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Premier League

All Eyes On Me – il focus sul 24° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della ventiquattresima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Ventiquattresimo turno: il Tottenham la ribalta al 96′, ok City e Liverpool. Lo United sbanca il Villa Park.

All Eyes On Me

LIVERPOOL 3-1 BURNLEY (31′ D. Jota, 45′ O’Shea, 52′ L. Diaz, 79′ Nunez)

Il Liverpool riprende la propria marcia verso la conquista del titolo dopo il ko contro l’Arsenal, superando, seppur con sofferenza, la penultima forza del campionato Burnley.

Indice dei patemi dei Reds è il primo tempo, terminato 1-1 grazie alle reti di Diogo Jota e O’Shea, entrambe da corner. Il portoghese sale a quota nove nella classifica cannonieri, complice anche l’errata uscita di Trafford, mentre il difensore irlandese trova la sua prima gioia in carriera in Premier League.

L’undici di Klopp, orfano di Alisson, Konaté, Szoboszlai e Salah, indirizza già al 52′ la ripresa con la correzione aerea sotto porta di Luis Diaz, ma rischia di incassare il nuovo pari in due frangenti con DatroFofana, non cinico come nell’ultima uscita. A chiudere definitivamente i conti ci pensa Darwin Nunez, ancora di testa, sul traversone di Elliott a undici dal 90′.

Il Liverpool ottiene, così, il decimo successo interno del proprio campionato sui dodici match disputati, mentre il Burnley resta a tredici punti e viene agganciato anche dallo Sheffield United.

MANCHESTER CITY 2-0 EVERTON (71′, 85′ Haaland)

Ancora il City, sempre il City. Decimo successo consecutivo in tutte le competizioni, ed ora che è tornato il ragazzo in foto la squadra sembra pronta ad assaltare nuovamente Inghilterra ed Europa.

Guardiola, in vista dell’ottavo di Champions contro il Copenaghen, tiene a riposo Walker, De Bruyne e Bernardo Silva, ma fatica molto nel primo tempo, in cui i suoi producono solamente una vera opportunità da gol con Doku.

L’arcigna difesa dell’Everton, con i superlativi Branthwaite e Tarkowski, crolla al 71′ sotto il colpo del totalmente ristabilito Haaland, a secco in Premier dal 25 novembre, bravissimo a scaraventare in porta con il piede debole un pallone vagante sull’angolo calciato da Julian Alvarez. Sempre il norvegese la chiude all’85’ con un gol dei suoi: verticalizzazione di De Bruyne, entrato nel frattempo, il nove stravince il duello fisico con Tarkowski, si invola a campo aperto verso Pickford e lo punisce con l’interno mancino.

Sedici gol in diciotto presenze. Un gol di media ogni 93 minuti. Capocannoniere in solitaria nonostante due mesi di stop.

I Citizens restano a -2 dal Liverpool in attesa di disputare il recupero con il Brentford il prossimo 20 febbraio, così come i Toffees rimangono terzultimi a -1 dal Luton.

WEST HAM 0-6 ARSENAL (32′ Saliba, 41′ (rig.), 63′ Saka, 44′ Gabriel, 47’pt Trossard, 65′ Rice)

L’Arsenal strapazza il West Ham nel derby seppellendolo con sei reti, inequivocabile messaggio di forza mandato a tutto il campionato.

Dopo una prima mezz’ora equilibrata i Gunners prendono il largo, tornando negli spogliatoi con un eloquente 0-4. La coppia centrale di difesa, SalibaGabriel, mette a segno lo 0-1 e lo 0-3 trasformando in gol i due cross da piazzato di Rice. Lo 0-2 e lo 0-4 portano la firma di due terzi del tridente offensivo: Saka si guadagna e trasforma il rigore, Trossard, schierato falso nueve, infila Areola nel recupero con uno splendido destro a giro sotto l’incrocio trovando il sesto acuto personale nel torneo.

Ad irrobustire il risultato ci pensano nuovamente Saka, che taglia il traguardo della doppia cifra realizzativa, ed il grande ex Rice, a secco dal 5 dicembre, con un rimarchevole destro da fuori.

L’undici di Arteta tiene, così, il passo di Liverpool e Manchester City, ottenendo la settima vittoria esterna del proprio campionato, mettendo a referto sei gol per la prima volta in campionato sotto la gestione del tecnico spagnolo. Prosegue, invece, il momento no degli Hammers: nessun successo nel 2024 in sette match complessivi e conseguente ottavo posto in classifica.

