Serie A
Genoa-Juventus, Allegri: ” Kean fermo per 3-4 settimane. Chiellini, ci siamo sentiti. Su Bonucci…”
Conferenza stampa Allegri: le parole alla vigilia di Genoa Juventus, sfida valida per la 16esima giornata di Serie A 2023/24.

Massimiliano Allegri in una delle sue Conferenze Stampa
Nel giorno di vigilia, giovedì 14 dicembre, Massimiliano Allegri è intervenuto alle ore 12.00 in conferenza stampa per presentare il match che si svolgerà domani tra Genoa-Juventus.
Di seguito le sue parole:
ATTEGGIAMENTO – “Bisogna essere coscienti del tipo di partita, il Genoa in casa ha numeri importanti e molto aggressiva.
Gioca un buon calcio, Gilardino sta facendo un ottimo lavoro.
Ci sono Dragusin, De Winter e Vogliacco che sono cresciuti nella Juve. Serve una partita diversa dalle ultime tre che abbiamo fatto.”
OBIETTIVO PERSONALE – “Non conta niente, conta quello della squadra. Sappiamo che mancano 4 partite alla fine del girone d’andata. Poi faremo delle valutazioni.”
RABIOT – “Sta bene. Tolto Kean che abbiamo deciso di fermarlo. Ha continuato nonostante il problema alla tibia, lui è stato bravo ad allenarsi soffrendo.
Ora deve fermarsi per 3-4 settimane per risolvere il problema. Gli altri tutti a disposizione, a parte De Sciglio che comunque l’anno prossimo è vicino al rientro. Weah domani è a disposizione.”
CHIELLINI – “Ci siamo sentiti dopo il suo addio al calcio, ha fatto una carriera straordinaria.
È finito un pezzo della sua vita e ne inizia una nuova. ora dovrà decidere, ha tutte le caratteristiche per ricoprire diversi ruoli. Ora dovrà cominciare da zero e rimettersi in discussione.”
BONUCCI – “Credo che sia nella sua intenzione di fare l’allenatore. Gli auguro il meglio quando smetterà, anche lui inizierà un percorso. Magari ne avrà qualità e possibilità.
Ma quando i calciatori smettono iniziano una vita e i mestieri sono com plebeamente diversi. Non è un’equazione matematica, ma è stimolante e se ne hai le capacità puoi e devi iniziare un nuovo percorso.”
CLASSIFICA – “Quest’estate sarebbe stato difficile immaginarla così. Noi abbiamo lavorato molto sui nostri limiti costruendo una squadra. Lo siamo diventata ma mancano ancora 4 partite alla fine del girone d’andata.
Dobbiamo tenere i piedi per terra, un risultato può cambiare la situazione e bisogna gestire i momenti difficili, che bisogna fare tutto per evitarli. Genova è uno scoglio, lì non c’è sabbia ma solo scogli.
Cercheremo di fare più punti possibile sino alla fine del girone d’andata.
Potremmo vedere le cose in modo diverso per uno dei primi quattro posti Champions che fanno parte del nostro percorso.”
INTER – “Noi sappiamo che l’Inter in questo momento è la favorita perché è stata costruita per vincere il campionato.
L’ha detto anche Zhang nella cena di Natale, il loro obiettivo è la seconda stella.
Noi abbiamo iniziano un percorso diverso con giocatori che stanno crescendo, ma dobbiamo lavorare per migliorare.
Ci sono dei passetti, un percorso non fatto di partite secche, dobbiamo essere sereni per gestire i momenti difficili. Pensiamo a noi stessi e non ci accontentiamo.
Il risultato perfetto è 3-0 perché soffrirei di meno, ma 1-0 va bene: l’importante sono i tre punti.”
La Juventus ha sempre fatto fatica a Genova, mi ricordo che una volta non avevamo fatto in tempo a metterci in campo che eravamo già sotto 3-0. È uno stadio difficile, bisogna mettersi al loro ritmo.
ANCELOTTI E LA LOTTA CON GLI ALLENATORI PIU’ GIOVANI –” Il fatto che Carlo mi abbia messo insieme a lui e Mourinho è un onore.
Carlo è il più vincente del mondo e Mourinho nonostante le critiche è al quarto posto. Ci sono tanti allenatori giovani bravi che devono fare carriera, quelli più anziani dovranno essere sostituiti.”
Noi cerchiamo di difenderci bene al di là del modo di interpretare il lavoro. L’esperienza ti migliora, non esiste un metodo vincente. Nessuno ha la verità sul calcio, ci sono troppe variabili.
