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Cagliari, Ranieri: “Non sentiamo pressioni”

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Cagliari

Dopo lo stop in trasferta contro il Napoli, per il Cagliari arriva un’altra sfida fuori casa, stavolta però contro un avversario per la salvezza come il Verona. 

Cagliari

Claudio Ranieri

Di seguito, le parole di Mister Ranieri alla vigilia del match.

Cagliari, obiettivo salvezza

“Io ai ragazzi tempo fa ho detto che spero di girare a diciotto punti, perché magari a quota 36 i punti potrebbero essere buoni per la salvezza.

Anche se ho dei dubbi, perché le grandi stanno perdendo tanti punti con le cosiddette seconde linee e quindi la quota salvezza si alza.

Sulla Superlega…

“Vediamo un po’. Adesso chi cavalca quell’onda farà di tutto. Speriamo che saranno sempre i tifosi a decidere se sarà una strada giusta da seguire.”

Certo, se la Superlega riuscirà a imporsi si vedranno partite che non so se saranno belle o brutte. Ma il bello della Champions e dei campionati è che vai avanti per meriti sportivi. Ci potranno essere belle partite, ma visto che non c’è chi vince o chi perde non so quanto possa essere bello per i tifosi.

Non voglio essere contro. Saranno i tifosi a decidere se andare a vedere queste partite o quelle che hanno un merito sportivo.”

Luvumbo in Coppa D’Africa

Certamente la partenza di Luvumbo mi toglie una pedina importante, ma come ho sempre detto ho una rosa sufficientemente a posto.

Mi dispiace ma bisogna fare di necessità virtù. Da quando ha cambiato modulo ha cambiato tuttoBaroni ha provato a continuare a tre, poi quando ha visto che non riusciva a incidere li ha messi a quattro e da allora è cambiata la faccia di questa squadra. Andiamo consapevoli che sarà una gara difficile

Luvumbo è giovane. E’ un 2002. Due anni fa faceva la Primavera. Anche lui si rende conto dove deve migliorare. L’anno scorso dribblava molto ma era più inconcludente: ora è più pratico. Ed è quello che gli chiedo. Gli dico quando arrivi là devi decidere in fretta cosa fare. Ora è più pungente. O tira in porta o mette una palla che può essere trasformata in gol.”

Ranieri su arbitri e Verona

Rocchi ha mandato un arbitro esperto vista la partita: lo stimo tantissimo.

La situazione societaria del Verona? Non penso che la squadra abbia un rimbalzo. Mi sono trovato in situazioni difficili, ma la squadra è la squadra e non deve pensare a nulla. E così farà il Verona che non subirà contraccolpi.

Cagliari, cambi e modulo

I cinque cambi li hanno tutti. Anche gli altri cambiano modulo in corsa. Oramai c’è una libertà di movimenti in campo.

Per me il materiale umano a disposizione è un vantaggio. Ho dei ragazzi d’oro, chi entra in campo dà sempre il suo.

Cambio pensando di poter fare meglio, non perché chi sta in campo sta facendo male.

Cagliari, come sta Nandez?

Nandez? Non starà mai al 100%, sta ancora rientrando in condizione. Contro il Napoli lo avete visto: si è messo a terra e ha detto che non ce la faceva più.

Partita dopo partita avrà qualcosa in più. Come cambio, cambio, subiamo sempre gol. Vedo che la squadra sa stare sia a tre che a quattro. Subiamo dei gol che a volte è demerito nostro ma altre è merito dei campioni degli altri.

Su Pavoletti e il calcio moderno

Pavoletti ho solo detto che mi ricorda Altafini perché quando subentra fa gol, invece mi ha dato una bella risposta partendo dall’inizio. Lui è un grande professionista. Dico lui, ma penso anche a Deiola e Mancosu, Viola, sono l’anima del gruppo.

Io guardo chi si impegna, poi certo devo fare delle valutazioni, non posso far giocare tutti. Il fatto dei cinque cambi ci dà la consapevolezza che tutti possono essere titolari. A volte date i meriti a me ma il merito è dei ragazzi che si fanno trovare pronti.