TOTTENHAM 2-1 BRIGHTON (17′ (rig.) Gross, 61′ Sarr, 96′ B. Johnson)

Dopo aver perso due punti nel recupero contro l’Everton nell’ultimo turno il Tottenham ne guadagna altrettanti nello stesso frangente di partita a discapito del Brighton.

Il quinto successo interno consecutivo in campionato permette agli Spurs di tornare in solitaria al quarto posto, ma il match contro i Seagulls ha regalato una girandola di emozioni e tantissimi spunti sia in tema tattico che individuale.

Gli ospiti approcciano meglio alla gara e passano in vantaggio al 17′ con Gross che trasforma il dodicesimo rigore sui sedici calciati in carriera, procurato dall’intervento irregolare di Van de Ven atto a sventare un’illuminata combinazione nello stretto tra Welbeck e Buonanotte.

Il difensore olandese si riscatta alla grande sventando due colossali palle gol, cancellando, con la complicità anche di un super Vicario, permettendo ai suoi di restare in partita e pervenire al pari con Sarr, al primo acuto nel 2024, imbeccato in verticale da Kulusevski e fortunato nella carambola Dunk-palo che mette fuori causa Steele.

Il match viene deciso al 95′ da un sempre più protagonista Brennan Johnson, terzo gol in campionato, che spinge in porta il cross teso del rientrante Son sugli sviluppi di una mortifera ripartenza. Il definitivo 2-1 fa scivolare il Brighton in nona posizione.

ASTON VILLA 1-2 MANCHESTER UNITED (17′ Hojlund, 67′ D.Luiz, 86′ McTominay)

Terza vittoria di fila per il Manchester United che rilancia la propria candidatura per un posto Champions portandosi a -6 dalla quarta posizione. L’Aston Villa, invece, incassa la seconda sconfitta interna consecutiva, la terza se consideriamo l’1-3 del Chelsea in FA Cup, al netto comunque della solita, ottima prestazione.

I Red Devils approcciano meglio alla gara con il nuovamente titolare Mainoo ancora sugli scudi. A sbloccare il punteggio ci pensa ancora Hojlund, sesto gol nelle ultime sette gare complessive, bravo a correggere di testa la sponda aerea di Maguire da corner. Dopo il pari i Villans prendono il sopravvento e sfiorano a più riprese il pari.

L’1-1 arriva al 67′ con Douglas Luiz, primo centro nel 2024, che devia in porta il mancino potente di Bailey, dando il via ad un vero e proprio forcing che non si tramuta in vantaggio per merito di Onana e demerito di Diaby e McGinn.

Il definitivo 1-2 arriva estemporaneamente a cinque dal 90′ e porta la firma del solito McTominay, settimo gol in campionato, che svetta nel cuore dell’area di rigore sul cross di Diogo Dalot.

Nel prossimo turno la formazione di Ten Hag farà visita al Luton, mentre l’Aston Villa andrà a Craven Cottage per sfidare il Fulham.

NOTTINGHAM FOREST 2-3 NEWCASTLE (10′, 66′ B. Guimaraes, 26′ Elanga, 43′ Schar, 51’pt Hudson-Odoi)

Il Newcastle si riprende con forza il settimo posto in classifica espugnando City Ground, bissando l’impresa del Villa Park di due settimane fa.

Uno dei protagonisti è lo stesso del match di Birmingham: Fabian Schar che dopo la doppietta con l’Aston Villa mette dentro il momentaneo 1-2 battendo Sels, ex della gara ed appena arrivato dallo Strasburgo, con un destro al volo sulla sponda dell’altro centrale Botman.

L’altro è, indiscutibilmente, Bruno Guimaraes, a secco dal 24 settembre, autore del primo ed ultimo vantaggio dei Magpies. Per lo 0-1 trafigge da distanza ravvicinata Sels con un potente destro sul cross di Trippier, per il 2-3 sfodera l’arma del tiro da fuori piazzando la palla nell’angolo basso.

A nulla sono serviti, in termini di risultato, gli acuti di Elanga, che per tutti i 90′ ha imbarazzato Burn, e HudsonOdoi, terzo gol in campionato, al Nottingham, ulteriormente rinforzato dall’arrivo in prestito di Giovanni Reyna dal Borussia Dortmund.

Il Forest resta, dunque, a secco di vittorie in Premier nel 2024 e con soli due punti di margine sul Luton terzultimo, mentre i Magpies agganciano il West Ham e superano il Brighton.

