Serie A
Lazio-Empoli 3-3: le pagelle del pareggio pirotecnico
Lazio-Empoli 3-3. Finisce con un pareggio pirotecnico il match dell’Olimpico di oggi tra Lazio e Empoli. Un match carico di emozioni e capovolgimenti di fronte oggi nella capitale.
Lazio-Empoli 3-3: le pagelle
Le pagelle dei biancocelesti
Strakosha 5: commette un clamoroso errore nell’azione del calcio di rigore concesso all’Empoli. Incolpevole nella altre due reti subite.
Acerbi 6: sventa una potenziale occasione da rete per l’Empoli. Si procura un infortunio, uscendo dopo soli 25 minuti. (Dal 25′ pt) Patric 6: fa il suo compito in modo preciso fino ai minuti finali, quando la difesa della Lazio sbanda leggermente. Trova una rete, ma gli viene annullata dal VAR, dopo un lungo goal check, per suo tocco di mano.
Luiz Felipe 5: prestazione sottotono la sua. Rimedia una ammonizione pesante e ha le sue colpe nel terzo gol empolese.
Marusic 5: prosegue per il giocatore balcanico l’alternanza discontinua di prestazioni. Decisamente poco incisivo oggi, poche le su sgroppate sulla fascia, viene pure ammonito.
Hysaj 5: suo il retropassaggio che ha provocato il rigore del vantaggio dei toscani, dopo il fallo di Strakosha. Prestazione negativa per lui. (Dal 44′ st) Lazzari sv.
Luis Alberto 6: prestazione positiva la sua, ma non delle migliori. Crea spunti di natura offensiva e serve l’assist per la rete successivamente annullata a Patric. Prende pure un cartellino giallo.
Cataldi 6: ha avuto amnesie a inizio del match, come quasi tutta la squadra nei primissimi minuti. Ha piano piano preso il possesso del gioco laziale a centrocampo. (Dal 14′ st) Lucas Leiva 6: ha contribuito con qualche spunto offensivo e tenuto bene il campo nella sua zona.
Milinkovic Savic 7.5: il migliore in campo dei suoi, autore di una doppietta e dell’assist per la rete di Immobile del primo tempo. Il simbolo vero di questa squadra.
Pedro 5.5: dopo un fine anno buono, prestazione insufficiente per lo spagnolo. Sbaglia molto sia in fase di impostazione, che in fase di finalizzazione (in particolare spreca alcune occasioni molto ghiotte). Viene sostituito nella ripresa. (Dal 14’st) Zaccagni 6.5: contribuisce maggiormente alla manovra offensiva della Lazio e fornisce l’assist per la rete del 3-3 di Milinkovic.
Felipe Anderson 6.5: nuovamente assistman, questa volta per la rete del pareggio del compagno serbo. Crea spesso pericoli e colpisce anche una traversa.
Immobile 6: aveva realizzato una bella rete di testa nel primo tempo, su pennellata perfetta del solito Milinkovic. Sbaglia nuovamente un calcio di rigore, che poteva essere molto rischioso in chiave rimonta dello svantaggio.
Maurizio Sarri 5,5: il suo dogma nel mantenimento di una ampia fetta degli 11 titolari si è ripercossa nella prestazione negativa della difesa. Il pareggio di oggi allontana i suoi, per il momento, dalla zona Europa che conta.

Lazio-Empoli 3-3. Foto repertorio di Edoardo Innocenzi.
Le pagelle dei toscani
Vicario 7: sventa varie potenziali occasioni dei laziali e para il rigore di Immobile nel finale del match.
Luperto 5: un po’ nervoso e, a causa della sua ingenuità, provoca il rigore e viene ammonito. Graziato dal suo estremo difensore.
Ismajli 6: regge piuttosto bene il pressing dei laziali. Positiva la sua prestazione dal lato tecnico e tattico.
Stojanovic 7: crea l’importante spunto per la rete del raddoppio di Zurkowski. Riesce anche a limitare molto l’apporto di Pedro in questa partita.