Con i cinque cambi le grandi squadre hanno i campioni in panchina. Noi dobbiamo sperare che chi entra sia amareggiato.

Cambia per gli allenatori che hanno grandi manovre sia tattiche che tecniche, ora quando uno viene ammonito si può pensare di tirarlo fuori.

Il calcio è cambiato. Sta cambiando. E’ pratico. Più veloce. Anche gli arbitri fanno correre di più.

Sul momento del Cagliari…

Non sentiamo pressione. Sentiamo la consapevolezza che giocando e allenandoci così apriremo prima o poi il tappo. Non guardiamo sempre quello che è successo ieri.

Lo guardiamo per migliorarci, ma io chiedo alla squadra di essere serena . Di analizzare i pro e i contro, ma senza stare con l’animo latino a pensare a cosa potessimo fare.

Quello che si fa domani è sempre meglio. Se c’è una cosa che mi ha insegnato l’esperienza in Inghilterra è che si deve andare avanti sempre.

Si reagisce, non ci si piange addosso. Questo è quello che chiedo alla mia squadra.

Sulla partita col Verona…

Vale molto questo  match. Gli infortunati sono i soliti, non abbiamo altre defezioni. Ripeto, la partita è importante per noi e per loro, faremo del nostro meglio.

Tutt’e due le squadre sono in buono stato di forma, il Verona da quando ha cambiato sistema sta facendo ottime cose. Sarà una partita difficile per noi, ma anche per loro

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Come leggere una partita di calcio in tempo reale

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Il calcio non è mai una storia che si può raccontare prima del fischio finale. Le formazioni iniziali, i moduli e le statistiche pre-partita aiutano a farsi un’idea, ma spesso è il campo a smentire tutto.

Una partita cambia volto più volte nell’arco dei novanta minuti e saper cogliere questi cambiamenti è ciò che distingue uno spettatore attento da chi guarda solo il risultato.

Leggere una gara in tempo reale significa osservare i dettagli: come si muovono le squadre senza palla, come reagiscono agli episodi, come cambia l’atteggiamento dopo un gol o una decisione arbitrale. È un modo più profondo e consapevole di seguire il calcio.

Il momento chiave di una partita

Ogni partita ha uno o due momenti che ne indirizzano l’andamento. A volte è un gol, altre volte un episodio meno evidente: un errore ripetuto, un cartellino pesante, una difficoltà tattica che l’avversario inizia a sfruttare.

Un gol subito all’inizio, per esempio, mette subito alla prova l’equilibrio di una squadra. C’è chi reagisce con calma, mantenendo ordine e pazienza, e chi invece perde compattezza e si scopre troppo. Capire che tipo di reazione sta avendo una squadra aiuta a leggere ciò che può accadere nei minuti successivi.

Anche i cartellini contano molto. Un difensore ammonito presto tende a essere più prudente, evita il contatto e concede più spazio. Questo dettaglio, spesso sottovalutato, può cambiare il modo in cui una squadra difende per tutta la partita.

Quando un allenatore decide di cambiare assetto tattico già nel primo tempo, il messaggio è chiaro: qualcosa non sta funzionando. Questi interventi raccontano spesso più delle statistiche a fine gara.

Squadre che cambiano volto nel secondo tempo

Il secondo tempo è quasi sempre una partita diversa. Dopo l’intervallo entrano in gioco le correzioni tattiche, ma anche l’aspetto mentale e fisico. Molte squadre crescono alla distanza, altre invece calano dopo un avvio intenso.

Ci sono squadre che preferiscono studiare l’avversario nella prima frazione per poi aumentare ritmo e pressione nella ripresa. Altre cercano di chiudere subito la partita e poi gestire. Riconoscere queste abitudini aiuta a interpretare anche le gare che sembrano bloccate.

Un segnale chiaro è la posizione della squadra in campo. Se dopo l’intervallo una squadra alza il baricentro e porta più uomini nella metà campo avversaria, significa che vuole cambiare l’inerzia del match. Questo porta più occasioni, ma anche maggiori rischi.

Il linguaggio del corpo dice molto. Squadre che rientrano in campo con energia, pressing e movimenti coordinati mostrano di avere idee chiare. Un avvio lento e disordinato, invece, spesso segnala difficoltà.

