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Guess My Age (TV8): un centrocampista piemontese alla corte di Max Giusti

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Un “miracolo” televisivo firmato Mattia Ganci. Protagonista assoluto di questi giorni il simpatico centrocampista del Momo, squadra di Prima Categoria. Mattia Ganci, con all’attivo 3 campionati vinti in Prima Categoria ed esperienze molto positive in Promozione, ha partecipato a Guess My Age, noto programma (game show) televisivo condotto da Max Giusti su TV8, vincendo un premio di ben 17.000 in gettoni d’oro. Una vera e propria impresa per Ganci (classe ’90 e residente a Borgomanero), che gestisce “La mia Hosteria” in Piemonte col fratello Victor (direttore sportivo Oleggio). Mattia era in coppia con la fidanzata Caterina Baratti, nativa di Quarona; la divertente puntata è andata in onda martedì della scorsa settimana. Grande tifoso del Milan, abbiamo rivolto al giovane centrocampista qualche domanda sui rossoneri di mister Pioli.

FACE TO FACE CON MATTIA GANCI

Ciao Mattia, partiamo subito dal Milan… Da rossonero quale sei non può mancare un giudizio sul gruppo di Pioli…

“Il Milan è una squadra ben assortita e composta da giovani di valore che vogliono mettersi in mostra. Meriti a mister Pioli e ai dirigenti del club che stanno lavorando veramente bene”.

Chi ti ha colpito di più dell’organico rossonero?

“Senza dubbio Tomori. Il difensore inglese è atleticamente devastante, rapido e aggressivo. Non l’ho mai visto entrare in campo con il piglio sbagliato, nemmeno contro squadre che lottano per non retrocedere. Credo sia veramente uno dei valori aggiunti del Milan e uno dei più forti difensori del campionato. Riesce davvero a dare sempre grande sicurezza a tutto il reparto”.

A tuo avviso potrebbe essere un Milan da scudetto?

“Direi che le vittorie aiutano a vincere e tutto può accadere all’interno di un ambiente carico di energia positiva come quello rossonero. Tuttavia credo che team come Napoli ed Inter siano un gradino sopra, non soltanto al Milan, ma anche alla Juventus di Allegri. Subito dopo la Lazio di Sarri, un allenatore che a me piace tantissimo, e la Roma di Mourinho. Sarà senza ombra di dubbio un campionato lungo, duro e competitivo”

Come valuti la nuova avventura di Mourinho nella capitale?

“Credo Mou sia sempre una bomba a mano. Questo per dire che sa caricare molto bene i propri giocatori e averlo contro può risultare scomodo e fastidioso”

Un pronostico sulla Champions League? Chi è la tua favorita?

“Credo che soltanto il Psg possa perdere la Champions. L’organico francese non ha bisogno di presentazioni… Attenzione però al Bayern Monaco, un collettivo solido e bello tosto, e al City che può essere devastante. Ne vedremo delle belle”.

Sei stato protagonista la scorsa settimana a Guess My Age con Max Giusti… come giudichi la tua esperienza a TV8?

“Un’avventura molto piacevole e divertente, ricca di adrenalina. Una giornata che ricorderò a lungo”.

E sulla tua squadra, il Momo, in Prima Categoria… Che tipo di campionato ti aspetti?

“Sarà una stagione impegnativa in cui lotteremo per le prime piazze della classifica. Daremo il massimo per raggiungere i nostri obiettivi”.

Pioli e il Milan… direzione scudetto?

