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Juve, le pagelle di metà stagione
IL girone d’andata si è concluso con la Juve al 5° posto in campionato ed agli ottavi di Champions League, dove affronterà il Villarreal . A seguire valutiamo la prima metà di stagione di tutti i giocatori della Juve, uno dopo l’altro in tutti i ruoli del campo.
Indice
Allegri: 5,5
Osannato al ritorno dopo le tante critiche nella sua prima esperienza plurivittoriosa alla Juve. Si pensava che il suo ritorno avrebbe risolto tutti i problemi, lui ci sta lavorando, ma forse si aspettava fosse più facile. La squadra lo segue ma il percorso si sta rivelando più lungo ed impervio del previsto. Riuscirà a riemergere alla distanza, come dice lui vedremo a febbraio marzo quando la stagione entra nel vivo, se la Juve sarà in corsa lui avrà fatto bene il suo lavoro.
Szczesny: 6,5
Inizio shock, dopo solo 3 partite tutti a rimpiangere il mancato arrivo in estate di Donnarumma che era sembrato ad un passo dalla Juve. Allegri ha sempre puntato su Tech, ma le prime partite stagionali con le topiche clamorose del portiere polacco contro Udinese e Napoli, avevano spaventato squadra, società e tifosi. Poi Szczesny ha iniziato la risalita, fino a tornare ad essere una sicurezza. Inizio stagione da 4 poi crescita e fine girone d’andata da 8+ dunque media superiore al 6.
Perin: 6
Poco impiegato il portiere di Latina, 4 presenze fino ad ora, attento e diligente quando scelto dal mister.
Bonucci: 6,5
Sicuro di sé, leader difensivo, cerca di guidare i compagni più giovani e non ha paura delle responsabilità, come contro la Lazio quando segna i 2 rigori che danno la vittoria alla Juve. A volte soffre un po’ gli attaccanti veloci che lo puntano nell’uno contro uno, non il suo fondamentale migliore.
Chiellini: 7
Quando c’è il capitano si sente, con lui in campo la Juve è più solida. Purtroppo età e problemi fisici lo limitano, ha giocato meno della metà delle partite fino ad ora.
De Ligt: 6+
Strapotere fisico e mentalità le sue qualità migliori, fa ancora qualche errore ma in fondo ha solo 22 anni. Il futuro è suo, bisognerà vedere se ancora in bianconero. Se lo vuole potrebbe diventare anche capitano del club nel giro di poco tempo, ma con Mino Raiola che dirige dietro le quinte sarà difficile.
Rugani: 5,5
Gli anni passano e se non è mai riuscito a ritagliarsi molto spazio un motivo c’è. Gli anni in panchina lo hanno arrugginito e lo scorso anno in prestito non è servito a dargli modo di ritrovarsi, con il ritorno di Allegri ha avuto di nuovo qualche chance ma solo in emergenza. Poco sicuro potrebbe essere davvero alla fine della sua esperienza alla Juve.
Danilo: 6
Nella scorsa stagione si è rivelato uno dei migliori diventando, al suo secondo anno alla Juve, un leader dello spogliatoio. Quest’anno era partito bene come certezza della retroguardia, in quel ruolo a metà tra centrale e terzino che consente di variare assetto senza dover cambiare gli uomini in campo. Sicurezza e personalità anche quando non gioca benissimo, jolly che Allegri in emergenza ha messo anche in mediana.
Alex Sandro: 4,5
Deludente, continua a galleggiare sulla fascia sinistra, in difficoltà contro qualunque avversario, inefficace quando prova ad avanzare ed in affanno quando deve marcare, la controfigura del giocatore veloce e potente del primo anno che non solo non si è più rivisto ma che nel tempo peggiora anche nell’applicazione tattica oltre che nelle capacità tecniche.
Pellegrini: 6,5
Ha voluto fortemente rimanere a Torino e nonostante l’esclusione dalla lista Champions che indicava la poca fiducia riposta in lui, ha lavorato in silenzio aspettando il suo momento, nell’ultimo mese sembra aver scalzato Alex Sandro nella gerarchia. Allegri di sicuro lo inserirà in lista per la seconda fase di Champions League, il ragazzo ha grinta, anzi forse anche troppa, se tiene a bada qualche intemperanza può migliorare ancora molto, ha corsa ed un buon piede per crossare.
De Sciglio: 6-
Il suo limite più grande è la continuità, troppi problemi fisici che non lo rendono disponibile per più di 2 o 3 partite consecutive praticamente mai. A parte ciò, quando è a disposizione, è un terzino affidabile soprattutto in fase difensiva e sa mettere talvolta cross interessanti per gli attaccanti.
