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Lazio-Juventus: il punto sulle squadre
Lazio-Juventus, sabato alle 18 all’Olimpico andra’ in scena una sfida che negli ultimi anni ha regalato sempre gol ed emozioni.

Ancora poco piu’ di 72 ore e sara’ giorno di Lazio Juve. Una sfida sempre emozionante che negli ultimi anni e’ stata anche gara valevole per un titolo. Spesso infatti le due squadre si sono affrontate per l’assegnazione della coppa Italia e della supercoppa italiana.
E come non ricordare due stagioni orsono, quando poco prima dello stop forzato dovuto al Covid, la Lazio di Inzaghi era ad un solo punto dalla Juve di Sarri in campionato. Quel Sarri che oggi siede proprio sulla panchina biancoceleste. Non ci vuole certo un mago per capire che medita vendetta sportiva contro chi a suo giudizio non ha voluto rinnovargli la sua fiducia.

I bianconeri forse troppo precipitosamente hanno chiosato l’esperienza del Comandante, preferendogli la stagione successiva Andrea Pirlo. I risultati non hanno certo dato ragione alla dirigenza torinese.
Lo stesso Sarri polemizzo’ a lungo ribadendo come lo scudetto da lui vinto in quella unica stagione alla guida dei bianconeri non fosse stato festeggiato come il quarto posto della gestione Pirlo l’anno seguente.
Ma vediamo come arrivano le due squadre al match.
La Lazio

La Lazio ha una rosa piu’ limitata nelle scelte. Ed ha al momento due gravi defezioni. Davanti Ciro Immobile ha dovuto alzare bandiera bianca in nazionale per un fastidio al soleo. Sta provando un recupero che avrebbe del miracoloso e la sua generosita’ potrebbe fare la differenza. Ma bisognera’ capire se vale la pena correre il rischio di una ricaduta.
Le successive sfide in Europa League (gara fondamentale per il passaggio del turno) e quella in campionato contro la capolista Napoli suggeriscono profonda cautela.
A sinistra Marusic e’ risultato positivo al Covid durante un controllo di routine con la sua nazionale. Va da se’ che una eventuale conferma della positivita’ del suo tampone lo costringerebbe ai box. E qui scatta un vero e proprio allarme poiche’ il suo sostituto naturale, Lazzari, deve anch’egli recuperare da un infortunio al polpaccio.

In caso di una sua rinuncia le scelte dietro sarebbero scontate a sole due possibilita’. La prima prevede l’inserimento di Patric a destra (ruolo gia ricoperto a Barcellona in una linea a 4) con lo slittamento a sinistra di Hysaj. La seconda vedrebbe Hysaj restare a destra mentre a sinistra ci sarebbe l’impiego di Radu, quest’anno utilizzato una sola volta, nella disfatta di Verona.
Per il resto squadra fatta. Reina tra i pali. Coppia centrale collaudatissima (Luiz Felipe Acerbi). In mezzo al campo i tre titolarissimi del momento (Cataldi Luis Alberto e Milinkovic fresco vincitore del pass per Qatar 2022).

Davanti tutto dipende come detto da Immobile. Se verra’ rischiato sara’ il perno centrale del tridente. Ai suoi lati gli inamovibili Anderson e Pedro. Se non dovesse farcela allora ecco che Sarri potrebbe varare la novita’ del “falso nueve” con Pedro centrale e Anderson e Zaccagni ai suoi lati.
Non ricordo nella storia della Lazio una squadra impiegata senza una punta vera se non in una occasione della gestione Cragnotti. L’allora allenatore Eriksson si trovo’ a giocare contro il Bologna senza punte di ruolo e schiero’ davanti l’eclettico Nedved come terminale offensivo supportato da Mancini e Gottardi. Quella Lazio vinse 1 a 0 con rete proprio di Nedved….
La Juventus

La Juve arriva al match con tanti dubbi. Innanzitutto la sua classifica. E’ dalla gestione Ancelotti (1998-99) che i bianconeri sono difatto fuori dalla corsa scudetto dopo un terzo di campionato. Quella squadra perdendo tre partite di fila (contro Bologna Lazio e Fiorentina) alzo’ bandiera bianca a inizio dicembre.
Quella di quest’anno addirittura a novembre sembra fuori dai giochi. Per quanto riguarda la formazione anche Allegri deve scontare diverse defezioni. Una per reparto.
Dietro dovrebbe dare forfait Chiellini. Giocheranno quindi davanti a Sczescny, Bonucci e De Ligt centrali. A destra Danilo (De Sciglio ai box). A sinistra Alex Sandro. In mezzo l’altra defezione dell’ultima ora: Bernardeschi. Il suo ruolo sara’ probabilmente ricoperto da Chiesa.

