Serie A
Sampdoria, rischio fallimento. Ma la Lega…
Sampdoria, questo è stato un annus horribilis per il club blucerchiato, tra retrocessione e possibile fallimento della società. Ma la Lega le tende una mano.
In questa difficile situazione si scorge un barlume di speranza: infatti, la Lega Serie A ha deciso di dare una mano al club. Al termine dell’assemblea che si è tenuta ieri, la Lega ha approvato un “emendamento” finalizzato al possibile salvataggio dei blucerchiati.
Un anticipo per scongiurare il rischio di fallimento
Lo riferisce la Repubblica: i club di Serie A hanno accettato la richiesta delle squadre retrocesse, incluse Cremonese e Sampdoria, di ottenere un anticipo del 40% del paracadute destinato a coloro che affrontano la Serie B.
La Cremonese, che è stata promossa solo un anno fa, riceverà un anticipo di 4 milioni su un totale di 10 milioni che le spettano dopo la stagione in Serie A.
La Sampdoria, al contrario della Cremonese, avrà immediatamente accesso a 10 milioni di euro, corrispondenti alla quota più alta del paracadute riservata alle squadre che militano in Serie A da almeno cinque anni: intorno ai 25 milioni di euro. I soldi saranno presto disponibili per onorare gli impegni salariali della Sampdoria.
Tuttavia, prima di ricevere il paracadute, la Sampdoria dovrà iscriversi al nuovo campionato di Serie B. Nel caso del club genovese, la possibilità sembra tutt’altro che garantita.
Sembra che sia stato il presidente stesso a presentare la questione per il voto. Questa mossa politica rappresenta una vittoria per l’amministratore della Sampdoria, l’avvocato Romei, che ha rassicurato l’assemblea dicendo: “Non posso dirvi nulla per scaramanzia, ma abbiamo trovato una soluzione“.
Sampdoria, la “soluzione”
I 10 milioni di euro serviranno per coprire le spese necessarie per concludere la stagione. In seguito, sarà necessario trovare un nuovo azionista in grado di garantire la continuità aziendale: un compito non facile.
Attualmente, ci sono due soggetti interessati all’acquisizione del club: Andrea Radrizzani, proprietario del Leeds United e di Eleven Sports, e Alessandro Barnaba, che controlla il Lille.
Serie A
Udinese, Balzaretti sembra vicinissimo all’esonero
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, l’avventura di Balzaretti come nuovo DS dell’Udinese sarebbe giunta al capolinea: la situazione.
Udinese-Balzaretti, la situazione
L’avventura di Federico Balzaretti come in Friuli si potrebbe concludere nella giornata odierna. Secondo quanto riportato da La Gazzetta Dello Sport, nella giornata odierna il club friulano dovrebbe comunicare l’esonero e non sarebbe interessata a prendere nessuno al posto dell’ex calciatore di Palermo e Roma.
L’avventura del classe 1981 Federico Balzaretti, che ha iniziato la sua carriera da DS nel Vicenza, è iniziata il il 26 giugno 2023, quando ha sostituito Pierpaolo Marino. In attesa di comunicazioni ufficiali dal club, potrebbe così concludersi dopo neanche un anno la sua esperienza come responsabile dell’area tecnica bianconera,
Serie A
Lotito su Kamada: “Tudor lo sta coinvolgendo, deve scegliere se restare alla Lazio”
Il presidente delle Lazio Claudio Lotito si è espresso in merito alla questione legata al futuro di Daichi Kamada nel club biancoceleste, la situazione.
Lazio, le parole di Lotito
Il cambiamento radicale che sta avendo il calciatore giapponese della Lazio Daichi Kamada sotto la gestione di Igor Tudor è sotto gli occhi di tutti motivo per cui anche il presidente del club biancoceleste si è espresso sulla questione.
Di seguito le parole del presidente della Lazio Claudio Lotito riportate de Il Messaggero:
“L’allenatore lo sta coinvolgendo e ne ha fatto un perno per il futuro, adesso deve decidere se restare alla Lazio”
La situazione legata al futuro di Kamada alla Lazio resta da monitorare visti anche i tanti club che vorrebbero il calciatore in vista del mercato tra cui Crystal Palace e Borussia Moenchengladbach ma con il cambio in panchina il calciatore nipponico potrebbe rivedere le sue ambizioni
Serie A
Serie A, Marino: “Sono contrario alla riduzione delle squadre”
Ai microfoni di Radio Anch’Io lo Sport, l’ex direttore sportivo del Napoli Pierpaolo Marino ha parlato della Serie A. Queste le sue parole in diretta radiofonica.
Questo l’esordio di Marino riguardo il campionato di Serie A: “Il nostro campionato non è equilibrato da diversi anni, ci sono disparità di fatturati e ricavi, non è una questione di oggi. Però è stato un bel campionato per quanto riguarda lo spettacolo offerto dalle squadre e anche per certe novità tecnico-tattiche.
L’Inter ha ripercorso il campionato del Napoli dell’anno scorso. A volte ci sono anche i demeriti che determinano certi divari in classifica. Demeriti di alcune squadre che dovevano fare e non hanno fatto”.
Si dovrebbe tornare a un campionato a 18 squadre?
“Ho fatto tanti anni con l’Avellino e con il Napoli con campionati a 16 squadre. Sia a 16 che a 18 squadre sono campionati che nella loro brevità non fanno emergere i reali valori tecnici. Una sconfitta determinava una classifica in maniera inappellabile.
Sono contrario alla riduzione delle squadre. I format migliori sono la Premier e la Liga, tutti campionati a 20 squadre che non vanno a ridurre l’organico. A mio avviso, quello attuale è il format giusto”.
Un pronostico sulla lotta salvezza?
“Non mi azzardo in pronostici. La crisi del Sassuolo mi sembra difficilmente risolvibile a quattro giornate dalla fine. La sua differenza reti così macroscopica mette in evidenza la mancanza di equilibrio tecnico e tattico.
Anche se al Sassuolo va riconosciuto che l’assenza di Berardi ha determinato una crisi in partenza che poi si è propagata in maniera ancora più severa. Per quanto riguarda le altre, dal Lecce in giù, può succedere di tutto: bastano un paio di vittorie per tirarsi fuori. E poi ci sono tanti scontri diretti, ad esempio l’Udinese ne ha tre sulle quattro partite rimanenti”.
Udinese-Napoli al prossimo turno?
“Una partita che in questo momento non riproduce quelli che erano i campionati dell’anno scorso. Ora si affrontano con uno scenario completamente diverso, non festoso come quello dell’anno scorso.
Per me è una sfida particolare, perché ricordo come Fabio Cannavaro era raccattapalle nella partita con la Fiorentina che determinò il primo scudetto. Conservo una foto di Fabio che gira col bandierone portato dai giocatori del Napoli. E poi nello staff di Fabio c’è anche Paolo Cannavaro, mio giocatore nella ricostruzione del Napoli”.
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