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Fabio Caressa non fa sconti: “Juve, quanti errori! Bis scudetto Milan? Non sarà facile”
È un Fabio Caressa molto determinato quello visto in queste ore a Ripe San Ginesio (Macerata). All’Arena La Cava, nell’interessante incontro a cura di Alver Torresi coadiuvato da Marta Bitti, Fabio Caressa è stato protagonista di un avvincente storytelling sportivo, esprimendo anche la sua opinione sulla situazione del calcio italiano (e non solo). Curiosa la classifica speciale stilata da Caressa riguardo agli allenatori che hanno rivoluzionato il mondo del calcio: “Il primo è stato a mio avviso l’olandese Rinus Michels, poi metto Arrigo Sacchi e Guardiola. Un altro tecnico grande è stato Fabio Capello che curava ogni dettaglio: un giorno a Roma sgridò un giardiniere per aver tagliato male una siepe. Cito anche Antonio Conte tra gli allenatori top, un vero leader che sa gestire un gruppo. Di allenatori giovani? Ad oggi vedo molto bene De Zerbi, Italiano, Gattuso e Ciotti”. Fabio Caressa ha detto poi la sua sulla Nazionale Italiana: “Pensavo che dopo l’esclusione dai Mondiali Roberto Mancini e Gabriele Gravina facessero un passo indietro, in questo caso avrei affidato la guida della nazionale ad uno tra Ancelotti, Gasperini o Conte. Resto convinto che Roberto Mancini rimanga l’uomo giusto per la ricostruzione della nostra nazionale”. Sulla Roma di Mourinho Fabio Caressa si è espresso così: “José Mourinho è un leader che ha orizzonte e visione. La sua comunicazione? Ne ha una verso l’esterno contro un nemico, e una interna che può escludere un calciatore se non va nella direzione del suo obiettivo. La Conference League era l’obiettivo più alla portata della Roma”. Sulla Juve Caressa non ha dubbi: “La stagione bianconera è stata caratterizzata da alcuni errori. Il dna della Juve forse con l’acquisto di Cristiano Ronaldo CR7 si è perso di vista e probabilmente anche con l’arrivo di mister Sarri. Ora la società Juve è tornata indietro, d’altronde il gioco non è stato nemmeno spettacolare. Max Allegri vede e conosce il calcio, non ha trovato lo stesso gruppo che aveva gli anni scorsi e ora modificherà a mio modo di vedere qualcosa a livello tecnico ma anche tattico”. Sullo scudetto del Milan: “Il successo del Milan parte da lontano e lo legherei ai nomi di Maldini e Boban. Pioli ci ha messo del suo, non ci sono dubbi. Scudetto ancora al Milan l’anno prossimo? Non sarà facile ripetersi, anche perché il Milan quest’anno è andato oltre i propri limiti”.

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Juventus, blitz a Napoli: arrivo domenica mattina e mini-sosta prima del match. La decisione di Spalletti
Juventus, blitz a Napoli: la squadra arriverà solo domenica mattina per la sfida contro il Napoli, evitando tensioni e minimizzando lo stress dei giocatori.
La Juventus non dormirà a Napoli: lo ha comunicato Sky Sport nella giornata di ieri. Luciano Spalletti ha deciso di modificare l’itinerario della squadra, originariamente prevista per arrivare nel capoluogo campano sabato. Il nuovo programma prevede l’arrivo dei bianconeri in città solo domenica mattina, così da evitare eventuali tensioni con i tifosi partenopei.
La squadra rimarrà in hotel solo per poche ore, prima della consueta riunione tecnica del pomeriggio, e poi si recherà direttamente allo Stadio Diego Armando Maradona. Dopo la partita, i giocatori faranno immediato ritorno a Torino.
La strategia di Spalletti è chiara: ridurre al minimo lo stress dei calciatori in una trasferta storicamente complicata per la Juventus, caratterizzata da un clima ostile. Un vero e proprio blitz “mordi e fuggi” in terra partenopea.
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Vlahovic, intervento riuscito: inizia la riabilitazione. Il comunicato della Juventus
La Juventus annuncia il successo dell’intervento chirurgico di Dusan Vlahovic e l’inizio del suo programma di riabilitazione
La Juventus ha annunciato la riuscita dell’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto Dusan Vlahovic, dando avvio al programma di riabilitazione del calciatore.
Juventus, il bollettino medico di Vlahovic
Questo pomeriggio Dusan Vlahovic è stato sottoposto ad intervento chirurgico di riparazione dell’avulsione tendinea dell’adduttore sinistro. L’intervento, eseguito dall’equipe dei prof. Ernest Schilders e Rowena Johnson, alla presenza del medico del Club Marco Freschi, presso Mayo Clinic Healthcare di Londra e il Wellington Hospital è perfettamente riuscito e da domani il calciatore inizierà il programma riabilitativo.
Bollettino medico | Vlahovic, intervento riuscito
— JuventusFC (@juventusfc) December 4, 2025
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Juventus, la parabola di Miretti: da riserva a risorsa
Cercato dal Napoli in estate, Fabio Miretti oggi è rinato al centro della Juventus di Spalletti. Quanto può arrivare lontano?
La Juventus ha ritrovato entusiasmo e identità con il nuovo corso di Luciano Spalletti, e tra le note più luminose c’è la rinascita di Fabio Miretti. Il classe 2003, rientrato dal prestito al Genoa e frenato a inizio stagione da un infortunio, sta rapidamente scalando le gerarchie, diventando una pedina fondamentale in un momento cruciale dell’annata bianconera.
E pensare che il suo destino avrebbe potuto essere diverso. In estate Miretti era stato uno degli obiettivi più concreti del Napoli; il ds Manna lo conosceva bene e gli azzurri erano arrivati a offrire circa 14 milioni.
La Juventus, però, non era disposta a scendere sotto i 18 milioni più bonus, mentre lo stesso centrocampista, molto legato all’ambiente bianconero, aveva manifestato il desiderio di restare. Il suo agente Branchini aveva paragonato il percorso del ragazzo a quelli di Marchisio e De Ceglie, cresciuti grazie ai prestiti prima di tornare a Torino più maturi.
Juventus, l’inizio di stagione tra luci e ombre per Miretti
Il passaggio da Tudor a Spalletti e il recupero fisico hanno riaperto per Miretti una stagione che sembrava complicata. Le sue prestazioni contro Bodø/Glimt e Udinese — quest’ultima da titolare in un centrocampo a due — hanno convinto definitivamente Spalletti, che ne apprezza duttilità e personalità. Mezzala, regista, interno o trequartista: Miretti è diventato un jolly prezioso, soprattutto in un periodo in cui la Juve deve fronteggiare numerosi infortuni.
La sua crescita permette al tecnico di gestire meglio l’emergenza, persino valutando l’arretramento di Koopmeiners in difesa. E ora il calendario offre una curiosa coincidenza: domenica il giovane bianconero scenderà in campo al Maradona proprio contro quel Napoli che lo avrebbe voluto in azzurro.
Un simbolico incrocio del destino. Oggi Miretti è una risorsa ritrovata della Juventus, e Spalletti non ha più dubbi a riguardo.
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