CRYSTAL PALACE 1-3 CHELSEA (30′ Lerma, 47′, 91′ Gallagher, 94′ E. Fernandez)

Rialza la testa il Chelsea dopo le due pesanti sconfitte entrambe con quattro gol concessi contro Liverpool e Wolverhampton, bissando lo stesso risultato fatto registrare al Villa Park sei giorni fa in FA Cup.

In realtà, però, per i Blues la gara inizia in salita nonostante un Crystal Palace ampiamente rimaneggiato considerate le pesanti assenze, tra le altre, di Eze ed Olise. Le Eagles trovano, infatti, il vantaggio al 30′ con lo splendido destro arcuato di Lerma, primo gol in campionato e con la maglia del Palace, che si infila all’incrocio, e a nulla servono i tentativi di reazione degli ospiti fino all’intervallo.

Al rientro dagli spogliatoi i Blues aggrediscono immediatamente il match e trovano il pari con l’ex di turno Conor Gallagher, sbloccatosi in stagione nell’1-3 all’Aston Villa. Il capitano della formazione di Pochettino si rivela assoluto protagonista della sfida prima trasformando in gol il cross tagliato di Malo Gusto e poi, nel recupero, quello di Palmer, mettendo a referto la terza doppietta in carriera (le altre due erano arrivate tra l’agosto ed il dicembre 2021 proprio nel suo periodo di prestito al Crystal Palace).

Poco prima dello scadere Enzo Fernandez, a secco in campionato dal 3 dicembre, mette il lucchetto al match capitalizzando la ripartenza condotta dal solito Palmer (otto assist complessivi), certificando il decimo successo del Chelsea in Premier che riduce sostanzialmente le distanze dalla zona Conference League.

L’undici di Hodgson, invece, scivola in quindicesima posizione registrando un passivo di -7 tra reti segnate ed incassate negli ultimi quattro incontri.

WOLVERHAMPTON 0-2 BRENTFORD (35′ Norgaard, 77′ Toney)

Il Brentford torna a vincere in trasferta dopo oltre tre mesi ottenendo tre punti pesanti in ottica salvezza, mentre il Wolverhampton cade nuovamente davanti ai propri tifosi dopo la roboante vittoria sul Chelsea della scorsa settimana.

Le Bees si portano in vantaggio dopo una mezz’ora piuttosto equilibrata con l’incornata di Norgaard, a secco dal 1 ottobre, sul corner dell’ultimo arrivato Reguilon, che a fine stagione rientrerà alla casa base del Tottenham.

Dopo lo 0-1 i Wolves reagiscono e sfiorano il pari per due volte con il solito Pedro Neto e Dawson che vede annullarsi l’1-1 per una posizione di fuorigioco davvero minima. Il raddoppio che taglia definitivamente le gambe agli uomini di O’Neil arriva al 77′ e la firma è quella d’autore: Ivan Toney, già al terzo gol dal suo rientro in campo, bravo a capitalizzare l’assist di Janelt.

I lupi d’oltremanica, dunque, vedono allontanarsi, seppur non di molto, la zona Europa, mentre il Brentford si allontana dalla zona rossa.

FULHAM 3-1 BOURNEMOUTH (5′ Decordova-Reid, 36′, 52′ R. Muniz, 50′ Senesi)

Prima vittoria nel nuovo anno per il Fulham che domina nel match interno con il Bournemouth, scavalcandolo al dodicesimo posto. Le Cherries proseguono nel loro momento negativo: sono solamente due i punti raccolti nelle ultime cinque sfide.

I Cottagers la sbloccano subito con DecordovaReid, quinto gol in campionato, bravo ad approfittare dello scivolone di Cook in recupero palla, battendo Neto sul primo palo. Il 14 degli uomini di casa risulta fondamentale anche nello sviluppo del raddoppio effettuando una sponda aerea sul cross profondo di Willian, consentendo a Rodrigo Muniz di spingere il pallone in porta.

L’undici di Iraola rientra temporaneamente in partita con la girata da corner di Senesi, terzo centro in campionato, ma dopo appena due minuti ancora Rodrigo Muniz ristabilisce le distanze firmando la prima doppietta in carriera in Premier League, nuovamente sul traversone di Willian.

Settimo successo in casa sugli otto ottenuti fin qui dal Fulham, mentre il Bournemouth si vede costretto al sesto ko esterno.

LUTON 1-3 SHEFFIELD UNITED (30′ Archer, 36′ (rig.) McAtee, 52′ (rig.) Morris, 72′ Vini Souza)

Colpaccio a sorpresa dello Sheffield United, che mai avevano trionfato in trasferta in questo campionato, sul campo del Luton, che perde per la prima volta nel 2024.

