Le bombe di Vlad
Al Maradona il Napoli travolge 3 a 0 il Bologna
E’ un gol di capitan Di Lorenzo nel recupero del primo tempo a scacciare i fantasmi del Napoli che esordiva in casa contro il Bologna (vittorioso qui l’anno scorso) di Vincenzo Italiano (anche lui corsaro con la sua Fiorentina nella passata stagione).
Riparte da qui la stagione del Napoli dopo il passo falso di Verona con una vittoria che non risolve tutti i problemi dei partenopei ma mostra tante buone cose a partire da una difesa solida, da un Kvaratskhelia determinante e dall’esordio più che positivo, anche se solo per pochi minuti, del neo acquisto Neres autore di un assist.
Per il Bologna invece la situazione adesso si fa già difficile con un solo punto nelle prime due partite di campionato.
Il primo tempo
Il gol di Di Lorenzo arriva a conclusione di un primo tempo nel quale il Bologna ha tenuto palla ma è stato il Napoli ad essere più volte pericoloso. Ci sono almeno due occasione clamorose fallite da Raspadori nei primi minuti e ci sono la traversa colpita da Kvaratskhelia al 42′ ed una conlcusione di Politano al 45′ deviata in angolo nel momento di massima pressione degli azzurri.
E’ il momento nel quale arriva anche il vantaggio propiziato da un tocco delizioso di Kvaratskhelia che su passaggio di Politano supera la linea difensiva del Bologna ed offre all’accorrente Di Lorenzo il più facile dei palloni. Il capitano non sbaglia e scaccia via gli incubi del Maradona e le parole e le storie di questa travagliata estate. Il Napoli è in vantaggio ed ha segnato il capitano.
Una prima frazione come detto dominata nel possesso dal Bologna (le statistiche dicono 60 a 40 per gli ospiti) ma è il Napoli a sfiorare più volte il gol in ripartenza. Gli uomini di Conte attendono nella propria metà campo e pressano al di sotto della linea di centrocampo. Quando entrano in possesso ripartono però veloci cercando spesso Kvaratskhelia, anche con lanci lunghi. A costruire sono spesso i braccetti con Buongiorno che ha licenza di avanzare e lo si vede anche in area. Male Raspadori che spreca al 1′ e poi al 4′. Fuori dal gioco Politano che nel primo quarto d’ora praticamente non la tocca mai.
Il Bologna del primo tempo invece è tutto in una conclusione di Castro al 30′ bloccata bene in uscita bassa da Meret. Dall’altro lato Buongionro e Olivera limitano bene Orsolini con l’uruguagio che accompagna spesso l’azione d’attacco. Bologna che al 19′ era stato costretto a sostituire Erlic infortunato con Lucumi.
Il secondo tempo
La ripresa si apre ancora con il Bologna a fare la partita e Kvaratskhelia che al 4′ già costringe Lucumì al giallo. Un minuto dopo arriva il cartellino anche per Posch dopo un fallo su Anguissa. Nel Napoli invece nel primo tempo era stato ammonito Mazzocchi.
Con il passare dei minuti il Bologna perde certezze ed il Napoli guadagna metri e percentuale di possesso palla. Al 58′ una conlcusione di Politano sfiora il palo alla sinistra di Skorupski. Italiano allora cambia. Al 63′ escono Ndoye, Orsolini e Lykogiannis ed entrano Odgaard, Karlsson e Miranda. Le sostituzioni però non salvano il Bologna dal raddoppio che arriva al 75′ con Kvicha Kvaratskhelia. Rrahmani batte velocemente una punizione a centrocampo ed il georgiano trova così spazio per arrivare al limite e colpire di sinistro. La conclusione è deviata Beukema. Per Skorupski non c’è scampo ed il Napoli si porta sul 2-0.
Per il georgiano è il coronamento di una partita di livello altissimo impreziosita da dribbling, tunnel, un assist ed appunto un gol. E’ ispirato il georgiano, diventato in settimana papà, ed al 78′ mette Politano nelle condizioni di segnare il terzo gol del Napoli ma la conclusione è deviata. Spinazzola prende allora il posto di Mazzocchi, Fabbian quello di Aebischer.
C’è anche il tempo per l’esordio in maglia azzurra di David Neres. Il brasiliano prende il posto di Politano e nei pochi minuti concessi riesce a far vedere tante buone cose. Inizia con uno scambio con Kvaratskhelia, poi serve due assist di fila a Simeone ed il secondo è quello che vale il 3-0 per il Napoli. Partita chiusa. Il Napoli è tornato alla vittoria al “Maradona” dove sabato arriverà il Parma dell’ex Fabio Pecchia. Per il Bologna, sempre sabato, c’è invece l’Empoli in casa.