Il ruolo delle sostituzioni e della panchina

Con le cinque sostituzioni, la panchina è diventata decisiva. Oggi molte partite si risolvono proprio grazie ai cambi, soprattutto nell’ultima mezz’ora.

Ogni sostituzione ha un significato. L’ingresso di un giocatore veloce può mettere in difficoltà una difesa stanca, mentre un cambio più difensivo può indicare la volontà di proteggere il risultato. Guardare chi entra e chi esce aiuta a capire le intenzioni dell’allenatore.

Alcuni tecnici aspettano di vedere come si sviluppa la partita prima di intervenire, altri cercano di anticipare gli eventi. In entrambi i casi, i cambi raccontano molto di come una squadra sta vivendo quel momento.

Non è un caso che tanti gol arrivino da giocatori subentrati. È la dimostrazione che una partita resta aperta fino all’ultimo minuto.

Perché il live racconta più del pre-partita

Le analisi prima del match sono utili, ma non possono prevedere tutto. Il calcio è fatto anche di imprevisti, emozioni e momenti che cambiano il corso di una gara.

Durante la partita emergono aspetti che sulla carta non si vedono: un giocatore in difficoltà, un altro che prende in mano la squadra, una decisione che cambia l’atmosfera dello stadio. È per questo che seguire il live permette di capire davvero cosa sta succedendo.

Non a caso anche chi segue le scommesse live guarda con attenzione l’andamento reale della partita, più che le previsioni iniziali. Nel calcio, il contesto spesso conta più dei numeri.

Il live aiuta a cogliere segnali importanti: una squadra che attacca senza segnare, una difesa sotto pressione continua, una fascia lasciata scoperta. Tutti elementi che raccontano una storia più completa del semplice risultato.

Errori comuni nella lettura delle partite

Uno degli errori più frequenti è guardare solo il possesso palla. Avere il pallone non significa automaticamente controllare la partita. Conta come e dove viene giocato.

Un altro errore è ignorare i dati come gli expected goals. Una squadra in vantaggio ma con poche occasioni create potrebbe non essere così solida come sembra.

Infine, spesso si sottovaluta l’aspetto mentale. Un’occasione sbagliata, una protesta o una discussione tra compagni possono influenzare l’andamento della gara tanto quanto una scelta tattica.

Conclusione

Leggere una partita in tempo reale significa osservare il calcio con più attenzione e meno superficialità. Non si tratta di prevedere il risultato, ma di capire ciò che sta accadendo sul campo.

Il bello del calcio sta proprio qui: una partita non è mai solo il punteggio finale, ma il percorso fatto minuto dopo minuto, tra episodi, reazioni e scelte che ne cambiano la storia.

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Ultim’ora Hellas Verona, vietata la trasferta di San Siro

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Hellas Verona

Brutte notizie per l’Hellas Verona e i suoi tifosi, che non potranno presenziare a San Siro per la gara contro il Milan in programma il 28 dicembre.

Dopo l’apertura del settore ospiti per la trasferta di Firenze e la sospensione del divieto di trasferte da parte del Ministro Piantedosi, c’è stato un dietrofront da parte del prefetto di Milano.

Hellas Verona, niente tifosi a San Siro: la nota della prefettura di Milano

Quando sembrava che il divieto di trasferte per 3 mesi, imposto dopo i fatti di Pisa, fosse solo un ricordo ecco che la prefettura del capoluogo lombardo ha deciso per il divieto di acquisto dei biglietti per i residenti a Verona. Di seguito la nota integrale:

Prefettura di Milano -“Incontro di calcio di Serie A “A.C. MILAN – Hellas Verona F.C.”,

In occasione dell’incontro di calcio di Serie A “Milan A.C. – Verona F.C. , in programma il 28 dicembre 2025, presso lo stadio G. Meazza di Milano, il Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, in adesione alla determinazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive del 15 dicembre 2025 e sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per preminenti ragioni di tutela dell’ordine, della sicurezza e dell’incolumità pubblica, ha adottato, con provvedimento in data 18 dicembre 2025, le seguenti prescrizioni:

