Serie A
Frosinone, Di Francesco: “Dobbiamo arrivare nel miglior modo alla sosta”
Il tecnico del Frosinone ha risposto alle domande dei giornalisti alla vigilia del match contro la Lazio. I ciociari devono necessariamente tornare alla vittoria per allontanarsi dalla zona retrocessione.

Frosinone, le parole del tecnico
Sulla difesa a 3.
“Concetto di cattiveria agonistica ne parliamo spesso, c’è chi lo acquisisce e chi già lo ha dentro. Io credo che per giocare a certi livelli l’ambizione e la cattiveria a prescindere dal proprio carattere deve essere intrinseca in ogni atleta. Vorrei dare più certezze che incertezze alla squadra e cambiare il meno possibile in questo momento. Abbiamo i terzini a disposizione, oggi si è allenato anche Valeri. Si può cambiare qualcosa nelle uscite ma cambieremo il meno possibile”
La pressione sul Frosinone.
“Credo che la pressione ci sia da entrambe le parti per situazioni differenti. Le gare sono sempre meno e quindi anche i punti da raccogliere sono sempre più importanti. Abbiamo una classifica sorprendente in negativo in quello che è stato il percorso. Dire che manca solo la parte agonistica e non quella mentale sarebbe sbagliato. L’approccio alla gara sarà fondamentale”.
Il messaggio della curva.
“Già dal partire del presupposto che viene a mancare la fiducia dispiace. Sono dieci partite importanti, inutile guardare indietro. Questo squadra ha bisogno di fiducia, manca a noi guadagnarcela. Siamo padroni del nostro destino, solo noi possiamo decidere . Oggi sono venuti i ragazzi della curva a fare una chiacchierata positiva e costruttiva lanciando un messaggio positivo”.
Sulla Lazio.
“Devo dire che non è la prima gara che ci capita in questa direzione con un avversario che dopo aver sbagliato ci affrontano con voglia di rivalsa. Ritrovano dei calciatori squalificati, squadra da prendere con le molle perchè hanno giocatori che possono decidere la gara in ogni momento. Non credo che cambieranno molto rispetto a prima, davanti troveranno una squadra determinata a fare risultato”.
Gli esoneri in Serie A.
“Se gli esoneri dessero una certezza di un risultato finale sicuro tutti si farebbero da parte. Io ho sempre pensato che in generale qualcosa potesse cambiare ma ancora non è cosi. Non mi spiego questo, ma do il massimo per far bene”.
Sulla società
“Io sono qua per il Frosinone e non per discorso personale, se pensassi a me stesso non sarei qui a fare l’allenatore in generale. Sono felice dei tifosi e di quello che fa la società. Ho le orecchie tappate e lavoro per un obiettivo comune”.
Kaio Jorge, Cheddira e Cuni come stanno?
“Scelta già fatta su chi giocherà, si sono allenati tutti bene”.
Ci saranno modifiche nel modo di giocare?
“Non voglio salvarmi attraverso il gioco, voglio salvarmi e basta. Ognuno ha una sua identità e un suo pensiero. Io mi metto da parte totalmente per l’obiettivo perchè l’importante è il noi. Siamo stati apprezzati da tutti per il gioco, ora dobbiamo mostrare qualcosa di diverso perhcè importante portare a casa i risultati. Dobbiamo gestire meno palla? Lo faremo, a me interessa essere incisivi. Dobbiamo andare un po’ oltre nelle visioni”.
La tabella salvezza.
“Credo che la partita più importante sia questa e basta poi ci sarà la sosta. Stiamo pensando tante cose, anche di andare un po’ fuori per ricompattare e ritrovare l’armonia che quando manca il risultato si pensa che manchi”.
Sente la pressione?
“Non mi interessa la pressione della piazza, io c’è l’ho già la pressione da quando sono arrivato. Non ho le orecchie tappate ma non leggo e non ho social. Io da quando sono arrivato ho la pressione addosso perchè vivo di questo, è questione di rispetto per me”.
