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Dybala furioso per l’esonero di Mourinho: può lasciare la Roma in estate
Secondo quanto riportato da Dagospia, Dybala sarebbe furioso con i Friedkin per l’esonero di Mourinho e starebbe meditando di lasciare la Roma in estate.
“Mai ‘na Joya” è il meraviglioso (come sempre) ed esemplificativo titolo che i ragazzi di Dagospia hanno dato alla querelle Dybala. Il Paulo Furioso anche si potrebbe dire, per scomodare (come sempre) Ludovico Ariosto. Di certo c’è che l’argentino (per usare un vasto eufemismo) adirato lo è per davvero.
La clausola della discordia
Dybala si è legato alla Roma nel Luglio del 2022. Anche se sarebbe più corretto dire a Mourinho, dato che l’ex-Juventus rientra nel novero di quei giocatori che senza l’attrazione fatale esercitata dallo Special One non avrebbero mai accettato di sbarcare nella Capitale.
E proprio l’esonero del portoghese è stato il pomo della discordia fra la Joya e i Friedkin. Dybala, lo sanno anche i sampietrini, sta a Roma soltanto per Mourinho. E il fatto che l’esonero di Mou sia arrivato il giorno stesso in cui la clausola presente nel suo contratto decade la dice lunga.
Una consecutio temporum che avrebbe fatto impazzire di rabbia il fantasista argentino. Un altro segnale di come l’addio di Mourinho stia gettando ombre nefaste sulla stabilità del progetto dei Friedkin. Come dimostra il fatto che la CEO romanista (Lina Souloukou) stia valutando le dimissioni.

(FOTO DI SALVATORE FORNELLI)
Roma, quale futuro per Dybala?
Per i meno addetti ai lavori: nel contratto che lega Dybala alla Roma è presente una clausola rescissoria molto particolare. Essa ammonta a circa 12 milioni di euro, ma è attivabile solo in determinati archi temporali.
Nel nostro caso, dal 1 al 15 di Gennaio. La prossima finestra temporale in cui la clausola tornerà esercitabile da qualsivoglia club (sia in Italia che all’estero) è ubicata fra il 1 e il 30 Luglio. A poco meno di un anno dalla naturale scadenza dell’accordo che lega l’argentino ai giallorossi, ovvero il 30 Giugno 2025.
Già questo Gennaio si erano registrati tentativi esteri (soprattutto in Premier League) per portare Paulo via da Trigoria. Il giocatore ha prontamente rifiutato per poter continuare a lavorare con il suo mentore, ma se avesse conosciuto l’epilogo probabilmente avrebbe risposto diversamente.
In estate, però, le cose potrebbero cambiare. Uno dei più grandi estimatori dell’argentino è anche una delle più accreditate pretendenti per assicurarsi le prestazioni dello Special One, ovvero il Newcastle. E se davvero Mourinho in estate dovesse sposare il progetto saudita, chissà che come primo regalo non possa chiedere a bin Salman la réunion con il proprio pupillo.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
Notizie
Juventus, blitz a Napoli: arrivo domenica mattina e mini-sosta prima del match. La decisione di Spalletti
Juventus, blitz a Napoli: la squadra arriverà solo domenica mattina per la sfida contro il Napoli, evitando tensioni e minimizzando lo stress dei giocatori.
La Juventus non dormirà a Napoli: lo ha comunicato Sky Sport nella giornata di ieri. Luciano Spalletti ha deciso di modificare l’itinerario della squadra, originariamente prevista per arrivare nel capoluogo campano sabato. Il nuovo programma prevede l’arrivo dei bianconeri in città solo domenica mattina, così da evitare eventuali tensioni con i tifosi partenopei.
La squadra rimarrà in hotel solo per poche ore, prima della consueta riunione tecnica del pomeriggio, e poi si recherà direttamente allo Stadio Diego Armando Maradona. Dopo la partita, i giocatori faranno immediato ritorno a Torino.
La strategia di Spalletti è chiara: ridurre al minimo lo stress dei calciatori in una trasferta storicamente complicata per la Juventus, caratterizzata da un clima ostile. Un vero e proprio blitz “mordi e fuggi” in terra partenopea.
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