Serie A
Lecce-Roma, le formazioni ufficiali
Lecce-Roma mette di fronte due nuovi allenatori che (sin qui) hanno rivitalizzato le proprie squadre in vista del rush finale.
D’Aversa verrà ricordato, da qui alla fine della sua carriera, quasi esclusivamente per la bruttissima testata rifilata ad Henry al termine di Verona-Lecce e che gli è costata la panchina. In pochi quindi si renderanno conto che la carriera di D’Aversa fosse finita da un pezzo e ben prima del gesto di qualche settimana fa.
Il tecnico-italo tedesco si era segnalato al grande pubblico con il suo Parma. Una squadra estremamente solida nonché la più verticale del campionato. Una squadra che si basava sulla forza fisica di centrocampisti e difensori e che davanti esaltava il concetto di contropiede come pochissime squadre italiane in quel periodo storico.
Poi, anche D’Aversa ha contratto il morbo che ha distrutto la carriera di tanti (troppi) tecnici emergenti. La svolta giochista che D’Aversa ha preso, dalla Sampdoria in poi, ha rovinato la sua carriera. Il Lecce l’anno scorso si era salvato con la media di possesso palla più bassa del campionato. Eppure, anziché ripartire dalle basi costruite da Baroni, D’Aversa ha trasformato il Lecce in una squadra inutilmente propositiva.
Risultato? Una vittoria in dodici partite, condite da due pareggi e otto sconfitte. Come spesso (per non dire sempre) capita, i complimenti della miope opinione pubblica (“padre tempo”, direbbe qualcuno) si sono inesorabilmente scontrati contro l’evidenza: il calcio è molto diverso da come viene raccontato.
D’Aversa non verrà quindi ricordato come l’allenatore che è stato esonerato perché non vinceva una partita da Febbraio, ma come “quello della testata a un avversario“. Al suo posto è arrivato Gotti, che pur non essendo un rivoluzionario del pallone ha fatto quello che tutti gli allenatori bravi fanno quando rilevano in corsa una squadra in crisi. Ovvero, abbassarne il baricentro e riportarla alle condizioni in cui si esprime al meglio.
Il 29% di possesso palla sciorinato in casa della Salernitana è uno dei dati più bassi della stagione e, in maniera assolutamente non casuale, coincide con una delle migliori prestazioni difensive dei salentini. E’ ovvio che per avere ragione di una squadra come la Roma di Daniele De Rossi, in forma smagliante e con un potenziale offensivo nettamente superiore a quello della compagine campana, questo potrebbe non bastare.
Tuttavia, la grande differenza fra il Lecce di D’Aversa e quello di Gotti potrebbe stare tutta qui. Prima il Lecce provava a giocarsela con tutti, consegnandosi scientemente agli avversari con un atteggiamento suicida, mentre ora è una squadra pratica, umile e in grado potenzialmente di rendere la giornata complicata a chiunque.
Comunque vada a finire, Lecce-Roma sarà una sfida fra due allenatori che hanno rivitalizzato la squadra in corsa e che, seppur per motivi diversi, dimostrano come avere il coraggio di sconfessare le proprie decisioni possa essere propedeutico a salvaguardare una stagione altrimenti compromessa.
Lecce-Roma, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici
LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Blin, Ramadani, Dorgu; Almqvist, Piccoli, Krstović*. Allenatore: Gotti.
ROMA (4-3-3): Svilar; Karsdorp, Mancini, Ndicka, Angelino; Cristante, Paredes, Bove; Baldanzi, Zalewski, El Shaarawy. Allenatore: De Rossi.
*Aggiornamento delle 17:20.
Serie A
Milan, Kjaer si congeda: “Giusto finire ora”
Il momento dei saluti è arrivato per Simon Kjaer. Milan – Salernitana di sabato sera sarà il suo ultimo atto in rossonero dopo quattro anni e mezzo.
Indice
Milan, Kjaer: “Da un paio di mesi avevo la sensazione di essere arrivato alla fine”
Arrivato grazie a un’intuizione di Paolo Maldini, che in lui vide la giusta leadership per affidargli le chiavi della difesa rossonera, e nello scetticismo generale, Kjaer entrò presto nei cuori della tifoseria e diventò uno dei protagonisti nello scudetto 2021/2022.
Reduce da stagioni che lo etichettavano come un giocatore non all’altezza, la dirigenza del Milan prelevò il danese dall’Atalanta e lo collocò subito al centro della propria difesa: venendo ripagato a suon di ottime prestazioni.
Dopo quattro anni e mezzo, conditi da 120 presenze e una rete in rossonero, Simon Kjaer a fine stagione saluterà e nelle parole rilasciate a MilanNews.it si percepisce una grande emozione:
“Provo tante emozioni, positive e negative, da un paio di mesi avevo la sensazione che era giusto finire ora e intraprendere una nuova avventura. In questi quattro anni e mezzo sono arrivato a un buon punto, potevo dare aiutare ancora di più ma questo è il momento giusto.”