A destra Cuadrado (decisivo nell’ultimo match contro la Fiorentina). In mezzo McKennie (uno dei piu’ in forma dei bianconeri) e Locatelli.
Davanti l’altra rinuncia. Dybala non sembra recuperabile per la sfida ed ecco che affianco a Morata potrebbe toccare a uno tra Kulusevski o Kean. A meno di un improbabile impiego dal primo minuto di Kaio Jorge.

Ci potrebbe anche essere l’impiego avanzato di Chiesa con l’inserimento in mediana di Rabiot (Ramsey sembra non godere della fiducia di Allegri e Betancour rientrera’ acciaccato dal Sud America). Ma in ogni caso sara’ una Juve sempre da battaglia.
E’ nel suo DNA ed io non ricordo una Juve sconfitta in partenza.
Appuntamento quindi a sabato per un match che statene certi regalera’ emozioni e trepidazioni.
Non lo dico io. Lo dice la storia.
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Fiorentina, il rigore della discordia: parla Gudmundsson
La Fiorentina è in una crisi sempre più nera, che si esprime anche attraverso i rifiuti da parte dei giocatori a calciare i rigori. Almeno secondo Vanoli.
Fiorentina-Sassuolo, cosa è successo?
Nella partita tra Fiorentina e Sassuolo, persa dai Viola, c’è stato un calcio di rigore trasformato da Rolando Mandragora. Ma subito era nata una discussione tra Mandragora e Moise Kean su chi dovesse tirarlo.
Dopo la partita, l’allenatore viola Paolo Vanoli in conferenza ha dichiarato che il rigorista ufficiale era Gudmundsson, ma che secondo lui l’islandese “non ha voluto calciare”.
Fiorentina, la risposta di Gudmundsson
Gudmundsson ha smentito categoricamente la versione di Vanoli. In un commento sotto un post social ha detto che “non ha mai rifiutato un rigore” e che “non litigherebbe mai con un compagno davanti a uno stadio pieno”.
In pratica: un altro giocatore, secondo lui, ha preso spontaneamente la palla per calciare, e lui non ha opposto resistenza, per evitare tensioni davanti ai tifosi.
Una Viola in crisi profonda
La sconfitta contro il Sassuolo peggiora una situazione già drammatica: la Fiorentina ricopre l’ultimo posto in classifica.
Per Vanoli, il problema è soprattutto mentale: nella sua conferenza ha denunciato una mancanza di spirito di squadra, troppi alibi, poca “forza da uomini”.
Cosa significa per la squadra?
Il dissidio pubblico tra allenatore e giocatore, anche se mediato via social, svela molte delle tensioni e della sfiducia che aleggiano nello spogliatoio. Se da un lato Vanoli tenta di rimettere ordine e responsabilizzare la squadra, dall’altro Gudmundsson cerca di difendere la sua immagine e il rapporto con i compagni.
In ogni caso, l’episodio del rigore evidenzia come la crisi della Fiorentina non sia solo tecnica, ma anche (forse soprattutto) psicologica e relazionale.
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Cagliari-Roma, le ultimissime dall’Unipol Domus: Borrelli e Ferguson guidano gli attacchi di Pisacane e Gasperini
Alle ore 15:00 andrà in scena la sfida pomeridiana tra Cagliari e Roma all’Unipol Domus. Un incrocio tra ambizioni salvezza e vertice della classifica.
Cagliari–Roma sarà il match del pomeriggio di questa domenica di serie A, che sta vivendo un turno suddiviso su tre giorni e che si concluderà domani.
I padroni di casa hanno raccolto finora 11 punti, e per ora sono fuori dalla zona retrocessione, e ambiscono a tenere a distanza le inseguitrici.
Dal lato capitolino, invece, attualmente la classifica dice quarto posto con 27 punti, frutto di nove vittorie e quattro sconfitte.
Ultime Cagliari
Dopo la parentesi Coppa Italia, Pisacane torna a puntare sui titolarissimi.
Perciò Caprile difenderà i pali, con Zappa, Deiola e Luperto in difesa.
A centrocampo agiranno Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho e Obert, mentre in attacco Esposito affiancherà Borrelli.
Ultime Roma
Gasperini non può concedere cali di tensione ai suoi, soprattutto alla luce del risultato di ieri dell’Inter, che è scattato a +3 sui giallorossi, in attesa degli impegni di Napoli e Milan.
La settimana che va ad iniziare sarà caratterizzata dall’impegno in Europa League contro il Celtic, ma all’Unipol Domus sarà schierata la formazione migliore, senza calcoli.
L’unico dubbio riguarda l’attacco, con Ferguson che dovrebbe partire dal 1′, ma occhio a Dybala e Baldanzi, nel caso si dovesse puntare sull’attacco leggero.
Probabili formazioni
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho, Obert; S.Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Cristante, Kone, Tsimikas; Soule, Pellegrini; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini
La squadra arbitrale
Arbitro: Zufferli
Assistenti: Tegoni – Fontemurato
Quarto ufficiale: Di Marco
Var: Guida
AVar: Pezzuto
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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