Serie A
Roma: la rifondazione parte da Mou
La Roma sta cercando la propria dimensione e, oltre a una crescita mentale, Mourinho vuole altri giocatori per poter puntare a un posto in Champions League.

Perché come è vero che la stagione della Roma non sta rispettando le aspettative che si erano create nel momento dell’annuncio di Mourinho che, addirittura, non parte da quest’estate ma dal 4 di maggio quando ancora la guida tecnica era quella di Paulo Fonseca, quello che sta attraversando la squadra giallorossa, non è da considerarsi uno spreco di tempo.
Non lo vedono così i giocatori, che nonostante le varie uscite a gamba tesa di Mou, sono rimasti accanto al proprio allenatore, non lo vedono così i Friedkin che hanno puntato sul tecnico portoghese anche con forti sforzi economici e, non lo vede così Tiago Pinto che lavora ogni momento per dare a Mourinho i giocatori da lui richiesti.
Da questo primo anno si deve, per quanto riguarda le questioni di campo, cercare di andare il più avanti possibile in Europa e, magari, vincere per cominciare a far masticare ai giocatori cosa significhi alzare trofei e valorizzare ragazzi come Shomurodov, Diawara e Kumbulla su cui hai investito molti soldi e che non stanno rendendo.
Roma, si ripartirà da Mourinho
Mentre, per le questioni fuori dal campo, bisogna concludere l’opera di scrematura che si protrae da quest’estate e acquistare le ultime pedine richieste da Mou che sono centrale difensivo e centrocampista.
La compattezza, l’unione di intenti, che attualmente esiste a Trigoria non deve andare perduta e deve essere la forza di questa Roma per far sì che questo progetto triennale porti i suoi frutti.
L’obiettivo principale deve essere ed è quello di rientrare velocemente e in maniera costante in Champions League.
Per poter generare delle entrate molto maggiori e che andranno ad aumentare del 40% nel 2024 con la nuova formula introdotta di recente, la principale competizione europea gioca un ruolo chiave, per non parlare dell’aumento dello status del brand Roma nel mondo.
Serie A
Juventus, Kalulu è il muro che non crolla mai: zero minuti saltati
Juventus – Il difensore francese decisivo a Pisa è lo stakanovista bianconero: sempre in campo tra campionato, Champions e Coppa Italia.
La Juventus trova continuità e solidità, e nel cuore della difesa c’è un nome che più di tutti racconta il nuovo corso bianconero: Pierre Kalulu. Alla Cetilar Arena di Pisa è stato proprio il difensore francese a sbloccare la gara, firmando il gol che ha aperto la strada alla terza vittoria consecutiva in Serie A. Una rete pesante, la prima stagionale, che conferma il suo ruolo centrale nel progetto tecnico.
Arrivato nell’estate 2024 dal Milan, Kalulu si è imposto rapidamente come un pilastro. Sotto la gestione Tudor prima e con Spalletti poi, in un reparto spesso condizionato da turnover e infortuni, il classe 2000 è rimasto l’unica costante. Difesa a tre o a quattro, cambia poco: lui c’è sempre.
Juventus, questi sono i numeri di un’inamovibile
I numeri parlano chiaro. Tra Serie A, Champions League e Coppa Italia, Kalulu ha disputato 24 partite su 24, senza saltare nemmeno un minuto e senza mai essere sostituito. Un vero e proprio stakanovista, simbolo di affidabilità e continuità, qualità che la Juventus cercava da tempo.

DELE-BASHIRU E KALULU ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il gol contro il Pisa è solo il secondo in maglia bianconera, dopo quello segnato lo scorso febbraio contro l’Atalanta, ma il suo peso va ben oltre le statistiche. Leadership silenziosa, rendimento costante e grande duttilità: Kalulu è diventato insostituibile.
Costato complessivamente 20 milioni di euro tra prestito, riscatto e bonus, l’investimento della Juventus si sta rivelando più che azzeccato. In una stagione di transizione e rilancio, la Vecchia Signora ha trovato una certezza. E porta il numero 15.
Serie A
Serie A, Simonelli: “San Siro ospiterà Milan-Como. Si giocherà il primo mercoledì utile”
La sfida tra Milan e Como si disputerà a San Siro nel primo giorno utile, come annunciato da Simonelli, regalando ai tifosi un evento memorabile.
Una Notizia Attesa: Milan-Como a San Siro
L’attesa è finalmente terminata per i tifosi di Milan e Como. Simonelli ha confermato che la partita tra le due squadre si giocherà a San Siro nel primo giorno disponibile. Questo annuncio arriva dopo settimane di speculazioni sulla sede e sulla data del match. La decisione di disputare la partita a San Siro è stata accolta con entusiasmo dai tifosi, che vedono in questo stadio un simbolo del calcio italiano.
Un Evento da Non Perdere
La scelta di San Siro come palcoscenico per questa partita rappresenta un’opportunità unica per entrambe le squadre di esibirsi in uno degli stadi più iconici al mondo. I preparativi sono già in corso per garantire che l’evento si svolga nelle migliori condizioni possibili. I tifosi sono pronti a riempire le tribune e a sostenere le loro squadre del cuore in una sfida che promette emozioni e spettacolo.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
Simonelli annuncia: “Milan-Como si giocherà a San Siro nel primo giorno utile”
gianlucadimarzio.com/simonel…— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) Dec 29, 2025
Serie A
Inter, scatto da capolista: a Bergamo la vittoria che vale il 2025
Inter – Dopo la delusione in Supercoppa, i nerazzurri reagiscono ancora: battono l’Atalanta, rispondono a Napoli e Milan e si riprendono la vetta.
L’Inter chiude il 2025 nel modo migliore possibile con una vittoria pesantissima a Bergamo e il ritorno in testa alla classifica. Dopo essere stata scavalcata da Napoli e Milan, la squadra di Chivu dimostra ancora una volta di saper reagire nei momenti più delicati, trovando tre punti che valgono molto più di una semplice casella in classifica.
Alla New Balance Arena la partita sembra seguire un copione già visto con l’Inter che costruisce, domina a tratti, ma spreca troppo. Barella due volte, Luis Henrique e Lautaro sfiorano il vantaggio, mentre cresce la sensazione di una beffa imminente. Poi, al 65’, la svolta: Pio Esposito, appena entrato, serve Lautaro Martinez che batte Carnesecchi e libera tutta la frustrazione accumulata. Un gol che pesa, anche a livello personale, per il capitano argentino, tornato a segnare in quattro gare consecutive di campionato dopo quattro anni.
Inter, si continua a credere nello Scudetto
Ovviamente non era uno scontro diretto per la classifica, ma lo era per valore e difficoltà. L’Atalanta di Palladino rappresentava un banco di prova importante. Superarlo, dopo il successo dell’Olimpico contro la Roma, significa lanciare un segnale chiaro: questo gruppo non ha smesso di crederci.

Hakan Çalhanoğlu e Marcus Thuram ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La vittoria di Bergamo permette ai nerazzurri di guardare al nuovo anno con maggiore fiducia, pur in una stagione segnata da alti e bassi mentali. Il calendario resta impegnativo e il mercato di gennaio incombe, tra strategie prudenti e necessità evidenti, ma il successo contro l’Atalanta racconta di una squadra viva, pronta a reagire e a chiedere continuità anche alla società.
Il 2025 si chiude con l’Inter di nuovo davanti a tutte. Il futuro dirà se sarà solo un passaggio o l’inizio di una nuova rincorsa, ma intanto il primo obiettivo è centrato: ritrovare slancio, fiducia e identità. E ripartire da capolista.
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