Competizioni
Ranking UEFA: tutte le novità
L’assegnazione dei punti per il ranking UEFA subirà delle variazioni: la nuova Champions League varrà di più rispetto ad oggi.
La nuova Champions League che partirà nella stagione 2024/25 sarà una vera e propria rivoluzione per il calcio Europeo.
Oltre ad una formula totalmente rinnovata, cambierà anche l’assegnazione dei punti validi per il ranking UEFA.
Un dettaglio non da poco, anzi, sia per i singoli Club che per l’intero movimento a livello nazionale.
Ma andiamo a vedere quali sono le novità del ranking UEFA.
Indice
Come funziona oggi
Ad oggi, in Champions League l’assegnazione dei punti è molto simile rispetto ad Europa League e Conference League.
Due punti per ogni vittoria, uno per il pareggio. La Champions nel complesso vale massimo 38 punti per ogni Club, contro i 34 dell’Europa League ed i 30 della Conference League.
Il cambiamento con la nuova Champions League
A differenza della ‘passata’, la nuova Champions League vedrà aumentare la differenza di punti assegnati rispetto alle due coppe ‘minori’.
Il primo posto nel girone unico di Champions vale 12 punti, il doppio dell’Europa League e tre volte rispetto a quello in Conference League.
Nel complesso la nuova Champions League può portare fino a 46,5 punti nel ranking UEFA contro i 40 dell’Europa League ed i 36,5 punti per la Conference League.
Il valore del ranking UEFA
Il ranking UEFA è molto importante per i Club e per l’intero sistema, dato che in base a quello sarà possibile conquistare un quinto posto per le squadre italiane in Champions League.
Infatti, un posto va alla quinta Nazione del ranking UEFA, uno a un campionato di media-bassa classifica del ranking ed altri due ai due campionati che nelle coppe precedenti hanno conquistato il miglior ranking.
Conference League
Fiorentina, Prandelli:”Un trofeo sarebbe il giusto premio”
Fiorentina: Cesare Prandelli, ex tecnico della viola, ha rilasciato un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ alla vigilia del match di ritorno contro il Brugge
Giorno di vigilia per la Fiorentina che domani saranno impegnati nel match di Conference League valevole per la Semifinale di ritorno contro il Club Brugge (squadra gigliata in leggero vantaggio nel doppio confronto) partita in programma domani, mercoledì 8 maggio alle ore 18:45, al Jan Breydel Stadium di Brugge.
Cesare Prandelli, (ex allenatore viola) si è espresso dicendo la sua su questa sfida e su un eventuale vittoria del trofeo europeo da parte della squadra gigliata.
Di seguito le sue parole a ‘La Gazzetta dello Sport‘:
“Sono sicuro che i viola arriveranno preparati all’appuntamento.
Un anno fa hanno perso la finale di Conference, però hanno maturato esperienza.
Arrivare di nuovo in fondo e alzare il trofeo sarebbe il giusto premio per il lavoro di Italiano, della squadra e della società.
E se la meriterebbero anche i tifosi viola“.
Conference League
Fiorentina, Italiano: “Dobbiamo farci trovare pronti. Troveremo un clima ostile.”
Fiorentina: mister Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della semifinale d ritorno di Conference League contro il Club Brugge
Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della semifinale di ritorno di Conference League contro il Club Brugge.
Sulla partita
“Loro devono recuperare un gol di svantaggio… sappiamo che ci aspetterà un clima difficile.
Se non avessimo avuto quei minuti di sbandamento a Firenze, la sfida sarebbe finita in modo diverso.
Ecco perché dico che sappiamo a cosa andiamo incontro.
Dobbiamo farci trovare pronti“.
Dobbiamo portare dalla nostra tutti gli episodi, senza dare vantaggi agli avversari.
Tutto quello che sappiamo del nostro avversario e quello che abbiamo messo in mostra dovremo riproporlo senza sbavature e cali di tensione.