Serie A
Parma, Cuesta: “Analizzeremo cosa non ha funzionato”
Brutta sconfitta per il Parma che perde in casa contro la Lazio, nonostante la doppia superiorità numerica. I ducali non vincono in casa dal 29 settembre.
Nelle ultime 6 partite interne, la squadra di Cuesta ha ottenuto solamente 2 punti (2 pareggi e 4 sconfitte). Oggi è arrivata la seconda sconfitta consecutiva in casa contro la Lazio. Una sconfitta pesante per i padroni di casa, visto che la squadra di Sarri aveva chiuso la partita in 9.
I ducali si trovano attualmente quartultimi a +4 sul Pisa terzultimo che ha perso contro il Lecce ieri sera. La prossima partita sarà contro la Fiorentina il 27 dicembre (la trasferta contro il Napoli è posticipata a gennaio per la Supercoppa).
Parma, le parole di Cuesta

I TIFOSI DEL PARMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Alla fine il calcio sono eventi e lucidità, non è stata una questione di atteggiamento. Non siamo riusciti a sbloccare il blocco difensivo della Lazio. Loro hanno trovato un momento dove hanno fatto la differenza e ci dispiace tanto. Adesso dovremo analizzare tutto quello che non è stato fatto bene per migliorare e continuare avanti”.
Gli episodi
“So che è difficile ripartire, ma lo faremo. Lo faremo perché anche abbiamo trovato tante difficoltà durante questi mesi sia a livello di infortuni sia a livello anche di situazioni. Abbiamo avuto due espulsioni, ma non siamo riusciti anche a sfruttare quello come un’opportunità. Ma oggi sicuramente non siamo stati precisi. È vero che il suo blocco era abbastanza organizzato. Sicuramente noi abbiamo fatto tanti cross e non siamo stati lucidi all’ora di fare l’esecuzione o di trovare una giocata chiave giocando più dentro come stavamo facendo nell’undici contro undici. Loro quando sono stati lì i bassi con la densità sono riusciti a difendere bene e noi non siamo riusciti a sfruttare le nostre qualità. Il calcio sono giornate, sono eventi e dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo essere più frequenti nel nostro massimo perché se no non riusciamo a fare i punti che vogliamo e bisogna farlo”.
La gestione del momento
“Può essere un punto, è una situazione che abbiamo vissuto per la prima volta e sicuramente ti può portare a frenesia, ti può portare alla volontà di avere il risultato immediatamente e magari quello ti può togliere un po’ di organizzazione, ti può togliere lucidità e può aumentare il livello di frustrazione, quindi può essere un caso. In questo momento, non posso fare un’analisi assolutamente lucida ma può essere una delle possibilità”.
Serie A
Parma-Lazio 0-1: impresa dei biancocelesti in 9
Parma-Lazio finisce 0-1 per la squadra di Sarri grazie ad un gol di Noslin a pochi minuti dalla fine. Espulsi Zaccagni e Basic per gli ospiti.
Grande impresa della Lazio di Sarri che batte il Parma al Tardini in 9 contro 11 (espulsi Zaccagni e Basic). Biancocelesti che, con questa vittoria, superano il Sassuolo e la Cremonese, portandosi all’ottavo posto a -1 dalla Juventus.
Sconfitta pesante per il Parma invece che, nonostante la doppia superiorità numerica, prende gol a 8 minuti dal novantesimo (Noslin). La squadra di Cuesta rimane al quartultimo posto, a +4 sul Pisa terzultimo.
Parma-Lazio: il commento del match

I primi 15 minuti di partita sono equilibrati: dopo 3 minuti Corvi compie una bella parata su Cancellieri. 10 minuti più tardi, è Provedel ad essere decisivo con una parata su un tiro di Bernabé. Poco dopo, Estevez devia un tiro a botta sicura di Marusic.
