Serie B

Parma, Pederzoli: “La Serie A è solo l’inizio, nel calcio di oggi manca uno come Baggio”

Pubblicato

2 anni fa

07/05/2024

Il DS del Parma Mauro Pederzoli ha parlato a La Repubblica in merito alla promozione del club emiliano nella massima serie italiana.

Parma: le parole di Pederzoli

Parma

Di seguito le parole del DS del Parma Mauro Pederzoli rilasciate a La Repubblica relative a la promozione del club crociato in Serie A:

Da squadra con più italiani a quella con meno in Serie B?

“Abbiamo un’ottima struttura di scouting. Il nostro obiettivo è cercare il giocatore giusto, al giusto prezzo. Quale passaporto abbia in tasca, non ci interessa. Continueremo su questa linea. Intanto ci godiamo la festa”.

Momento più bello?

“Il rientro in città dopo il pari promozione a Bari. A mezzanotte c’erano migliaia di tifosi ad aspettarci, sotto il diluvio. In aeroporto, in piazza Garibaldi. Il
pubblico merita la Serie A“.

Quando hai capito che ce l’avete fatta?

“Siamo stati in testa dall’inizio del campionato, la speranza c’è sempre stata. Ma sono andati tutti forte, da una vita non si vedeva una B così. Ce la siamo dovuta sudare”.

Presidente Krause

“A Bari era il più felice di tutti. Il cammino non è stato facile ma ci ha creduto sempre. Ama il Parma e ama questo sport”

Lo chiama football o soccer?

“Né football, né soccer. Ha imparato a chiamarlo calcio. Non è solo una parola, si porta dietro una cultura”

Pecchia?

“Ha un’idea di gioco che può funzionare in ogni situazione. È moderno, sa gestire un gruppo giovane e multiculturale”.

Cosa manca alla rosa per la Serie A?

“Qualche ritocco andrà fatto, ma la base è buona. L’importante sarà tenere i migliori, sapendo che hanno tanti occhi addosso”.

Errori da non commettere?

“Rivoluzionare un gruppo che funziona può essere un errore. Ma
anche non capire che una squadra che vince in B possa non funzionare in A. Non è facile”

Mercato?

“Quello che abbiamo avuto finora. Bernabé è arrivato a zero dal Manchester City. Benedyczak lo abbiamo preso dallo Stettino in Polonia, ed è costato poco.

Circati è un prodotto del vivaio. Sohm e Mihaila erano già qui quando il Parma è retrocesso. Il monte stipendi si riduce e i risultati migliorano”.

Esperienza in Cina?

“Dal punto di vista personale è stato stimolante. A livello professionale, complicato. Lì il calcio è gestito a livello centrale, c’è una regia statale. Ma non si è mai creata la base degli appassionati”.

MLS?

“Ormai è una top league per strutture, stadi, centri sportivi. Dal punto di vista tecnico è in crescita. Hanno programmazione, convinzione e idee. A Miami mi ha portato Paolo Maldini, gliene sarò sempre grato”.

Guardiola al Brescia?

“Aveva una personalità incredibile, sapeva relazionarsi con chiunque. La sua passione smisurata per il calcio era quasi un’ossessione. Non è mai stato solo un calciatore.

Bastava sentirlo parlare per capire che vedeva cose che gli altri non vedevano. Come capitano del dream team, il Barcellona di Cruyff, già ragionava da tecnico”.

Pirlo allenatore?

“Andrea è intelligente e l’intelligenza nel calcio serve, come in ogni ambito. Dietro all’aspetto tranquillo, nasconde una personalità forte. Le carriere, tranne rari casi, non sono lineari. Si è messo in gioco.

Dopo la Juve è andato in Turchia, poi alla Samp. Sta costruendo un percorso importante. Non è facile calarsi in altri ruoli, dopo essere stati campioni in campo”.

Quanto manca Baggio al calcio?