Cuadrado: 8
Il migliore della squadra in questa prima metà di stagione, Allegri infatti non ci rinuncia mai, nemmeno nell’ultima giornata contro il Cagliari, da diffidato, con il Napoli alla prossima. Già 4 gol in stagione gioca dove serve, alto o basso sulla fascia destra lui c’è. Poi con il gol Olimpico segnato al Genoa entra di diritto nella storia della Juve.
Bentancur: 5,5
Tanta corsa in mezzo al campo per l’uruguaiano, ma poca lucidità, dopo il tentativo naufragato di reinventarlo regista negli scorsi campionati, ora Allegri lo ha rimesso mezzala, se gioca a tre in mezzo, altrimenti al fianco di un centrocampista più di qualità, se gioca con due a centrocampo. Così sta tentando di tornare il giocatore utile ed inesauribile al quale manca qualche gol nelle gambe per diventare il centrocampista box to box che servirebbe alla Juve.
Rabiot: 5
Vorrei ma non posso. A vederlo sembra il prototipo del centrocampista completo, forte fisicamente, tecnico ed elegante, ma poi in partita non è mai efficace, perde qualche pallone di troppo in mezzo al campo e non trova i gol che Allegri vorrebbe da lui. Questo sembrava poter essere l’anno della svolta ma Adrien sembra giocare con superficialità, come se quel che fa a lui bastasse, ma se vuole restare alla Juve deve dare di più.
In mezzo al campo sta salvando il salvabile. Non fosse arrivato lui la Juve avrebbe problemi ancor più grandi in mediana, corre, lotta, ragiona e quando ha licenza di sganciarsi segna pure qualche gol. Un po’ calato nelle ultime partite, ma è anche comprensibile visto che da quando è arrivato ha giocato sempre.
Arthur: 5+
Pesa sulla valutazione il prezzo del cartellino, 72 mln, ci si aspetta di più chiaramente dal brasiliano, Allegri lo ha elogiato ultimamente. Infatti nelle ultime partite il tecnico della Juve gli ha dato più spazio. Ancora poco per l’ex Barcellona, vedremo se continuerà a crescere o, come qualcuno dice, sarà ceduto.
McKennie: 6,5
Sembrava non rientrasse nei piani del mister e che potesse essere relegato ai margini, invece l’americano dopo un inizio in sordina è cresciuto e sembrava essersi guadagnato il posto da titolare accanto a Locatelli. Un piccolo infortunio lo ha limitato nel finale di 2021, all’ultima contro il Cagliari è tornato in campo e da gennaio punta a tornare stabilmente tra i titolari, garantisce corsa ed inserimenti, può essere il centrocampista dal gol facile che vorrebbe Allegri.
Ramsey: n.g.
Quasi mai a disposizione, ormai si è rassegnato anche Allegri, che inizialmente sembrava volesse puntarci. In uscita nel mercato di gennaio.
Chiesa: 5,5
La stagione scorsa e l’europeo hanno fatto si che ci fossero su di lui grandi aspettative, titolare inamovibile da esterno d’attacco o anche da seconda punta, Federico non ha reso però quanto ci si aspettava da lui. In stagione fino ad ora 3 gol e 3 assist. Ora è ai box da qualche settimana, si spera di recuperarlo per il match del 6 gennaio con il Napoli.
Bernardeschi: 6+
Dopo le tante critiche delle ultime 2 stagioni il talento di Carrara sembrava perso, il ct Mancini gli ha dato la fiducia che serviva. Ora Bernardeschi sta cercando di riconquistare anche la Juve. Il gol contro il Cagliari è il primo dopo una lunghissima astinenza, se riuscirà a trovare il gol con un po’ di regolarità potrebbe tornare ad essere davvero importante per la causa.
Kulusevski: 5,5
La scorsa stagione poteva essere di ambientamento, nella prima metà di questa però, Dejan ha continuato a non convincere pienamente, Allegri sta cercando di trovare la posizione più adatta a lui. Viste le necessità della Juve rischia di essere sacrificato sul mercato per aver la liquidità e cercare almeno un rinforzo tra centrocampo e attacco.
Morata: 5,5
Il voto potrebbe essere anche più basso ma lo spagnolo si sacrifica molto per la squadra e per impegno meriterebbe anche più della sufficienza. Mancano però, continuità e un po’ di gol in più. Forse il problema è che Alvaro giocherebbe meglio vicino ad un attaccante d’area che però la Juve al momento, non ha.
