Premier League
Come il PSR ha cambiato la Premier League
In Premier League non si registrava un volume di spesa così basso nel mercato invernale da almeno tre anni: c’entra il PSR.
Cos’è il PSR e come funziona
Secondo Sky Sports UK, in Premier League, in questa sessione invernale di calciomercato, sono stati spesi appena 96,2 milioni di sterline. L’equivalente in euro di circa 113 milioni. 121 per Transfermarkt, ma il punto non è questo.
Il nocciolo della questione, ampiamente dibattuto e affrontato in Inghilterra negli ultimi mesi, è quanto effettivamente il PSR abbia influenzato la Premier League e cambiato la sua capacità di spesa.
Un acronimo che sta per Profitability and Sustainability Rules e che, in sostanza, infligge sanzioni a tutti quei club che superano i 105 milioni annui di perdite in un triennio. Ho trattato in maniera esaustiva l’argomento nel mio editoriale sul “Controllo Statale in Premier League“.
Un provvedimento entrato in vigore lo scorso Ottobre e che, al primo banco di prova disponibile, ha subito dimostrato di aver cambiato radicalmente il modus operandi del calcio inglese sul mercato. La sessione invernale che si è appena conclusa, infatti, è stata la meno esosa degli ultimi tre anni.
Premier League, mai così dal 2021
Per fare un paragone con la scorsa estate, ovvero l’ultimo mercato senza regolamentazione ma anche quello con l’esborso più alto nella storia del calcio inglese, allora furono investiti quasi tre miliardi di euro sul mercato.
Chiaro che non è possibile paragonare un mercato invernale di riparazione (che dura un mese) a un mercato estivo, che di mesi ne dura tre e che spesso e volentieri è un mercato di “rivoluzione“. Prendendo quindi in esame l’ultima finestra di mercato invernale scopriamo che lo scorso inverno furono oltre 840 i milioni spesi sul mercato.
Per trovare un’altra sessione di mercato invernale così austera bisogna tornare alla stagione 2020/2021, dove a Gennaio vennero investiti “soltanto” 112 milioni di euro. Nonostante questo, il calcio inglese in quella stagione regalò tre squadre (su quattro) alle finali europee.
E un mio pezzo non poteva certo chiudersi senza uno schiaffo in faccia fortissimo ai liberali, che da qualche mese stanno urlando (sino a lacerarsi le corde vocali) che la regolamentazione economica voluta dal governo inglese segnerà la fine della Premier League.
Premier League
UFFICIALE – Enzo Maresca è il nuovo allenatore del Chelsea: i dettagli
Ora è ufficiale: il Chelsea ripartirà da Enzo Maresca per provare a tornare quantomeno in Champions League. Il tecnico italiano arriva a Londra dopo la promozione ottenuta con il Leicester.
I dettagli
Maresca firmerà un quinquennale con opzione anche per una sesta stagione, un contratto molto simile a quello stipulato da Potter ormai quasi due anni fa dopo l’esonero di Tuchel. L’ex vice di Guardiola al Manchester City sarà il sesto tecnico italiano nella storia del Chelsea.
Premier League
Il Bayern Monaco tenta il colpo Bruno Fernandes
Stando a quanto riportato dai media portoghesi, il Bayern Monaco starebbe provando a ingaggiare Bruno Fernandes: centrocampista del Manchester United.
Bayern Monaco, si lavora per Bruno Fernandes
Stando a quanto ripreso dai media portoghesi, in particolare da “O Jogo“, il Bayern Monaco avrebbe contattato Miguel Pinho: agente di Bruno Fernandes. Il contratto che lega il centrocampista portoghese al Manchester United scadrà il 30 Giugno del 2026.
Questa sarà l’ultima estate (in assenza di un rinnovo) in cui i Red Devils potranno provare a monetizzare al massimo da una eventuale cessione del lusitano. I bavaresi hanno aperto in questi giorni i canali negoziali per provare ad assicurarsi le sue prestazioni quest’estate, e anche il Barcellona dovrebbe fare la stessa cosa nei prossimi giorni.
La volontà degli inglesi sarebbe quella di tenere il giocatore, ma senza un rinnovo del contratto (improbabile data la perdita del blasone che ha subito il club negli anni) dovranno inevitabilmente sedersi al tavolo delle trattative per ascoltare eventuali offerte.