“Tanto, ed è un peccato. Aveva un talento incredibile. È una persona perbene, un grande professionista. Ha valori umani e intuizioni che
potrebbero essere utili a chiunque, nel calcio e non solo”.

Quanto le manca Mazzone?

«Tantissimo. Ho fatto le prime esperienze come direttore
sportivo con lui a Brescia. Subito dopo il presidente Corioni, è la persona a cui devo di più».

Professionista senza un passato da calciatore

«Non ero abbastanza bravo. L’ho capito in fretta, ed è stata una fortuna. Per chi non ha una carriera da atleta alle spalle, riuscire a stare in questo mondo è una grande soddisfazione. Sacchi dice che per fare il fantino non è necessario essere stato un cavallo: una frase bellissima»

Tag:Parma

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Federico Figliola

Serie B

Monza-Carrarese, probabili formazioni e dove vederla

Pubblicato

4 ore fa

19/12/2025

Filippo Scarsetto

Torna protagonista anche sotto Natale la Serie B, con Monza-Carrarese. I padroni di casa cercano l’aggancio alla vetta mentre gli ospiti rincorrono i playoff.

Nelle ultime settimane la squadra di Bianco ha offerto grandi prestazioni, arrivando anche a guardare tutti dall’alto per qualche giorno. L’obiettivo promozione è dichiarato e la squadra sta dimostrando sul campo di avere le qualità per tornare in Serie A. Dall’altra parte gli uomini di Calabro sono tornati alla vittoria contro l’Entella dopo 6 partite, in occasione dell’apertura della nuova curva, grazie ai gol di Schiavi, Ruggeri e Abiuso.

Qui Monza

Come detto, Bianco sta trovando continuità nelle prestazioni (a parte la sconfitta di Venezia) perciò la formazione titolare dovrebbe ricalcare in gran parte quella vista nelle ultime uscite. Tra i pali fiducia a Thiam, supportato da Ravanelli, Carboni e Izzo.

A centrocampo capitan Ciurria insieme a Colombo e Obiang formerà la linea mediana, con sugli esterni Birindelli e Azzi. La coppia d’attacco dovrebbe essere formata da Dani Mota e Alvarez.

Qui Carrarese

Anche Calabro vuole dare continuità alla vittoria nell’ultimo turno e va dunque verso la conferma di buona parte dell’undici visto la settimana scorsa. In porta la certezza Bleve mentre la difesa seguirà praticamente a specchio quella dei padroni di casa, con Ruggeri, Imperiale e Illanes principali candidati per una maglia da titolare.

In mezzo al campo Hasa dovrebbe stare fuori dopo l’uscita anzitempo contro l’Entella, al suo posto spazio dunque a Zuelli con Rubino e Schiavi ai suoi fianchi. Sulle fasce pronti Zanon e Cicconi mentre la coppia d’attacco dovrebbe essere formata da Abiuso e Finotto.

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Monza-Carrarese, probabili formazioni

Monza (3-5-2): Thiam, Ravanelli, Carboni, Izzo, Birindelli, Colombo, Ciurria, Obiang, Azzi, Dani Mora, Alvarez.

Carrarese (3-5-2): Bleve, Ruggeri, Imperiale, Illanes, Zanon, Zuelli, Rubino, Schiavi, Cicconi, Abiuso, Finotto.

Monza-Carrarese: dove vederla

Il match dell’U-Power Stadium sarà trasmesso in diretta sia su DAZN che sul canale LaB di Prime Video.

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Serie B

Frosinone-Spezia, le probabili formazioni e dove vederla

Pubblicato

6 ore fa

19/12/2025

Lorenzo Maffia

Frosinone-Spezia, valevole per la 17⁰ giornata di Serie B, vedrà la capolista del campionato giocare contro una squadra in grande difficoltà.

Il Frosinone si trova al 1⁰ posto in classifica, con 31 reti segnate (miglior attacco della Serie B per numeri) e 14 reti subite.

Grandi trascinatori dei ciociari sono Giacomo Calò (11 G/A), Ilias Koutsoupias (9 G/A all’attivo) e Farès Ghedjemis (7 G/A).