Giornalista marchigiano classe 1989, in oltre 17 anni di giornalismo si occupa di argomenti quali cronaca e sport. Laureato in Economia e Commercio (110 e lode), ha lavorato come telecronista, radiocronista e inviato, rivestendo l’incarico di responsabile ufficio stampa (Jesina Calcio) e collaborando con magazine, settimanali, quotidiani cartacei (Corriere Adriatico) e online. Eletto Professionista dell’anno 2021 Giornalismo Sport & Food a novembre 2021 presso Hotel Principe Savoia Milano, in occasione del prestigioso premio Le Fonti Awards. Ha partecipato negli anni a eventi sportivi come Gran Galà Calcio Serie A Milano, Gran Galà Calcio Serie B, Sport Digital Marketing Festival e Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Nel suo cv un Master Sport – Digital Marketing & Communication del Sole 24 Ore. A marzo 2022 è stato eletto Professionista dell’Anno Comunicazione e Giornalismo Settoriale a Piazza Affari – Borsa Italiana Milano in occasione di Innovation&Leadership Awards. Risulta tra i vincitori del premio ‘Overtime Web Festival 2018’ (miglior articolo sport individuali), si conferma nel 2019 e ottiene il premio giornalistico nazionale Mimmo Ferrara 2019 (menzione speciale all’Odg - Napoli). E’ tra i vincitori del concorso letterario Racconti Sportivi 2019 (Centro Sportivo Italiano – Historica) la cui cerimonia di premiazione si è svolta in occasione della settimana del Salone del Libro di Torino 2019 e al Teatro Arena di Bologna. Si ripete nell’edizione 2020 di Racconti Sportivi. È stato premiato a Maggio 2019 come miglior giornalista under 30 ‘Premio Renato Cesarini 2019’. Nominato tra i migliori 30 millennials d’Italia 2019, vincitore del prestigioso Myllennium Award all’Accademia di Francia a Roma in ambito comunicazione sportiva. A settembre 2019 riceve la menzione d’onore al Premio Letterario Città di Ascoli Piceno. Ha all’attivo interventi e docenze in giornalismo e comunicazione in università e master (Roma, Bologna, Ancona, Macerata). A luglio 2020 viene premiato dal Ministro Sport Vincenzo Spadafora al Myllennium Award 2020 (Accademia di Francia – Villa Medici), alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò, e ottiene il premio speciale di migliore giornalista giovane al Premio Cesarini ad agosto 2020. A Torino vince sempre nel 2020 il Premio Giovanni Arpino - Inedito dedicato alla letteratura sportiva. Vincitore del titolo di miglior blogger sportivo 2020 (Blog dell’Anno 2020) e del premio di giornalismo sportivo Simona Cigana 2020 (Friuli Venezia Giulia). Vince il Premio Giornalismo Internazionale Campania Terra Felix 2021 (sezione web), anche la menzione speciale al Premio Internazionale Città di Sarzana e al Premio Santucce Storm Festival sempre in ambito storytelling sportivo. Premiato al festival Nazionale del Giornalismo e Racconto Sportivo 2023 e al premio giornalismo internazionale Campania Terra Felix 2023. Autore del libro Happy Hour da fuoriclasse al Bartocci. E’ giornalista Giudice del programma King of Pizza 2022 (Sky Canale Italia - talent-show cucina gourmet). Il suo blog principale è www.danielebartocci.com Ha vinto anche il Premio Pizza d'oro 2022 (giornalismo - evento World Masterchef Milano Marittima) e il premio miglior giornalista giovane 2023 (Teatro dell'Aquila - Fermo - Premio R.Cesarini 2023). Eletto blogger dell'anno 2022 (Blog dell'Anno). Ha ricevuto il riconoscimento (food storytelling) a Excellence Food Innovation (Stadio Olimpico Roma - Cucina della Nonna), confermato tra i migliori professionisti horeca anche per il 2023 (BarAwards 2023). Vincitore del premio 100 Eccellenze Italiane alla Camera dei Deputati (food) e Food and Travel Awards 2022.

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Esclusiva Moggi: “Conte l’uomo giusto per il Napoli, Biosogna valorizzare i giocatori italiani, sopratutto quelli delle giovanili”

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Moggi

L’Ex direttore sportivo della Juventus, Luciano Moggi, è stato ospite di Match!, la trasmissione di approfondimento sul calciomercato a cura di LBDV e calciostyle.

