Serie A
Juventus lezione di serbo, Vlahovic e Kostic firmano lo 0-3.
I due serbi trascinano la Juventus alla vittoria all’Arechi. I bianconeri battono la Salernitana per 0-3, pratica già in ghiaccio nel primo tempo, chiuso sullo 0-2.
I voti della Juventus:
Szczesny 6: Ordinaria amministrazione nella prima frazione di gara, quando è impegnato solo in una uscita sulla trequarti ad anticipare Piatek. Nella ripresa la palla non arriva praticamente mai dalle sue parti.
Danilo 6: Sempre concentrato, pronto ad aiutare i compagni in ogni occasione. Bada al sodo, non si vergogna di spazzare quando serve.
Bremer 6,5: Piatek cerca di girare al largo, lui quando lo incrocia lo anticipa regolarmente. Nel gioco aereo è dominante, ancora qualche incertezza nel condurre palla in uscita dalla difesa.
Alex Sandro 6: Ha preso fiducia da terzo di difesa, fa il suo diligentemente e senza strafare.
De Sciglio 6: Nel primo tempo appoggia di più la manovra, nella ripresa si sposta a sinistra, in una occasione cerca il tiro dal limita, forse non la miglior soluzione possibile.
Dal 79′ Iling-Junior s.v.
Miretti 6,5: Ha il merito di procurare il rigore che sblocca l’incontro, ingenuo Nicolussi-Caviglia ad atterrarlo. Si fa male alla caviglia ed è costretto ad uscire in barella, mettendo male il piede a terra, nel finale del primo tempo.
Dal 43′ Fagioli 6,5:
Approfitta di un errore degli avversari, in impostazione, per innescare Vlahovic sul gol del 3-0. Corre molto e si divide con Locatelli la fase di impostazione, prova un paio di verticalizzazioni interessanti.
Locatelli 6,5: Grintoso ed efficace in mezzo al campo, va vicino al gol con un tocco sotto, che non inganna Ochoa all’ultimo secondo del primo tempo. Nella ripresa aiuta la difesa, tocca molti palloni senza buttarli via.
Rabiot 6: prende il giallo presto e poi si limita al compitino. Il meno brillante dei bianconeri. Vaga per il campo senza incidere.
Kostic 6,5: Rapace nell’occasione del gol. Poco nel vivo del gioco nel resto della partita, ha forza fisica ma non è in un buon periodo di forma.
Dal 62′ Cuadrado 5,5: si vede poco, soffre un po’ in copertura e cerca il tiro invece dell’assist nel finale, poco lucido.
Di Maria 7: Se è in serata lui, la Juve sembra una orchestra che segue il suo primo violino a dovere. Colpisce una traversa a Ochoa battuto, dribbla, serve i compagni con precisione.
Dal 62′ Chiesa 6: Sbaglia i primi due palloni della sua partita. Poi con una sgasata delle sue manda in porta Kean, tenta l’assolo ma non gli riesce.
Vlahovic 8:
Bramava il gol. Quando l’arbitro fischia il rigore, per fallo su Miretti, lui si fionda sulla palla e trasforma il penalty con un tiro perfetto. Ha tanta voglia e si vede, tira molto e trova il gol, anche su azione, su invito di fagioli ad inizio ripresa. Allegri lo aveva detto, Dusan sta bene, e si vede.
Dal 79′ Kean s.v. alla prima palla che tocca tira sul palo, prova ad incidere anche in poco tempo.
All. Allegri 6,5: Lavora molto sulla mentalità della squadra, supportato dal rientro di alcuni giocatori fondamentali. Con la squadra al completo può tornare a fare quello che gli riesce meglio.
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Serie A
Juventus, Spalletti ripensa la fascia sinistra: Cabal avanza, Cambiaso rallenta
Juventus – La fiducia di Spalletti nel colombiano e il possibile cambio modulo possono riscrivere le gerarchie bianconere.
Alla Juventus qualcosa si muove sulla corsia mancina. La crescita di Juan Cabal, certificata dal gol decisivo contro il Bologna e dalle parole di stima di Luciano Spalletti, apre scenari nuovi in un reparto che finora aveva un padrone quasi indiscusso: Andrea Cambiaso.
“Un cavallo”, lo ha definito Spalletti dopo Bologna-Juventus, sottolineando forza, gamba e potenziale dell’esterno colombiano. Fiducia che il tecnico ha dimostrato fin dal suo arrivo, gestendone però con cautela il minutaggio dopo il grave infortunio al crociato e il successivo stop muscolare. Nelle ultime uscite, da subentrato contro Pafos e Bologna, Cabal ha però mostrato segnali evidenti di crescita, ritrovando continuità atletica e incisività.
