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L’angolo tecnico della nona giornata di serie A

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serie a

Altra (ennesima) vittoria esterna in Serie A per il Milan, che sbanca Bologna e aggancia il Napoli bloccato sul pareggio dalla Roma, in vetta alla classifica.

I rossoneri sono passati in vantaggio con Leao, servito da Ibrahimovic, raddoppiato con Calabria e hanno avuto due espulsioni a favore (Soumaoro e Soriano).

Tuttavia hanno rischiato di buttare tutto al vento, per un calo di concentrazione mentale che ha consentito ai rossoblù di portarsi sul 2-2, prima che Bennacer e il solito Ibrahimovic rimettessero le cose a posto.

Lo svedese diventa il quarto giocatore più anziano a segnare in serie A. Pioli perde anche Castillejo per infortunio, ma continua spedito nella marcia vincente, dando fiducia a tutti.

Il senegalese Fode Ballo Tourė è entrato in tre dei quattro gol rossoneri, sta crescendo come vice Hernandez.

Serie A

La Roma di Mourinho ferma il Napoli su un pareggio a reti bianche e vede il morale rinfrancato, dopo le sei reti incassate in Norvegia dalle seconde linee (tre delle quali punite con la tribuna).

Il Napoli interrompe la striscia delle vittorie consecutive e deve guardarsi dal sorpasso del Milan, senza farsi prendere dal nervosismo (Spalletti espulso).

Le qualità ci sono per arrivare in fondo. Il derby d’Italia fra Inter e Juventus, come al solito finisce fra le polemiche per il rigore assegnato ai bianconeri (e realizzato da Dybala, al rientro dall’ennesimo infortunio), per un contatto dubbio fra Alex Sandro e Dumfries.

Un pareggio fra due squadre che hanno offerto una partita abbastanza noiosa, specchio delle loro attuali difficoltà. Di certo la Juventus con Arthur in mediana, Dybala e Chiesa insieme acquista colore.

Crollo verticale della Lazio contro il Verona: poker di Simeone.

Sarri dovrà necessariamente riflettere su modulo, schemi e uomini, la squadra sembra non essere allineata al suo credo tattico e Lotito comincia a spazientirsi e ad avere dubbi.

Complimenti invece al lavoro di Tudor, che ha rilanciato i gialloblù che adesso sono una squadra da prendere con le pinze. Rilancio anche per la Fiorentina, reduce da due sconfitte: tris al modesto Cagliari di Mazzarri (Giulini valuta il ritorno di Semplici).

Magistrale punizione di Vlahovic per il terzo gol, che trasforma i fischi per non aver tirato il rigore del primo vantaggio (Biraghi al suo posto) in applausi.

La Viola di Italiano conferma di avere un impianto di gioco interessante, ma panchina corta. L’Atalanta si butta via al 94′ contro l’Udinese: capocciata di Beto, marcature saltate sul calcio d’angolo, pecca grave. A nulla è servito il solito missile di Malinovskyi.

L’espulso Gasperini fa turnover in attacco e non riesce a chiudere la partita. Divertente il 3-2 del Torino sul Genoa, cinque gol e tante occasioni.

I rossoblù continuano ad avere grossi problemi in difesa, la più perforata della serie A con 21 reti subite, insieme alla Salernitana.

La proprietà americana da qualche tempo riflette su Ballardini, cominciano a girare i primi nomi per una eventuale sostituzione. Esulta la Genova doriana per la vittoria casalinga contro un ottimo Spezia, che aggiusta un po’la classifica.

Thiago Motta rimane un allenatore a rischio, ma obiettivamente non dispone di una rosa di grande valore. Tris del Sassuolo al Venezia, Berardi il solito valore aggiunto, ma la squadra emiliana appare indebolita rispetto al passato.

Lagunari sempre nelle parti basse della classifica e anche sfortunati con l’autogol di Henry. Esordio da incubo per Colantuono, che si è seduto per la prima volta sulla panchina granata: nel primo tempo ha preso 4 gol. Nella ripresa con un moto di orgoglio la Salernitana si è portata sul 2-4.

La difesa è un problema serio, da più parti si auspica il passaggio al modulo 3-5-2 per coprirla meglio. Commovente l’impegno di Ribery, ma a 38 anni non può cantare e portare la croce.

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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”

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Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.

Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.

Sul momento buio:

“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.

Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:

“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.

Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.

“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.

Vanoli.

“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.

Rigore contestato da Kean e Mandragora.

“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.

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Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”

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Lazio

Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.

Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.

Lazio, la reazione di Lotito

Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Lazio

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.

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Esteri

Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce

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Besiktas

Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.

Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.

Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

Galatasaray

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga

L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.

Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.

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