Piani futuri:
“Ho diviso il mio futuro in tre parti, quest’ultima settimana con la maglia del Milan che è la più importante, poi l’avventura con la Danimarca e infine devo trovare un posto dove continuare a giocare a calcio.”
Sul sogno realizzato di vestire la maglia del Milan:
“Avevo 19 anni quando sono arrivato a Palermo e ho subito detto al mio procuratore di voler venire al Milan, c’è voluto del tempo ma alla fine sono arrivato, questa è la mia società, il mio luogo e sarà sempre così. Sono arrivato per dare il mio contributo, soprattutto con i giovani, per far crescere il gruppo e penso di aver fatto il mio lavoro.”
Sullo scudetto con il Milan:
“Non puoi parlare di scudetto se non hai qualità, se riesci a mantenere alta l’asticella ogni giorno puoi fare cose che nessuno si aspetta e penso che nessuno se lo aspettasse, nemmeno i tifosi milanisti quelli veri.”
Su Paolo Maldini:
“Quando ero ragazzo i rossoneri erano il top e Maldini ha avuto un grande impatto per me, era il difensore più forte del mondo e se giochi in quel ruolo segui questo tipo di giocatori.”
Un saluto finale al Milan:
“Ringrazio tutti. Il mio percorso qua, l’orgoglio e il sogno che mi ha dato tante gioie e soddisfazioni nella mia carriera, in futuro quando smetterò, penso di tornare a Milano a vivere con la mia famiglia perché è casa nostra.”
Serie A
Chiesa e il saluto ad Allegri: “Tre anni insieme, grazie mister!”
L’attaccante della Juventus Federico Chiesa ha salutato l’ormai ex tecnico bianconero Massimiliano Allegri con un post sul proprio profilo Instagram.
Le parole di Chiesa
“Abbiamo condiviso un percorso di tre anni insieme, culminato nella vittoria di un titolo! In bocca al lupo per il futuro mister. Un grande abbraccio, grazie di tutto!”
Serie A
Monza, Palladino in scadenza: chi può arrivare
Raffaele Palladino sembra ormai prossimo a salutare il Monza, il suo contratto scadrà al termine della stagione e a quanto sembra non sarà prolungato.
Monza, l’addio di Palladino appare scontato e in società valutano profili per sostituirlo
Nonostante la sconfitta rimediata nell’ultimo turno di campionato contro il Frosinone, a Monza si respira aria di festa e il sostegno della tifoseria anche nel post partita non è venuto meno.
Entusiasmo giustificato da un secondo anno in Serie A che ha confermato quanto di buono fatto nel primo e che inevitabilmente, porta in prima pagina il volto di Raffaele Palladino.
Il tecnico campano dopo essere subentrato la scorsa stagione a Giovanni Stroppa, ha completamente ribaltato la squadra brianzola, rendendola un complesso di bel gioco e affiatamento di gruppo, mix che ha portato il Monza ad una salvezza larghissima per due anni consecutivi.
Proprio nel post partita di Monza-Frosinone sono arrivate delle dichiarazioni da parte di Palladino che potrebbero sapere di addio:
“La descrizione di questi due anni? Emozionanti e meravigliosi, sono i miei primi due anni in Serie A e ringrazio la società per questa possibilità.”
Parole che sanno di bilancio al termine di un percorso, che possono essere una valutazione di ciò che è stato e che sono un indizio di quel che sarà.
L’attuale tecnico dei biancorossi al termine della stagione vedrà scadere il suo contratto e gli interessamenti da parte di altre società non sono mancati.
In questo senso la dirigenza del Monza è a lavoro per cercare un sostituto e in questo momento i nomi in lista sarebbero perlopiù tre: Marco Baroni (Verona), Alessandro Nesta (Reggiana) e Andrea Pirlo (Sampdoria).
Nelle ultime ore si sarebbero infittiti i contatti che l’attuale tecnico veronese per conoscere i margini dell’operazione.
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, la suggestione è Milinkovic-Savic: vuole tornare in Europa
-
Notizie6 giorni fa
Milan, spuntano le cifre del contratto di Conte
-
Calciomercato4 giorni fa
Calciomercato Bologna, in attacco colpo da Champions!
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, alcuni contatti per Scamacca: De Ketelaere la chiave?
-
Calciomercato5 giorni fa
Dall’Inghilterra, svolta Amrabat per la Fiorentina: la possibile destinazione
-
Notizie5 giorni fa
Serie A: DAZN aggiorna il listino prezzi
-
Competizioni5 giorni fa
Supercoppa italiana, ecco quali saranno le partite
-
Calciomercato4 giorni fa
Milan, si discute sull’erede di Maignan: due i nomi in ballo