Il tecnico bianconero, pur soddisfatto, chiede ancora di più: “Deve imparare a gestire l’emozione ed essere più pulito nel gioco”, ha spiegato Spalletti, lasciando intendere che il lavoro quotidiano sta iniziando a dare frutti concreti.
Juventus, Cambiaso perde terreno…
In parallelo, Cambiaso attraversa una fase complicata. Restato titolare di riferimento, l’esterno azzurro ha però faticato anche contro il Bologna, venendo sostituito dopo un’ora e lasciando il campo visibilmente deluso. Un momento di difficoltà che dura da settimane e che rischia di pesare sulle gerarchie future, pur senza mettere in discussione le sue qualità tecniche.

ANDREA CAMBIASO GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
A rendere il quadro ancora più fluido potrebbe essere un cambio tattico. L’eventuale passaggio alla difesa a quattro favorirebbe Cabal, più naturale nel ruolo di terzino, mentre Cambiaso potrebbe risultare penalizzato. Non è escluso, però, che i due possano convivere: sulla stessa fascia o con Cambiaso avanzato in un ruolo più offensivo.
Per ora le gerarchie restano invariate, ma la sensazione è che alla Continassa si stia preparando un riequilibrio. Con Cabal in crescita e Cambiaso in affanno, la fascia sinistra della Juventus non è più una certezza, ma un cantiere aperto.
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Serie A
Atalanta, l’assenza di Lookman pesa: Palladino studia le soluzioni
L’Atalanta dovrà colmare un grande vuoto che Lookman lascerà sulla sinistra in occasione della Coppa d’Africa in programma nelle prossime settimane.
Ademola Lookman rischia di restare lontano da Bergamo a lungo, potenzialmente fino al 18 gennaio 2026, complice la Coppa d’Africa che lo vedrà protagonista con la Nigeria. Un’assenza pesante per l’Atalanta, chiamata a riorganizzare il proprio assetto offensivo in un momento delicato della stagione.
Il bottino del nigeriano – tre gol e un assist in sedici presenze – non racconta fino in fondo il suo impatto: dribbling, strappi e qualità hanno spesso acceso le azioni nerazzurre, mandando in porta compagni come De Ketelaere e Scamacca, oggi nel loro miglior momento di forma. Dopo aver superato le tensioni estive di mercato, Lookman è partito quasi subito per la competizione africana, lasciando un vuoto evidente sull’out di sinistra.
Atalanta, nuova chance per Maldini e Soulemana?
Mister Palladino, che avrà una settimana intera per riflettere in vista della sfida di domenica sera a Genova contro il Genoa, valuta diverse alternative. I candidati principali sono Sulemana e Maldini, i sostituti più naturali nel ruolo. Il ghanese, però, rientra da un infortunio all’ileopsoas e non verrà forzato: se non sarà pronto, toccherà a Maldini, chiamato a giocarsi forse una delle ultime occasioni in nerazzurro.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Altre soluzioni passano dagli adattamenti: Pasalic e Samardzic possono guadagnare spazio, seppur in posizioni diverse. Il croato resta un jolly prezioso anche per far rifiatare Ederson e De Roon, mentre il serbo è stato recentemente testato come esterno a tutta fascia, intuizione che ha già portato frutti, come nel successo contro il Cagliari.
Senza Lookman, l’Atalanta cambierà pelle. Palladino è chiamato a trovare il giusto equilibrio tra gestione delle risorse e nuove idee tattiche, in attesa del ritorno di uno dei suoi uomini chiave.
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Serie A
Ultim’ora Inter: Calhanoglu e Darmian lavorano separatamente
Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian ancora a parte in vista della Supercoppa: l’Inter non correrà rischi per i due giocatori chiave.
Preparativi per la Supercoppa
L’Inter si prepara alla sfida di Supercoppa con grande attenzione, ma con qualche preoccupazione per le condizioni fisiche di Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian. I due giocatori, infatti, hanno continuato ad allenarsi separatamente dal resto del gruppo, un segnale che lo staff tecnico non vuole affrettare i tempi di recupero. La decisione di non rischiare è comprensibile, considerando l’importanza della partita e il lungo calendario che attende la squadra nerazzurra.
La strategia dell’Inter
Con la Supercoppa alle porte, l’Inter dovrà fare affidamento su una rosa profonda e ben assortita per sopperire alle eventuali assenze. La scelta del tecnico è chiara: la priorità è garantire che Calhanoglu e Darmian siano al 100% prima di tornare in campo. Questo approccio prudente potrebbe rivelarsi vincente nel lungo termine, permettendo ai giocatori di recuperare completamente e di evitare ricadute che potrebbero compromettere la loro stagione.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@Inter, le ultime verso la Supercoppa: ancora a parte Calhanoglu e Darmian, per i quali non verranno corsi rischi https://t.co/WeXlNRhj3C
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) December 16, 2025
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