto accaduto. Ricordiamo, se ce ne fosse bisogno, che i due giocatori rossoneri non avevano partecipato al consueto colling break, poiché (almeno ufficialmente) “da poco entrati in campo”.
Situazione che non è passata inosservata ai più, tra cui lo stesso ex Lazio che aveva commentato: “Qui stiamo parlando di cose serie, questa è una vergogna secondo me.
Quando io vado a giocare con i miei amici del dopolavoro al campetto, se c’è uno che si estrania e si mette dall’altra parte del campo noi lo andiamo a chiamare. Qui sei al Milan, stiamo parlando di Theo e Leao, uno fa spesso il capitano pure, ma che state facendo? I compagni di squadra si saranno sentiti declassati dal loro atteggiamento.”
Non si è fatta attendere la risposta del portoghese, che attraverso il suo account X ha voluto mandare un chiaro messaggio di “risposta”: dove è mostrata una foto di Di Canio e una didascalia emblematica.
Serie A
Atalanta, l’esito degli esami di Djimsiti: i tempi di recupero
Atalanta, il difensore albanese è uscito al 55′ minuto nella sfida contro il Cagliari, vinta per 2-1 grazie alla doppietta di Scamacca

Atalanta, l’esito degli esami di Djimsiti
Berat Djimsiti ha svolto gli esami strumentali, per comprendere la natura dell’infortunio rimediato nella vittoria casalinga contro il Cagliari. Stando a quanto riportato da Gianluca Di Marzio, il giocatore classe 1993 ha riportato una lesione fasciale di primo grado al muscolo bicipite femorale destro. Tegola per Palladino, che dovrà fare i conti con un’assenza importante nel reparto difensivo, che tanto sta facendo bene. Di seguito il post del giornalista di Sky Sport sul suo account X:
.@Atalanta_BC | Gli esami strumentali svolti da Berat Djimsiti hanno evidenziato una lesione fasciale di primo grado al muscolo bicipite femorale destro. I tempi di recupero 👇🏼https://t.co/bx8TLf8i44
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) December 17, 2025
I tempi di recupero
Djimsiti salterà sicuramente le gare contro Genoa e Inter. La speranza è di recuperarlo per inizio di gennaio. I primi match del nuovo anno saranno fondamentali per la rincorsa all’Europa, con Roma, Bologna e Torino pronte a sfruttare la mancanza del braccetto difensivo. Se Berat non recupera, spazio ad Ahanor, insieme a Kolasinac e Kossounou.
Serie A
Bernardeschi: il gesto che nessuno si aspettava
Subito dopo Bologna–Juventus, Federico Bernardeschi, ex giocatore bianconero, ha regalato un momento che resterà nella memoria dei tifosi e di chi ama il calcio.
Sotto la Curva dei tifosi bianconeri, il giocatore si è avvicinato al pubblico. Ha raccolto alcune sciarpe lanciate dai tifosi e si è inchinato con la mano sul cuore. Applausi e grida di entusiasmo hanno accolto il gesto. Un gesto semplice, diretto, chiaro, ma dal grande valore simbolico.

FEDERICO BERNARDESCHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il saluto di Bernardeschi
In un mondo del calcio spesso segnato da polemiche, provocazioni e comportamenti poco eleganti, Bernardeschi ha mostrato come si possa esprimere rispetto e gratitudine senza parole. Negli ultimi anni non sono mancati episodi di tensione tra giocatori e tifosi: gesti scorretti verso vecchie squadre, provocazioni sui social, polemiche dopo trasferimenti controversi.
In quel contesto, il suo gesto spicca: non c’è rabbia, non c’è polemica, solo un saluto sincero.
L’esterno del Bologna non ha voluto fare notizia. Non ha cercato applausi. Ha semplicemente riconosciuto chi lo ha sostenuto per anni alla Juventus. Il gesto ricorda ai tifosi e ai giocatori che il calcio è prima di tutto relazioni e emozioni, non solo risultati e classifiche.
Motivazioni semplici: chi si avvicina ai tifosi dopo aver cambiato squadra rischia critiche, incomprensioni e fraintendimenti. Bernardeschi, invece, ha scelto di farlo con naturalezza e rispetto, dimostrando maturità e professionalità.
È una lezione per tutti in cui il calcio più bello è quello che sa unire, emozionare e creare ricordi positivi. Gestoni come questo ricordano che dietro le maglie e i numeri ci sono persone, con passione, gratitudine e rispetto reciproco.
Federico Bernardeschi, con un inchino e una mano sul cuore, ha ricordato a tutti che il calcio è divertimento, condivisione e rispetto. E che, a volte, un piccolo gesto vale più di mille parole.
Serie A
Danilo: “La Juventus è nel mio cuore, sostengo la squadra”
Danilo esprime il suo amore per la Juventus e sostiene la squadra con parole di incoraggiamento, augurando successi con Spalletti.
Danilo e l’amore per la Juventus
Danilo ha recentemente espresso il suo affetto incondizionato per la Juventus, definendola il suo “amore calcistico”. Nonostante la sua attuale distanza dal campo, Danilo continua a mantenere un legame stretto con la squadra torinese. Le sue dichiarazioni sottolineano l’importanza di un legame emotivo che va oltre il calcio giocato e si estende al supporto morale e motivazionale per i suoi ex compagni.
Nel suo recente intervento, Danilo ha anche voluto trasmettere parole di incoraggiamento al nuovo allenatore, Luciano Spalletti, e alla squadra. Ha dichiarato di mandare “energie e parole positive”, auspicando che il team possa raggiungere gli obiettivi prefissati.
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Fonte: l’account X di Schira
#Danilo: “La #Juve è il mio amore calcistico, quindi io sto sempre vicino ai ragazzi, ogni tanto sento qualcuno. Il mio dovere in questo momento è mandare energie e parole positive alla squadra. Mi auguro che con #Spalletti possano fare bene e raggiungere gli obiettivi che hanno”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 17, 2025
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