Dybala: 6-
La Joya dopo l’addio di CR7 torna ad essere il faro dell’attacco della Juve, limitato ancora da troppi problemi fisici. L’argentino si vede solo a sprazzi e la vicenda legata al rinnovo di contratto, in scadenza il prossimo giugno, potrebbe diventare un problema se non si risolverà a breve.
Kean: 5,5
Tornare a Torino con l’onore ma anche l’onere di sostituire Ronaldo potrebbe pesare a chiunque, Moise Kean sta provando a riprendere il percorso che aveva abbandonato 2 stagioni fa. Allegri spende parole di incoraggiamento verso di lui, che ultimamente sta cominciando rispondere. Certo solo 4 gol a metà stagione non sono un gran bottino, ma sembra in crescita.
Kaio Jorge: 6-
Arrivato in punta di piedi, come occasione più che come necessità. Sta prendendo confidenza con l’Italia e con la Juve. Ancora un pochino timido, Allegri lo ha utilizzato con il contagocce, vediamo se crescerà e rispetterà le promesse di grande giocatore intraviste in Brasile.
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Scarpa d’oro 2024: Kane irraggiungibile, Lautaro sesto
Manca circa un mese al termine della stagione calcistica europea quindi, manca circa un mese all’assegnazione della Scarpa D’Oro 2024. Un favorito assoluto.
Scarpa D’Oro 2024: Harry Kane pregusta la vittoria
Il premio che incorona il miglior marcatore sembra aver già trovato il suo vincitore. L’attaccante del Bayern Monaco Harry Kane guida in solitaria la classifica dei giocatori col maggior numero di gol in questa stagione. Ogni gol viene calcolato sottoforma di 2 punti.
Ecco la classifica della top 10 aggiornata al 6 maggio 2024:
- Harry Kane (Bayern Monaco) 72 punti
- Kylian Mbappé (Paris Saint-Germain) 52
- Erling Haaland (Manchester City) 50
- Serhou Guirassy (Stoccarda) 50
- Lois Openda (Lipsia) 48
- Lautaro Martinez (Inter) 46
- Vangelis Pavlidis (AZ) 42
- Cole Palmer (Chelsea) 42
- Luuk de Jong (PSV) 40,5
- Viktor Gyokeres (Sporting) 40,5
La vera sorpresa è il piazzamento nella top 5 di Serhou Guirassy dello Stoccarda con i suoi 25 gol.
Più sotto, precisamente al 26esimo posto, c’è Dusan Vlahovic con 32 punti. In termini di punteggio, l’attaccante inglese sembra non avere rivali date anche le poche giornate rimaste a disposizione per accumulare altri punti.
Al City di Haaland restano 3 partite così come al PSG di Mbappé. Stesso discorso per il Bayern e il Galatasaray che figura in questa speciale classifica grazie ai 23 gol segnati da Mauro Icardi.
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I 10 migliori giochi di slot sul calcio: la guida
Ecco a voi la guida sui migliori videogiochi di slot sul calcio attualmente a disposizione. Ecco la top ten per questa gamma di giochi.
Il calcio è uno degli sport più seguiti al mondo e da diverso tempo ha trovato un inusuale compagno di divertimento: le slot online. Gli sviluppatori non hanno creato una gamma di giochi in grado di unire la propria passione per il calcio con l’eccitazione delle scommesse.
In Europa si può scommettere anche utilizzando le criptovalute oltre con le solite modalità di pagamento. Al momento, le criptovalute non sono regolamentate in Italia e perciò non esiste nessun tipo di regolamentazione sull’utilizzo delle criptovalute.
Tuttavia, il governo italiano sta ragionando su come muoversi con questa nuova tecnologia legata alle scommesse. Invece di utilizzare la valuta emessa dai governi, le scommesse sportive in criptovaluta permettono agli utenti di scommettere su eventi sportivi e campionati utilizzando le criptovalute. Questo comporta una serie di vantaggi, tra cui una maggiore privacy e sicurezza.
I migliori giochi, la top 10
- Football Star di Microgaming
Football Star è uno dei migliori giochi sulla piazza grazie alla grafica dinamica che cattura e fa immergere il giocatore. Attraverso simboli calcistici, come scarpe da calcio, stadi e giocatori e le due funzioni Rolling Reels e Striking Wild garantisco un’esperienza emozionante.L’elevato tasso di RTP (ritorno al giocatore) del gioco è un ulteriore vantaggio che lo rende una delle primissime scelte dei videogiocatori.