Nel corso dell’intervista sono state varie le tematiche trattate da Luciano Moggi, tra le quali l’attuale situazione del calcio italiano e il periodo che sta vivendo il Napoli.

Luciano Moggi

Luciano Moggi

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Queste le parole di Luciano Moggi:

“Il calcio italiano è rappresentato dalla Nazionale di calcio che va in giro a collezionare brutte figure. Basterebbe puntare di più sui calciatori italiani che su quelli stranieri. Anche perché i calciatori stranieri che giocano oggi in Italia non sono piu i Maradona, i Van Basten o i Gullit di un tempo.
Adesso questi tipi di giocatori non vengono o, se vengono, arrivano in Serie A solo in età avanzata come Ribery o Ibrahimovic: è questo è il dramma del calcio italiano.
Bisogna dare nuovo vigore al settore giovanile.
Attualmente in Serie A giocano 362 stranieri e di questi saranno guardabili al massimo una decina.
Di questo il campionato italiano ne soffre, anche perché non c’è più né il senso di appartenenza né attaccamento alla maglia.
Nella finale del Mondiale del 2006 tra l’Italia e la Francia giocavano ben 10 giocatori della Juventus, oltre all’allenatore Lippi e al massaggiatore Esposito, sembrava quasi un’amichevole tra la Juventus A e quella B. Quello è un esempio pratico di quanto fosse importante il campionato italiano e di come anche ora potrebbe esserlo.
Oggi purtroppo la situazione del calcio italiano è quella di società pesantemente indebitate”.

Secondo Moggi, Antonio Conte potrebbe essere la scelta giusta per la situazione attuale, considerando anche la presenza del presidente De Laurentiis?

“Conte potrebbe essere sicuramente il toccasana del Napoli. Toccasana sportivo ma non economico, su questo non c’è dubbio. Al Napoli occorre una scelta del genere per dare una svolta all’attuale situazione, ma per prendere Conte è importante che il presidente si metta in disparte.
Solo a quel punto lì potrebbe arrivare conte e le condizioni per farlo arrivare ci sarebbe sicuramente, magari con Ciro Ferrara come secondo.
Un allenatore come Conte però sicuramente non gradirebbe le incursioni di De Laurentiis negli spogliatoi tra il primo e il secondo tempo.
Cosa che il presidente del Napoli, per esempio, non faceva con Spalletti lo scorso anno.
Per quanto riguarda l’aspetto economico dell’operazione Conte va detto che esistono due De Laurentiis, quello imprenditore che riesce a mantenere i conti della società in regola e a mantenere gli stipendi dei giocatori bassi. Rendendo il Napoli una squadra che fa gola a molti giocatori, i quali possono mettersi nel club azzurro per poi puntare a squadre più importanti.

Vedi Osimhen che il prossimo anno sicuramente sarà in Premier League.

C’è poi il De Laurentiis presidente sportivo, il quale se prende un allenatore come Conte deve mettersi da parte e lasciar fare a chi parla di calcio”.

Cosa ne pensa dei nuovi format delle competizioni sportive che obbligano i giocatori a sostenere numerose partite nel corso della stagione calcistica?

“Sono le squadre che vogliono poter giocare più partite in modo da poter guadagnare di più con la vendita dei biglietti.
Fifa e Uefa vogliono spettacolarizzare il calcio, ma la critica che si può muovere a loro é quella, per esempio, di far giocare partite degli Europei in giro per il Mondo. Queste cose funzionano poco.
Anche il campionato che ha vinto lo scorso anno il Napoli è stato un campionato particolare, poiché diviso in due. Io non sono un indovino, ma Spalletti veniva dall’esperienza in Russia doveva aveva vinto il campionato con lo Zenit, torneo anch’esso diviso in due parti:una fino a dicembre e l’altra da febbraio in poi.
Secondo me ha avuto modo di mettere in pratica quello che ha appreso in Russia: ha impostato gli allenamenti per partire subito forte a inizio campionato e poi i vari richiami quando riparte il campionato.
E lì Spalletti é stato bravo perché veniva da questa esperienza russa e quindi ha creato una squadra che ha fatto molti punti nella prima parte di campionato”.