La squadra di Hayen cercherà di metterci pressione con qualche uomo in più nella nostra metà campo e noi dovremo essere bravi a essere cinici, senza cali di tensione”.
Sul sogno della finale
“I traguardi individuali non mi hanno mai interessato.
L’importante è riuscire a coronare questo ennesimo sogno che vogliono tutti e dobbiamo farlo in maniera collettiva.
Quando sono arrivato a Firenze il nostro sogno era quello di andare in Europa e ci siamo riusciti già al primo anno.
Abbiamo giocato 30 partite in questa competizione dal 2022… sono stati anni in cui abbiamo accresciuto il nostro bagaglio.
Io ho dato il massimo in tutte le partite in questi anni e il percorso in questi anni è stato positivo per le emozioni che abbiamo fatto vivere ai tifosi.
Il giudizio dell’annata a mio avviso è positivo.
Abbiamo fatto qualcosa di straordinario in questa competizione.
Abbiamo fatto prestazioni splendide in questi anni in Europa e vogliamo aggiungere un altro tassello”.
Champions League
Ancelotti ha distrutto anni di narrazione giochista con una sola frase
Carlo Ancelotti ha parlato nella consueta conferenza stampa che prelude al ritorno della semifinale di Champions contro il Bayern Monaco.
Ancelotti lo abbiamo declamato a sufficienza dopo l’ennesimo trofeo. La vittoria del campionato spagnolo con il Real Madrid è solo l’ennesimo alloro di una carriera straordinaria. Carlo è uno degli allenatori più vincenti di questo sport e come tale non poteva certo essere un proselite della miope propaganda giochista.
Se ci fosse una frase in grado di riassumere ventisei trofei (di cui quattro Champions League) vinti in quattro paesi differenti. Se ci fosse una frase in grado di atterrire i neoplatonici del pallone. Se ci fosse una frase in grado di distruggere la credibilità dell’espressione “gioco” e del proselitismo che si porta dietro sarebbe la seguente.
❝Qualcuno dice che le mie squadre non hanno una filosofia? E’ un bene. Non voglio una squadra che abbia un’unica identità o un solo modo di giocare. La mia filosofia consiste nell’adattare di volta in volta le mie idee ai giocatori che ho a disposizione. Credo che non esista filosofia migliore di questa.❞
Real Madrid, le parole di Ancelotti
Di seguito, alcuni stralci del resto della conferenza stampa rilasciata da Carlo Ancelotti:
❝Dobbiamo cercare di fare del nostro meglio. Abbiamo speranza e una grande opportunità per raggiungere nuovamente una finale. Tenendo conto delle difficoltà, che sono tante, cercheremo di fare del nostro meglio domani.
Come club Real e Bayern sono simili. Sono club che hanno una grande storia e tanti successi. Penso che ci rispettiamo, com’è giusto che sia. Dobbiamo rispettare gli avversari perché all’andata hanno fatto molto bene e meglio di noi.
Se stasera non cambio idea, giocherà Lunin. Il piano per un giocatore che rientra dopo un infortunio così grave non cambia a causa di una situazione. Thibaut ha giocato perché stava bene e ora dovrà prendersi il suo tempo per raggiungere la sua versione migliore. Il piano non è cambiato a causa della partita. Ha giocato una partita ottimale, ma deve raggiungere il suo miglior livello.
La squadra del 2014 c’è ancora. Non ci sono tutti, perché il tempo passa per tutti, ma questa squadra ha gestito molto bene questo periodo. Stanno gestendo questa transizione iniziata molto tempo fa, dopo la partenza di Cristiano. I giovani imparano molto bene come ci si deve comportare al Real Madrid.
L’addio al Bayern è una vecchia storia. La spiego così. Alla fine dobbiamo fare un lavoro, abbiamo un’idea e dobbiamo avere il sostegno della società. Quando viene a mancare questo supporto è meglio separarsi come è successo al Bayern. Ho un ottimo rapporto con Hoeness e Rummenigge. Quando non hai il supporto è meglio finirla lì ed evitare problemi.❞
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