·         divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Provincia di Verona, con esclusione dei residenti in tale Provincia sottoscrittori del programma di fidelizzazione della società sportiva “AC Milan” sottoscritta in data antecedente al 15 dicembre 2025 che potranno acquistare in tutti i settori dello stadio ad esclusione del settore ospiti;

 

·         vendita dei tagliandi del settore ospiti ai soli sottoscrittori del programma di fidelizzazione “Hellas Verona” non residenti nella Provincia di Verona, sottoscritta in data antecedente al 15 dicembre 2025. 

hellas verona

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini

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Cosa mangiano i calciatori? Questa lista di alimenti è fondamentale

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Ogni singolo particolare che riguarda l’alimentazione dei calciatori viene studiato a sua volta nei minimi dettagli, questo per garantire il giusto carico di energia, alto livello di prestazioni, ma anche recupero e prevenzione degli infortuni.

La continuità nel calcio è un elemento importantissimo e nel piano nutrizionale meglio equilibrato ogni nutriente assume un ruolo fondamentale, dalle proteine ai carboidrati, dai grassi sani ai sali minerali, dalle vitamine del gruppo B fino alla vitamina C, D e così via, ogni elemento diventa fondamentale per lo sviluppo del metabolismo energetico e per il suo corretto funzionamento. Non solo, perché nel piano nutrizionale più adeguato per il calciatori rientrano anche il funzionamento muscolare e del sistema nervoso.

Insomma, i supporti dell’integrazione naturale controllati da nutrizionisti e medici, devono coprire un fabbisogno elevato per tutta la stagione calcistica. Attenzione però, perché gli integratori naturali non rappresentano assolutamente un sostitutivo del cibo, ma semplicemente lo completano, per questo devono essere assunti con criterio e abbinati al piano nutrizionale personalizzato. Per esempio, la vitamina B è cruciale per trasformare gli alimenti in energia, così come le proteine sono necessarie per il recupero e la ricostruzione dei muscoli.

Il carburante principale dei carboidrati

Questo nutriente è la base principale per ogni calciatore, perché i carboidrati servono a riempire le riserve di glicogeno muscolare, ossia la principale fonte energetica durante gli sforzi atletici per allenamenti e match.

A seconda del piano nutrizionale per ogni calciatore, sono presenti elementi integrali quali pane, pasta, riso, cereali e patate, con una quantità che varia a seconda del periodo e dei carichi di lavoro. In generale nei giorni più intensi l’apporto di carboidrati è più alto, viceversa, viene ridotto nei giorni di recupero e defaticamento.

Ricostruzione e riparazione muscolare

Ed è proprio durante il periodo di recupero che subentrano le proteine, un nutriente necessario per costruire e riparare i muscoli. Questo nutriente è fondamentale per adattare la ricostruzione dei muscoli dopo i diversi livelli di sforzi, a seconda della stagione sportiva, del numero di gare e dell’intensità specifica.

Gli alimenti migliori per conferire proteine di alta qualità sono tacchino e pollo, pesce e uova, legumi e latticini magri, ma anche fonti vegetali come ceci, lenticchie svolgono un ruolo importante.

Le proteine che vengono distribuite nell’arco della giornata attraverso i pasti o l’assunzione di integratori naturali, servono per favorire una sintesi muscolare costante.

Altri elementi nutrizionali che sono fondamentali per i calciatori

L’elenco è ancora lungo, perché ogni nutriente è necessario e ogni calciatore in base al ruolo e all’intensità degli allenamenti, persino al numero di gare, necessita di elementi particolari.

Per esempio, i calciatori privilegiano nel piano alimentare i grassi insaturi, perfetti per equilibrare la salute cardiovascolare e per le infiammazioni, quindi per prevenire e curare gli infortuni. Questi grassi aiutano l’assorbimento della vitamina D ed E che servono a rinforzare ossa e muscoli. Infine, anche l’idratazione è fondamentale, così come tutti i sali minerali che devono essere reintegrati durante e dopo il match o gli allenamenti: insomma, ogni nutriente è un pezzo di un puzzle che non può essere trascurato.

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