Come si spiega che il Napoli che l’anno scorso ha vinto lo scudetto, quest’anno si ritrovi al nono posto e con 33 punti in meno della scorsa stagione? De Laurentiis ha commesso qualche errore?

“L’errore più grande che ha commesso De Laurentiis è stato quello di cambiare troppi allenatori. Cambiando troppi mister permetti ai giocatori di avere l’alibi, di non rendere come dovrebbero.
E se cambi tre allenatori non puoi che avere risultati diversi da quelli di quest’anno.
Hai permesso ai giocatori di non rendere più come dovevano sapendo che questi sono allenatori di passaggio.
Personalmente avrei continuato con Rudi Garcia, ma facendolo lavorare e senza gli inserimenti di del Presidente che hanno di fatto delegittimato l’allenatore.
Oltretutto permettendo ai giocatori di fare come volevano, vedi Osimhen che è stato oltre un mese in Nigeria per farsi curare dai suoi medici e non da quelli societari”.

Tra l’usato sicuro Lukaku e una promessa come David del Lille chi potrebbe essere il sostituto ideale di Osimhen?

“Queste sono scelte che dovrà fare la dirigenza con il nuovo allenatore. Più che l’attaccante è importante avere giocatori che permettano agli attaccanti di segnare. Lo scorso anno Osimhen ha realizzato molti gol anche grazie agli assist di Kvaratskhelia, che quest’anno ha reso meno dello scorso anno”

Per Moggi quale potrebbe essere la cura del calcio italiano?

“Come ho detto bisognerebbe puntare su pochi stranieri ma buoni.
Valorizzare i giocatori italiani, sopratutto quelli delle giovanili.
Prendete la Juventus che ha tre giocatori giovanissimi in prestito al Frosinone che stanno ben facendo già quest’anno.
A Torino hanno pure Yildiz e Iling junior che stanno facendo ottime prestazioni.
Di fatto la Juve ha già pronta la squadra del futuro”.

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Alexandra Colasanti: “Il successo crea invidia”

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Intervista all’ex arbitro Alexandra Colasanti, ora presentatrice ed opinionista televisiva, in esclusiva per Calciostyle.it con la nostra redazione.

Di seguito le parole di Alexandra Colasanti

Alexandra Colasanti

Ciao Alexandra, partiamo da una cosa fondamentale, tu sei stata un arbitro…

“Sono stata un arbitro perché all’età di 18 anni, quindi un po’ in tarda età perché oggi gli arbitri diciamo che si avvicinano a questo ambiente intorno ai 16 o 17 anni, che credo che sia l’età giusta per fare poi un giusto iter che ti permette poi se hai i numeri e soprattutto la preparazione atletica di arrivare poi nelle divisioni alte del campionato.

Ho iniziato un po’ per ribellione e un po’ per dimostrare al capo famiglia che fossi più brava di lui ed ovviamente ho fallito (ride) come tante cose che ho provato a fare come mio padre. Sono cresciuta nel calcio perché è stato un arbitro di Serie A, soprattutto di quei tempi, secondo me, in cui la Serie A era ancora calcio-poesia, io questo ci tengo a sottolinearlo”.