Nonostante non arrivi il gol, il primo tempo è divertente con entrambi le squadre che creano diverse occasioni. A 7 minuti dall’intervallo arriva un’altra ottima parata di Corvi, questa volta su un tiro violento di Basic. Pochi minuti dopo arriva l’episodio clou della partita: Zaccagni commette fallo su Estevez con la gamba alta, e viene espulso tra le proteste e l’incredulità dei suoi compagni di squadra.
Dopo un primo tempo intenso, nonostante la mancanza di gol, il secondo tempo non regala particolari emozioni con i padroni di casa che faticano a rendersi pericolosi nonostante la superiorità numerica. Passano i minuti, e a 12 minuti dal novantesimo la Lazio finisce addirittura in 9: espulso Basic per una gomitata ad Estevez a palla lontana.
Tuttavia, nonostante la doppia inferiorità numerica, gli ospiti riescono clamorosamente a passare in vantaggio. Noslin approfitta di un errore di Valenti, e supera Corvi prima di mettere il pallone in rete (82′). Il Parma non ci sta, e prova ad evitare la sconfitta: infatti, poco dopo il gol, un tiro da fuori di Estevez colpisce la traversa (tiro deviato da una grande parata di Provedel).
La Lazio resiste all’assedio finale dei padroni di casa e, a fine partita, può festeggiare una vittoria pesantissima soprattutto per come è arrivata. Torna alla vittoria, dunque, la squadra di Sarri dopo aver ottenuto 1 punto nelle ultime 2 partite.
Serie A
Napoli, lontano dal Maradona si fatica: a Udine serve una risposta
Ultima trasferta prima dell’Arabia per il Napoli di Conte: a Udine serve una risposta dopo Lisbona e per cambiare passo lontano dal Maradona.
Domani sera a Udine il Napoli sarà impegnato nell’ultima gara prima della partenza per l’Arabia Saudita, dove nei prossimi giorni andrà in scena la Final Four di Supercoppa Italiana. Prima, però, c’è un campionato che non aspetta e una trasferta tutt’altro che semplice.
La squadra di Antonio Conte arriva a questo appuntamento con tante defezioni, soprattutto a centrocampo, dove l’emergenza è ormai evidente. Contro i friulani, però, servirà qualcosa in più rispetto a quanto visto nell’ultima uscita europea. La sconfitta di Champions contro il Benfica ha lasciato scorie, ma soprattutto ha confermato un limite che il Napoli si porta dietro dall’inizio della stagione: la difficoltà a trovare continuità lontano dal Maradona.
Perché se è vero, come sottolineato più volte negli ultimi giorni, che il club azzurro ha chiuso l’anno solare da imbattuto al Maradona, il rendimento in trasferta racconta una storia diversa. Nelle dieci partite giocate fuori casa tra campionato e Champions, il Napoli ha vinto soltanto quattro volte, perdendo ben sei gare. Numeri che spiegano come, lontano dal proprio stadio, gli azzurri fatichino più del previsto.

GIOVANNI DI LORENZO SORRIDENTE GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, trasferta delicata prima della Supercoppa
Anche per questo la sfida di Udine si annuncia complicata. L’Udinese è una squadra fisica, abituata a rendere al massimo davanti al proprio pubblico, e rappresenta un ostacolo tutt’altro che banale in un momento già denso di impegni. Conte dovrà fare i conti con rotazioni quasi obbligate e con una gestione delle energie che guarda inevitabilmente anche alla Supercoppa.
Nonostante tutto, però, una vittoria diventa fondamentale. Non solo per riscattare la serata di Lisbona, ma anche per provare a invertire un trend negativo che rischia di pesare nel lungo periodo. Fare risultato a Udine significherebbe arrivare all’appuntamento arabo con maggiore fiducia e, soprattutto, mantenere il vantaggio sulle inseguitrici in campionato.
Il Napoli è chiamato a dare un segnale. Prima del Milan, prima della Supercoppa, prima dei riflettori internazionali. Perché ritrovare solidità in trasferta, ora, è l’unico modo per confermare ambizioni e credibilità anche lontano dal Maradona.
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