La sfida viene indirizzata dai ragazzi di Wilder a proprio favore al 30′ con Archer, a secco dal 22 dicembre, che prende il tempo in velocità ad Osho e batte sul primo palo Kaminski. Il raddoppio arriva appena sei minuti dopo con il rigore procurato dal tocco di mano di Burke e trasformato da McAtee, terzo acuto in campionato, perfettamente efficace nel fare le veci dell’assente McBurnie dal dischetto.

Gli Hatters provano a riaprirla nei primi minuti della ripresa con un altro penalty causato da un altro tocco di mano, questa volta di Ahmedhodzic, e realizzato per la seconda partita consecutiva da Morris, in gol dagli undici metri anche nel 4-4 di Newcastle, ma devono soccombere al 72′ alla prima realizzazione inglese di Vini Souza che incrocia il destro dal limite dell’area mettendo nuovamente fuori causa Kaminski.

L’undici di Wilder aggancia, così, il Burnley al penultimo posto mantenendo vive le comunque flebili speranze salvezza ottenendo più punti in un solo match (3) in trasferta che nei precedenti undici (2). I ragazzi di Edwards, invece, restano a +1 sul terzultimo posto, ma i prossimi incontri con Manchester United ed Aston Villa potrebbero aggravare la condizioni di classifica.

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool

54 24 16 6 2 55:23 +32
2

Manchester City*

52 23 16 4 3 56:25 +31
3

Arsenal

52 24 16 4 4 53:22 +31
4

Tottenham

47 24 14 5 5 51:36 +15
5

Aston Villa

46 24 14 4 6 50:32 +18
6

Manchester United

41 24 13 2 9 33:33 0
7

Newcastle

36 24 11 3 10 51:39 +12
8

West Ham

36 24 10 6 8 36:42  -6
9  Brighton 35 24 9 8 7 43:40 +3
10 Chelsea 34 24 10 4 10 41:40 +1
11 Wolverhampton 32 24 9 5 10 37:39 -2
12

Fulham

29 24 8 5 11 33:39 -6
13

Bournemouth*

27 23 7 6 10 31:44 -13
14

Brentford*

25 23 7 4 12 34:39 -5
15

Crystal Palace

24 24 6 6 12 27:43 -16
16

Nottingham Forest

21 24 5 6 13 30:44 -14
17

Luton Town*

20 23 5 5 13 33:45 -12
18

Everton

19 24 8 5 11 26:32 -6
19

Burnley

13 24 3 4 17 25:50 -25
20

Sheffield United

13 24 3 4 17 22:60 -38

– Everton 10 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

Prossimo turno:

Sabato 17 febbraio

Brentford 13:30 Liverpool

Burnley 16:00 Arsenal

Newcastle 16:00 Bournemouth

Fulham 16:00 Aston Villa

Nottingham Forest 16:00 West Ham

Tottenham 16:00 Wolverhampton

Manchester City 18:30 Chelsea

Domenica 18 febbraio

Sheffield United 15:00 Brighton

Luton 17:30 Manchester United

Lunedì 19 febbraio

Everton 21:00 Crystal Palace

Premier League

All Eyes On Me – il focus sul 36° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della trentaseiesima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Trentaseiesimo turno: Arsenal sul velluto, cinquina City. Scatto salvezza del Forest.

All Eyes On Me

ARSENAL 3-0 BOURNEMOUTH (45′ (rig.) Saka, 70′ Trossard, 97′ Rice)

Gara senza storia all’Emirates dove l’Arsenal si sbarazza facilmente dell’insidioso, quantomeno sulla carta, Bournemouth, reduce da due successi di fila senza incassare reti.

I Gunners, invece, allungano la loro striscia di successi a quota quattro con annesso terzo clean sheet, incrementando ulteriormente la differenza reti, primo parametro da prendere in considerazione in caso di arrivo a pari punti con il Manchester City al termine del campionato. Il dominio dell’undici di Arteta appare evidente sin dalle prime battute, con Travers costretto a superarsi in un paio di occasioni, ma poi principale responsabile dell’assegnazione del calcio di rigore che sblocca il match per un fallo ai danni di Havertz lanciato a rete. Penalty poi trasformato da Saka che fa sei su sei dal dischetto e sedici nel torneo.

Nella ripresa ci pensano Trossard, al terzo centro nelle ultime quattro, e Rice, migliore in campo e a secco dallo scorso 9 marzo, a chiudere definitivamente i giochi tra il 70′ ed il 97′, assicurando all’Arsenal la ventiseiesima vittoria su trentasei match disputati che coincide con il mantenimento della prima posizione in classifica.