Parisi 6: regge bene il campo, nonostante un concorrente non semplice come Anderson. Esce dopo soli 33 minuti per un guaio muscolare. (Dal 33′ pt) Marchizza 7: nonostante riceva il cartellino dopo pochissimi secondi, gioca molto bene e crea lo spunto geniale per la rete del 3-2 dei toscani.
Zurkowski 7: uomo giusto che insacca la rete del raddoppio al momento giusto. (Dal 1’st) Bandinelli 5: avulso rispetto al gioco dei ragazzi di Andreazzoli. Entra nervosamente nel match, viene ammonito, rischiando anche di provocare un rigore per intervento pericoloso su Zaccagni.
Ricci 5.5: non fa molto oltre il proprio compitino. (Dal 28′ st) Viti 5.5: sottotono la sua prestazione, reggendo male le ripartenze della Lazio.
Henderson 6.5: prestazione buona per lo scozzese. Nonostante giochi più arretrato del solito, crea alcune occasioni pericolose per i suoi.
Bajrami 7.5: il migliore in campo dei suoi. Segna il rigore che apre il match e si rivela propositivo nella rete del raddoppio dell’Empoli. (Dal 21′ st) Stulac 5.5: non garantisce la copertura del campo, richiestagli da Andreazzoli.
Andreazzoli 7: altra grande prestazione per la sua squadra, la quale continua a rivelarsi la realtà più concreta tra le neopromosse.
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Serie A
Roma, Gasperini: “Vogliamo misurarci contro una grande squadra. Dovbyk non recupera. In estate ho scelto la sfida più difficile”
Il tecnico della Roma Gian Piero Gasperini è intervenuto da Trigoria in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Juventus.
Il big match della 16° giornata di Serie A è quello in programma domani sera a Torino tra Juventus e Roma. I giallorossi, dopo 2 ko consecutivi, si sono rialzati in campionato nell’ultimo turno battendo all’Olimpico il Como grazie alla decisiva rete di Wesley. La squadra di Gasperini si è riportata a 4 le lunghezze di vantaggio sui bianconeri di Spalletti. L’obiettivo dei capitolini è quello di sfatare il tabù dello Stadium, dove la Roma ha vinto in una sola occasione, per poter sfruttare l’assenza di Inter, Milan e Napoli, impegnate in Supercoppa, e riportarsi momentaneamente al comando della classifica.
Alla vigilia del match, Gasperini ha introdotto la gara contro la Juventus in conferenza dalla sala stampa di Trigoria. Di seguito le sue dichiarazioni.
Roma, le parole di Gasperini
Stato di forma della squadra e recuperi.
“Dovbyk non è ancora recuperato, ha ancora difficoltà a calciare, per il resto ci siamo tutti a parte i due che sono partiti (Ndicka e El Aynaoui, ndr). Qualche problema con Hermoso che speriamo di risolvere”.
Poteva allenare la Juventus in estate, cosa l’ha spinta ad accettare la Roma?
“Ho scelto la Roma perché era più difficile della Juventus che rimane una grade squadra, ha nel DNA l’intenzione di giocare sempre al massimo. Noi arriviamo da due belle prestazioni e vogliamo misurarci con questa squadra nella fase più bella del campionato”.
Scelte in attacco. Dybala.
“L’importante è avere un centravanti e lo abbiamo fatto sempre, con un giocatore o con un altro. Dybala oggi vediamo se può giocare uno spezzone o in panchina. Non credo che un giocatore del suo livello possa avere carenza di motivazioni”.
Si aspettava questo rendimento?
“Noi siamo stati bravi perché 15 partite è una buona striscia per avere indicazioni. Non so se siamo tra le più forti, ma i ragazzi sono stati bravissimi anche in partite che non abbiamo vinto. Poche sono state deludenti, è un gruppo con forti motivazioni. La difesa è stata il punto di forza, ma anche davanti ora stiamo creando di più”.

