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Bergomi e la nuova Champions League: “italiane non distanti”
Manca sempre meno all’inizio della nuova UEFA Champions League e Beppe Bergomi, sul Corriere dello Sport, ne approfitta per parlare delle sue opinioni in merito.
Mancano ancora un turno preliminare e gli spareggi, ma l’inizio della UEFA Champions League è molto vicino. Da quest’anno ci sarà poi la grande novità del nuovo format. Il torneo vedrà infatti 36 squadre che competeranno in unico girone, pensionando la fase a gironi alla quale abbiamo assistito per tantissimi anni.
Champions League, le parole di Bergomi
A riguardo, Beppe Bergomi parla delle sue opinioni sul Corriere dello Sport dicendo: “Le rotazioni intelligenti saranno fondamentali, prendendo anche qualche rischio. Ora i club possono monitorare la condizione dei giocatori grazie a una mole di dati incredibile. L’intensità alta è difficile da gestire nell’arco di un campionato”.
L’ex difensore dell’Inter, Campione del Mondo nel 1982 con l’Italia, aggiunge poi: “Ancelotti in questo è maestro: si parla spesso di quel pizzico di fortuna, ma devi sapertela andare a trovare: il Real Madrid per i campioni che ha, per l’allenatore e la gestione, parte davanti. E il City: per me Guardiola è l’allenatore più bravo. E non ne metto altre: in Premier il mercato fatica ad accendersi, il Liverpool non si è mosso. Le italiane non sono tanto distanti però, lo dimostrano i risultati degli ultimi anni”.
Con l’estensione da 36 squadre, aumenta anche il numero di partite che ogni squadra giocherà. Dalle canoniche sei si passa ad otto, con quattro incontri da giocarsi fra le mura amiche e quattro da giocarsi in trasferta.
E’ chiaro che diventerà cruciale la gestione delle energie da qui alle fine della stagione. La nuova UEFA Champions League aprirà le danze il 17 settembre, per chiudere la fase a gironi il 28 gennaio 2025.

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Il ct dell’Albania Sylvinho : ‘Mancini? Unico come allenatore’
L’ex calciatore e ora allenatore Sylvinho ha raccontato la sua esperienza di vita e carriera in una recente intervista rilasciata a gianlucadimarzio.com, sottolineando come i viaggi e i rapporti umani l’abbiano arricchito.
Sylvinho, l’ex calciatore brasiliano, si definisce un “cittadino del mondo”. Dopo aver vissuto in Brasile fino a 23-24 anni, ha giocato in Inghilterra, in Spagna, al Celta Vigo e al Barcellona, oltre a fare il collaboratore di Mancini all’Inter e poi nella Selecao. “Ho vissuto di tutto”, ha raccontato a gianlucadimarzio.com.
L’approccio con il mondo albanese gli ha ricordato sfumature verdeoro. “Un ambiente quasi brasiliano. A un albanese piace fare due chiacchiere, passare del tempo insieme. Il contatto è parte fondamentale della comunicazione non verbale. Questo sicuramente mi ha facilitato l’inserimento dentro una cultura e un paese che non conoscevo. Anche in Italia è così”, ha raccontato.
“Tu diventerai un grande allenatore”
Lo spogliatoio è stata la casa di Sylvinho per 15 anni. Poi la nuova veste, spinto anche da un consiglio. “Ivan Carminati, un ex preparatore atletico di Mancini all’Inter, mi disse: ‘Silvio sarai un grande allenatore perché stai facendo un bel percorso’. Io sono un tipo di persone che custodisce queste frasi. Ognuno poi hai propri tempi, così è la vita”, ha raccontato.
Il rapporto con Mancini e l’Italia
Mancini e l’Italia. Due costanti nella vita di Sylvinho: “Ci sono alcuni allenatori che ti lasciano qualcosa: alla Pinetina, alla fine di ogni seduta d’allenamento, Mancini faceva 20 minuti di corsa. Io mi aggregavo e parlavamo di qualsiasi cosa, sia per quanto riguarda il calcio giocato – e quindi gli schemi, i posizionamenti – che la vita. Mancini l’ho vissuto sia da calciatore che da collega. Lui è diretto, se ti vuoi dire una cosa lo fa guardandoti negli occhi: è una persona pura. Ha molta personalità: non è mica semplice gestire le rose che ha allenato lui”, ha detto.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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Bayern Monaco, chi si rivede: Davies è di nuovo disponibile 262 giorni dopo!
Alphonso Davies torna disponibile per il Bayern Monaco dopo 262 giorni: una notizia attesa da tifosi e appassionati di calcio.
Il ritorno di Alphonso Davies
Dopo un lungo stop durato ben 262 giorni, Alphonso Davies è finalmente tornato disponibile per il Bayern Monaco. L’esterno canadese, che aveva subito un grave infortunio, è stato incluso nella lista dei convocati per la partita contro il Kompany. Questo ritorno rappresenta una notizia estremamente positiva non solo per il club bavarese, ma anche per i diversi tifosi che hanno seguito con apprensione il suo percorso di recupero.
Davies, con la sua velocità e abilità tecnica, è stato un elemento chiave per il Bayern Monaco nelle stagioni passate. Il suo rientro in campo offre nuove opzioni tattiche all’allenatore e promette di riportare quel dinamismo sulla fascia che tanto era mancato durante la sua assenza.
L’impatto sul Bayern Monaco
Il rientro di Davies potrebbe avere un impatto significativo sulla stagione del Bayern Monaco. La squadra, già forte di suo, ritrova un giocatore in grado di fare la differenza in ogni partita. Con le competizioni europee che incombono e la Bundesliga che entra nel vivo, il contributo di Davies potrebbe rivelarsi cruciale per le ambizioni del club.
L’allenatore del Bayern avrà ora l’opportunità di reintegrare gradualmente il talentuoso canadese, sfruttando al meglio le sue caratteristiche per affrontare le sfide future. I tifosi possono quindi guardare con ottimismo ai prossimi impegni, sperando di vedere presto Davies in azione al massimo delle sue potenzialità.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🇨🇦 262 days after his injury, Alphonso Davies is back available for FC Bayern!
On the bench for Kompany tonight. 🍁
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) Dec 9, 2025
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Milan, sospiro di sollievo per Leao: la situazione
Milan, lo abbiamo visto uscire ieri sera durante la gara contro il Torino e si è temuto subito il peggio. Vediamo qui di seguito le condizioni di Rafael Leao.
A caldo sembrava uno di quegli infortuni che richiedono tempo, invece la situazione sembra essere migliore rispetto al previsto.
Per Rafael Leao la risonanza ha escluso la presenza di lesioni muscolari.
Il quadro infiammatorio, perfettamente delineato e circoscritto, verrà trattato con specifiche terapie a partire da oggi pomeriggio.
L’obiettivo del Milan è quello di riavere Leao a disposizione per la semifinale della Supercoppa Italiana in programma il 18 dicembre in Arabia Saudita.
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