Nel prossimo turno i londinesi voleranno ad Old Trafford, mentre le Cherries, al nono ko esterno sui quattordici totali, dicono ufficialmente addio alle proprie chances europee.

MANCHESTER CITY 5-1 WOLVERHAMPTON (12′ (rig.), 35′, 48’pt (rig.), 54′ Haaland, 53′ Hwang Hee-Chan, 85′ J. Alvarez)

Il Manchester City risponde al tris dell’Arsenal con una sonora cinquina rifilata al Wolverhampton, vendicando il 2-1 dell’andata. Fa festa ancora Guardiola che ottiene la vittoria numero 222 in 301 gare da manager dei Citizens in Premier League, nessuno come lui.

Il tecnico spagnolo può ulteriormente sorridere perché sembra poter tornare a contare sulla miglior versione di Haaland, assoluto protagonista del match. Il norvegese cala il suo primo poker in carriera in campionato, dopo le cinque reti siglate in una singola partita contro il Lipsia nella scorsa Champions League ed il Luton nell’attuale FA Cup, con due rigori nel primo tempo, uno splendido stacco aereo sul cross di Rodri sempre nella prima frazione, ed un altrettanto meraviglioso sinistro a giro all’ingresso dell’area di rigore nella ripresa. Con queste quattro marcature l’ex Borussia Dortmund si porta a quota venticinque in classifica marcatori, allungando a più quattro sull’inseguitore più prossimo Palmer.

Gli altri due sussulti della gara portano la firma di Hwang HeeChan, bravo a sfruttare l’incertezza in uscita di Ederson, e di Julian Alvarez che raggiunge la doppia cifra realizzativa in campionato. Nella prossima giornata gli Sky Blues, ancora padroni del loro destino, faranno visita al Fulham, mentre i Wolves, al terzo stop nelle ultime quattro, ospiteranno il Crystal Palace.

LIVERPOOL 4-2 TOTTENHAM (16′ Salah, 45′ Robertson, 50′ Gakpo, 59′ Elliott, 72′ Richarlison, 77′ Son)

Dopo un aprile piuttosto cupo che ha visto sfumare sia l’obiettivo Europa League che il primo posto in campionato il Liverpool torna a sorridere con un pirotecnico 4-2 rifilato al Tottenham ad Anfield.

I Reds dominano letteralmente i primi sessanta minuti di gioco producendo un enorme quantità di occasioni concretizzandone quattro. A sbloccare il punteggio ci pensa il solito Salah, che torna a segnare su azione in campionato dopo più di un mese, bravo a finalizzare di testa l’assist di Gakpo, mentre il raddoppio è ad opera di Robertson, secondo centro consecutivo, che raccoglie la corta respinta di Vicario sul tentativo ravvicinato dell’attaccante egiziano.

Tra il 50′ ed il 59′ arrivano altri due gol: Gakpo mangia in testa a Romero sul cross di Elliott e fa 3-0, il classe 2003, invece, smarcato ancora da Salah, si inventa un pregevole mancino dalla distanza che si infila all’incrocio dei pali. Con questo assist l’ex Roma diventa il primo calciatore nella storia della Premier a mettere a referto una doppia-doppia in termini di gol ed assist per tre stagioni consecutive.

La reazione d’orgoglio degli Spurs si concretizza negli ultimi venti minuti con Richarlison, che ritrova la rete dopo due mesi, ed il solito Son, che nel finale rischia seriamente di riaprirla sfiorando il 4-3.

La formazione di Klopp blinda, così, il terzo posto prima della trasferta al Villa Park, mentre i ragazzi di Postecoglou, al quarto ko consecutivo, vedono allontanarsi sempre di più l’obiettivo Champions League.

BRIGHTON 1-0 ASTON VILLA (87′ Joao Pedro)

Il Brighton centra un successo che mancava dal 10 marzo in campionato contro il Nottingham, anche in quel caso per 1-0, superando meritatamente un Aston Villa visibilmente scosso dal 2-4 incassato nell’andata delle semifinali di Conference League per mano dell’Olympiacos.

I Seagulls tambureggiano già dai primi minuti con un Adingra davvero incontenibile che prima impensierisce Olsen, e poi smarca Gross a tu per tu con il portiere svedese che riesce ad ipnotizzarlo, ma la stoccata vincente sembra mancare, come troppe volte è capitato in questa stagione.

Stoccata che sembra arrivare a metà ripresa proprio con il centrocampista tedesco che vede, però, annullata la propria rete per un millimetrico fuorigioco sul cross teso di Joao Pedro. Discorso analogo per quanto riguarda il capitano dei Villans McGinn, reo di trovarsi di poco oltre rispetto a Dunk sul tocco di Bailey.

