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Superlega, a breve la decisione finale: la situazione
Il futuro della Superlega verrà deciso in tempi brevissimi, più precisamente a metà settimana prossima quando interverrà la Corte di Giustizia Europea.
L’organo federale, in data Giovedì 21 dicembre 2023 infatti, emetterà il proprio verdetto su tale questione che vede opposte la UEFA e la Superlega, appunto costruita nell’aprile del 2021 al fine di organizzare un nuovo tornare a livello europeo.
Quest’oggi, a farsi carico della causa Superlega è la società A22 Sports, il cui CEO Bernd Reichart ha pubblicato un video in vista di questa giornata decisiva per il futuro del calcio europeo.
Messaggio che recita così: “Il 21 dicembre la Corte Suprema dell’Unione Europa si pronuncerà in via definitiva sulla nostra causa contro il monopolio di UEFA e FIFA. C’è confusione su quanto sta accadendo. Cercherò di chiarire cosa sta realmente succedendo. La UEFA ha un monopolio assoluto nel calcio per club a livello internazionale. La Corte stabilirà se questo monopolio è autorizzato a continuare o se invece cadrà. Tutti campionati domestici sono gestiti dagli stessi club partecipanti: solo a livello europeo le società non hanno voce in capitolo. Ma crediamo nella Corte e nel diritto europeo: dopo aver letto la risoluzione e la conferma che il monopolio UEFA è illegale, saremo finalmente in grado di rivelare i risultati di più di un anno di consultazioni con diversi soggetti. Proporremo un formato di competizioni europee aperto a più di 60 club, con la garanzia che tutti siano trattati in maniera corretta ed equa. La UEFA, per parte sua, dichiarerà di aver vinto a prescindere dalla sentenza, ma non vi fate ingannare: le regole fondamentali del diritto unionale sono chiare”.
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Allegri shock, la ricostruzione del Corriere della Sera: “Mi hanno trattato come un parafulmine. Non vedo l’ora che finisca tutto”
Il Corriere della Sera attribuisce ad Allegri alcuni frasi shock, risalenti alla scorsa stagione, che fanno luce sul suo nervosismo.
Perché Allegri è così nervoso: la ricostruzione
Quando Allegri, nell’estate di tre anni fa, rifiutò il Real Madrid per tornare alla Juventus, non era questo quello che si aspettava di trovare. La situazione attuale non rispecchia minimamente né le sue aspettative né tantomeno il ricordo della sua prima avventura in bianconero. Una sensazione di latente nervosismo, che è esplosa tutta assieme dopo la vittoria in Coppa Italia contro l’Atalanta ma che ha radici molto più profonde.
In particolare, l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” attribuisce al tecnico labronico alcune frasi che sarebbero state pronunciate la scorsa stagione. Sicuramente la più difficile degli otto anni che Max ha passato in bianconero, in cui è stato costretto a “fare da parafulmine” a una società assente ed esautorata.
❝Per fortuna tra poco questa situazione sarà conclusa. Quest’anno sono stato io il parafulmine, vediamo chi lo sarà nella prossima stagione. È stato un miracolo concludere la stagione con quella classifica.❞
Giuntoli il pomo della discordia
Nell’impossibilità di appurare se queste frasi siano state pronunciate o meno, e se queste siano state le esatte parole pronunciate dal livornese, questa ricostruzione esemplifica perfettamente lo stato d’animo di un uomo lasciato solo e abbandonato al proprio destino. Il primo punto d’attrito con la dirigenza è stata la scelta di affidare le chiavi del reparto tecnico a Giuntoli: scelta non gradita al tecnico labronico.
Allegri avrebbe preferito la promozione di Giovanni Manna, all’epoca responsabile della Next Gen e attuale direttore sportivo del Napoli, o al limite l’ingaggio dell’amico Giovanni Rossi del Sassuolo. La rottura fra i due è arrivata in maniera definitiva nel corso del mercato di Gennaio, quando Allegri chiese un centrocampista (possibilmente di esperienza) come Bonaventura o Pereyra mentre Giuntoli si presentò con Djalo e Alcaraz.
Poi la fine di tutto. Il 4 Febbraio, dopo la sconfitta a San Siro nello scontro diretto con l’Inter che ha di fatto messo fine alle ambizioni scudetto dei nerazzurri, il primo incontro a Milano fra Giuntoli e Thiago Motta. Lì Allegri, che ha appreso della volontà della dirigenza di cambiare allenatore dai giornali, ha iniziato a covare acredine nei confronti della società, a cui rimprovera “una mancanza di rispetto e chiarezza” e che accusa di “averlo delegittimato agli occhi dei giocatori, pregiudicando il finale di stagione in campionato“.
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Milan, il tesoretto della Supercoppa Italiana: quanto incasseranno i rossoneri
Milan, sono ormai ufficiali gli accoppiamenti della Supercoppa Italiana, trofeo che porterà ai rossoneri un piccolo ulteriore tesoretto da sommarsi a quello della qualificazione alla Champions League. Qui di seguito i dettagli.
Un ulteriore tesoretto perverrà nelle casse rossonere, questa volta dalla Supercoppa Italiana. Competizione che si giocherà in Arabia Saudita nel mese di gennaio 2025.
Il Milan andrà ad affrontare la Juventus, neo vincitrice della Coppa Italia, mentre l’Inter se la giocherà contro l’Atalanta.
Ogni semifinalista incasserà 1,6 milioni di euro, mentre alle finaliste andranno 3,4 milioni. Alla vincitrice del trofeo andrà la cifra di 6,4 milioni.
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