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Inter, la reale situazione sul cambio di proprietà
Inter, la reale situazione sul cambio di proprietà. La ridda di voci e di notizie incontrollate, non aiuta a fare chiarezza.
Sono giorni importanti in casa nerazzurra, l’attenzione è tutta sul derby di stasera, valevole per la gara di andata delle semifinali della Champions League. Il sogno è quello di arrivare alla finalissima di Istanbul, i tifosi sognano.
Ma sono anche giornate particolari sul fronte societario, fra voci che parlano di trattative in corso per il passaggio delle quote azionarie dalla famiglia Zhang ad altri soggetti e l’imminente riapertura del calciomercato.
Investcorp è la pista più calda per l’acquisto dell’Inter: il presidente esecutivo del fondo del Bahrein, Mohammed Alardhi, che in passato aveva già messo nel mirino il Milan, sembra motivato a portare a termine la trattativa.
La sua è la società più attrezzata dal punto di vista economico per un simile affare e, in senso finanziario, anche quella più interessata a chiudere il prima possibile la trattativa. Ma circolano altri due nomi: Andrea Radrizzani e Gianfelice Rocca.
Il teorico vantaggio di Investcorp
L’attuale proprietà del club di Viale della Liberazione da tempo ha fissato il prezzo: un miliardo circa di euro. Sotto quella cifra non si tratterà, questo è l’input partito direttamente da Pechino e la linea sarà mantenuta, senza se e ma.
Investcorp sta cercando degli advisor finanziari, e dal Medio Oriente è emerso che il fondo cerca di raccogliere capitali per 500/600 milioni per formalizzare una proposta di acquisizione. Basteranno per accontentare gli Zhang?
Due sono le cose: Investcorp ritiene che l’Inter valga la metà o Alardhi ha già trovato fondi per coprire un po’ meno della metà del totale del prezzo richiesto, ma vuole che ciò che manca sia fornito da un advisor.
Il fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti, Mubadala Investment Company, che detiene il 20% di Investcorp, avrebbe già dato l’ok all’affare. Notizie di un piano pronto a garantire 80 milioni per la prossima campagna acquisti.
Le piste italiane e….Angelo Mario Moratti..
Nel quadro della vendita del club interista non sono da sottovalutare le piste che portano alla Aser Ventures di Andrea Radrizzani (proprietario del Leeds United ndr) e la Techint di Gianfelice Rocca. Perde quota la Bc Partners, fondo Usa.
Ma tutte e tre le candidature sembrano poco attrezzate per arrivare alla cifra richiesta e avrebbero bisogno di coinvolgere altri investitori. Messa così, la situazione appare chiaramente favorevole al fondo arabo. Ma..
Sullo sfondo si staglia sempre imponente la figura storica e leggendaria della famiglia Moratti. Una storia cominciata con Angelo e proseguita con il figlio Massimo. Nomi che hanno segnato la storia del club nerazzurro.
Dietro le quinte, si sussurra il nome di Angelo Mario Moratti. Secondogenito di Massimo, classe 1973, presidente esecutivo di Seven Srl. Una holding di investimento in Venture Capital con sede a Milano, che ha fondato nel 2015.
Una poltrona per continuare la saga della famiglia Moratti ?
Seven Srl ha più di 35 società in portafoglio e agisce come un investitore di scopo, diversificando tra diversi settori di business e geografie. Potrebbe unire le forze con i gruppi azionari della Saras S.p.A. controllata dal padre Massimo.
E sedersi sulla poltrona presidenziale. Obiettivo tenuto nascosto e da tempo in elaborazione in seno alla famiglia Moratti. Fra l’altro il giovane presidente Steven Zhang è molto legato a Massimo Moratti.
Che gli lascerebbe una piccola quota e la possibilità di rimanere integrato nel nuovo Consiglio di Amministrazione. Con il ruolo di procacciatore di sponsorizzazioni ad ampio raggio, in tutto il mondo.
Inevitabilmente, la notizia potrebbe trovare il pieno appoggio della tifoseria nerazzurra, da sempre legata a doppio filo alla famiglia Moratti. Sempre presente a San Siro, durante le gare interne della squadra.
Notizie
Maignan nella top 5 dei francesi all’estero: escluso Thuram
Diramate le nomination della Trophées UNFP. Ovvero il riconoscimento che, tra le altre cose, premia i migliori giocatori francesi all’estero: c’è Maignan.