Per gli aquilotti la situazione è decisamente meno rosea: 18⁰ posto, 14 gol segnati (peggior attacco insieme al Bari) e 22 reti subite.

Dati che pesano, specialmente se consideriamo che l’anno scorso la squadra ha raggiunto il 3⁰ posto in classifica e, in rosa, era presente il 2⁰ miglior marcatore del campionato (Pio Esposito con 17 reti in 35 presenze).

Frosinone-Spezia

Qui Frosinone

Poche novità rispetto alla trasferta contro il Pescara. Senza i gemelli Oyono, assenti per la Coppa d’Africa e con Jacopo Gelli fermo ai box, l’allenatore dovrà schierare una linena a 4. Come terzino destro gioca Calvani, mentre come centrale è favorito Giorgio Cittadini dal primo minuto.

Confermato Giacomo Calò (in splendida forma), con Cichella e Francesco Gelli che si giocano una maglia, con Ben Kone e Filippo Grosso al momento che sembra essere scivolato indietro nelle gerarchie centrocampo. Medesimo anche l’attacco, con mister Alvini che va sul sicuro per la penultima partita dell’anno.

Qui Spezia

Vari indisponibili per gli aquilotti. Oltre allo squalificato Jack, nello Spezia mancheranno gli infortunati Sarr, Zurkowski, Verde e Aurelio. Da rivalutare Comotto che ieri ha saltato l’allenamento per influenza.

Non al meglio della loro condizione i vari Esposito, Lapadula, Soleri e Di Serio, mentre Beruatto e Petko Hristov stringeranno i denti per esserci.

Le probabili formazioni di Frosinone-Spezia

Frosinone (4-2-3-1): Palmisani; Calvani, Cittadini, Monterisi, Bracaglia; Cichella, Calò; Ghedjemis, Koutsoupias, Kvernadze; Raimondo. All. Alvini.

Spezia (3-5-2): Mascardi; Mateju, Wisniewski, Cistana; Candela, Kouda, Nagy, Bandinelli, Beruatto; Artistico, Vlahovic. All. Donadoni.

Dove vedere Frosinone-Spezia in TV

Il match si disputerà sabato 20 dicembre alle 15:00. La diretta dell’incontro sarà disponibile su DAZN.

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Serie B

Modena-Venezia, probabili formazioni e dove vederla

Pubblicato

12 ore fa

19/12/2025

Gaetano Vernile

La 17ª giornata di Serie B propone uno dei match più attesi del turno: al “Braglia” va in scena Modena-Venezia, sfida tra due squadre appaiate al quarto posto in classifica con 29 punti. Un confronto diretto che può incidere in maniera significativa sulla corsa alla promozione.

Entrambe inseguono la seconda posizione, distante appena due lunghezze, e sanno che una vittoria rappresenterebbe un passo importante verso le zone che contano davvero.

Qui Modena

Il Modena arriva allo scontro diretto con la consapevolezza di potersi giocare le proprie carte. La squadra di Sottil ha trovato continuità di risultati e solidità, elementi che l’hanno portata stabilmente nelle prime posizioni della classifica.

Il tecnico dovrebbe confermare il 3-5-2, puntando su equilibrio e intensità in mezzo al campo e sulla coppia offensiva Massolin–Mendes. Fondamentale sarà l’apporto degli esterni, chiamati a garantire spinta e copertura per tutta la gara.

Qui Venezia

Il Venezia si presenta a Modena con le stesse ambizioni e una struttura di gioco ormai consolidata. La squadra di Stroppa ha dimostrato di saper reggere la pressione delle zone alte e vuole confermarsi anche in uno scontro diretto delicato.

Anche per i lagunari il 3-5-2 è il modulo di riferimento, con Busio e Duncan a guidare il centrocampo e la coppia Yeboah–Adorante incaricata di finalizzare il gioco offensivo. L’obiettivo è dare continuità al cammino e restare agganciati al treno promozione.