Alla fine l’undici di De Zerbi riesce a passare con il rigore provocato da un fallo di Konsa sull’imprendibile Adingra e ribadito in porta da Joao Pedro, a secco dal 3 febbraio anche per via dell’infortunio patito, dopo la prima respinta di Olsen.

I tre punti, probabilmente, non serviranno al Brighton per tornare in Europa, ma rappresentano comunque una boccata d’ossigeno considerando anche gli ultimi impegni da affrontare con Newcastle, Chelsea e Manchester United. La sconfitta non complica più di tanto, invece, la situazione di classifica della squadra di Emery, ancora a +7 con una partita in più sul quinto posto, a cui basterà una vittoria nelle ultime due per tornare a competere nella più importante competizione continentale.

BURNLEY 1-4 NEWCASTLE (19′ Wilson, 35′ Longstaff, 40′ B. Guimaraes, 55′ Isak, 86′ O’Shea)

Quarto successo nelle ultime cinque con annessi quattordici gol all’attivo per il Newcastle che si conferma il quarto attacco del campionato e rafforza il proprio status di contendente all’Europa.

Tutto troppo facile a Turf Moor per i Magpies che, nonostante concedano una buona opportunità a Bruun Larsen in apertura, chiudono i giochi già nel primo tempo. Apre le danze il tap-in di Wilson che ribadisce in porta la corta respinta di Muric sul destro di Isak, prosegue Longstaff, settimo centro stagionale, che tramuta in gol il cross arretrato di Murphy e sublima il tutto Bruno Guimaraes, terzo acuto nelle ultime cinque, bravo a piazzare sul primo palo l’assist di Gordon.

Ad inizio ripresa, dopo un calcio di rigore fallito, arriva anche lo 0-4 di Isak che si porta a quota venti in classifica marcatori, insidiando il secondo posto occupato da Palmer. L’1-4 di O’Shea nel finale serve solo per le statistiche.

Il Burnley, infatti, vede ampliarsi a cinque punti il distacco dal quartultimo posto e, di conseguenza, incombere su di sé lo spettro della retrocessione, mentre i ragazzi di Howe scopriranno il loro futuro tra due settimane.

CHELSEA 5-0 WEST HAM (15′ Palmer, 30′ Gallagher, 36′ Madueke, 48′, 80′ Jackson)

Il Chelsea vuole crederci fino in fondo: dopo aver sconfitto il Tottenham nella gara di recupero di giovedì la squadra di Pochettino vince, anzi stravince, un altro derby, questa volta contro il West Ham.

Incontenibili i Blues, guidati dal solito Cole Palmer che sblocca il risultato con un piattone mancino potente e preciso da centro area imprendibile per Areola, toccando quota ventuno gol in campionato, e da capitan Gallagher, tre centri e due assist nell’ultimo mese, che lascia impietrito il portiere francese con un ammirevole destro al volo con palla a scendere.

Madueke, anche per lui tre reti nell’ultimo mese, chiude i giochi già al 36′ correggendo in porta l’incornata di Thiago Silva sul corner calciato da Mudryk. Nel secondo tempo trova la gloria anche Nicolas Jackson, a cui la  marcatura doppia gli mancava dalla tripletta al Tottenham dello scorso 6 novembre, che porta le segnature dei padroni di casa a cinque e le proprie a tredici. Per il West Ham ci prova solamente Bowen, costretto ad arrendersi alla sfortuna considerate le tre traverse colpite.

Finale di campionato che si preannuncia incandescente per i blu di Londra, al contrario degli Hammers, le cui vittorie nel 2024 in campionato restano sempre tre a fronte dei diciassette match disputati, i cui gol incassati sono arrivati ad essere addirittura settanta e la cui separazione da Moyes a fine stagione appare inevitabile.

CRYSTAL PALACE 4-0 MANCHESTER UNITED (12′, 66′ Olise, 40′ Mateta, 58′ Mitchell)

Clamoroso e roboante 4-0 a Selhurst Park del Crystal Palace ai danni di un Manchester United praticamente mai sceso in campo.

Il monday night del 36° turno consacra il talento di Michael Olise che con due gol, uno più bello dell’altro, si conferma l’assoluta stella delle Eagles, oltre che un calciatore destinato a palcoscenici decisamente importanti. Sono nove i centri in campionato in appena diciassette presenze (causa infortunio) per il classe 2001 che già in estate potrebbe approdare in un top team.

