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“Voglio andare al fronte!”: la disperazione del giocatore ucraino
Vasyl Kravets terzino ucraino dello Sporting Gijon parla della guerra che sta subendo il proprio paese. Il desiderio di rendersi utile al proprio paese.
“Voglio andare al fronte, ma non so sparare. Sono sincero se potessi ci andrei subito, ma non saprei cosa fare in un contesto simile. Ma se potessi andrei subito: è un obbligo che parte dal cuore degli ucraini“. Queste le parole del 24enne difensore Kravets impegnato nella Liga.
Il giocatore è stato lasciato a riposo dal proprio club nelle ultime ore, troppo forte il turbinio di emozioni che sta attanagliando il cuore degli ucraini, e anche chi gioca al calcio non può essere insensibile a tale angoscia, soprattutto per i familiari rimasti in Ucraina.
Kravets, il dolore del terzino ucraino
Queste le parole rilasciate da Kravets a Radio Marca: “Mia mamma mi ha chiamato, per il momento non è vicinissima alla zona di guerra, ma bombe e sirene risuonano in continuazione. Mia moglie è qui a Gijon con me, ma piange sempre. Io sono disperato per la situazione e non riesco più a dormire“.
Parole chiare e ricche d’orgoglio da parte di Kravets: “Se l’Ucraina ha bisogno di aiuto per difendersi, parlo con lo Sporting e parto!”
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Panchina Genoa, Gilardino pronto a firmare?
Panchina Genoa, dopo la vittoria netta nel posticipo contro il Cagliari il tecnico biellese ha parole al miele verso il Grifone.
Potrebbe chiudersi a breve con la fumata bianca la trattativa che dovrebbe portare al rinnovo di Gilardino con il club rossoblu. Il tecnico al primo anno di Serie A ha condotto il Genoa ad una salvezza tranquilla portando tutta la rosa ad una crescita importante, lavoro e impegno riconosciuto dai tifosi e dalla proprietà.
Per l’ex bomber si era ventilato un possibile ritorno alla Fiorentina questa volta da tecnico, ma nell’immediato dopo gara contro i sardi le parole di Gilardino sono state di un’apertura totale nei confronti del proprio club: “Io qui sto bene e lavoro bene. Mi auguro davvero ci possano essere tutti i presupposti per andare avanti. Ho grande affetto, stima e riconoscenza nei confronti di questa società, di questa piazza, di questa gente e di questa squadra. E sento che la cosa è ricambiata”, le parole raccolte da calciomercato.com.
Per Gilardino è pronto un contratto fino al 2027 a oltre un milione di euro più bonus: la penna è pronta…
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Milan, la Juventus non scioglie il nodo Allegri: si torna in corsa per Thiago Motta
Milan, i problemi non sono solamente in casa rossonera. Andremo qui di seguito ad analizzare la situazione bianconera e a rivelare una svolta sulla panchina.
Si è parlato nelle ultime ore di un’ennesima svolta sulla panchina rossonera. E lo abbiamo scritto questa mattina, i destini di Milan e Juventus paiono incrociarsi. Dopo la bocciatura di Lopetegui, la dirigenza rossonera pare essere tornata indietro sui suoi passi iniziali.
Ricordiamo infatti che a gennaio Moncada aveva a lungo parlato con Thiago Motta e Ibrahimovic con Antonio Conte. La pista con quest’ultimo pare ancora discretamente calda, tuttavia in queste ore sta tornando battuta la strada che potrebbe portare al tecnico del Bologna.
La Juventus, in caso di vittoria della Coppa Italia e di un buon finale di stagione, potrebbe a sorpresa pensare di tenere Massimiliano Allegri. Da cosa è scaturito questo cambio di posizione? Prevalentemente dal fatto che non sembra così facile disimpegnarsi del tecnico livornese il quale ha fatto sapere di volere ottemperare il suo contratto fino alla fine. Ergo, il rischio è che possa concedersi un anno sabbatico spesato dalla stessa Juventus.
Rimaniamo comunque coerenti con quanto scritto finora ribadendo il fatto che comunque la Juventus sembra piuttosto vicina ancora a Motta, ma adesso una fiche torniamo a giocarcela anche sul Milan.
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Juventus: “Vogliamo Cuadrado fuori dal Museo”
I rapporti tra la Juventus e Juan Cuadrado si sono inclinati notevolmente dopo il passaggio del colombiano ai rivali di sempre al termine della scorsa stagione.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’esultanza del neo campione d’Italia durante i festeggiamenti dello scudetto dell’Inter, nel famoso coro “Chi non salta è juventino”, dove il calciatore si è lasciato andare facendo arrabbiare i suoi ex tifosi.
314 presenze con la maglia della Juventus non possono essere cancellati da un momento di goliardia, ma soprattutto perchè il colombiano quest’anno ha disputato solo nove partite con la nuova maglia.
La petizione è comunque partita da parte di alcuni tifosi che non vorrebbero più Cuadrado al J-Museum.
Come è stato in passato per Antonio Conte, anche lui protagonista con i rivali nerazzurri nel precedente scudetto, ora i tifosi della Juventus vorrebbero togliere la stella al giocatore colombiano.
Chiaramente non è una legge scritta e se la società bianconera volesse potrebbe togliere in qualsiasi momento dal proprio museo la figura di Cuadrado, ma come disse all’epoca Andrea Agnelli per la situazione Conte, la storia non si cambia.
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