Serie A
Inter: bus scoperto con oltre 50.000 tifosi
Dopo la sfida contro il Torino, l’Inter girerà per Milano su un autobus scoperto per ricevere l’abbraccio di oltre 50.000 tifosi.
Se nel 2021 non era stato possibile (a causa della pandemia) ricevere l’abbraccio di migliaia di tifosi in giro per Milano, ora non ci sarà nessun impedimento per l’Inter Campione d’Italia.
I nerazzurri avevano dovuto subire la beffa della festa del Milan un anno dopo, resa possibile dall’assenza di norme sanitarie stringenti.
Domani al termine di Inter-Torino, invece, non ci saranno restrizioni e il percorso a bordo di un autobus scoperto consentirà ai nerazzurri di ‘rimediare’ alla mancanza di tre anni fa.
Indice
‘Pasillo de honor’ granata
In segno di omaggio per il titolo conquistato, Juric e i giocatori del Torino celebreranno gli avversari col celebre ‘pasillo de honor’ e, disponendosi su due file, applaudiranno i neo campioni d’Italia all’ingresso sul terreno di gioco.
Honor che i nerazzurri ricevettero anche dalla Sampdoria di Claudio Ranieri nel 2021, a tricolore vinto, e che l’Inter stessa riservò al Milan Campione del Mondo il 23 dicembre 2007.
Il percorso del bus scoperto
Dopo il triplice fischio della sfida col Torino, l’attenzione si sposterà sull’autobus scoperto che da San Siro condurrà l’Inter fino al Duomo.
Un percorso della durata di 8 km per i quali saranno necessarie 4 ore: partenza alle ore 16 e arrivo previsto alle 20, con i giocatori che verranno presentati uno a uno dallo speaker Mirko Mengozzi sulla Terrazza 21.
Gli autobus saranno due: oltre a quello che accompagnerà giocatori e staff, un altro sarà riservato al resto del gruppo squadra.
Oltre 50.000 tifosi
Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport‘, sono attesi oltre 50.000 tifosi interisti per le vie di Milano che saranno interessate dal tragitto dell’autobus scoperto.
Un vero e proprio bagno di folla per Inzaghi e i suoi ragazzi, che potranno così toccare con mano il calore del proprio popolo.
Serie A
Inter, Arnautovic: “Sono contento e resterò qui”
Marko Arnautovic, attaccante dell’Inter, anche se non sotto i riflettori è stato un elemento chiave nella conquista dello Scudetto da parte dell’Inter.
Inter, parla Arnautovic
L’attaccante austriaco è stato spesso il primo cambio per Thuram e Lautaro, rivelandosi determinante nei momenti finali delle partite. Ora che la stagione dei nerazzurri è terminata, Arnautovic si prepara a scendere in campo con la nazionale austriaca. Durante il ritiro con l’Austria, l’ex giocatore del Bologna, nato nel 1989, ha concesso un’intervista a DiePresse.com.
Arnautovic ha commentato l’imminente esperienza agli Europei con l’Austria, offrendo anche qualche consiglio ai giocatori più giovani: “Bisogna godersi il Campionato Europeo e divertirsi. Se riesci a combinare divertimento e pressione, allora farai bene. Nel 2016 abbiamo affrontato molta pressione, e non è stato più divertente. Tutti erano tesi perché eravamo considerati una squadra difficile da battere. Nel 2021, invece, ci siamo divertiti e abbiamo brillato”.
Le dichiarazioni sul suo futuro
L’attaccante ha poi lasciato in sospeso il suo futuro in nazionale: “Dopo gli Europei, discuterò con le persone a me vicine, la mia famiglia e l’allenatore. Valuterò se ho ancora la motivazione necessaria. Non è una questione fisica. Amo giocare per la nazionale e sono orgoglioso di ciò che ho realizzato qui”.
Infine, riguardo al suo futuro con il club nerazzurro, ha risposto a una domanda: “Nessuno ha parlato con me o con il mio manager. Ho un contratto con l’Inter, sono molto felice e intendo restare”.
Serie A
Roma, Llorente: “Vivere questo ambiente è fantastico. La più grande delusione è stata…”
Il difensore della Roma Diego Llorente ha parlato ai microfoni di Spagnaculturaescienza.it in merito alla sua esperienza nella capitale.
Le parole di Llorente
“La più grande soddisfazione e la delusione peggiore avuta in carriera? La cosa più bella è stata aver ricevuto la convocazione agli ultimi Europei, una grande soddisfazione. Il momento più difficile lo lego alla finale di Europa League persa a Budapest con la Roma.”
Quali sono stati i pensieri tuoi e della squadra dopo quella notte?
“Non può che dispiacere tanto, quando arrivi così vicino ad una vittoria del genere, arrivando ai calci di rigore….”
Di Roma cosa ti piace di più?
“Mi piace quando andiamo all’Olimpico nei giorni delle partite. Vedere tanta gente, vivere quell’ambiente con tanta passione. La prima volta per me fu con la Cremonese in Coppa Italia. Anche se perdemmo, quella serata non la dimentico. Lo stadio è sempre incredibile. La città la vivo serenamente. All’Eur, dove vivo io, mi trovo bene. Porto il cane fuori, faccio passeggiate, si sta tranquilli. Per me questo è molto importante. Il centro, ovviamente, è più caotico.”
Serie A
Roma, Mancini: “La città è stupenda, Gasp mi ha aiutato a crescere. Su De Rossi…”
Il difensore della Roma Gianluca Mancini ha parlato ai microfoni di Betsson Sport in merito al suo presente, tornando anche su ciò che è stata fino ad ora la propria carriera.
Le parole di Mancini
“Gasperini è stato il mio primo allenatore in Serie A e mi ha fatto capire l’importanza dell’allenamento. Mi ha insegnato che per stare a certi livelli bisogna essere professionisti anche fuori dal campo.”
Mancini poi racconta anche il suo rapporto con la città di Roma:
“Sin dal primo giorno che ho messo piede in questa città, me la sono sentita subito mia. Roma è stupenda e sono stato molto felice di arrivare qui.”
Riguardo l’arrivo di De Rossi, Mancini ha evidenziato il suo entusiasmo nel collaborare con l’allenatore tanto stimato: “È stato un mix di felicità e di emozione. Quando l’hanno annunciato eravamo felici ed entusiasti di lavorare con lui.”
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