Premier League
Ritorno in Inghilterra per Sarri? Il Leicester lo ha contattato: la risposta del tecnico
Maurizio Sarri è attualmente senza panchina dopo le dimissioni rassegnate lo scorso Marzo, quando era l’allenatore della Lazio.
Sarri contattato dal Leicester: la risposta del tecnico
Maurizio Sarri non allenerà il Leicester nella prossima stagione. Gli inglesi hanno di recente contattato il tecnico italiano (libero da oneri contrattuali dopo le dimissioni da allenatore della Lazio rassegnate lo scorso Marzo) per offrirgli la possibilità di tornare ad allenare in Premier League.
Sarri aveva già allenato in Inghilterra una stagione (2018-2019) alla guida del Chelsea. In quell’occasione vinse l’Europa League con i Blues, ma la sua esperienza oltremanica non fu ritenuta soddisfacente dai più e infatti fu esonerato dalla dirigenza londinese a fine stagione.
Dopo un inizio accidentato, la squadra dell’ex-allenatore del Napoli terminò il campionato al terzo posto in classifica e collezionando alcuni piccoli record. Come per esempio l’aver vinto l’Europa League da imbattuto o l’aver concluso la Premier League perdendo solo una partita in casa, ironia della sorte contro il Leicester.
Le foxes (assieme al Manchester United) sono l’unica squadra (fra quelle affrontate almeno due volte) che Sarri non è riuscito a battere né all’andata né al ritorno. Lo scorso Ottobre, prima di affrontare il Celtic nel girone di Champions League, il tecnico italiano affermò che “quella squadra aveva più qualità di quella affrontata quando allenava in Inghilterra“.
Questo perché il Celtic (battuto andata e ritorno dalla Lazio) era (ed è tutt’ora) allenato da Brendan Rodgers, ovvero il tecnico che allenava il Leicester nella gara terminata zero a zero il 12 Maggio del 2019. Rodgers prese il posto dell’esonerato Claude Puel, che aveva vinto a Stanford Bridge (0-1) il 22 Dicembre del 2018.
Leicester, altro no per il post-Maresca: rifiuta anche Potter
Nonostante questa velata (ma neanche troppo) provocazione, il Leicester ha comunque chiamato Sarri per affidargli la panchina della prima squadra. Tuttavia, il tecnico italiano ha rifiutato. L’ex-allenatore della Lazio aspetta “offerte più interessanti” e preferisce rimanere libero per valutare tutte le eventuali possibilità.
Un’esclusiva di Sportitalia riporta, invece, che il tecnico non avrebbe declinato, ma che starebbe soltanto attendendo una proposta da una squadra di Serie A prima di accettare. Qualora questo scenario non dovesse verificarsi, Sarri accetterebbe l’offerta del Leicester. Indiscrezione che non trova conferme oltremanica.
Non c’è da stupirsi, del resto io stesso vi avevo anticipato come per il Leicester sarebbe stato difficile attrarre un tecnico di grande profilo in questa stagione. Una squadra che non sa se e quale mercato potrà fare e sulla quale pende la Spada di Damocle di una penalizzazione monstre è difficilmente attrattiva per un grande allenatore. Lo dimostra anche il secondo rifiuto incassato dalle foxes, ovvero quello di Potter.
Il tecnico britannico era il favorito della dirigenza, ma quest’ultimo preferisce aspettare la fine degli Europei per capire se Southgate lascerà la Nazionale Inglese. Il suo sogno è allenare l’Inghilterra ed è disposto a rimanere disoccupato pur di esaudirlo. Soltanto la chiamata di una grande squadra (“The Mirror” cita il Manchester United come esempio) potrebbe farlo recedere dai suoi intenti, ma non è neppure certo.
Anche l’ex-squadra di Potter (il Brighton) aveva provato a sondare la sua volontà di un ritorno a casa, ma si è sentito dare la stessa risposta. Come detto in precedenza dalla nostra redazione, il favorito per succedere Maresca sulla panchina del Leicester è Carlos Corberán. Tuttavia, prima di definire l’operazione, le foxes faranno tutto il possibile (con tutte le note difficoltà del caso) per assicurarsi un tecnico di “prima fascia”.
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