Champions League
Chelsea-Milan, probabili formazioni e dove vederla
Milan, dopo la rocambolesca vittoria ottenuta al fotofinish contro l’Empoli in campionato, ritorna l’atmosfera dalle grandi emozioni della Champions League.
Oggi è prevista la partenza per Londra, dove mercoledì sera il Diavolo giocherà allo Stamford Bridge contro il Chelsea di Potter (reduce dalla vittoria al 90esimo contro il Crystal palace).
Nella giornata di ieri gli esiti dei controlli clinici effettuati a Calabria e Kjaer..; molto più grave invece l’esito di Saelemaekers, che ha riportato una lesione parziale del legamento collaterale, finendo verosimilmente anzitempo il suo 2022.
Nel frattempo, andiamo a vedere come i due tecnici stanno preparando la sfida e dove vedere il match di Uefa Champions League.
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Qui Chelsea: 11 titolari per Potter
Nel 4-2-3-1 orchestrato dal tecnico ex Brighton, troviamo parecchie vecchie conoscenze del calcio italiano, ma andiamo con ordine.
Kepa (che in estate sembrava destinato al Napoli di Spalletti) si posizionerà tra i pali, con Reece James e Ben Chilwell ai lati (rispettivamente terzino destro e sinistro).
Coppia di difesa centrale composta da Fofana, e dal brasiliano ex Milan (ha conquistato il 18esimo Scudetto nel 2010/11, restando sempre impresso nei cuori della tifoseria) Thiago Silva.
Nel duo in mediana l’italo-brasiliano ed ex Napoli Jorginho (a lui le chiavi della ragia blue), a cui si affianca l’ex Inter Kovacic.
Trequarti composta da Sterling (sulla destra), Kai Havertz e Mason Mount, a supporto di un altro ex Milan (ha militato nel vivaio, e non gli è mai stata concessa un’occasione vera e propria, nonostante l’enorme potenziale), ovvero Pierre-Emerick Aubameyang.
Qui Milan: Pioli con le soluzioni obbligate
Il tecnico rossonero è chiamato ad inventarsi una soluzione sulla fascia destra, dato che Messias Jr e Salaemaekers sono ai box.
Ancora straordinari per l’unica punta del Diavolo Olivier Giroud, ma è pronto Rebic a dare manforte (così come ad Empoli, dove il croato ha timbrato il cartellino da subentrato).
Potrebbe esserci un’altra novità tra i convocati dell’attacco, cioè Origi: domenica il belga ha svolto un allenamento parziale col resto del gruppo, per poi continuare col personalizzato.
Oggi sarà una giornata fondamentale per capire se Pioli lo porterà a Londra, dato che la condizione fisica sta migliorando passo dopo passo.
Il tecnico si affiderà a Leao (ala sinistra, imprescindibile), De Ketelaere sulla trequarti (ma Brahim Diaz scalpita per una maglia da titolare), e il jolly Krunic sulla destra (così come ad Empoli dove, tra l’altro, ha fornito l’assist decisivo a Ballo-Tourè).
Centrocampo composto da Bennacer e Tonali, ma è vivo il ballottaggio con Pobega (che non ha giocato neanche un minuto nella trasferta toscana).
In difesa Ballo-Tourè sulla sinistra, con Tomori-Kalulu centrali, Dest sulla destra, Tatarusanu in porta.
Probabili formazioni
Chelsea (4-2-3-1): Kepa, James, Fofana, Thiago Silva, Chilwell, Jorginho, Kovacic, Sterling, Havertz, Mount, Aubameyang.
Allenatore: Potter
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu, Ballo-Tourè, Tomori, Kalulu, Dest, Bennacer, Tonali, Leao, De Ketelaere, Krunic, Giroud.
Allenatore: Pioli
Dove vedere Chelsea-Milan
I due club si sono affrontati una sola vota nella loro gloriosa storia, durante la Champions League 1999/2000: anche in quell’occasione nella fase a gironi, dove registrarono due pareggi.
La partita di domani, ad ogni modo, sarà visibile in esclusiva su Amazon Prime Video, oppure su Xbox e PlayStation.
Champions League
Champions League, il nuovo format incuriosisce
La Champions League della prossima stagione promette sorprese importanti
Il nuovo format della massima competizione europea porta con sè molte novità importanti, a partire dalla prima fase che sarà a campionato. Ogni squadra dovrà giocare otto partite: quattro in casa e quattro in trasferta. La novità più importante – oltre al numero di incontri – è proprio quella di dover affrontare una sola squadra senza obbligo di andata e ritorno. Le partite saranno suddivise in maniera molto semplice: due contro compagini della prima fascia, due contro quelle di seconda, due contro quelle di terza e due contro quelle di quarta. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finale.