GIAN PIERO GASPERINI PARLA CON TULLIO GRITTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Avversario.
La Juventus è migliorata e contro di loro è sempre una partita di valore, è un bel parametro per misurarci per capire quanto possiamo essere forti e competitivi. Domani c’è una partita molto importante per tenerli distanti, la Juve 4 punti dietro di noi e anche per loro è importante. Siamo al 19 dicembre ed è bello arrivare a giocare queste partite con questa classifica. Per il resto c’è tempo”.
Spalletti.
“Con Spalletti rapporto amichevole, è capitato quando era all’Inter di andare a cena insieme. Ora che sta alla Juve ci sentiamo poco ma ci saluteremo, il clima è sereno”.
Ambiente bianconero.
“In tutta Italia giocare contro la Juve da sempre motivazioni, la rivalità è avvertita in tutte le piazze e per quanto io sia stato in quella società finisce per temprare la squadra, diventa un vantaggio. Negli anni era così”.
Come sostituire Ndicka?
“Vorrei toccare il meno possibile la squadra, ma Hermoso ha un po’ di affaticamento, spero possa recuperare. Per portare Celik dietro devo spostare troppe cose, ma l’assenza di N’Dicka ci costringe a fare delle prove. Certo se manca Hermoso potrebbe metterci in difficoltà”.
Critiche al gioco dal basso.
“Quello che a me non piace ora nel calcio è questa situazione del portiere, questa regola degli 8 secondi che viene applicata pochissimo. Ne andrebbe messa anche quando la palla è a terra. È qualcosa che non piace al pubblico, il calcio è giocare avanti”.
Serie A
Cagliari, Pisacane: “Pisa squadra molto preparata. Borrelli in dubbio, Mina migliora”
Il tecnico del Cagliari Fabio Pisacane presenta in conferenza stampa lo scontro salvezza contro il Pisa, in programma domenica all’Unipol Domus.
Il Cagliari si prepara ad una delicata sfida. La formazione rossoblù, all’ultima gara casalinga del 2025, affronterà il Pisa di Alberto Gilardino. Un vero e proprio scontro diretto, che in caso di esito positivo può permettere ai sardi di passare il Natale ben distante dalla zona retrocessione. I rossoblù hanno al momento 4 punti di vantaggio sulla formazione toscana. A due giorni dalla gara contro i nerazzurri, il tecnico del Cagliari Fabio Pisacane ha tenuto la consueta conferenza stampa. Di seguito le sue parole.
Cagliari, Pisacane presenta la gara contro il Pisa
Stato di forma positivo.
“Dentro ci metterei anche Napoli, dove la squadra ha fatto risultato perché se fosse stata una gara di campionato, saremo usciti indenni dal Maradona. La squadra risponde bene dal punto di vista della crescita e lo stato d’animo non è mai stato abbattuto anche se in certe occasioni c’erano i presupposti per farlo. Dopodomani vedremo dove ci ha portato il nostro lavoro. Per una squadra come la nostra è importante che si scavi dentro nel profondo”.
Pisa.
“Indipendentemente dalla classifica, mi aspetto una squadra allenata bene da un collega preparato. Se non fosse stato per le battute d’arresto, ora sarebbe stata in linea! Facciamo tutto quello che abbiamo preparato perché possiamo creare qualche difficoltà. Sono tutte finali ed è normale che ci sono delle partite dove bisogna capire l’importanza ai fini della classifica”.
Borrelli.
“Borrelli ha preso una distorsione durante la gara a Bergamo, era quasi out alla fine del primo tempo, ma ci ha dovuto lasciare. Stiamo andando avanti con lo staff medico per capire, si è sempre allenato, oggi ha fatto un po’ di corsetta e vediamo se sarà del match. In passato ha già avuto il problema, sono fiducioso. Come sostituto vi è Pavoletti che per caratteristiche può farlo, poi Semih ed Esposito. Mi piace guardare le cose positive e non pensare agli alibi e alle assenze”.