Alexandra tu sei opinionista nella trasmissione “Calcissimo” di Fulvio Collovati che va in onda su TopCalcio24 ma sei anche conduttrice di una trasmissione in onda su Città Celeste TV in Roma…

“Si, in realtà Città Celeste è un ritorno a quello che era il mio passato, arbitrai una partita e da lì mi coinvolsero in una radio che era in partnership con Città Celeste che era Centro Suono Sport che era quella della Roma. Da lì passai poi a Città Celeste e tutti i Lunedì, da Settembre, ho scritto questo programma ritagliandomi questo spazio che si chiama “Il salotto di Sasha” in cui parlo di calcio. Ovviamente parlo molto di Lazio ma anche molto del campionato a 360° perché da 7 mesi ho cercato di far comprendere agli spettatori Laziali storici e veterani, che in realtà è importante vedere cosa stanno facendo le altre squadre perché il “nemico” bisogna vederlo anche da vicino per capire cosa sta facendo. Quindi il Lunedì è anche importante esaminare qual è l’andamento delle competitor”.

Tifosa della Juventus, Allegriana o no cosa pensi a fine della stagione per il discorso della panchina bianconera?

“Io sono sempre stata per 2 anni consecutivi pro-Allegri perché credo che questo allenatore sia il miglior condottiero che la Juventus possa avere in questo momento. Come consuntivo della stagione io direi che Allegri inizia questo campionato senza un mercato. Pogba si infortuna, si è puntato il dito su Allegri che lo ha voluto, però Pogba si infortuna e sceglie una terapia alternativa quindi va contro quello che gli viene consigliato dalla società Juventus e questo non lo poteva gestire Allegri. Arriva Alcaraz e si infortuna e Allegri non poteva prevedere che si infortunasse.

Allegri gestisce una squadra dove non c’è una struttura societaria, quale altra squadra in Italia senza una struttura societaria… parlo proprio della struttura che manca! C’è stato un periodo in cui le vicende della dirigenza della Juventus sono state veramente pesanti ed hanno veramente colpito in modo importante questa società ed Allegri è stato sempre lì da scudo! E poi mettiamoci anche la vicenda delle scommesse in cui si vede portar via uno dei giocatori importanti, forse uno dei più importanti del centrocampo ovvero Fagioli, che poi porta Locatelli a giocare in un altro ruolo.

Guarda caso si inizia un processo che sappiamo tutti coinvolge una serie di giocatori, però come mai ci si ferma a Fagioli, Tonali e Zaniolo e non si va più a fondo? Era per buttare il polverone sui bianconeri, perché purtroppo in questo paese, e lo continuo a sostenere, il successo crea invidia!

Di seguito il link della video-intervista integrale di Alexandra Colasanti dove parla ampiamente di Allegri, di Juventus e di tanto altro…

 

 

 

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Esclusiva CS, Graziano Campi: “Conte darebbe stabilità, a Motta servirebbe tempo. La situazione economica dell’Inter è un mistero. Su Milan-Roma…”

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Campi

Graziano Campi, giornalista, commentatore e opinionista sportivo nonché consulente per la comunicazione, ha concesso un’intervista a noi di CalcioStyle.

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Le parole di Campi a CalcioStyle

campi

Di seguito, l’intervista rilasciata da Graziano Campi a CalcioStyle.

Ciao Graziano, cosa ne penseresti della possibilità di avere il prossimo anno come allenatore Conte o Thiago Motta?

Antonio Conte darebbe subito stabilità al gruppo. E’ molto esigente, ma più che accontentarlo sul mercato è necessario dargli la possibilità di gestire lo spogliatoio: cosa di cui Juventus e Napoli hanno assoluto bisogno. Thiago Motta deve portare una nuova filosofia e sistemare una difesa che Allegri non cosidera adatta per giocare a quattro dietro. Ci vuole più tempo e pazienza con lui: non so se i tifosi della Juventus ne avranno.”

Cosa pensi del futuro scudetto dell’Inter?

Non hanno avuto rivali per tutto l’anno, quindi avrebbero potuto fare di più in Coppa Italia e in Champions League. Rosico un po’, ma Juventus e Milan hanno iniziato un processo di riequilibrio finanziario di cui beneficieranno nei prossimi anni. E’ stato uno scudetto normale, caratterizzato da un dominio indiscusso dentro e fuori dal campo.”