Dal nono posto al sedicesimo si affronteranno in una sorta di spareggio che decereterà le altre otto squadre qualificate agli ottavi di finale, da qui il format rimane lo stesso che conosciamo. Andata e ritorno fino alla finale unica che si disputerà il 31 maggio 2025 all’Allianz Arena di Monaco. Nessuna retrocessione in Europa League per le squadre partecipanti.
Champions League
Guardiola: “La Champions l’abbiamo vinta grazie a Lukaku”
Tornato a parlare di Champions League dopo l’eliminazione contro il Real Madrid di Ancelotti, nonostante un’ottima prestazione, leggiamo le parole di Guardiola
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Guardiola, sogno Champions sfumato
A volte il calcio è strano. E non sempre vince chi gioca meglio. Così è successo in occasione del ritorno dei quarti di finale di Champions League a Pep Guardiola e il suo Manchester City, caduti ai rigori sotto i colpi del solito Carlo Ancelotti e del Real Madrid. Questo mette fine al sogno di realizzare il Treble, o Triplete, come lo chiamano gli spagnoli. Restano ancora la FA Cup e la Premier League da portare a casa. Ma, nel frattempo, il tecnico spagnolo, ha voluto fare un curioso parallelismo ricordando la finale contro l’Inter della scorsa stagione.
La gratitudine di Guardiola
Non ha nulla da recriminare Guardiola. Né nulla per cui rimproverare i suoi giocatori. Anzi, per loro solo parole di gratitudine. Ecco cosa ha detto ai suoi: “Dopo la gara col Real ho ringraziato i miei calciatori. Siamo stati noi stessi più di sempre ma non è bastato. Per me la cosa più difficile non è alzare il trofeo, bensì essere lì per 6-7 anni di fila a lottare per vincere qualcosa. Questa è la cosa più difficile”.
La sfortuna di oggi e la fortuna di un anno fa
Guardiola ha sottolineato come tutti i tifosi e gli addetti ai lavori oggi dicano che il Manchester City avrebbe meritato il passaggio del turno. Tuttavia, il mister, sempre molto onesto intellettualmente, ha voluto fare una piccola e curiosa precisazione, in merito al concetto di fortuna. Ecco le sue parole: “Abbiamo perso l’ultima gara col Real dopo essere stati davvero bravi. Mentre con l’Inter abbiamo vinto la Champions con Lukaku che da tre metri, ripeto tre metri dalla linea di porta, da solo, ha colpito in pieno Ederson, il nostro portiere. Lì tutti hanno detto che il City era bravo, mentre col Real abbiamo fatto meglio senza però riuscire a segnare. Contano i dettagli, nel calcio è così e va accettato”.
Champions League
Real Madrid, Bellingham elogia Ancelotti: “È la nostra più grande forza”
Al termine della lotteria dei rigori, Jude Bellingham, stella nascente del Real Madrid ha parlato del match contro il Manchester City.
Jude Bellingham, asso del Real Madrid, al termine della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di TNT Sports soffermandosi sul match dell’Etihad.
Nonostante il fuoriclasse inglese non abbia particolarmente brillato i Blancos sono riusciti a strappare il pass per la semifinale dopo un tesa gara, terminata con la lotteria dei rigori.
Sulla strada del Real Madrid verso la conquista della 15° Coppa dalle grandi orecchie ci sarà il Bayern Monaco, il quale ha fatto fuori l’Arsenal di Arteta con il risultato finale di 3-2.
Real Madrid, le parole di Bellingham
“È un sollievo perché abbiamo messo tutte le nostre energie. Sarebbe stato tremendo se all’improvviso ci avessero portato via la qualificazione. Bisognava lavorare davvero duro per batterli, vincere la partita è stata una ricompensa enorme. È davvero incredibile, momenti come questo sono magici ed è solo grazie alla mentalità e alla cura dei dettagli, come i rigori: i ragazzi hanno mantenuto la calma, è qualcosa di magico. È stato bellissimo; mio fratello era qui ed era la prima volta che mi vedeva giocare per il Real, ne sono davvero orgoglioso”.
Il fuoriclasse si è soffermato poi su Carlo Ancelotti:
“Non avrei mai potuto immaginare come sarebbe iniziata la mia storia con il Real Madrid. Sono orgoglioso di essere qui e spero che possa continuare a lungo. La nostra più grande forza è che il nostro allenatore trova il modo di darci libertà. È la calma fatta persona: l’ho sorpreso a sbadigliare prima della partita e gli ho chiesto se era stanco, mi ha risposto: ‘Vai ed emozionami!”.
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