Mina
Mina.
“Mina è da venerdì che cerca di lavorare in personalizzato, ieri ha fatto quasi tutto l’allenamento con la squadra. E’ un giocatore troppo importante, ognuno ha la sua storia. Ha 7/8 giorni in più di gestione graduale. Oggi è in una condizione migliore sicuramente”.
Scelta tattica.
“L’obiettivo è quello di fare la partita e di interpretarla nel migliore dei modi! Magari andremo più su un attacco diretto e meno costruito dal basso perché è il modo migliore per poter aggredire una squadra e tenerli nella metà campo propria. Fare la partita non significa che ci dobbiamo mettere a palleggiare dal basso, ma bisogna andare a sfruttare la verticalità”.
Momento.
“Tempo e pazienza per vincere penso che è finito. L’obiettivo sono i tre punti, è necessario fare poche chiacchiere e continuare sulla scia che abbiamo seguito. Ho una squadra adulta e vaccinata anche se il campo e l’età ci dice altro. Sono ragazzo smaliziati e furbi calcisticamente parlando, sanno l’importanza della gara e io ho fatto conoscere il peso giusto. Sono convinto che abbiamo passato dei momenti difficili, molto più di questo e loro hanno messo dentro ciò che la partita ci presenterà”.
Stato di forma del Pisa.
“Pisa è una squadra che sembra, in virtù dei giudizi che cambiano in fretta, oggi sembra morta. Questo è l’errore che possiamo fare al netto della psicologia, come se avesse deposto le armi, ma in realtà ha dei valori! Se fa risultati in questi campi ha delle qualità, ma come tutte le compagini ha dei punti deboli e dovremmo essere bravi a colpirli su questi”.
Serie A
Roma, test di maturità all’Allianz Stadium: vincere per sfatare il tabù nei big match
La Roma domani sera è attesa dalla difficile trasferta sul campo della Juventus di Spalletti, squadra in ripresa. Per i giallorossi sarà un test di maturità.
Il cammino della squadra di Gasperini in campionato fino a questo momento è stato quasi perfetto. Quel “quasi” però, è sicuramente legato all’andamento negativo nei big match. La Roma ha dimostrato di essere una realtà in crescita e di avere le capacità di rimanere tra le prime 4 fino alla fine del campionato.
Manca ancora però quel qualcosa in più che ti permette di accorciare il gap con le prime 3 della classe e di lottare per obiettivi ancora più grandi, come la conquista dello scudetto.
3 delle 5 sconfitte in campionato dei giallorossi sono arrivate proprio contro Inter, Milan e Napoli: con le milanesi la squadra di Gasperini è riuscita per tratti di gara ad esprimere il proprio gioco, non riuscendo però a concretizzare le occasioni e a portare a casa punti. Con i partenopei invece, è stata interpretata male la partita e per 90 minuti c’è stata una sola squadra in campo.
Questo per dire che una differenza con le migliori del calcio italiano ancora c’è, ma tramite il duro lavoro e magari qualche rinforzo dal mercato, la Roma ha tutte le carte in regola per colmarla.

LA CURVA SUD I TIFOSI DELLA ROMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, contro la Juventus per valutare la crescita
Domani sera la Roma sarà ospite sul campo della Juventus di Spalletti. Questo sarà un test fondamentale per dimostrare il proprio valore e confermare il livello di maturazione della squadra.
Dall’altra parte arriva una squadra in cerca di una sua identità, che nell’ultima partita sembra aver finalmente individuato. I bianconeri infatti, sono reduci dalla bella vittoria per 0-1 al Dall’Ara contro il Bologna, dove hanno tenuto il campo in maniera ottimale per tutti i 90 minuti.
Sarà una gara fondamentale per entrambe dunque, sia da un punto di vista di classifica, sia perché potrà definire quale delle due squadre potrà dare maggiore fastidio alle prime 3 della classe. Vedremo come Gasperini deciderà di affrontare questo match, che per la Roma può voler dire molto.
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