(Foto: DepositPhotos)
Calciomercato
Sassuolo, esplode Tarik Muharemovic: da promessa a titolare inamovibile
Una delle grandi rivelazioni di questo inizio di Serie A si chiama Tarik Muharemovic. Il centrale mancino del Sassuolo ha già lasciato il segno nel massimo campionato.
Uno dei segreti del grande avvio di stagione del Sassuolo è Tarik Muharemovic. Il bosniaco, cresciuto nella Juventus, sta avendo una costanza da veterano. Un talento puro che Fabio Grosso sta valorizzando partita dopo partita e che, inevitabilmente, è già diventato un nome caldo sul mercato.
Il club neroverde, però, non ha alcuna intenzione di lasciarselo scappare: l’obiettivo è blindarlo a gennaio per poi valutarne il futuro nella prossima sessione estiva.
Dai vivai sloveni alla Serie A: l’ascesa di Muharemovic

LA GRINTA DI FABIO GROSSO CHE FA IL SEGNO OK ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Cresciuto calcisticamente nei vivai locali sloveni, Muharemovic ha costruito le basi della sua carriera in Austria, all’interno dell’academy del Wolfsberger, con cui ha anche debuttato tra i professionisti contro il Red Bull Salisburgo.
Da lì il salto in Italia, con la firma alla Juventus, dove si impone nella Next Gen collezionando 47 presenze e 2 gol in campionato. Nell’estate del 2024 approda al Sassuolo, inizialmente in prestito. Il suo impatto è immediato: debutto contro il Cosenza in Serie B e subito un gol in Coppa Italia contro il Lecce.
Nonostante la giovane età, il messaggio è chiaro: Muharemovic è pronto. Il suo contributo è stato determinante nella cavalcata che ha riportato il Sassuolo in Serie A, convincendo il club a riscattarlo per circa 5 milioni di euro, un vero affare.
Il nuovo pilastro di Grosso
Oggi, il numero 80 sloveno è un titolare fisso nella formazione di Fabio Grosso. Le sue prestazioni sono da top di reparto e la società ha già deciso di premiarlo con un rinnovo di contratto fino al 2031.
Già nazionale bosniaco, Muharemovic rappresenta il presente e il futuro del Sassuolo. Ma se continuerà su questa strada, il suo nome tornerà sicuramente protagonista nel calciomercato estivo.
Un potenziale rimpianto per la Juventus, che non ha creduto fino in fondo in un difensore che oggi brilla nel massimo campionato.
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
LBDV presenta: “Il portiere di Ceaușescu” e “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio”
Domenica 16 novembre, alle ore 18.00, il Punk Roma (Via dei Durantini 18, Roma) ospiterà un evento speciale dedicato alla letteratura sportiva e alla cultura calcistica.
Protagonisti della serata saranno due firme d’eccezione: Guy Chiappaventi, giornalista di La7, autore del libro “Il portiere di Ceaușescu” (Bibliotheka Edizioni), e Ciro Romano, caporedattore di LBDV, che presenterà “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio” (Garrincha Edizioni).
A dialogare con gli autori ci sarà Daniele Garbo, giornalista sportivo già volto di Mediaset e Direttore Editoriale di LBDV, mentre la presentazione sarà affidata al giornalista di Le Bombe di Vlad, Alberto Caccia.
L’incontro rappresenta un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di calcio, giornalismo e narrazione sportiva. Due libri diversi ma accomunati da una stessa passione: quella per il pallone e per le storie che lo rendono eterno.
Il portiere di Ceaușescu. Helmut Duckadam, storia di un antieroe
Una storia lunga quasi quarant’anni e undici metri, la storia di quando una squadra di sconosciuti strappò il titolo più importante del calcio europeo – la Coppa dei Campioni – a una superpotenza, il Barcellona.
Era la notte magica del 7 maggio 1986 quando, nello stadio di Siviglia, Helmut Duckadam, allora ventisettenne, riuscì nell’impresa di parare tutti e quattro i rigori dei giocatori catalani consentendo alla Steaua Bucarest di laurearsi campione d’Europa, prima volta per una squadra dell’Est. Una notte di felicità per un popolo che viveva con le luci spente, senza riscaldamento e con il frigorifero vuoto.
Quando la Steaua rientrò in Romania, all’aeroporto 15 mila persone accolsero i giocatori e almeno altrettante scesero in strada per seguire il tragitto del pullman fino a Bucarest. Fu un fatto insolito per la Romania comunista, dove le manifestazioni spontanee di piazza erano vietate, ma il regime volle capitalizzare la vittoria. Il presidente Ceaușescu invitò la squadra a palazzo e Duckadam diventò per sempre l’eroe di Siviglia.