Voto 9/10
- Le migliori leggende del calcio di Trump di Playtech
Le migliori leggende del calcio di Trump creata da Playtech sono un gioco a slot pensato per i veri appassionati di calcio. Partner del gioco Pelè e Maradona. Il gioco offre un RTP elevato ed un round bonus in cui i giocatori possono selezionare i loro giocatori preferiti per vincite extra. Nonostante la grafica non sia moderna come le altre, la nostalgia e la possibilità di giocare con le leggende del passato è molto apprezzata.
Voto 8/10
- Football Carnival di Playtech
Football Carnival, sempre di Playtech, trasporta i videogiocatori nel carnevale brasiliano. Questo gioco si basa sulla descrizione del calcio in modo vivace e colorato, attraverso ballerini di samba e icone dello stadio. Con un RTP superiore al 90%, offre un potenziale di vincita. Da annotare sono i jolly impilati e giri gratuiti, che possono portare a vincite importanti.
Voto 7/10
- Spara! di Microgaming
Sparare è un altro gioco slot a tema calcistico che riprende il nome all’iconica rivista di calcio. Ha un toccò retro che, nonostante non ha la grafica appariscente come gli altri, rimane una scelta solida per i videogiocatori. La funzione bonus, Trade ‘Em, consente ai giocatori di selezionare carte di calcio per premi immediati.
Voto 7/10
- Soccer Safari di Microgaming
Soccer Safari è un altro gioco di Microgaming che unisce lo spettacolo del calcio al tema del safari. Presenti animali vestiti da giocatori di calcio. I bonus, come Go for Goal e Wild Free Spins, aggiungono divertimento e ed entusiasmo, punti principali che ne valgono la pena essere provati
Voto 6/10
- Football Gladiators
Football Gladiators combina il calcio e l’antica Roma. In questo gioco i giocatori devono accompagnare le stelle del calcio nel viaggio attraverso il mondo dei gladiatori. Offre diverse possibilità di vincite grazie ai giri gratuiti e i giochi bonus. Nonostante il tema non troppo popolare, il gioco offre grandi margini di vincite e perciò una scelta interessante.
Voto 7/10
- La Football Champions Cup di NetEnt
La Football Champions Cup, creata da NeEnt, offre un’esperienza di un torneo con le slot. Presenti i calci di rigore ed alcuni giochi bonus come la possibilità di giocare in un campionato. La grafica è molto moderna ed accattivante, la quale cattura l’attenzione del giocatore. RTP leggermente inferiore ai precedenti.
Voto 8/10
- Football Rules di Playtech
Football Rules è un semplice gioco di slot a tema calcistico. Il punto forte del gioco è il jackpot progressivo Dollar Ball, che offre ai giocatori la possibilità di vincere ingenti somme di denaro. La grafica datata pecca un pò.
Voto 6/10
- Football Mania Deluxe di Wazdan
Football Mania Deluxe è un gioco di slot di calcio più semplicistica creata da Wazdan. Offre un gameplay semplice con alte possibilità di vincere cifre importanti. La sua semplicità può essere attraente per i giocatori che preferiscono un’esperienza di slot classica.
Voto 5/10
- Golden Goal di Play’n GO
Golden Goal è una classica slot a tre rulli di Play’n Go. Altro slot con un impostazione classica, indirizzata verso un pubblico che prediligono le slot tradizionali a tema calcistico.
Voto 5/10
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Milan, da top player a problema: Leao cosa ti succede?
Milan, la situazione di Rafael Leao è difficilmente interpretabile, ma cercheremo di fare chiarezza nell’articolo qui di seguito. L’involuzione del giocatore è piuttosto evidente.
Leao, ma cosa ti succede? E’ una domanda che ci poniamo tutti, dagli addetti ai lavori ai compagni di squadra. Lo abbiamo visto ieri uscire dal campo piuttosto accigliato. Il portoghese ha immediatamente preso la strada per gli spogliatoio, senza minimamente fare un cenno a Stefano Pioli e soprattutto senza rimanere insieme ai compagni a guardare una partita il cui risultato era tutt’altro che scontato.
Allo stesso tempo, poche ore dopo la partita, un post sibillino su Instagram come per dire che non viene compreso. Ma la verità è un’altra: Leao ha smesso di giocare. Sul campo cammina per gran parte della gara, qualche sporadica sgasata, ma nulla che possa giustificare il più alto ingaggio pagato dalla proprietà.
Certo, non è facile giocare in questo clima di incertezza, sappiamo che Pioli se ne andrà in estate e la stessa Curva Sud di Milano sta chiedendo, così come tutti i tifosi, serietà e un progetto ambizioso. Ma il campione è proprio colui che si rimbocca le maniche e porta la squadra alla vittoria, anche prendendola sottobraccio. Cosa che lui invece non fa, dimostrando il fatto che un campione ancora non è.
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