YILDIZ– “Kean è fermo per un mese, Yildiz avrà sicuramente più spazio. Sta crescendo come gli altri ragazzi.”
CHIESA E VLAHOVIC – Sono molto contento degli attaccanti, nelel ultime 3 soprattutto Dusan ha fatto buone partite tecniche anche sen on ha fatto gol, è anche in buona condizione fisica e mentale, magari domani può far gol. All’inizio i gol di Chiesa e Vlahovic hanno garantito i punti, poi hanno segnato centrocampisti e difensori per fortuna. L’importnate è l’atteggiamento, gli attaccanti che pressano ci permettono di difenderci meglio.
TURNO AGEVOLE SULLA CARTA – “Le partite vanno vinte tutte sul campo, il campionato è molto equilibrato, le squadre dal nono al ventesimo posto hanno fatto molto più punti.
Noi dobbiamo fare punti per allonatarci dal quinto posto”
MIRETTI – «Si sta allenando bene, sono state scelte tecniche. Per noi è un giocatore importante».
QUOTA SCUDETTO – Invarata, più facile 90-92 che 86. La quota Champions è ora a 72.
COSA LO HA SORPRESO – «Non sono sorpreso. Ero incuriosito da cosa potessimo fare e lo sono tuttora da cosa potremmo fare. Abbiamo fatto 36 punti in 14 partite ma non bastano a niente. Dobbiamo prepararci per fare più punti possibili. Siamo diventati una squadra velocemente e i ragazzi sono disponibili l’uno con l’altro. non c’è una prima donna che mette i propri obiettivi davanti a quelli degli altri. Questo è straordinario, dobbiamo continuare così e migliorare sugli aspetti tecnici.
ADDIO CON LO SCUDETTO – Non sono stanco e sono e ho fatto il dirigente che alla Juve sono ottimi. Quando la società è solida ed è strutturata dà forza ad ambiente e squadra. In 100 anni della famiglia Agnelli questo non è mai mancato. Noi stiamo facendo un percorso di crescita che è alimentato dai risultato. L’obiettivo principale è giocare la Champions, che avremmo dovuto giocare anche l’anno scorso.
Serie A
Bologna, Italiano: “Un po’ di fatica è venuta fuori. La Supercoppa è un grande orgoglio”
Il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa al termine della partita contro la Juventus, terminata con una sconfitta per 0-1.
Bologna, le parole di Italiano
Togliendo la parte in 10, un po’ più sporchi rispetto al solito: come mai?
“Perché di fronte avevamo una squadra forte e su questi momenti della partita si fa trovare pronta. Per me siamo stati dentro questa partita, persa per una palla inattiva. In 10 si è complicato tutto, ma fino a quel momento c’eravamo. meno qualitativi del solito, ma grandi meriti alla Juve e in questo trittico di partite un po’ di fatica è venuta fuori. La perdiamo, ci dispiace ma il nostro cammino continua con la presenza nella Supercoppa e di questo siamo orgogliosi”.
Difficoltà sui raddoppi che la Juve faceva sugli esterni e vi siete fatti sorprendere su qualche palla lunga alle spalle del difensore centrale?
“Dovevamo essere un po’ più veloci nell’andare ad isolare Cambiaghi e Orsolini. Se sei lento, ripristinano la linea a 5 e non è facile. Su queste palle in profondità si può andare anche un minimo in difficoltà, ma di solito riusciamo a leggerle bene. Heggem non è riuscito a prendere la palla e lì un po’ la partita l’abbiamo abbandonata. Bisogna fare attenzione a tutte le situazioni e tecnicamente non siamo stati puliti come in altre partite. Ci può stare, abbiamo partite su partite e l’abbiamo preparata in allenamento. Non è un alibi, ma essere sempre brillanti non è semplice e rimanere nella partita è un merito”.
La scelta di Castro in panchina e come sta Immobile?
“Castro ha fatto più di 80 minuti a Vigo in una condizione incredibile. Siamo arrivati alle 5 del mattino, i dati di quasi tutti erano in grossa difficoltà: gente affaticata, che meritava di essere riproposta vista la partita di giovedì ma se vuoi essere brillante abbiamo deciso di prepararla così. Quando qualcuno è più stanco, è normale scegliere chi è al 100%. Sconfitta che non ci ridimensiona, la Juve lotterà per i primi posti. Ciro, quando rimaniamo in 10, siamo andati in difficoltà nelle sostituzioni. Volevo affiancarlo a Santi, ma non è stato possibile e lo vedremo in altre circostanze”.