L’autore
Giornalista, inviato del tg La7. Dopo aver raccontato la suburra di Roma, la mafia e la ‘ndrangheta, due guerre in Medio Oriente, terremoti, tsunami e alluvioni, negli ultimi anni ha seguito la cronaca a Milano.
Ha vinto il premio Ilaria Alpi, il Premiolino e il premio Goffredo Parise. Ha pubblicato sette libri, incrociando spesso il calcio con la cronaca: il primo, Pistole e palloni sulla Lazio anni Settanta, ha avuto otto edizioni in quindici anni e ha ispirato la serie Sky Grande e maledetta.
Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio
Ciro Romano ci racconta le gesta dello storico portiere olandese Jongbloed, eroe dell’arancia meccanica di sua maestà Cruijff . Un viaggio dentro la vita di uno dei calciatori più importanti della sua era. Non una monografia, dimenticate i tabellini, quello che troverete in queste pagine è l’atmosfera, è l’uomo prima del calciatore, è la storia prima dei gol, è il lato nascosto del pallone. Preparatevi, riavvolgete il nastro, premete play e godetevi questa partita di carta e inchiostri, inseguendo in campo un calciatore indimenticabile. Una nuova figurina letteraria da collezionare, una nuova figurina per completare lo scaffale dei campioni.
L’autore
Ciro Romano vive a Salerno è avvocato, abilitato alle Magistrature Superiori. Guarda il calcio dall’età di tre anni, e ne scrive per testate giornalistiche e pagine social. Prima per passione, poi per motivi professionali, diventa esperto di tifo radicale. Tiene conferenze e partecipa a dibattiti pubblici per l’abolizione alle limitazioni di legge al tifo e agli spostamenti delle tifoserie.
Ha pubblicato “Volevo solo giocare a ping pong” (Caffèorchidea).
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
Napoli, allarme Lobotka: rischio stiramento e fino a 7 gare di stop. La sosta aiuta Conte
La sosta arriva nel momento giusto per il Napoli. L’infermeria azzurra è piena e le due settimane di pausa saranno fondamentali per Antonio Conte, che potrà sfruttare il tempo per recuperare alcuni uomini chiave e ricaricare una squadra apparsa stanca dopo il primo tour de force stagionale.
A Castel Volturno si lavora per rivedere in campo Alessandro Buongiorno, accelerare il rientro di Amir Rrahmani e gestire i giocatori arrivati col “serbatoio vuoto”. Ma a preoccupare di più sono gli ultimi problemi muscolari che hanno colpito due titolari, tra cui Stanislav Lobotka.
Allarme Lobotka: rischio stiramento e stop prolungato
Dalla Slovacchia sono arrivate conferme: il regista azzurro avrebbe accusato un fastidio muscolare che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe rivelarsi uno stiramento. Gli esami strumentali in programma oggi chiariranno l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero, ma le prime indiscrezioni non lasciano tranquilli.
In caso di conferma, Lobotka rischierebbe di restare fuori per fino a sette partite, saltando quindi in Serie A, i match contro Torino, Inter, Lecce, Como e forse Bologna. In Champions League, le sfide con PSV Eindhoven ed Eintracht Francoforte.
Ovviamente, in casa Napoli si spera in uno stop più breve, con la sosta che potrebbe dimezzare i tempi di recupero.
Come cambia il centrocampo di Conte
In attesa di notizie ufficiali, Conte si prepara a riorganizzare il centrocampo. Il sostituto naturale di Lobotka è Billy Gilmour, protagonista di una buona prova nell’ultimo match contro il Genoa. Tuttavia, con sette gare ravvicinate, sarà difficile affidarsi solo allo scozzese.
Una delle alternative è Kevin De Bruyne, che già in alcune fasi arretra il suo raggio d’azione per impostare il gioco. In caso di rotazioni, potrebbe trovare spazio anche Eljif Elmas, soprattutto se Conte decidesse di confermare il 4-1-4-1.
In alternativa, il tecnico potrebbe optare per un 4-3-3 più tradizionale, sacrificando un centrocampista e inserendo un esterno sinistro puro per dare maggiore ampiezza.
Situazione infermeria Napoli
Oltre a Lobotka, si attendono aggiornamenti anche su Matteo Politano, mentre Buongiorno e Rrahmani puntano al pieno recupero entro la ripresa del campionato. La sosta, mai come stavolta, arriva nel momento perfetto per un Napoli che ha bisogno di ritrovare energie, lucidità e uomini.
(Foto: DepositPhotos)
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