Un giudizio sulla situazione economica dell’Inter.

E’ un grande mistero. I regolamenti attuali vanno migliorati per rispettare quella che è la filosofia del Fair Play Finanziario. Non si può dire che l’Inter bara, ma sicuramente è lecito invocare regole più stringenti per evitare una disparità competitiva. Oggi i grandi club godono di benefici che falsano la sfida rispetto ai club minori.”

Cosa deve fare il Milan per tornare competitivo?

Il Milan è già competitivo, il problema è legato agli infortuni e al bisogno di riorganizzarsi dopo un’estate con troppi cambi. Ora arriverà un nuovo centravanti, probabilmente un centrocampista e un terzino per completare la rosa che già ha recuperato Bennacer rispetto a inizio anno. Zirkzee è secondo me il giocatore giusto per portare il Milan a inseguire la seconda stella.”

Cosa pensi di De Rossi? Merita la conferma?

De Rossi merita una rosa all’altezza. La prossima stagione alcuni giocatori non ci saranno più e andranno sostituiti, ma l’ossatura della squadra è molto buona: lo dimostra questo finale di stagione. E’ poi è l’anno del Giubileo: non si sa mai che possa arrivare una sorpresa…”

Su Tudor?

Deve raddrizzare la squadra. Essere arrivato a fine stagione lo aiuta a capire quali giocatori vanno bene per il suo progetto e quali no. Sta a Lotito accontentarlo, trovando un centravanti che sostituisca degnamente Ciro Immobile. Il resto dipenderà dalle valutazioni che darà il tecnico su Pellegrini e Lazzari sugli esterni e sui trequartisti in rosa. Tenere Felipe Anderson e Zaccagni è fondamentale. Con Luis Alberto e Immobile ormai è il momento di salutarsi: la speranza è che i tifosi li salutino degnamente.”

Come vedi Manna al Napoli?

E’ alla sua prima esperienza da direttore sportivo. Avere De Laurentiis è sia un vantaggio che uno svantaggio. C’è da capire chi sarà l’allenatore, tra Conte e Italiano vedo una straordinaria differenza per il mercato. La difesa va rifatta ma centrocampo e attacco sono già a posto così, in attesa di individuare il centravanti che potrebbe sostituire Osimhen. Sempre che parta: mai dire mai nella vita.”

La Fiorentina deve ricostruire…

❞In questo finale di stagione ha perso Joe Barone e l’allenatore ha già detto che andrà via: è stata una brutta botta. Ora Conference e Coppa Italia servono per chiudere in bellezza, ma poi c’è una squadra da rifare. Vanno scelti allenatore, direttore generale e direttore sportivo: dal mio punto di vista il mercato dei viola negli ultimi tre anni è stato disastroso.”

Atalanta e Bologna invece vanno a gonfie vele…

All’Atalanta vanno fatti i complimenti per la vittoria contro il Liverpool, ma il quinto posto va ancora raggiunto e la Coppa Italia va ribaltata. Credo non ci sia nulla da toccare. Il Bologna invece dovrà fare i salti mortali per trattenere i protagonisti di questo miracolo sportivo. L’infortunio brutto di Ferguson è una tegola oggi, ma potrebbe far restare in Emilia lo scozzese anche per la prossima stagione. Zirkzee e Calafiori, come Motta, invece, andranno sostituiti degnamente. Sono sicuro che ci faranno divertire anche l’anno prossimo.”

E il Torino…

Mi auguro che il presidente faccia qualcosa di più per completare questa rosa. Alcuni giocatori sono a fine corsa e altri non hanno mai performato: il cambio di allenatore sarà fondamentale per individuare quei calciatori in grado di far fare il salto di qualità al club e riportarlo a lottare per un posto in Europa.”

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