Ad arrotondare il risultato ci pensano Mitchell, bravo a sfruttare una palla vagante da piazzato, e Mateta, alla quinta rete nelle ultime quattro, che si inventa un coast to coast figlio del suo grande periodo di forma.

La squadra di Ten Hag si fa viva dalle parti di Henderson solamente al quarto d’ora della ripresa con la rete annullata per fuorigioco a Casemiro, davvero troppo poco per una squadra in lotta per un posto in Europa, ora scivolata addirittura in ottava posizione.

Quarto successo nelle ultime cinque per i ragazzi di Glasner che stanno chiudendo alla grande la stagione, mentre per i Red Devils si fa sempre più dura.

BRENTFORD 0-0 FULHAM

Partita avara di emozioni al Brentford Community Stadium tra Brentford e Fulham, due squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato.

Nell’altro derby di Londra di giornata le occasioni si condensano quasi tutte nel primo tempo, una per parte: prima Iwobi calcia di poco alto dal limite dell’area e poi Mbeumo colpisce la traversa sugli sviluppi di un’interessante ripartenza da lui condotta. Nella ripresa c’è spazio solamente per la buona opportunità sciupata da posizione favorevole da Raul Jimenez che non riesce a trovare il proprio primo gol nel 2024.

Quarto pareggio nelle ultime sette per le Bees, dunque, mentre è il secondo consecutivo per i Cottagers che restano in tredicesima posizione.

LUTON 1-1 EVERTON (24′ (rig.) Calvert-Lewin, 31′ Adebayo)

Termina in pareggio la gara di apertura della 36° giornata a Kenilworth Road tra Luton ed Everton.

I Toffees partono meglio creando i presupposti per il vantaggio già nei primi dieci minuti di gara con McNeil e Garner poco lucidi nei pressi della porta avversaria. Vantaggio che si concretizza al 24′ con il rigore assegnato dopo revisione al Var da Robinson per una vistosa trattenuta di Mengi ai danni di Branthwaite e trasformato da CalvertLewin, al quarto centro nelle ultime cinque.

Gli Hatters riescono a reagire immediatamente ed a pervenire al pareggio dopo appena sette minuti con il rientrante Adebayo, assente dal 10 febbraio, che addomestica di petto lo spiovente di Sambi Lokonga e scarica in porta un mancino che non lascia scampo a Pickford.

Nella ripresa la squadra di Edwards ci prova, specie nel recupero, prima con Berry e poi con l’ex di turno Barkley, ma anche per via di un pizzico di sfortuna non riesce a portare a casa l’intera posta.

Con questo pari il Luton resta in vita, ma la distanza dal Nottingham quartultimo è ora di tre punti e la salvezza si fa sempre più complicata, mentre l’Everton, assicuratosi già un posto nel prossimo campionato, ottiene il quarto risultato utile consecutivo.

SHEFFIELD UNITED 1-3 NOTTINGHAM FOREST (17′ (rig.) Brereton Diaz, 27′, 65′ Hudson-Odoi, 51′ Yates)

Vittoria di capitale importanza, la prima fuori casa nel 2024, per il Nottingham Forest sul campo del già retrocesso Sheffield United che vale l’allungo a +3 sulla zona rossa.

Le Blades passano al 17′ con il rigore guadagnato e trasformato da Brereton Diaz, ma la squadra di Espirito Santo risponde dopo appena dieci minuti con un favoloso gol di HudsonOdoi che butta giù la porta con un interno destro da fuori area imprendibile per Foderingham.

Il Forest la vince nella ripresa grazie alla prima rete in carriera di Yates in Premier League e al secondo acuto di giornata di HudsonOdoi alla prima doppietta in carriera nel massimo campionato inglese che assicura ai suoi un buon margine di vantaggio sul Luton a due giornate dal termine.

Il Nottingham sarà chiamato a sfruttare questo vantaggio contro Chelsea e Burnley.

Classifica e prossimo turno

1

Arsenal

83 36 26 5 5 88:28 +60
2 Manchester City* 82 35 25 7 3 87:33 +54
3

Liverpool

78 36 23 9 4 81:38 +43
4

Aston Villa

67 36 20 7 9 73:53 +20
5

Tottenham*

60 35 18 6 11 69:58 +11
6

Newcastle*

56 35 17 5 13 78:56 +22
7

Chelsea*

54 35 15 9 11 70:59 +11
8

Manchester United*

54 35 16 6 13 52:55  -3
9 West Ham 49 36 13 10 13 56:70 -14
10 Bournemouth 48 36 13 9 14 52:63 -11
11 Brighton* 47 35 12 11 12 53:57 -4
12