SANTIAGO CASTRO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, Spalletti: “Cabal è un cavallo talentuoso. Gli ho rotto un po’ le scatole”
Il tecnico della Juventus Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa dopo la bella vittoria per 0-1 sul campo del Bologna, siglata dalla rete di Cabal.
Juventus, le parole di Spalletti
E’ la vittoria più bella e importante da quando allena la Juve?
“Sicuramente sì, incontravamo una squadra che ha un valore, forza ed entusiasmo. Squadra lavorata bene e costruita bene, anche in 10 ci hanno creato situazioni difficili. Aver vinto qua è ancora più merito per i miei calciatori e stasera gli va detto bravi veramente”.
Il cambio di Cabal è stata la mossa decisiva?
“Se non fai risultato e non migliori diventa difficile, ma io delle cose fatte bene in allenamento le avevo viste. Li avevo trovati energici e reattivi, c’era bisogno di una prestazione che desse tranquillità e spero che metta loro nelle condizione di ripeterla. Stasera la squadra è stata dentro la partita, andando oltre ai duelli individuali a cui ti costringe il Bologna. Cabal deve imparare talvolta a correggere la sua emozione. Ha gamba e forza, è talentuoso anche chi fa 2o volte i 100 metri a tutto fuoco e lui ha questo. Nelle partite che ha giocato fino a dora è stato troppo sporco per il valore che ha, per cui gli ho rotto un po’ le scatole”.
Openda l’ho visto molto bene?
“E’ un calciatore differente, è uno che lega il gioco: a volte mi sembra più una seconda che una prima punta. Un calciatore che probabilmente, contro squadre come il Bologna, si trova più a suo agio perché ha 60 metri di strappo fatti di potenza e velocità pura. E’ stato un po’ avvantaggiato dal tipo di partita e dal modo di giocare del Bologna”.

KENAN YILDIZ, DUSAN VLAHOVIC E LOIS OPENDA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Bologna-Juventus, Cabal finalizza uno schema da maestro di Spalletti: i bianconeri sbancano il Dall’Ara
Termina sullo 0-1 la sfida tra Bologna-Juventus. La squadra di Spalletti espugna il Dall’Ara grazie ad uno schema da calcio d’angolo eseguito alla perfezione.
La sfida per un posto in Europa la vince la Juventus. Un Bologna visibilmente provato fisicamente dal giocare ogni 3 giorni, cade di fronte ai bianconeri di Spalletti. Partita interpretata alla grande dalla squadra ospite che sfrutta al meglio un calcio d’angolo trasformato in rete da Cabal. I rossoblu escono dal campo senza punti e si preparano con una sconfitta alla grande trasferta in Supercoppa.
Bologna-Juventus, finalmente la Vecchia Signora
La partita inizia con una fase di studio tra le due squadre. Il Bologna tiene maggiormente in mano il palino del gioco, mentre la Juventus attende ordinata in attesa di poter far male.
Verso la fine della prima frazione di gioco si hanno due grandi emozioni da una parte e dell’altra: prima i bianconeri segnano con David la rete del vantaggio, annullata per un precedente fuorigioco di McKennie. Poi, i padroni di casa colpiscono una traversa con Zortea, che prende il legno da distanza ravvicinata grazie al tocco di Di Gregorio.

L’URLO DI MICHELE DI GREGORIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella ripresa è la squadra di Spalletti che sembra essere maggiormente ispirata e al 64′ minuto trova il vantaggio. Da calcio d’angolo la Juventus mette in pratica alla perfezione uno schema preparato in allenamento, che lascia l’appena entrato Cabal nelle condizioni di poter colpire indisturbato e siglare la rete dello 0-1.
Passano pochi minuti ed arriva un’altra batosta che spezza le gambe ai rossoblu: sul rilancio di Di Gregorio, Openda sgattaiola via alla marcatura di Heggem che lo travolge da ultimo uomo al limite dell’area e si guadagna un cartellino rosso.
La gara si mette sui binari giusti per la Vecchia Signora, che riesce ad amministrare la partita e a portare in salvo il risultato fino al 90′ minuto, senza rischiare nulla.
Torna dunque alla vittoria in campionato la Juventus dopo la sconfitta con il Napoli nell’ultimo turno e può sorridere per aver ritrovato Bremer ed aver visto dei primi sprazzi di un ottimo Openda. Notizie meno buone invece arrivano per il Bologna, che perde punti contro una diretta concorrente.
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