Nomi illustri nella top 5, tra cui Maignan. Sorprende l’esclusione di Marcus Thuram e non solo
Come ogni anno in Francia vanno in scena le premiazioni per la Trophées UNFP, che oltre a premiare i migliori giocatori delle divisioni francesi ha una categoria riservata anche ai giocatori francesi che giocano all’estero.
Nelle nomination, come candidati a ricevere questo riconoscimento, c’è Mike Maignan. Il portiere del Milan non è stato certo protagonista della sua miglior stagione in carriera, ma rientra comunque nella lista dei migliori 5.
Discorso inverso per Marcus Thuram, che alla sua prima stagione in Italia con la maglia dell’Inter ha avuto un grande impatto sul nostro campionato e si è reso parte integrante del trionfo scudetto. Tuttavia, non potrà comunque ambire alla vittoria di questo premio in quanto escluso dalla top 5.
Gli altri esclusi di lusso sono Theo Hernandez, Benjamin Pavard e Olivier Giroud, mentre a concorrere col portiere rossonero per la vittoria finale ci sono Antoine Griezmann (Atletico Madrid), Aurelien Tchouameni (Real Madrid), Eduardo Camavinga (Real Madrid) e William Saliba (Arsenal).
Media
Juventus: maglie Home e Third 2024/2025
Ecco le proiezioni di quelle che dovrebbero essere le maglie Home e Third della Juventus per la stagione 2024/2025.
Home solo Bianco e Nero
Siamo quasi in dirittura d’arrivo della stagione della Juventus e la curiosità si spinge alle proiezioni delle nuove maglie degli Home e Third kit per la stagione 2024/2025. Di seguito riportiamo quelle che sembrano essere le proiezioni ufficiali delle maglie che i bianconeri utilizzeranno il prossimo anno.
La prima maglia, la Home, sembrerebbe un bel ritorno al passato del brand Juventus per la stagione 2024/25. Adidas punta al classico bianco e nero senza altri colori sulla divisa. Le strisce verticali saranno 5 delle quali 3 bianche e 2 nere. Sulle parti nere spiccano lo stemma della Juventus e quello del marchio tedesco.
Il retro è per la maggior parte bianco, con un leggero pattern tono su tono presente su tutta la maglia.
Bisognerà vedere se il colletto nero sarà presente anche nella versione Authentic, in effetti le immagini riguardano la versione Aeroready
Third kit con novità
Ci sono anche le anticipazioni sulla terza maglia della Juventus che presenta novità rispetto al classico colore sociale bianco e nero. La maglia avrà un colore diverso e sarà un antracite (simile al blu).
Il logo del club sarà diverso e sarà la zebra vibrante stilizzata stile anni ’80.
Sulla maglia è formata una trama ad elica con lo stemma della Juventus che si va’ ad intrecciare, così formando delle file in verticale sulla maglia.
Viene risaltata tutta la geometria dalla tonalità di grigio più chiaro rispetto al colore della maglia, questa è presente anche sulle famose strisce Adidas e sul colletto. Lo stemma Juventus e quello di Adidas invece saranno di color giallo/ocra, così come la scritta “Juventus” posizionata sulla retro del colletto.
Con questi nuovi design, la Juventus si prepara a portare avanti la sua tradizione di eleganza e innovazione nel mondo del calcio, mantenendo sempre viva l’essenza del suo storico brand.
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Milan, Theo Hernandez incedibile: si lavora al nuovo contratto | I dettagli
Milan, lavori in corso per il rinnovo del contratto del forte esterno sinistro. Andiamo a vedere i passi della dirigenza qui di seguito.
Il Milan considera incedibile Theo Hernandez. Si lavora in tal senso per potergli assicurare il miglior contratto, fatti salvi i paletti di sostenibilità imposti dalla proprietà Redbird.
Il francese sta bene a Milano, tuttavia il contratto in scadenza al 30 giugno 2026 va certamente rivisto per non rischiare di avere “scarsa presa contrattuale” nei prossimi periodi.
Attualmente Theo Hernandez percepisce 4,5 milioni di euro e la proposta sul piatto è un rinnovo fino al 30 giugno 2029 sulla base di un ingaggio intorno ai 7 milioni.
Ad oggi la dirigenza rossonera ha assolutamente ribadito all’entourage del giocatore la volontà di non volerlo cedere, a meno che ovviamente non arrivi una proposta superiore ai 100 milioni di euro la quale, quantomeno, verrebbe presa in considerazione.
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