Wolverhampton

46 36 13 7 16 49:60 -11
13

Fulham

44 36 12 8 16 51:55 -4
14

Crystal Palace

43 36 11 10 15 49:57 -8
15

Everton

37 36 12 9 15 38:49 -11
16

Brentford

36 36 9 9 18 52:60 -8
17

Nottingham Forest

29 36 8 9 19 45:63 -18
18

Luton Town

26 36 6 8 22 49:78 -29
19

Burnley

24 36 5 9 22 39:74 -35
20

Sheffield United

16 36 3 7 26 35:100 -65

– Everton 8 punti di penalizzazione

– Nottingham Forest 4 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

Prossimo turno:

Sabato 11 maggio

Fulham 13:30 Manchester City

Everton 16:00 Sheffield United

West Ham 16:00 Luton

Bournemouth 16:00 Brentford

Wolverhampton 16:00 Crystal Palace

Tottenham 16:00 Burnley

Newcastle 16:00 Brighton

Nottingham Forest 18:30 Chelsea

Domenica 12 maggio

Manchester United 17:30 Arsenal

Lunedì 13 maggio

Aston Villa 21:00 Liverpool

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Premier League

Manchester United, si riparte da Hojlund per il futuro

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Premier League, Hojlund ai tempi dell'Atalanta

Il Manchester United lavora sodo per tornare sul tetto d’Europa

Chi non ricorda i tempi della squadra guidata da un certo Sir Alex? I campioni che hanno calcato l’Old Trafford sono molti ma nell’era post-Ferguson qualcosa sembra essersi interrotto. Dopo i ventisette anni d’amore l’erede fu David Moyes che, però, durò molto poco nonostante la Supercoppa vinta. Dal 2013 sono solo sei i trofei conquistati dai Red Devils, pochi per un club glorioso come questo. La finale contro i cugini del Manchester City può dare la svolta e può aprire una piccola speranza in ottica futura. In estate è stato acquistato Rasmus Hojlund per 74 milioni di euro.

L’attaccante nato a Copenaghen si è inserito molto bene nella squadra inglese riuscendo a non sentire più di tanto l’impatto con la Premier League. Il contratto scade nel 2028 ma è inserita una clausola di opzione per il rinnovo fino al 2029. In trentotto partite ha segnato 14 gol e dispensato 2 assist, il tutto a 21 anni. Il Manchester United ripartirà proprio da lui con la consapevolezza di aver preso un ipotetico crack per il futuro, con la speranza di tornare sul tetto d’Inghilterra – prima – e d’Europa per tornare ad essere grandi come un tempo.

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Premier League

Lopetegui, niente Milan: è fatta con il West Ham

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Milan, opzione Lopetegui

Julen Lopetegui, stando a quanto riportato oltremanica, avrebbe trovato l’accordo con il West Ham per la prossima stagione.

Lopetegui al West Ham: i dettagli

Julen Lopetegui è pronto a tornare in Inghilterra dopo la fugace esperienza semestrale al Wolverhampton.

E’ infatti di oggi la notizia secondo la quale il tecnico spagnolo avrebbe trovato un accordo per allenare il West Ham nella prossima stagione. Gli hammers saluteranno David Moyes (il cui contratto scadrà il prossimo 30 Giugno) a fine stagione e si sta muovendo oramai da settimane per individuare il profilo del suo successore.

Negli scorsi giorni sembrava fatta per l’arrivo di Ruben Amorim, con tanto di viaggio oltremanica documentato del tecnico portoghese, ma la possibilità di arrivare a un allenatore pluridecorato come l’ex-Real Madrid era un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare.

L’ostacolo principale nella trattativa che avrebbe dovuto portare l’attuale tecnico dello Sporting Lisbona a Londra sarebbe la presenza nel suo contratto di una clausola rescissoria da 15 milioni di euro.

Troppi per il West Ham, che (come confermato anche da Fabrizio Romano) avrebbe virato su profilo libero da oneri contrattuali. Lopetegui era stato accostato con forza anche al Milan, ma i dubbi in seno alla dirigenza e una protesta incomprensibile da parte della tifoseria hanno spinto il Diavolo a fare un brusco passo indietro.

Amorim, all’indomani del campionato vinto, ha fatto sapere che rimarrà il tecnico dei lusitani anche nella prossima stagione per giocare la Champions League. Invece, per quanto concerne la panchina dei rossoneri, nelle ultime ore è balzato in pole l’ex-Roma Paulo Fonseca: conteso anche dal Marsiglia.

Lopetegui

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