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Infantino bacchetta De Laurentis
Gianni Infantino si esprime sugli scontri Inter – Napoli e sui cori razzisti nei confronti di Koulibaly. Il numero uno della FIFA esprime il proprio pensiero su quanto avvenuto il giorno di Santo Stefano, mentre si sta dirigendo negli Emirati Arabi per il Globe Soccer Awards.
Le parole di Infantino “Ho provato molta tristeszza per quanto successo a Koulibaly: massima solidarietà a lui. Non vogliamo il razzismo nel calcio……Gli incidenti nel pre-partita? Vanno condannati con la massima serverità ed anche i dirigenti devono abbassare i toni…..questa aggressività è dovuta anche a loro” Sicuramente l’ultima affermazione è riferita ad Aurelio De Laurentis
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Atalanta in finale di UEFA CONMEBOL Club Challenge: cos’è e chi sfiderà
L’Atalanta non solo parteciperà alla Supercoppa UEFA contro la vincente della Champions League (Borussia Dortmund o Real Madrid), ma disputerà anche la finale della UEFA CONMEBOL Club Challenge.
Cos’è la UEFA CONMEBOL Club Challenge?
La UEFA CONMEBOL Club Challenge è una competizione istituita nel 2023 come parte di un memorandum d’intesa firmato tra UEFA (Europa) e CONMEBOL (Sudamerica).
L’obiettivo di questa competizione è di rafforzare la cooperazione tra le due principali organizzazioni calcistiche mondiali.
La sfida mette di fronte la vincitrice dell’Europa League e quella della Copa Sudamericana, la seconda competizione per importanza in Sudamerica dopo la Copa Libertadores.
Chi siderà l’Atalanta?
Nella seconda edizione della UEFA CONMEBOL Club Challenge, la Dea affronterà la squadra ecuadoregna LDU Quito.
La prima edizione è stata vinta dal Siviglia, che ha superato l’Independiente del Valle ai rigori con un punteggio di 4-1, dopo che la partita era terminata 1-1.
La partecipazione dell’Atalanta in questa competizione rappresenta un’altra opportunità per il club bergamasco di mettersi in mostra a livello internazionale e di aggiungere un prestigioso trofeo alla propria bacheca.
Calciomercato
Atalanta, i possibili sostituti di Gasperini
Mentre cresce l’attesa per la finale contro il Bayer Leverkusen, l’Atalanta ha già iniziato a programmare il futuro se Gasperini decidesse di lasciare.
Dopo una campionato ricco di soddisfazioni, culminato con il quinto posto e la qualificazione in Champions League, stasera l’Atalanta ha la possibilità di scrivere la storia diventando il primo club italiano a vincere l’Europa League.
Non sarà cosa facile, visto che di fronte la Dea troverà una vera e propria corazzata. Il Bayer Leverkusen guidato da Xabi Alonso, infatti, hanno da poco stabilito il record per la striscia di imbattibilità più lunga degli anni 2000.
51 partite consecutive senza sconfitte, 143 reti segnate e un numero incredibile di rimonte completate negli ultimi scampoli di partita. Basta pensare alla semifinale di ritorno contro la Roma.
Ma queste statistiche non spaventano l’Atalanta.
I giocatori atalantini hanno voglia di rivalsa dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Juventus.
Stasera l’obiettivo è uno solo: dare tutto in campo per conquistare il trofeo e regalare una gioia smisurata a tutti i tifosi bergamaschi.
Il futuro di Gasperini
La partita di stasera potrebbe scrivere la storia anche per un altro motivo: potrebbe essere l’ultima di Gasperini sulla panchina dell’Atalanta.
Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, l’allenatore sarebbe molto tentato dalla possibilità di guidare il Napoli e competere per il titolo nei prossimi anni. Il neo ds azzurro Giovanni Manna nutre una grande stima nei suoi riguardi e lo ritiene l’allenatore perfetto per il nuovo ciclo.
Dal canto suo, l’allenatore piemontese non ha ancora sciolto le riserve sul futuro, e le sue parole nelle ultime interviste hanno allarmato i tifosi della Dea.
“Si dice che il momento migliore per lasciare sia quando si vince…” ha dichiarato durante la conferenza stampa alla vigilia della finale.
Atalanta, Juric o Palladino per il futuro
Il presidente Percassi sarebbe disposto a dimostrare grande riconoscenza al suo allenatore, permettendogli di partire.
Di conseguenza, in attesa che Gasp dia la risposta definitiva, la società bergamasca ha già sondato diversi allenatori.
Volendo preservare la filosofia del suo attuale allenatore, i due nomi balzati in pole per sostituirlo sono quelli di Ivan Juric e Raffaele Palladino.
Il croato sarebbe il sostituto naturale di Gasperini poiché è stato allenato da quest’ultimo al Crotone e al Genoa ed è stato suo collaboratore sia all’Inter che al Palermo.
In più il curriculum di Juric in Serie A parla da solo, soprattutto grazie alle ottime esperienze alla guida di Verona e Torino.
Palladino, invece, è stato una delle rivelazioni degli ultimi due campionati di A.
L’anno scorso ha risollevato le sorti di un Monza che sembrava destinato alla retrocessione e quest’anno ha portato i brianzoli a ridosso della decima posizione in classifica.
Entrambi gli allenatori lasceranno le proprie squadre a fine campionato, quindi sarebbero occasioni d’oro per i bergamaschi.
Oggi, però, occhi solo sulla finale.
Nei prossimi giorni sapremo chi guiderà l’Atalanta la prossima stagione.
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Juventus, cori e striscioni per Allegri dai Vikings: “Sei il numero uno”
La curva della Juventus, assieme allo storico gruppo ultras Vikings, ha omaggiato Massimiliano Allegri con cori e striscioni.
Il tributo dei Vikings ad Allegri
A Massimiliano Allegri non sarà permesso di salutare il suo pubblico all’Allianz Stadium nell’ultima giornata di campionato, quando la Juventus ospiterà il Monza. Tuttavia, ai tifosi juventini non è passato inosservato il trattamento deprecabile che il tecnico labronico è stato costretto a subire dalla nuova dirigenza bianconera.
I tifosi juventini (quelli veri) sono sempre stati dalla parte dell’allenatore toscano e non hanno mancato di fargli sentire la propria vicinanza. Infatti, anche nel corso dell’ultima trasferta a Bologna, la curva juventina (assieme allo storico gruppo ultras Vikings) ha intonato cori e dedicato striscioni a favore dell’ex-allenatore.
All’esterno dello stadio Dall’Ara è stato esposto uno striscione, a firma Vikings, che recita “Come te non c’è nessuno. Allegri, sei il numero uno“. Durante la partita, soprattutto dopo il doppio svantaggio e quando veniva inquadrato Cristiano Giuntoli, il settore ospiti ha iniziato a intonare cori indirizzati all’allenatore livornese.
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